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Autore: blablablu    10/02/2021    1 recensioni
Sei anni dopo la fine della Seconda Guerra Magica, un omicidio mette gli Auror in difficoltà.
Harry Potter sarà costretto a chiedere aiuto ad Hermione Granger, la più razionale e discreta tra le sue conoscenze, in quanto il principale sospettato risulta.. difficile da gestire.
La ragazza sarà quindi catapultata in una missione strana e rischiosa, che avrà un risvolto totalmente inaspettato.. tanto da metterla in una situazione nuova.. sia per la sua mente, che per il suo cuore..
Genere: Introspettivo, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Era riuscito ancora una volta ad evitare di rispondere alle domande della Granger, grazie a Scorpius! Perfetto. Ora doveva solo aspettare che ricevesse notizie dallo sfregiato, così da farsi dire qualche cosa di più, e poi .. doveva un attimo mettere a posto le idee.

Aveva concesso alla strega ben due ore del suo tempo nel pomeriggio; sicuramente gli avrebbe chiesto dei suoi rapporti con Astoria, e della sua malattia, e magari anche del rapporto con i genitori, e i suoceri. Facile. Su quello non c'era molto da mentire. Ma sulla maledizione di lei doveva stare attento a non farsi scappare troppo.

D'altronde aveva già detto tutto il necessario a Gregor il giorno prima, bastava dire le stesse cose, facendo coincidere così le due versioni.

Il ragazzo passò le due ore successive, sempre col figlio al fianco, poggiato in una culla fluttuante, nel suo laboratorio, al piano inferiore, per riordinare le scorte di ingredienti, buttare e pozioni ormai marce, e ricontattare gli empori ai quali, sei mesi prima, aveva bloccato le vendite. 

La sua attività da pozionista privato, era nata come un hobby, un modo per passare il tempo, non era certo una necessità, ma aveva riscontrato talmente tanto successo, che negli ultimi 2 anni molte drogherie, e negozi, avevano chiesto di fare da intermediari e vedere anche loro i suoi prodotti.

Questo aveva dato a Draco, oltre che una notevole soddisfazione, e una buona rendita a livello monetario, un ulteriore modo per tornare in società, che gli aveva permesso anche inserirsi al Ministero come membro onorario e finanziatore. Aveva quindi aiutato a ripulire la sua reputazione dai fatti della guerra, e lo aveva definitivamente allontanato dal padre e dal suo controllo.

Il ragazzo ne andava molto fiero, e dover chiudere la produzione, anche se per poco tempo, gli era dispiaciuto parecchio. Inoltre la morte sospetta della moglie non avrebbe aiutato nella veloce riapertura del mercato, ed era quindi consapevole che avrebbe dovuto lavorare sodo per tornare ad essere la "brava persona" che era tornata ad essere per la Londra magica due anni prima.

Un sonoro bussare alla porta interruppe i suoi pensieri.

-Malfoy! Se ti degni ad uscire da questo buco, il pranzo è pronto!- la voce della Granger lo stava chiamando -E non ti ci abituare! L'ho fatto solo perchè oggi sono particolarmente di buon umore!-

Appena sentì i suoi passi farsi lontani, segno che era andata via, uscì anche lui e si diresse verso il salone da pranzo, ma lo trovò esattamente identico a quella mattina: vuoto.

-No caro furetto, non ho preparato un elegante tavola imbandita, se è questo che ti aspettavi- disse la riccia strega, con una vocina accusatoria -Se vuoi mangiare dovrai seguirmi in cucina!-

Lui senza dire una parola la seguì, e una volta entrato nella stanza accanto, si ritrovò un piccolo angolo della penisola di marmo apparecchiato, con due piatti sopra ricolmi di..

-E questo sarebbe il pranzo Granger?? Uova strapazzate e lenticchie?? Che fine hanno fatto l'arrosto e le patate?-

-Senti ingrato che non sei altro, non sono abituata a cucinare con la magia, e non sono una cuoca stellata, quindi o ti mangi quello che ho fatto o ti arrangi!!-

-Ehi stai calma! Ok! Vedrò di farmi andare bene questa.. cosa...per oggi.- si sedette in uno dei due sgabelli, e aspettò che anche lei facesse lo stesso prima di iniziare a mangiare.

Tutto sommato non era male, ma nessuno dei due osò emettere un fiato per tutta la durata del pasto.

A meno finchè Scorpius, che ancora galleggiava dormiente a fianco a loro, non si svegliò, pretendendo anche lui la sua razione di latte numero tre del giorno.

Draco allora dovette alzarsi, ed occuparsi di lui, anche se detestava avere qualcuno che lo guardava mentre allattava suo figlio. 

-Granger smettila di fissarmi così!-

-Così come?-

-Come se fossi.. un cucciolo di snaso che rotola!-

Lei rise: -E' solo che.. qualche giorno fa non avrei mai immaginato di vedere Draco malfoy, la persona più arrogante e presuntuosa che abbia mai conosciuto, essere così .. dolce.-

Dio mio che imbarazzo! Avrebbe voluto scomparire.. lui non era.. 

-Ti prego non dirlo mai più.. e soprattutto, ti proibisco di dire una cosa del genere allo sfregiato!- si ritrovò a rispondere, mentre sentiva il viso andargli a fuoco. 

-Come vuoi.. ma posso chiederti una cosa?-

-Oh, dammi almeno il tempo di metterlo a letto, prima di iniziare con la tua sedute di psicanalisi!-

-le mie non sono.. OOHH, ma dai! Non centra nulla con ..-

-Avanti, spara!- disse infine esasperato lui. Prima o poi sapeva che avrebbe cominciato, e, dal piede che dondolava nervosamente sotto il tavolo aveva capito che la strega non vedeva l'ora di metterlo sotto torchio.

-Beh..l'amavi?-

-Chi, Astoria?-

-Si.-

-Amore.. non credo fosse definibile.. amore. Le volevo bene. La rispettavo. Condividevo con lei molti valori, ed idee sul mondo. E poi lei.. mi capiva: abbiamo vissuto la guerra in modo molto simile, ed è forse anche per questo che i nostri genitori hanno pensato che saremmo stati un ottima.. si insomma, saremmo stati bene. Non rimpiango di averla sposata, e non rimpiango di aver deciso di avere lui- disse riferendosi a Scorpius -Ma ..è una cosa complicata. Non credo che voi potrete mai capire. Siamo entrambi stati cresciuti sapendo che.. beh, in certo modo.- 

La ragazza davanti a lui lo ascoltava con uno sguardo comprensivo: era vero. Non aveva mentito su questo. Voleva bene a sua moglie, ma.. la sua perdita era scivolata via come l'ennesima sofferenza della sua vita, e.. niente di paragonabile a quello che aveva vissuto in passato...

-Mi dispiace..- si sentì di dire da lei, dopo qualche secondo di silenzio -Tuttora fatico a comprendere la mentalità retrograda delle famiglie purosangue, ma.. posso immaginare come vi siate sentiti.- continuò poi abbassando lo sguardo.

-E.. per quanto riguarda la maledizione di sangue? E'.. è tipo una malattia terminale, ma legata ad una particolare famiglia, giusto? Astoria era l'unica però che ne era stata colpita, come mai?-

Draco sospirò. Guardò il figlio, ed infine la Granger. 

-È una cosa piuttosto complicata.- rispose cercando di pensare bene a quello che stava per andare a dire, e fino a che punto spingersi: -Vedi.. da quello che ho capito, studiando da vari testi antichi, una maledizione di sangue deriva da diversi fattori. Alcune hanno origini molto antiche, e in questi casi si parla di magia medievale, che però lascia il segno di solito su ogni discendente da generazione in generazione. Il caso della famiglia di Astoria invece è diverso: i Greengrass sono sempre stati una famiglia molto ricca ed in vista nel mondo magico. Già dal 17esimo secolo erano considerati, come i Malfoy, una delle famiglie purosangue più devota alla conservazione della Magia solo tra.. pochi. Quindi comprendi bene che le arti oscure sono sempre state la prassi per loro.-

Vedeva la ragazza guardarlo molto attentamente. Questa pare era facile: era vera. 

-Sta di fatto che, pare, che fu proprio un litigio tra i Greengrass ed un'altra potente famiglia purosangue del tempo, gli Evenson, ormai estinta, a scatenarla. 

Erano in guerra per una questione ereditaria, derivante da un'unione non voluta dei propri figli.. ora non ricordo bene. Ma sta di fatto, che un violento scontro tra i capi famiglia, vide gli Evenson perdenti. La moglie del defunto non potè sopportare la perdita, e così marchiò i Greengrass con una oscuro incantesimo, che diede origine alla maledizione, offrendo la propria vita in cambio. 

Inizialmente comportò la morte lenta e dolorosa di tutti gli eredi maschi della famiglia, ma il nome venne tramandato comunque dalle donne. La maledizione cosí iniziò ad indebolirsi perse un po' della sua forza, ma, nel corso dei secoli, per via della particolare prosecuzione della linea di sangue, la scia si modificò, andando ad attaccare spesso anche le femmine. 

Ora, dopo secoli, la maledizione  è quasi del tutto inesistente, tranne che in rarissimi e particolari casi.. come quello di Astoria.-

-Ma è terribile! Hai raccontati tutte queste cose a Gregor?- disse lei sconvolta. 

-Ogni singola parola.-

-Mhh.. quindi le lettere secondo te le ha mandate qualcuno che.. - 

-Si.- la interruppe lui -Avevo pensato anche io inizialmente a qualche discendente degli Evenson.. ma non capisco come sia possibile che il cognome sia stato tramandato comunque. Quindi poi ho iniziato ad avere un altra ipotesi-

-E chi?-

-Vedi.. se dopo anni e anni la maledizione ha ripreso forza, significa che la purezza del sangue magico era tornata molto forte. I Greengrass, come noi Malfoy infatti, sono purosangue da molte generazioni, ed hanno partecipato alla guerra convinti della superiorità della loro stirpe.-

-Si.. chiaro. Qualcuno voleva vendicarsi di tutti voi, e dei soprusi subiti.-

-Si,..ma Scorpius ora ha bisogno di riposare un po', quindi, se per te non è un problema, riprendiamo dopo, ok?- disse il biondo alzandosi col figlio in braccio, e poggiando il biberon ormai vuoto sul tavolo. 

La ragazza sorridendo fece segno di si. L'aveva impietosita per bene con quella parte della storia, e andava bene. 

Alla fine aveva solo omesso un piccolissimo particolare..

***

Erano già passati tre giorni da quando Hermione era entrata in quella casa;

Aveva dovuto faticare un po' ma alla fine era riuscita a farle dedicare un po' di tempo ogni giorno, dove lui rispondeva alle sue domande.

Aveva avuto conferma da Harry che le cose dette erano le stesse ammesse da lui anche nell'interrogatorio di Gregor, ed infatti gli Auror stavano lavorando giorno e notte sulle possibili piste.

Harry aveva inviato anche una copia delle lettere che Astoria aveva ricevuto: erano davvero terrificanti,ed erano tutte indubbiamente minacce legate al fatto che meritasse la morte in modo doloroso per via delle sue origini. In una in particolare era accennata l'antica maledizione di sangue scagliata secoli prima, e delle conseguenze che avrebbe avuto mandando avanti la sua "stirpe".

Hermione si era fatta dare da Malfoy i testi sul quale aveva studiato, ma oltre alle cose già spiegate dal biondo, non aveva trovato altro che potesse giustificare tutto quell'odio nei confronti della ragazza.

Sta di fatto che erano ormai era pieno pomeriggio, orario nel quale i due si trovavano per discutere del caso.

Infatti dopo quel fugace pasto condiviso qualche giorno prima, la Serpe non aveva più accettato di pranzare o cenare con lei. Diceva che preferiva prepararsi il cibo da solo, visto che la sua cucina non era di suo gradimento. Brutto furetto viziato!

Ma non le importava. D'altronde lei lì manco voleva andarci in quella casa, e meno tempo passavano insieme meglio era! Peccato che il loro incontro giornaliero sarebbe dovuto essere lì, nel salone, già 20 minuti fa, e non era da Malfoy ritardare.

Decise quindi di andare a vedere dove si fosse cacciato: nello studio non c'era, neanche nel laboratorio, e nemmeno nella stanza di Scorpius. Bussò quindi alla porta della sua stanza.

-Granger sei un assillo! Dammi 10 minuti e ci sono!-

-Che fai rintanato lì dentro furetto?-

-Non sono affari tuoi!-

-Disgraziatamente sì, invece!-

-Entra allora, impicciona di una strega..- disse lui a mezza voce, scatenando ancora di più la curiosità di Hermione, che tirò giù la maniglia, e rimase sconvolta: se la sua stanza le era parsa grande, quella di Malfoy era una reggia! Fece qualche passo per ammirare i quadri, e i tappeti variopinti che decoravano l'ingresso, e si perse anche ad analizzare l'enorme caminetto acceso in pietra scura che svettava nella parete opposta.

-Sono di qua!- lo sentì urlare; così la ragazza si mosse verso la camera da letto, dal quale la sua voce proveniva. Ma una volta entrata, oltre ad un enorme letto a baldacchino coperto da un piumone bianco, e Scorpius che sopra muoveva braccine a gambine mentre giocava con esse, non vide ancora traccia del ragazzo.

-E tu cosa ci fai qui tutto solo fagottino?- Disse chinandosi sul letto, per prenderlo in braccio.

-Cosa fa? Mi riempie la camicia di vomito, ecco che cosa fa!- disse Malfoy uscendo dal bagno.

-Comincio a credere che non sia mio figlio: dopo un po' che fluttuava per aria ha cominciato a lamentarsi, e, una volta preso in braccio, mi ha rigettato addosso tutto il pranzo. Come diavolo farà a diventare il capitano della squadra di Quiddich un giorno, se fa così?!-

-MALFOY!!- urlò la ragazza in segno di protesta -Come puoi pensare di pretendere che..- stava dicendo, ma la sua lingua si arrotolò di colpo, notando finalmente come le si era presentato davanti il ragazzo: non si poteva dire fosse vestito, dato che aveva indosso solo un paio di pantaloni neri, mezzi sbottonati.

Il fisico di Ronald era stato.. come dire, un po' trascurato negli ultimi anni, mentre il candido petto di Malfoy, davanti a lei, era decisamente invitante. Le spalle larghe, il bacino stretto, e quella linea marcata che divideva l'addome in soffici e sodi...

MA A COSA DIAVOLO STAVA FACENDO!? Da quando aveva anche solo iniziato a pensare ad altri uomini, che non fossero Ron, in quel modo??

Richiuse la bocca, inevitabilmente aperta, rendendosi conto solo in quel momento che il biondo la guardava con un sopracciglio alzato, e uno sguardo indagatore.

-Dicevo.. che non puoi far volare in aria un bambino così piccolo, subito dopo che ha mangiato..-

Il ragazzo mise le mani ai fianchi, e iniziò ad annuire con un fastidiosissimo sorrisino addosso.

-Mh, mh.. Io credo invece che dovrei farlo più spesso... Era da un po' che una donna non mi guardava in questo modo Granger.- disse poi, avvicinandosi a lei, e riprendendo in braccio il figlio, così da poter sussurrare le ultime parole vicino all'orecchio della ragazza.

..E lei era da secoli che non si sentiva così..

OOH MA INSOMMA!! Basta fare la ragazzina scema! Si alzò di scatto e rossa in volto per l'imbarazzo di essere stata scoperta, iniziò ad inveire contro Malfoy, spiegandogli quanto fosse poco ortodosso farsi vedere in quelle condizioni, di quanto fosse poco affidabile come padre, di quanto lei detestava stare lì, e di quanto poco professionale fosse quella ridicola situazione!

-Hai finito?- disse dopo qualche minuto il biondo, serenamente, con ancora in braccio il figlio: -Perchè è da un po' che un gufo del Ministero picchietta alla finestra. Che faccio, gli apro, o aspettiamo un po' che il sangue torni a confluire al tuo cervello?-

***

La Granger, ancora rossa in volto, visibilmente seccata da quell'interruzione, fece entrare il gufo, che le diede subito un biglietto. Dopo averlo aperto, iniziò mentalmente a leggere, per poi informarmi di ciò che diceva:

-Gli Auror del perimetro dicono che hanno appena fatto entrare.. E PER CORTESIA ABBOTTONATI ALMENO I PANTALONI MENTRE TI PARLO!- sbottò ancora, costringendomi ad assecondare la sua richiesta. Non aveva ancora approfittato del suo fascino per divertirsi un po' con lei, ma dopo quel momento di ammirazione da parte sua, non poteva non farci un pensierino.

La relazione con sua moglie, era sempre stata tutto fuor che "romantica", ed erano molti mesi che non aveva come dire.. rapporti con l'altro sesso..

-..Dicevo..- continuò la riccia guardandolo storto - Hanno fatto entrare nella proprietà i signori Greengrass. Vogliono parlare con te. Aspettano solo che gli apriamo la porta.-

-Per Salazar, ci mancava solo questo!- imprecò subito lui, nonostante sapeva esattamente che prima o poi sarebbero venuti a chiedere spiegazioni.

-Io, ovviamente. dovrò essere presente; spero quindi di non venire a conoscenza di cose su cui mi avevi tenuto all'oscuro, perchè dovrò fare rapporto agli Auror sull'incontro.-

Draco portò una mano a strofinare gli occhi. Porco Godric! Saranno furiosi.

-Si certo Granger, solo.. Sappi che loro non erano al corrente delle lettere. Così.. io e Astoria abbiamo dovuto inventarci qualche piccola bugia per non farli preoccupare. Ci sarà da divertirsi..-

-Lo immaginavo.. beh vestiti e .. raggiungimi giù.-

-Sicura che vuoi che mi vesta?- chiese, conscio di imbarazzarla di nuovo.

-Velocemente grazie!- disse la strega marciando fuori dalla stanza.

Draco la guardò uscire ridendo: oh si.. si sarebbe divertito eccome.

Ma ora aveva un altro kneezle da pelare..

-Scorpius figlio mio.. Come ti avevo detto, i vecchi sono arrivati a conoscerti. Comportati male mi raccomando- disse strizzando l'occhio al bambino, a cui non sembrava importare assolutamente nulla.

Quando scese nel salone principale, dopo aver portato il bambino nella sua culla, e dopo essersi adeguatamente vestito, vide la Granger seduta su uno dei divanetti, vicino alla signora Greengrass, mentre il padre di Astoria era in piedi davanti al caminetto, visibilmente sull'orlo di una crisi di nervi.

-Jacob, Madeline; mi aspettavo una vostra visita.-

Inaspettatamente fu la strega ad alzarsi, ed urlargli contro per prima: -UN DISGRAZIATO LURIDO VERME!! Ecco che cosa sei!! COME ti è venuto in mente di mentirci in questo modo?? COME?? Astoria poi, la mia bambina.. sono sicura che sei stato tu a CONVINCERLA! Ad allontanarla da noi.. AD IRRETIRLA!!-

Ovviamente gli si era avvicinata con la bacchetta in mano pronta a schiantarlo: -Abbiamo molte cose di cui parlare, per cui ti prego di accomodarti Madeline. Posso farvi portare qualcosa da bere?- rispose calmo.

Ma la donna non si curò delle sue parole e ricominciò ad urlare, con gli occhi rossi: -TU.. hai fatto uccidere mia figlia. Sono sicura che sia stata colpa TUA! TUA e della tua SCIOCCA FAMIGLIA!!-

-Adesso basta signora Greengrass. Si sieda. Lasci stare la mia famiglia. Non ha nulla a che vedere con tutta questa storia. Visto che è la VOSTRA di famiglia, la causa di tutto.-

Jacob si girò di colpo:- Tu non sai NIENTE su di noi! Non osare dire altro!- disse camminando anchelui verso di loro.

Ci fu qualche secondo di silenzio dove i due lo guardavano come se fossero sul punto di cruciarlo, ma la Granger, alzandosi, cercò di moderare i toni della chiaccherata dicendo: -Si signori, siamo tutti d'accordo sul fatto che Malfoy sia una persona discutibile, ma siete venuti qui per delle risposte, e avete il diritto di sapere tutto. Quindi per favore sediamoci qui e parliamone civilmente, o dovrò far intevenire una squadra Auror.-

I Greengrass allora, dopo uno sguardo di traverso alla sanguesposco che aveva osato dagli ordini, le si sedettero di fronte, lasciando a lui il posto di fianco alla Granger.

-Vogliamo sapere quando è iniziata, come, e perchè ci ha tenuto all'oscuro di tutto facendoci credere di essere nell'Est Europa a curare i suoi affari.- disse Jacob verde di rabbia.

-E soprattutto..- aggiunse la signora: -Vogliamo vedere nostro nipote.-

Passò mezz'ora, quindi, a raccontare ancora una volta tutto quello che aveva già detto sia alla Granger che agli Auror, tralasciando la parte più "succosa". Alla fine pareva che i due vecchi si fossero calmati e, soprattutto la Signora pareva soddisfatta delle spiegazioni date.

-..Ma pare che, nonostante l'aiuto che ho offerto al Ministero in questi anni, e le prove che ho mostrato, la fiducia nei mie confronti non sia ancora sufficiente, e mi hanno quindi confinato, prigioniero in casa mia, circondato da Auror, sia dentro che fuori..- concluse infine il ragazzo, approfittandone per guardare storto la Granger, che ricambiò con un sorrisino di sfida.

Il signor Greengrass si appoggiò allo schienale, con un'espressione strana: -Senti Draco, hai detto che avete ricevuto delle lettere .. che parlavano della..maledizione della nostra famiglia. Per caso..- esitò un attimo nel continuare: -per caso parlavano anche di una certa..-

NO NO NO NO .. stai zitto zitto zitto zitto vecchio idiota! Cosa Salazar sapeva lui della profezia**???

L'uomo scosse il capo e riprese: -Oh lascia perdere! Fammi solo vedere mio nipote, e fammi portare qualcosa di forte!-

Il ragazzo si rilassò immediatamente. Pericolo scampato! Eppure ne era certo: il vecchio sapeva qualcosa..

Schioccò le dita: -Nelly!-

L'elfa apparì immediatamente: -Porta del whisky incendiario ghiacciato per il Signor Greengrass.-

-Subito-

L'esserino sparì e ritornò dopo pochi secondi a servire l'uomo. Draco, che in quegli istanti stava ancora pensando a quello che era appena successo, si maledisse da solo, multiple volte, quando giratosi vide la Granger, con la bocca aperta, gli occhi spalancati, e ROSSA in volto, guardarlo talmente male, da ricordargli l'espressione che aveva mente lo colpiva al naso, il terzo anno.

-Malfoy..- disse tra i denti la strega a fianco a lei :-..IO ti...-

-Ne ...parliamo dopo, eh?- disse lui strizzando gli occhi, e bestemmiando tutti i centauri divinatori che gli venivano in mente. Fine del giochetto. Vabbè. Prima o poi l'avrebbe scoperto lo stesso.

Dopo qualche minuto ancora, i quattro si alzarono, e andarono al piano superiore, da Scorpius. Lui e la Granger si ritrovarono fianco a fianco ad indicare la strada.

-Tutti gli elfi erano andati via, vero? Hai dovuto pulire tutto da solo, non è vero furetto nervosetto? QUESTA ME LA PAGHI figlio di un purvincolo!- sibilò la strega a fianco a lei corrucciata.

-SHH! Eddai un buffo scherzetto Granger! Dov'è finito il tuo senso dell'umorismo?-

-E.. Mi hai fatto credere per giorni che, se non mi fossi presa IO cura della casa, allora... RRRRRHHGGG DIO Malfoy!!-

-SII ,quanto vorrei che gridassi il mio nome così.. Magari più tardi..- disse lui maliziosamente, facendola arrossire, e facendole aprire la bocca a vuoto, per l'ennesima volta.

-QUESTO è.. Ohh TI DETESTO!!- concluse lei, facendolo sorridere , nonostante sapeva bene che la questione non sarebbe finita lì.

Arrivati alla stanza giusta, Draco fece strada verso la culla: Scorpius dormiva.

-Ecco a voi vostro nipote cari suoceri: Scorpius Draco Malfoy.-

***

I signori Greengrass erano appena usciti. Hermione aspettava Draco con le braccia incrociate nel mezzo all'atrio. E.. Eccolo il bastardo! Che rientrava fiero come se nulla fosse.

Appena si accorse di lei, corrucciò il naso, e camminò veloce verso le cucine. Lei lo seguì:

-Che fai scappi?? MMMH?? Sei un codardo Malfoy! Fermati maledetto!- gridava la ragazza mentre lo seguiva, ma continuava a non ricevere un minima attenzione -Sei uno sfruttatore, un despota, un tiranno, un..- entrò in cucina e ci trovò un tavolo apparecchiato sontuosamente per due, l'elfo davanti, e il ragazzo subito dietro, con la faccia di chi le l'aveva fatta.

-Grazie Nelly. Ti presento la signorina Granger.-

-Piacere di conoscerla finalmente.- disse l'esserina con un grande inchino.

Hermione, che era arrivata lì già con la bacchetta in mano, pronta a schiantare una volta per tutte il furetto, fu costretta ad inchinarsi a sua volta con un sorriso: -Piacere mio Nelly.-

-Nelly ha pensato che per farsi perdonare avrebbe potuto preparare una cena per la signorina. Spero possa essere di suo gradimento- continuò l'elfa con un altro inchino.

-Ma.. ma grazie Nelly, non .. non dovevi, non non sono.. arrabbiata con te- rispose allora la ragazza guardando male il ragazzo che se la rideva.

-La signorina cenerà con il padrone allora stasera?- chiese quindi Nelly.

Hermione a quel punto non poteva rifiutare. Avrebbe potuto offendersi: -S..Si, ma certo.-

-Bene Granger, allora accomodati. Grazie Nelly puoi andare.- intervenne subito dopo Malfoy, spostando la sedia per farla sedere.

La ragazza non sapeva se le dava più fastidio quella finta gentilezza, o il fatto che il furetto l'avesse obbligata ancora una volta a fare quello che voleva. Ma si sedette comunque, ed aspettò che lui facesse lo stesso prima di iniziare a parlare.

-Quindi Malfoy: come..- ma venne subito interrotta.

-Ascoltami Granger. La situazione tra noi in questa casa è piuttosto.. insolita, e non sapendo come ti saresti comportata con lei, ho preferito fingere non esistesse, ok?-

-NO! Non è ok Malfoy, perchè..-

-Si.. è vero, hai dovuto prepararti i pasti da sola, e sistemare la casa, e badare a Scorpius..ma vedi.. almeno non hai dovuto stare tutto il giorno dietro a me. E.. prima che inizia a rompere con la sciocca storia del C.R.E.P.A. (si Granger so tutto di quella...cosa), Nelly è un elfa pagata e libera, che ha deciso di stare qui e servirmi.-

-Questo è il minimo Malfoy! Dimmi solo una cosa..-

-Poi la smetterai di impugnare la bacchetta in quel modo?- chiese il biondo, chinando il capo verso la mano destra della strega, che ancora teneva stretta la bacchetta, verso di lui.

-Vedremo... Comunque la mia domanda è questa: Nelly vi ha seguito anche nella villa in Irlanda , e nel vostro nascondiglio in Francia?- chiese seria.

-Assolutamente no. E' rimasta qui su mio ordine. Non avremmo permesso che qualcuno, anche se un elfo, sapesse dove ci eravamo nascosti.-

-Mmmhh.. e come avete fatto con.. tutto!-

-Mi ritieni così idiota da non saper badare a me stesso e alla mia famiglia?-

-Ritengo che tu sia, e sia sempre stato, un ricco e viziato figlio di papà, che non sarebbe in grado da solo neanche di badare a se stesso!- disse con un sorrisetto che fece impallidire di rabbia il ragazzo davanti a lei, che si alzò in piedi di scatto e le si avvicinò, prendendola per un braccio.

-Non ..OSARE.. mai più dire una cosa del genere!!-

-E tu non osare toccarmi!- le rispose ad un palmo dal naso, sfidandolo.

Malfoy, dopo aver trattenuto gli occhi nei suoi per qualche altro secondo, la lasciò, e riprese il suo posto.

-Non ho più niente a che fare con mio padre, o con i mangiamorte, se è questo che vuoi sapere.- disse poi -E.. in caso Potter ti avesse messo qui per questo.. NO! Non sono più il ragazzino impaurito che non sa da che parte stare.. So ESATTAMENTE cosa devo fare!- riprese, guardandola deciso.

Hermione era confusa, e un po' messa alle strette dal quel suo comportamento strano: che cosa doveva "fare" Malfoy?? Era una strana cosa da dire, in quel momento.. ma doveva ammettere che era stata lei a provocarlo.. certo per un giusto motivo, ma non si sentiva di continuare su quella strada.. Avrebbe ripreso con un altra domanda.. una che si era fatta dopo aver avuto l'esito dell'autopsia di Astoria:

-Tra le cose, Malfoy, intendevo anche.. Come avete fatto tu ed Astoria a far nascere Scorpius, da soli, senza nessun aiuto medico? Insomma..- disse seria -Stamattina ho ricevuto dal Ministero l'autopsia del corpo, e.. ha un taglio da cesareo perfettamente riuscito. Come avete fatto a..- non sapeva come chiedergli quella cosa ma era da tutto il giorno che ci pensava.

Il ragazzo rilassò un poco le spalle, ed alzò il mento: -Sono stato io.- disse fieramente. -Sono in contatto con i migliori pozionisti di tutto il mondo da anni, sono un buon alchimista io stesso, e so leggere.. Appena abbiamo deciso di scappare ho studiato.. e ..ho fatto nascere mio figlio con un'operazione perfetta.-

La ragazza era sconvolta: non avrebbe mai immaginato che un giorno .. -Ommioddio tu sei matto!! Come hai potuto.. MALFOY?! E se ci fosse stato qualche.. qualche..-

-Ma non c'è stato. E' andato tutto bene. Ho prima addormentato Astoria con una pozione e poi ho fatto tutto perfettamente. Lo ha detto anche il medico del Ministero, no?- la interruppe lui con un sorrisino fiero.

-Si ma.. è stato molto rischioso!-

-Non per me. IO posso tutto Granger. E non parlo di potere o ricchezza..- disse avvicinandosi un poco a lei -Io.. posso fare tutto.. perchè ne ho, le capacità, l'intelletto, e la forza.-

Hermione lo guardava: era deciso, era fiero.. era.. cambiato. Cresciuto. Come tutti loro. Era diventato anche lui un uomo velocemente, anche se partendo dal lato sbagliato. Era scaltro, intelligente, colto, sapeva come affrontare i problemi a testa alta..

-..Ma ora hai bisogno di noi..- rispose infine lei, dopo quel ragionamento nella sua testa 

-Malfoy, lo so. So tutto. So perchè non ti fidi di me, di Harry, del Ministero.. e capisco che la tua vita è stata.. complicata su.. certi aspetti, ma.. il passato è passato. Adesso, devi fidarti. Troveremo che ha ucciso Astoria. Te lo prometto.- istintivamente la sua mano era finita su quella del biondo poggiata sul tavolo.

Era stata una cosa istintiva, un segno per far capire al ragazzo che aveva davanti che poteva davvero confidarsi con lei, che doveva farlo! Che solo così entrambi sarebbero potuti essere finalmente.. liberi.

Pensava che quel gesto, così lontano dai loro formali rapporti, lo potesse mettere in imbarazzo, ma così non fu: lui si rilassò, e con l'altra mano fece lo stesso: la posò a sua volta nella sua. Lo vide alzare un angolo della bocca ancora una volta:

- Lo so Granger..- disse sospirando -Non mi sarei fatto trovare sennò..-
 

***-***-***
 

E finisce così questo capitolo: con una scena piuttosto strana e di tensione.

Ma abbiamo capito forse un po' di più cosa frulla per la testa di Draco, e anche cosa pensa Hermione di lui.. anche se tutto è ancora un po' confuso.

Spero che le oltre 4500 parole non vi abbiano annoiato, anche perchè non vorrei far durare la storia esageratamente troppo, e se inizio a scrivere capitoli più brevi, ho paura che potrebbe durare decisamente di più di quanto avevo previsto..

Vi lascio quindi con una piccola curiosità:

Evenson* = Il nome significa letteralmente "figlio di Eyvind", parola che, tradotta dallo scozzese antico, sarebbe "invidia". L'ho trovato su un sito che aveva raggruppato cognomi britannici particolari, e l'ho preso in prestito. Ovviamente questa famiglia magica non esiste nella saga originale.

E poi:

profezia** = Profezia?? di quale profezia parla Draco? Che sia proprio quello che nasconde a tutti?

E se si, a chi mai potrebbe essere riferita?

Lo scopriremo forse mercoledì prossimo.

Baci profetici,

blablablu.

 

   
 
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