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Autore: The_Real_W    13/02/2021    1 recensioni
1991, Eija Tarakovi scopre di essere un mago e parte sull'Espresso per Hogwarts nello stesso anno del famoso Harry Potter.
Ha inizio la sua nuova vita nel mondo della magia.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Neville Paciock, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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"Professor Vitious" salutò Eija avvicinandosi all'aula professori.

"Tarakovi, capiti a proposito, hai visto la signorina Granger? Mi hanno detto che mi stava cercando" chiese il professore di Incantesimi. Si trovava al centro del corridoio e si guardava intorno con l'aria confusa.

"Hermione? No, non l'ho incontrata, non ho visto nessuno mentre venivo qui. Comunque, signore, ora che gli esami sono finiti, vorrei vedere il professor Silente. Potrebbe darmi la parola d'ordine per far spostare il gargoyle?"

"Purtroppo non è possibile vedere il preside al momento" spiegò Vitious. "Ha ricevuto un gufo dal Ministero della Magia e si è dovuto recare lì con urgenza, sarà di ritorno domani"

"Capisco, allora aspetterò domani, grazie"

Eija superò il piccolo professore e riprese a camminare per il corridoio riflettendo. L'assenza di Silente era l'occasione perfetta per Piton di rubare la Pietra Filosofale, una coincidenza così perfetta che Eija iniziava a vederci qualcosa di strano, tuttavia si destò subito dai suoi pensieri quando sentì Vitious parlare di nuovo.

"Minerva, tutto bene? Che cosa è successo?"

"Filius, poco fa ho trovato Potter e Weasley al terzo piano davanti alla porta del corridoio!" rispose la McGranitt a bassa voce, ma agitata. "E poco prima, insieme alla signorina Ganger, mi avevano chiesto di parlare con Albus: hanno scoperto della Pietra Filosofale e credono che qualcuno voglia rubarla"

Ringraziando il suo udito, che per una volta era dalla sua parte e non gli procurava atroci mal di testa, Eija svoltò l'angolo e rimase in ascolto. Anche se i professori avessero bisbigliato, non gli sarebbe sfuggita nemmeno una parola.

"Cosa?" esclamò Vitious allarmato. "Come hanno fatto?"

"Non lo so! Spero che non combinino nulla di incosciente di nuovo"

"Tarakovi è appena venuto a chiedermi di parlare con Silente, credi che anche lui lo sappia? Stanno sempre insieme, dopotutto..."

La conversazione venne troncata di netto quando i due varcarono la soglia dell'aula professori, la porta doveva essere stata incantata per bloccare i suoni e non permettere agli studenti curiosi di origliare le conversazioni degli insegnanti. Non potendo fare altro, Eija prese la strada per la sala comune di Corvonero. Aveva bisogno di parlare con i suoi amici e l'unico modo era aspettare la cena, quando tutti sarebbero stati in Sala Grande.

Hanno parlato con la McGranitt, quindi anche loro sanno di Silente e hanno capito che stasera Piton ruberà la pietra. Ma se la McGranitt ha beccato Harry e Ron al terzo piano... Ho capito, in qualche modo hanno provato ad anticipalo! E in più non mi hanno detto niente, giuro che se lo fanno di nuovo... Non importa, almeno possiamo agire, per fortuna che abbiamo tenuto d'occhio Raptor, se non l'avessimo fatto a quest'ora... Un attimo! Raptor?

Qualcosa non tornava e riguardava proprio il coinvolgimento del professor Raptor. Eija ripercorse tutti gli eventi che avevano avuto a che fare con la pietra filosofale a Hogwarts, ma ne uscì ancora più confuso.

Piton ha cercato di passare Fuffi ad Halloween, ma non c'è riuscito. Piton ha minacciato Raptor alla seconda partita di quidditch di Grifondoro per farsi aiutare a rubare la pietra. Piton ha scoperto come passare Fuffi raggirando Hagrid dopo le vacanze di Pasqua. E infine Raptor ha accettato di aiutare Piton una settimana e mezzo fa... Ma questo non ha alcun senso!

Si accorse di avere il respiro affannoso, aveva fatto le ultime rampe di scale quasi di corsa, senza accorgersene, preso dall'adrenalina; si appoggiò al corrimano tremante per lo sforzo.

Se Piton sa come passare Fuffi, allora a cosa gli serve Raptor? Per superare le altre protezioni? Ma come fa a conoscerle se non le ha mai viste? Che abbia coinvolto gli altri insegnanti? Allora perché si ostina a volere l'aiuto di Raptor? Piton... che cosa sta succedendo veramente?

 

 

Quella notte...

"...tornare indietro, non vi darò torto. Potete anche prendervi il mantello, tanto io non ne ho più bisogno"

Eija aprì gli occhi. Aveva sentito la voce di Harry, per quanto sussurrata, provenire da molto vicino, più precisamente da qualche metro alla sua destra, davanti alla porta del corridoio del terzo piano. Sbirciò dal suo nascondiglio, ma non vide nessuno; dovevano essere sotto al mantello dell'invisibilità.

"Non fare lo scemo" sentì dire a Ron.

"Veniamo con te" aggiunse Hermione.

"Lo state facendo di nuovo" disse Eija uscendo fuori.

"Eija!" esclamò Ron uscendo da sotto al mantello. "Ci hai fatto venire..." ma fu zittito da una gomitata di Hermione.

"Parla piano" sibilò la ragazza. "Cosa ci fai qui, Eija?"

"Potrei farvi la stessa domanda" ribatté sfregandosi un occhio e sbadigliando.

"È pericoloso" intervenne Harry. "Devo impedire che Voldemort..."

"Perché non mi avete detto niente in Sala Grande?" lo interruppe Eija secco. "Abbiamo indagato insieme per settimane, se non avessi capito che sareste venuti qui questa sera..."

"Credevamo non ci avresti lasciato andare, anche Neville prima ha provato a fermarci" provò a spiegare Hermione.

"Quindi vado bene solo per fare stupide ricerche in biblioteca, vero? Quando le cose si fanno serie, meglio tagliarmi fuori, proprio come con il drago!"

"Eri tu che dicevi sempre di andare da Silente! È da quando abbiamo lasciato Norberto a Charlie che non fai altro che ripeterlo" ribadì Harry fulminandolo con gli occhi.

Eija iniziò a tremare dalla rabbia. "È perché non sono un Grifondoro?" chiese a denti stretti. "Pensavi che avrei fatto la spia come Malfoy? Credevo fossimo amici!"

"Lo siamo!" lo rassicurò Hermione mettendosi in mezzo ai due. "Tu sei nostro amico, non è vero Harry?"

Harry stava per ribattere, ma il miagolio acuto di un gatto, o meglio di una gatta, ricordò a tutto il gruppo che erano al piano proibito, fuori dal letto, di notte. Eija non disprezzava le creature magiche, pur non avendo un particolare interesse per il loro studio, ma quell'animale era diverso e ogni volta che lo incrociava, quando si spostava nei corridoi, alla vista del suo corpo scheletrico, del suo pelo grigio polvere e dei suoi grandi e vispi occhi gialli, che scrutavano gli studenti uno a uno, o all'udire il suo verso stridente e arcigno, un brivido freddo gli scendeva lungo la schiena e sentiva l'impellente necessità di svoltare l'angolo.

Tutti e quattro si fiondarono dentro al corridoio.

"Per le mutande di Merlino, non di nuovo Mrs. Purr!" esclamò Ron esasperato chiudendo di scatto la porta alle sue spalle, ma si maledisse subito quando gli arrivò alle orecchie il brontolio sordo del cane. Eija non si aspettava una bestia così grossa e rimase paralizzato dalla paura: aveva tre teste enormi, zampe imponenti, sei occhi e le zanne grosse quasi quanto lui da cui colavano funi di saliva. Il mostro aveva iniziato a ringhiare contro di loro e stava avanzando un passo alla volta con aria minacciosa. Harry tirò fuori dal mantello un piccolo flauto in legno e ci soffiò dentro. Il suono era simile al verso delle civette e Fuffi iniziò a barcollare già dalla prima nota, alla terza era crollato a terra addormentato. Mentre Harry continuava a suonare, gli altri tre si erano avvicinati alla botola.

"Che cosa sono quelli?" chiese Hermione indicando dei frammenti dorati poco distanti.

"Sembrano i resti di un arpa" provò Eija dopo averli osservati un attimo.

"Deve averla lasciata qui Piton per tenere buono Fuffi" rispose Ron. "Pensiamo alla botola ora"

"Prima bisogna spostare quella" disse il Corvonero estraendo la bacchetta e puntandola contro la grossa zampa nera del cane che bloccava loro l'accesso.

"Zampa locomotor!"

L'incantesimo funzionò, ma data la grandezza dell'oggetto e il suo peso, gli ci vollero cinque tentativi per liberare del tutto la botola e permettere a Ron di tirare l'anello e aprirla.

"Cosa vedi?" chiese Hermione ansiosa.

"Niente, solo buio... non c'è modo di scendere, dovremo saltare giù"

Harry fece un cenno al gruppo e indicò se stesso, Eija colse al volo e iniziò a suonare il suo flauto, permettendogli di parlare senza svegliare Fuffi.

"Andrò io"

   
 
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