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Autore: dirkfelpy89    11/02/2021    1 recensioni
Protagonista di questa storia è il giovane Regulus Black, dalla sua nascita fino alla tragica e prematura morte. I rapporti con la famiglia, con il fratello, con Hogwarts e con i Mangiamorte fino ad arrivare a quella maledetta grotta in compagnia del fido Kreacher.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Black, Mangiamorte, Regulus Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 4, Natale ‘66

 

EastSea Manor, 1966

 



Una delle feste più sentite nella Comunità Magica inglese era sempre stato il Natale. Non per chissà quale profondo spirito religioso radicato nel mondo magico, ovviamente non era questo il caso, semplicemente il 25 Dicembre era l’occasione, in numerose famiglie, per ritrovarsi tutti insieme a mangiare, scambiarsi doni e fare festa sotto lo stesso tetto.
Pur con le loro ovvie eccezioni, questa tradizione aveva la stessa forte valenza anche per le famiglie Purosangue, incluse le Sacre 28.

Per quel 1966, il classico pranzo natalizio sarebbe stato organizzato da Alphard Black.
EastSea Manor, la sua dimora, si trovava a ridosso del mare e di un grande bosco, popolato da numerose creature magiche e un piccolo allevamento di Crup, allevamento ereditato direttamente dal nonno. Forse non era esattamente la residenza più bella o comoda, però Alphard, scapolo incallito, ci sapeva decisamente fare con l'organizzazione di feste e fin da quell'estate aveva dato il via ai preparativi perché non vedeva l’ora di ospitare tutta la famiglia, in occasione del Natale di quell'anno.
Infatti, dopo numerose discussioni, l’uomo era riuscito a spuntarla e, dopo cinque anni di noiose e pompose feste a Black Manor, EastSea Manor avrebbe ospitato il pranzo di Natale del ‘66.



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Alle dodici in punto, Walburga, Orion e i due figli arrivarono a EastSea Manor tramite polvere volante. Non era il mezzo più comodo, ovviamente, ma era l’unico che fosse adatto alla loro giovane età.
La cucina dove sbucarono era in fermento: tre Elfi erano affaccendati intorno ai fornelli, sorvegliati a vista da una figura alta e tozza: Irma Crabbe, la madre di Walburga.
Non appena i quattro si furono ripresi dal viaggio, la donna si voltò e il suo faccione rubicondo si illuminò.

“Oh, Dio, no!” borbottò Sirius, prima di subire il famoso ‘abbraccio spacca-costole’ di sua nonna. La stessa sorte la subì anche Regulus: era una tortura, ma di breve durata.
“Buongiorno, nonna Irma!” cantilenarono i due fratelli. Irma rivolse ai due un gran sorriso e passò loro, di nascosto, due tavolozze belle abbondanti di ‘Cioccolato Extra-Deluxe’ di Mielandia.
Ogni anno era la stessa storia! Irma era sempre stata una donna dura e malmostosa con i figli, eppure non riusciva a non viziare i suoi nipoti preferiti. “Valle a capire queste vecchie Purosangue!” era il pensiero, più o meno fisso, di Sirius, specie in quelle situazioni.

“Madre, non credi di stare viziando un po’ troppo i tuoi nipoti?”
Alphard era appena entrato nella stanza e stava osservando i nuovi arrivati con un gran sorriso. Così come suo fratello, anche Alphard portava lunghi capelli neri, leggermente striati di bianco, e una barba molto curata.
Indossava una bella veste di color blu notte, un po’ malconcia ma comunque d’effetto.
“Oh, smettila Alphard! Siete gli ultimi arrivati, muovetevi perché tra dieci minuti serviamo il pranzo!” disse Irma, rivolgendosi alla figlia.

I quattro, insieme ad Alphard, salirono i gradini e uscirono dalla cucina. Anche gli interni di EastSea Manor erano piuttosto semplici, sicuramente molto più economici e pratici, rispetto a Black Manor.
“Si vede che manca un tocco femminile!” era il commento prediletto di Walburga, ogni volta che si recava in visita dal fratello. Quella volta però si astenne da commentare la palese mancanza di gusto di Alphard e rimase in silenzio per tutto il tragitto fino alla sala da pranzo.

Sala da pranzo che era già gremita da almeno una decina di parenti. Regulus salutò, il più educatamente possibile, un paio di zii e poi si affrettò a cercare le sue cugine. Trovò Bellatrix, Andromeda e Narcissa in piedi, vicino a una finestra accanto a Cygnus, suo zio.

“Buongiorno zio, buongiorno cugine!” disse il bambino, un po’ in soggezione davanti all'uomo. Non capiva se era la sua immaginazione, ma ogni volta che si trovava in presenza di Cygnus, notava un’espressione infastidita sul suo volto.
“Ciao Regulus!” rispose Narcissa, sorridendo al cugino e scuotendo i suoi lunghi capelli biondi.
“Come ti stai trovando a Hogwarts?” chiese il bambino. Narcissa aveva appena iniziato il primo anno di scuola e Regulus non perdeva occasione per chiedere più informazioni sulla famosa scuola di magia. Non vedeva l'ora di poterla frequentare, un giorno!
“Oh, va abbastanza bene la tua cuginetta. Per essere una piccola marmocchietta bionda, si intende!” rispose Bellatrix, sorridendo amabilmente.
"Bella…" la reguardì Andromeda.
A bloccare la rispostaccia di Narcissa ci pensò Irma che, proprio in quel momento, entrò nella sala annunciando l’inizio del pranzo.

Regulus si mise a sedere a circa metà tavolo, tra Sirius e sua madre.
“Sirius, comportati bene. Sembra quasi che tu stia per morire di fame,” sibilò Orion, guardando il figlio che, effettivamente, aveva un’espressione decisamente famelica sul volto.
“Padre, possiamo andare a vedere i Crup, dopo mangiato?” chiese improvvisamente il figlio più piccolo.
“Temo di no, Reg. Fa troppo freddo fuori!” rispose Walburga, intromettendosi nella conversazione “Starete sicuramente meglio dentro, per lo meno quest’oggi.”
“Passare tutto il giorno chiusi dentro?” chiese Sirius, visibilmente deluso.

A far dimenticare la delusione dei due giovani Black ci pensò quel pranzo, decisamente luculliano. Tre portate di antipasti, tre di primi e cinque di secondi, lasciarono gli invitati decisamente pieni e soddisfatti.
Terminato il pranzo, i Black si trasferirono nel Grande Salone, dove gli Elfi Domestici servirono dolci e calici di vino o Whisky Incendiario.
L’atmosfera cambiò sensibilmente: molti degli invitati più anziani crollarono addormentati sulle comode poltrone, mentre gli altri si lasciarono andare a discorsi politici o semplice gossip.

“Ehi Reg! Adesso o mai più!” sibilò Sirius, raggiungendo il fratello su un divanetto vicino alla porta.
“Cosa c’è, Sirius?”
“Dai, papà e mamma sono distratti. Se vogliamo uscire di qui è l’occasione giusta!” rispose il fratello maggiore, volgendo lo sguardo sulla stanza. Effettivamente Alphard, Cygnus e Orion erano impegnati in una profonda conversazione, mentre Walburga stava parlando, piuttosto animatamente con Druella. Era un’ottima occasione per darsela a gambe!
“Non possiamo, hai sentito nostra madre...” rispose Regulus, esitante.
“Certo, ed è per questo che dobbiamo uscire senza che se ne accorgano!” sibilò il fratello, spazientito.
“Ma… poi non ci vedranno più e si arrabbieranno,” provò a dire Regulus, senza nascondere la propria preoccupazione.
“Oh, smettila di fare il guastafeste!” esclamò Sirius.
Lo afferrò per il polso e lo trascinò fuori a forza.



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“È inconcepibile! Mai mi sarei immaginata un comportamento così!”
“Ci siamo distratti un attimo e voi cosa fate? Scappate in giardino a tirarvi palle di neve? Potevate annegare in mare! Potevate perdervi nel bosco!”

Dire che Orion e Walburga fossero furiosi era davvero poco, annebbiati dalla rabbia avevano addirittura abbandonato il loro contegno puramente Black. La fuga dei due fratelli era durata poco, ma era stata terribilmente divertente; ora però ne stavano pagando le conseguenze.

“Dai Walburga, non essere così tragica! Alla fine non si sono allontanati di molto dal portone, si sono solo tirati addosso qualche palla di neve!” cercò di mediare Alphard che subito si zittì, osservando lo sguardo torvo della sorella.
“Non mi importa, devono rispettare la nostra volontà, Al. Non dobbiamo permettere che questi marmocchi ci mettano i piedi in testa! Sirius, sei il figlio maggiore, ci si aspetta che tu abbia un po’ di senno! Regulus, da te proprio non me l’aspettavo!” sibilò la donna, rivolta ai figli.
Di fronte ai rimproveri della madre, Regulus vacillò. Non era abituato a essere rimproverato, era una cosa che detestava!
“É stato… è stato Sirius…io non volevo!” gemette alla fine, guadagnandosi un’occhiataccia da parte del fratello maggiore.
“Non importa. Sei un Black, Regulus, tira fuori il carattere e impara a dire di no a tuo fratello!” disse Orion, rivolgendo un’occhiata inceneritrice al figlio maggiore “Per il momento finiamola qui. Faremo i conti a casa!”

Alle quattro del pomeriggio, i Black tornarono tutti in sala da pranzo per servirsi di tè e pasticcini. Tutti tranne Regulus, che rimase in salotto, seduto per terra davanti al camino acceso.
Era arrabbiato, con sé stesso e con suo fratello.
Suo padre aveva ragione, perché non imparava a dire di no a suo fratello? Perché finiva nei guai sempre per colpa sua? Certo, era stato divertente, però...
Provava un profondo terrore al solo pensiero di perdere la fiducia dei suoi genitori perché, dentro di sé, temeva che, in caso, i suoi genitori avrebbero smesso di viziarlo e coccolarlo e avrebbero iniziato a trattarlo come Sirius. E questo lui, Regulus, non lo voleva assolutamente.

“Perché non hai preso il tè, Reg?” gli chiese Alphard, rientrando nel salotto vuoto.
Regulus rimase in silenzio, mentre lo zio si mise a sedere per terra accanto al nipote.
"Andiamo, che cosa c'è, Reg? Ci sei rimasto male per essere stato sgridato dai tuoi genitori?"
" S... sì. Ha ragione papà, devo imparare a non dare retta a Sirius e a pensare di più con la mia testa!" disse infine il bambino, fissando il fuoco che si stava per spegnere.
" È vero, hai sbagliato oggi, Regulus. Però non devi fare così, ma non è mica la fine del mondo essere sgridati!" rispose lo zio, sorridendo.
"Ma zio…"
"Tuo padre ha ragione, devi imparare a farti rispettare. Però non ne devi fare una tragedia, che cosa credi, che alla vostra età i tuoi genitori fossero migliori? " Disse l'uomo. Rimase qualche istante in silenzio e proseguì.

"Quando tuo padre aveva la tua età, non voleva andare a lezione dall'istitutore privato. Perciò, poco prima di una lezione, si nascose nella soffitta di Grimmauld Place! Ci rimase nascosto per cinque ore, prima di essere trovato e punito per una settimana!" Alphard trattenne a stento le risate, mentre Regulus lo stava ascoltando tutto orecchie.
"E invece, quando tua madre aveva più o meno l'età di Sirius, stufa di non essere presa in considerazione dal sottoscritto e da Cygnus, prese di nascosto il mio manico di scopa e provò a volare. Risultato: mezz'ora dopo tornò a casa con la scopa rotta e lei tutta zuppa di fango, dovevi vedere la faccia di mia madre! "

Alphard scoppiò a ridere, seguito subito dal nipote. Non gli sembrava possibile: anche sua madre e suo padre erano stati dei bambini capricciosi, allora!
"Perciò vedi, non è un dramma disobbedire ogni tanto alle regole, anzi, è normale, specie per bambini della vostra età. Ma quello che non mi è piaciuto è come ti sei comportato nei confronti di Sirius, non avresti dovuto attribuirgli tutta la colpa. Credo che sia stato questo a ferire Sirius, non tanto la punizione che sicuramente arriverà. Riflettici, Reg, e non farlo più, se puoi. Ricordati che il rapporto tra fratelli è tanto bello quanto delicato!" disse infine Alphard.
"Dai, esci sulla terrazza, altrimenti ti perderai tutto lo spettacolo di fuochi d'artificio!"

Fu uno spettacolo bellissimo! Erano fuochi di tutti i colori e di tutte le forme, che illuminarono a giorno l’esterno della villa e che furono in grado di sollevare il morale di Regulus.
Doveva rimediare a quella situazione, e forse sapeva come!

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Si conclude qui la prima parte di questo lungo capitolo che ha al centro il Natale del '66. I miei piani originali erano quelli di inserire tutto in un solo capitolo, ma come spesso accade scrivendo ho aggiunto diverse cose e ho dovuto per forza dividere questo capitolo in due parti.
Nel prossimo capitolo, Regulus dovrà affrontare il fratello e cercare di riuscire, in qualche modo, a fare la pace con Sirius.

Anche se magari non è interessante come gli scorsi capitoli, ho voluto comunque inserire questa parte per iniziare a strutturare il rapporto fra i due fratelli, rapporto che chiaramente con l'andare del tempo si farà più complicato (sigh).
Spero vi sia piaciuto (allarme fluffoso per il prossimo capitolo!) in caso sentitevi liberi di lasciarmi una recensione!

  
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