Princess;
La solitudine di Se Stessi.
Triste?
Assonnata, Depressa?
Vorrei
ridere, Principessa. Tutti ti dicono che non si può essere
tristi a diciassette anni.
É
insulso, stupido. Banale. Hai tutta la vita d'avanti, perchè
cazzo piangi?
Eppure
una persona con cui non hai mai parlato ti ha lasciato l'amaro in
bocca e nel fottuto cuore che continua a colpire le tue osse e a far
male.
Idiota. Idiota.
Ma
sei stanca di piangere, vero Princess?
Nessuno
ti aveva mai detto che si può amare, attraverso uno sguardo,
una
persona con cui non parlerai mai, per tua scelta
tra
l'altro.
Vigliacca
Princess.
Ecco la definizione
del tuo essere.
Paura
di soffrire?
Solo
otto mesi fa qualcuno ha giocato con il tuo cuore, dilaniandolo, e tu
cosa dovresti fare?
Cercare
di ripararlo... Come Princess, come?
Parlargli. Parlagli Principessa.
Che
cosa vuoi che ti succeda. Può solo respingerti a causa del
tuo
grasso, della merda che hai nella pancia.
Un
altro, vero Princess? E poi come farai?
Manderai
a cagare anche lui, per poi piangere ogni notte per mesi?
Troppo
facile, Princ. Troppo.
E
allora non ci parli. Non
puoi
correre il rischio.
Il
dolore non lo sopporti più, non dopo quest'anno Princess.
Cadi
da mesi e.. Poi?
L'unico sapore che ancora conosci è il dolore.
L'amore, ormai, non sai più che cazzo è.
O forse il modo in cui lui ti ha guardata... Ti ha fatto credere ancora nell'amore?
Ora rido. Rido di gusto, Princess.
***
Non
chiedetemi cos'è perchè giuro di non saperlo.
So
solo che è una specie di enorme critica di questa ragazza
verso se
stessa, ironica e brutale.
La
classifico come raccolta perchè non segue proprio un filo
diretto,
un nesso logico.
É
solo l'interiorità di questa ragazza, definita
“Principessa.” Forse sono io, non lo so.
Sicuramente
è parte di me. Spero che vi possa piacere.
Lara