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Autore: crazy lion    14/02/2021    1 recensioni
Sequel di Un San Valentino davvero speciale. La storia può essere letta anche senza averlo fatto con la precedente.
Per Taylor e Joe sarà uno dei giorni più speciali della loro vita: compiranno il passo più importante nella loro relazione.
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare veritiera rappresentazione del carattere di queste persone, né offenderle in alcun modo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Austin Swift, Nuovo personaggio, Taylor Swift
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I say remember this moment
In the back of my mind
The time we stood with our shaking hands
The crowds in stands went wild
We were the kings and the queens
And they read of our names
The night you danced like you knew our lives
Would never be the same
You held your head like a hero
On a history book page
It was the end of a decade
But the start of an age
 
Long live the walls we crashed through
All the kingdom lights shined just for me and you
I was screaming, "long live all the magic we made"
And bring on all the pretenders
One day we will be remembered
(Taylor Swift, Long Live)
 
 
 

MATRIMONIO

 
"Taylor? Taylor, svegliati!"
La voce emozionata di sua madre le fece aprire subito gli occhi.
"Ciao mamma."
"Hai dormito stanotte?"
"Pochissimo." Sbadigliò. Non aveva fatto altro che girarsi e rigirarsi fra le coperte, riuscendo a prendere sonno solo nelle prime ore del mattino. "Mi sento strana."
Non sapeva nemmeno spiegare cosa provasse. Non vedeva l'ora di sposare Joe, ma allo stesso tempo un senso d'ansia le opprimeva il petto.
"Vuoi parlarne?"
"Non lo so… credo sia normale essere agitati il giorno del proprio matrimonio, no?"
"È una data importante per la tua vita, è più che naturale sentirsi così. Ma vedrai che quando sposerai Joe vivrai un momento magico." La voce della mamma si era addolcita ancora di più nel pronunciare quelle parole. "La mia bambina!"
La abbracciò, stringendola forte, e Taylor ricambiò.
"Dovrei alzarmi, adesso."
"Sì, dobbiamo iniziare a prepararci. Fra un po' arriverà la parrucchiera."
Taylor non riuscì a mangiare quasi nulla per colazione.
"Come ti senti?" le chiese Austin, suo fratello, biondo come lei.
"Bene e male allo stesso tempo, male nel senso che sono in ansia."
"Non puoi non mettere nulla nello stomaco. Mangia qualcosa" le disse Scott, il padre.
"Va bene, assaggio un po' di yogurt."
Ci aggiunse anche dei cereali.
Dopodiché iniziarono i preparativi. La parrucchiera le acconciò i capelli in modo semplice, Taylor aveva richiesto esplicitamente acconciature poco elaborate. Li raccolse in una crocchia morbida e poi si fece aiutare da sua madre a infilare il vestito, un abito bianco bordato di pizzo con delle perline argentate a decorare il petto e le braccia e abbinato a un paio di scarpe che avevano una piccola rosa proprio sulla punta.
"L'abito ti sta d'incanto" le disse Andrea.
Trovarlo non era stato facile, né organizzare il matrimonio in meno di un anno. Joe le aveva fatto la proposta il 14 febbraio di quello precedente, uno dei giorni più speciali della sua intera vita.
“Sei sicura che mi stia bene? Non ho niente fuori posto?” chiese, tormentandosi l’orlo del vestito.
“Taylor, sei perfetta. E bellissima!”
E così, la ragazza si ritrovò davanti alla chiesa.
"Taylor, sei pronta?" le chiese sua mamma, stringendole forte la mano e già con gli occhi pieni di lacrime.
La ragazza sentì la voce venirle meno e dovette schiarirsi la gola più volte per riuscire a parlare.
"S-sì, credo di sì" mormorò.
Continuava a tormentarsi il vestito e a muovere le mani.
"Andiamo" le disse suo padre, prendendola a braccetto.
La marcia nuziale iniziò e la ragazza guardò gli invitati. Lei e Joe avevano deciso di organizzare una cerimonia privata, solo per famiglia e amici. Niente paparazzi o giornalisti. Anche se avevano annunciato il matrimonio sui social ed erano stati intervistati a riguardo, ci sarebbe stato tempo per quello. La ragazza P
percorse la navata con le gambe che le tremavano e quando i suoi occhi incontrarono lo sguardo raggiante di Joe, riuscì a rilassarsi un po'. Era vestito in giacca e cravatta, tutto di bianco anche lui.
"Sei bellissima" le disse quando l'ebbe vicino.
"Anche tu sei bellissimo" sussurrò lei.
I testimoni erano due loro amici e l'unica damigella che Taylor aveva voluto era la bambina di una sua amica.
"Siamo qui riuniti oggi," iniziò il Parroco dopo che tutti si furono alzati in piedi, "per celebrare l'unione di due giovani che hanno deciso di coronare il loro sogno e di diventare un corpo solo e una cosa sola."
Rinnovarono le promesse di fede, poi ci furono due letture lette una dalla mamma di Taylor, che quasi pianse, e l'altra da quella di Joe.
"Parola del Signore" disse il Parroco prima della lettura del Vangelo.
"Lode a te, oh Cristo" risposero i presenti.
"In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
“Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.”"
"Abbiamo scelto proprio un bel Vangelo" disse Taylor a Joe e lui sorrise. Iniziò l'omelia. Il Parroco fece notare che ad ogni formula che iniziava con la parola Beati seguiva una ricompensa.
"Per esempio, pensiamo a:
"Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio."
Non bisogna aspettare di andare in Paradiso per vederlo. Dio è ovunque. Nel sole che sorge, nella carezza e nell’abbraccio di una mamma, nel sorriso di un bambino. Ed è anche qui, oggi, in mezzo a noi e nei cuori di questi due giovani sposi."
Dopo la fine della predica e lo scambio delle fedi, il Parroco recitò le formule di rigto.
"Lo voglio" risposero entrambi, con la voce che si spezzava e un sorriso che andava da un orecchio all’altro, mentre al contempo piangevano di gioia.
Taylor si sentì leggera dopo averlo pronunciato, talmente tanto che avrebbe potuto volare se solo l'uomo ne fosse stato capace. Il suo cuore prese a battere come una furia nel petto. Le sarebbe piaciuto girarsi, abbracciare Joe e non lasciarlo più andare, ma doveva aspettare.
"Con il potere che mi è stato conferito dalla Chiesa, io vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa."
Lui la prese subito fra le braccia e la baciò con passione. Gli invitati applaudirono, ma loro quasi non se ne resero conto, chiusi com'erano nel loro piccolo universo fatto di amore e felicità. Guardarono entrambi l'anello d'oro che avevano al dito. Era bellissimo, semplice, il simbolo della loro unione davanti a Dio.
Dopo aver salutato, ringraziato tutti e ricevuto le congratulazioni da ognuno, i due si incamminarono fuori dalla chiesa con il fotografo, mentre il coro intonava un Alleluia e il Parroco augurava loro un'esistenza felice.
"Grazie" risposero i due.
Si presero per mano e iniziarono a muovere, anche metaforicamente, i primi passi verso la loro nuova vita.
 
 
 
CREDITS:
dal Vangelo secondo Matteo 5, 1-12
   
 
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