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Autore: DanilaCobain    09/02/2021    0 recensioni
Olivia Stonebridge è una ragazza felice e spensierata. Non immagina che la notte possa nascondere simili pericoli e ignora che la sua famiglia discenda da un'antica stirpe di cacciatori di vampiri. Fa parte della sua eredità ma, secondo la tradizione, tutto dovrà esserle svelato al compimento del suo diciottesimo compleanno.
Un gruppo di vampiri assetati di vendetta sta per arrivare in città e niente più andrà secondo i piani. Vampiri potenti e passioni brucianti trascineranno Olivia in una nuova vita a cui dovrà presto abituarsi.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. Ritorno


Scarlett non le stava prestando ascolto. Con la testa china sul tomo in pelle consunta che aveva tra le mani, faceva scorrere lo sguardo avidamente tra le righe e di tanto in tanto emetteva qualche verso in risposta alle sue domande.
Olivia guardò davanti a sé, la legna ardeva scoppiettante nel camino e le fiammelle giocavano a inseguirsi verso l’alto davanti ai suoi occhi. Neanche il disinteresse di Scarlett l’avrebbe distolta dal suo buonumore. Era eccitata per l’imminente arrivo del ballo di primavera, che si teneva ogni anno a Tiern e coincideva anche con il periodo in cui si era formato il primo insediamento ad opera di nativi europei trasferitisi in cerca di una nuova vita.
Aveva sempre adorato quella giornata di festa. Le settimane precedenti erano state una corsa frenetica alla ricerca del vestito perfetto con le sue amiche Miriam e Dajana, e alla fine aveva trovato un abito magnifico, color avorio lungo e con un taglio alla greca, che non vedeva l’ora di indossare. Quel ballo lo attendeva con ancora più ansia dei precedenti, poiché ci sarebbe andata con Matt, il suo ragazzo. Le spuntò un sorriso sulle labbra al pensiero che il ragazzo più bello di Tiern sarebbe andato al ballo di primavera con lei.
Si voltò verso la sorella, seduta sulla poltrona accanto alla sua.
«Craig verrà?»
Craig era il fidanzato di Scarlett, stavano insieme da un paio di anni. Si amavano davvero quei due, lui stravedeva per Scarlett ma Olivia non poteva fare a meno di pensare che da quando avevano iniziato a frequentarsi Scarlett non era stata più la stessa. Era diventata più cupa e solitaria. Usciva pochissimo, non frequentava più la sua comitiva e trascorreva intere giornate rintanata in camera sua, da sola o con Craig.
Un sorriso dolce comparve sul volto della sorella, che continuò a tenere gli occhi bassi sul libro. «Sì. Anche se, se fosse dipeso da lui, ne avrebbe fatto volentieri a meno.»
Olivia fece roteare gli occhi al cielo. Ma certo, Craig era così noioso… davvero non capiva cosa ci trovasse in lui sua sorella.
«Potevi trovarti un fidanzato più allegro» esclamò sottovoce.
«Come Matt?»
Olivia arrossì un poco. «Almeno con lui non ci si annoia mai.»
«Perché non lo inviti a cena, domani? Papà ne sarebbe felice.»
Suo padre non aveva mai digerito Matt da quando aveva saputo che Olivia lo frequentava e Scarlett ne approfittava per tirare fuori questa storia ogni volta che le era possibile. Non capiva se si divertiva o se anche lei la pensasse come il padre.
«Papà presto si ricrederà. Matt è davvero un bravo ragazzo. Poi non capisco come faccia a piacergli Craig.»
Aveva imparato a volere bene a Craig, anche solo per come trattava sua sorella e per come vedeva felice lei, ma chi era? Da dove veniva? Che facevano i suoi genitori? Non sapevano niente di lui eppure suo padre lo aveva accolto in casa come un figlio. «A proposito, dov’è? Come mai non siete in camera tua ad amoreggiare?»
«È uscito con i suoi amici.»
«Quali amici? Orlando e la sua teppa?» Craig se ne andava in giro con quel gruppo di ragazzi violenti e rimaneva il preferito di suo padre Gerard mentre Matt che era un ragazzo educato e andava bene a scuola veniva considerato alla stregua di un demone.
«Ma una volta non ti piaceva Orlando?»
Il viso di Olivia si colorò d’improvviso di un rosso acceso. Per una volta fu felice che Scarlett non la stesse guardando. «Si può sapere cosa diavolo stai leggendo?» sbraitò, irritata dalla sua stessa reazione.
Erano giorni che Scarlett si trascinava dietro quel vecchio libro con una strana scritta sopra e un sole dorato disegnato al centro della copertina.
«Un grimorio» rispose lei impassibile.
Oh, un grimorio, che lettura appassionante. La cosa curiosa era che aveva detto di averlo trovato nella soffitta, tra i vecchi libri del padre.
«Era di nonna Elvira» aggiunse.
Olivia scoppiò a ridere. «Nonna Elvira era una strega?» Da quello che ne sapeva lei, il grimorio era una specie di libro degli incantesimi e la nonna Elvira era la loro bisnonna deceduta prima ancora che loro nascessero. «Allora cosa c’è scritto? Puoi prevedere il mio futuro?»
Scarlett sollevò la testa e si voltò a guardarla. «Non dire sciocchezze, Livie. Non si tratta di quel genere di magia.»
«Ah, no? E di quale allora?» la canzonò lei. Quella era un’altra stranezza che aveva sviluppato sua sorella da un po’ di tempo. Leggeva un sacco di stupidaggini sulla magia, si documentava sulle streghe, soprattutto europee. Quell’interesse cominciava a diventare morboso.
Scarlett distolse completamente l’attenzione dal libro e fissò apertamente la sorella. Sulle prime Olivia credette di averla fatta arrabbiare. I suoi occhi verdi sembravano ancora più grandi e brillanti messi in risalto dalla chioma rosso sangue che le incorniciava il viso. Non aveva mai compreso la voglia della sorella di tingersi i capelli, ma quel colore le stava bene, le donava un’aria selvaggia.
«Oggi ti ho vista parlare con quel ragazzo nuovo.»
«Zaganos?»
«Non mi piace il modo in cui ti guarda, ha qualcosa di strano. Preferirei che stessi alla larga da lui.»
Olivia fissò la sorella. «Scarlett, è un ragazzo nuovo che sta cerando di ambientarsi in città.»
Zaganos era arrivato a Tiern da poche settimane e non era passato inosservato. Alto, fisico asciutto, capelli neri lunghi fino all’orecchio e carnagione olivastra, aveva attirato l’attenzione di tutte le ragazze. Faceva il musicista, aveva affittato un piccolo appartamento sopra al teatro comunale e lavorava come insegnante in sostituzione del maestro di musica della scuola elementare. A Olivia piaceva scambiare due chiacchiere con lui di tanto in tanto.
«Sono seria, Olivia. Devi stargli alla larga.»
Lei scosse la testa, incredula. «Sono libera di frequentare chi mi pare.»
«Smettila di fare la ragazzina, tu non hai nemmeno idea di cosa c’è lì fuori.»
Non fu il tono autoritario con cui lo disse, ma lo sguardo freddo e deciso a far rabbrividire Olivia. Nelle parole della sorella era celato qualcosa che per un attimo la terrorizzò.
«Sei paranoica.» la voce era divenuta ormai un sussurro.
Una folata di vento sbatacchiò l’albero piantato nel loro giardino e fece sbattere le persiane. Olivia sussultò, sentendosi subito stupida, ma Scarlett scattò in piedi e si avvicinò alla finestra. Scrutò attraverso i vetri nel buio della notte.
«C’è qualcuno?» Non capiva neanche perché sentisse una tensione che si andava accumulando sulle spalle. Era stato solo il vento. Eppure avvertiva uno strano formicolio in tutte le terminazioni nervose del corpo.
Le spalle di Scarlett parvero rilassarsi. «No.» Tirò la tenda.
Il campanello di casa suonò. Scarlett e Olivia si fissarono.
«Ma hai detto che…»
«Resta qui, vado io.»
Seppur col cuore a mille Olivia si alzò dal divano e seguì la sorella nell’ingresso. Entrambe rimasero paralizzate sulla porta.
Davanti a loro c’era Kevin, il fratello che non vedevano da sette anni.
   
 
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