Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Captain Jane Claude    07/02/2021    1 recensioni
[⚠️On Indefinite Hiatus⚠️]
♫ ♪ It’s not unusual to find out that I’m in love with you while you brew tea for me ♪ ♫
I ragazzi del 104° passano tutto il tempo alla Liberté Patisserie a studiare per gli esami universitari, ma Eren non è interessato soltanto ai pasticcini e ai bignè...
[Ereri (Levi Ackerman x Eren Jaeger) ♥ Pasticceria AU ~ Hurt/Comfort, Pining, Slow Burn, Romance, sort of UST]
[Warnings: Age difference (15 anni), Linguaggio scurrile]
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Eren Jaeger, Erwin Smith, Grisha Jaeger, Hanji Zoe, Levi Ackerman
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6 - Because I Can't Stop Messin' with the Danger Zone

 

Salve a tutti! Grazie mille a chi sta seguendo questa fanfiction, spero che vi stia piacendo ♥️

In questo capitolo ci saranno riferimenti all’autoerotismo, niente di troppo esplicito, ma se non foste a vostro agio a leggere scene così, ho inserito un cancelletto # dove la scena è finita, vi basterà andare lì per saltarla. 

Buona lettura!



Eren si era alzato ed era uscito il più silenziosamente e velocemente che gli era possibile, e, appena fuori, si era diretto verso la sua stanza, sperando di non incrociare i suoi. Faceva persino fatica a camminare. Doveva essere l’erezione più incontrollabile della sua vita. Aveva seriamente bisogno di restare da solo cinque minuti. Cinque minuti gli sarebbero avanzati se fosse riuscito a concentrarsi di nuovo sul suo sogno. In realtà, si sentiva come se, pensando a Levi in quel momento, persino dieci secondi gli sarebbero bastati. 

Finalmente Eren si chiuse la porta dietro le spalle e la sigillò con una mandata extra per sentirsi più sicuro. Un attimo dopo la sua mente iniziò a richiamare la memoria del sogno avuto poco prima. Ripercorse più e più volte ogni sensazione, mentre cominciò a toccarsi.

Chiuse gli occhi e sospirò, mentre immaginava di avere di nuovo Levi tra le sue braccia e di sfiorare ancora la sua pelle umida. Ripensare a quando Levi si era strusciato contro di lui lo faceva tremare. Per un attimo si dimenticò come si respira.

Non era la prima volta che si toccava pensando a Levi, ma il sogno appena avuto e l’essere stato tutta la notte così vicino a lui, al suo odore, al calore del suo corpo... Lo stavano mandando fuori di testa.

Sentì di nuovo la sensazione dei suoi addominali tesi sotto le dita, la sua vita sottile...le spalle di Levi che si abbandonavano contro di lui...i suoi capelli morbidi resi ancora più soffici dalla schiuma...

Si chiedeva se davvero il corpo di Levi fosse così bello e caldo, la sua pelle così morbida, i suoi muscoli così definiti...L’avrebbe fatto impazzire il solo poterlo guardare. 

Come sarebbe stato bello se prima del bagno avesse potuto spogliarlo. L’avrebbe fatto con gesti lenti, dolcemente, godendosi ogni cm di pelle e baciando ogni punto del suo corpo. L’avrebbe venerato.

Rivide la linea definita della sua mandibola così vicina alle sue labbra. Quanto avrebbe voluto leccarla piano...baciarla...strofinarci il naso contro. Con una mano avrebbe avvicinato il suo viso, sarebbe arrivato alle sue labbra e avrebbe scoperto finalmente il calore della sua bocca.
Avrebbe voluto guardare il viso di Levi mentre provava piacere. Avrebbe voluto farlo gemere e stringerlo a sé più che poteva. 

...

Fu intenso. E veloce. Tale da lasciarlo estasiato e al tempo stesso insoddisfatto.
Si godette per qualche momento quella sensazione di oblio e di felicità. 

Sarebbe stato in grado di passare tutta la mattina a toccarsi pensando a Levi, oh, quanto gli sarebbe piaciuto. Purtroppo non era il caso.

C’erano buone probabilità che sua madre l’avrebbe di lì a poco mangiato vivo e...Levi era ancora a casa sua. Forse era il caso di comportarsi da bravo ospite e aiutarlo effettivamente, come aveva promesso.

Prima doveva per forza fare una doccia fredda o non ce l’avrebbe mai fatta ad affrontare la giornata. Mentre si spogliava in fretta, pensò che avrebbe anche potuto non farla proprio fredda fredda, che avrebbe potuto immaginare di fare la doccia con Levi e di serrarlo contro il vetro, mentre l’acqua scorreva sui loro corpi. 

Di colpo pensò che di lì a pochi minuti avrebbe rivisto il viso di Levi, ma sul serio...Il volto gli avvampò. Impostò il miscelatore sulla temperatura più bassa possibile. Dolorosamente gelida. Non c’era altro modo. Avrebbe dovuto aspettare prima di concedersi un altro po’ di lussuria spudorata.

#

~~~


Eren indossò velocemente una t-shirt bianca sottilissima e un paio di pantaloni scuri morbidi della tuta. Aveva il sospetto che se avesse messo i jeans attillati lo sarebbero diventati un po’ troppo quando avrebbe rivisto Levi.

Si fiondò fuori dalla stanza, i capelli ancora bagnati, sciolti. Si strofinò il viso, cercando di concentrarsi. Andò velocemente verso la stanza degli ospiti ma Levi non c’era più. 'Ovviamente. Sono stato via qualcosa come mille anni senza dirgli nulla. Sarà incazzato a morte' pensò Eren, tra sé e sé, dandosi dello stupido.

Corse verso la cucina, ma incrociò suo padre. 

“Eren, eccoti qui! Vieni, andiamo velocemente a prendere quegli scatoloni, così tua madre non si accorgerà che mi hai raggiunto solo ora.”

Per quanto il ragazzo volesse andare da Levi il prima possibile, pensò che sarebbe stato meglio arrivare da lui vivo, invece che fatto a brandelli da sua madre. Si apprestò a seguirlo: “Sì, papà. Andiamo.”
"
Grazie, Eren. Alcuni sono davvero troppo pesanti per me.”

“Mamma è arrabbiata?”
“No, tranquillo. È tutta presa a chiacchierare con Levi. Lo sai com’è quando ci sono ospiti che le piacciono” sorrise suo padre.

Eren sentì qualcosa di morbido e piacevole sfarfallargli nella pancia: ai suoi genitori piaceva Levi. Sorrise. 

Poi pensò a sua madre: più che una conversazione vera e propria, probabilmente lei stava parlando e Levi stava ascoltando. Sperò che non gli stesse dicendo niente di troppo imbarazzante. Spinse suo padre sulla schiena per farlo camminare più veloce. Grisha rise.
 


Note:

Il titolo del capitolo è un riferimento alla canzone She Bop di Cyndi Lauper, trovo che il testo sia perfetto per la piccola evasione di Eren dalla realtà, visto a cosa si riferisce. 😄 Chi volesse, può ascoltarla qui e leggere il testo qui.

 

   
 
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