Capitolo XXIV. Quidditch

Quell’anno le lezioni sarebbero iniziate due giorni dopo l’arrivo ad Hogwarts e così i quattro grifondoro decisero di trascorrere quegli ultimi attimi di pace e di tranquillità, rilassandosi ed esplorando il castello. Controllarono che i luoghi scovati l’anno precedente fossero ancora presenti e andarono alla ricerca di altri posti in cui poter passare il loro tempo e da poter aggiungere alla ormai lunga lista di cose scoperte. Oltre all’immensa Sala Comune viola al quinto piano, trovarono anche molte scorciatoie, stanze sconosciute e giardini mai visti. Erano molto contenti, ma la loro felicità durò poco. Il primo lunedì di settembre iniziò ufficialmente la scuola e non appena tornarono sui banchi, i professori li riempirono immediatamente di compiti per la settimana successiva. James solo dopo due giorni andò nel panico: aveva paura che a causa di tutto lo studio non avrebbe avuto tempo per allenarsi per il Quidditch. 

“Non farne una tragedia, Potter!” disse Lily esasperata, il martedì sera a cena, dopo l’ennesima crisi di panico da parte di James. “Come credi che abbiano fatto tutti quelli prima di te?” 

“Lils, forse è meglio non interferire.” consigliò Remus riferendosi direttamente all’amica. “È veramente agitato.”

Lily sospirò e poi guardò James.

“Quando sono le audizioni?” chiese la rossa.

“Venerdì prossimo.” rispose lui. “Pensavo avessimo più tempo, e invece no.. e in più non so dove allenarmi.”

“Ancora non hai fatto nessun compito?” 

“No. Storia e Trasfigurazioni sono lunghissime da fare e Pozioni non so nemmeno da dove iniziare. E poi che senso avrebbe..” sbattè la testa contro il tavolo in modo drammatico e sbuffò. La ragazza alzò gli occhi al cielo e continuò a mangiare, mentre Peter, Sirius e Remus si scambiarono sguardi preoccupati e guardarono James disperarsi. 

Più tardi nelle camerate, i tre ragazzi provarono a distrarre l’amico con della musica e parlarono di alcuni trucchi che avrebbe potuto usare durante le audizioni. All’improvviso qualcuno bussò alla porta. Tutti loro si guardarono confusi. Remus si alzò dal letto di James su cui erano tutti seduti, si avvicinò alla porta e l’aprì. Lily entrò a grandi passi nella stanza e si guardò intorno curiosa, poi fissò i ragazzi.

“Perché ci avete messo così tanto ad aprire?”

“Stavamo ascoltando la musica.” spiegò Sirius puntando il dito verso lo stereo. 

“Capito. Figo lo stereo.” sorrise ammirando la cassetta girare.

“Ehm, Lily.. Hai bisogno di qualcosa?” domandò Remus.

“Oh giusto.” scosse la testa e poi si avvicinò al letto di James. “Ecco il tema che ho scritto per Pozioni.” disse porgendo al ragazzo un foglio di pergamena. “Sappi che lo faccio solo perché voglio che quest’anno vinciamo la Coppa di Quidditch. Sei bravo, per quanto mi dolga ammetterlo, perciò meriti di essere preso.. con te nella squadra avremo sicuramente più possibilità di vincere.”

“Grazie Evans.” James accennò un sorriso che lei ricambiò velocemente e poi tornò seria distogliendo lo sguardo dal ragazzo.

“Non prenderlo come vizio. Questa è la prima ed ultima volta che faccio una cosa del genere, sia chiaro.” disse in tono deciso. Quell’affermazione fece sorridere ancora di più James. 

“Lily..” Peter disse a bassa voce “posso copiare anch'io il compito?”

“Sì, diremo a Lumacorno che l'abbiamo fatto insieme.. ma ripeto: questa è l'ultima volta, ok?” chiese guardando i ragazzi. “Domani mattina io e le altre ci incontriamo con Emmeline e Kingsley per iniziare a fare qualcosa di Storia. Saremo in biblioteca, se vi interessa.” 

“Io penso di esserci.” Sirius sorrise a Lily.

“Anche io.” si aggiunse Remus.

“Bene!” disse in tono felice la ragazza. “Allora adesso torno in camera mia.”

“A domani, Evans!” James sorridente salutò Lily  “E grazie.” 

“Di nulla.. Buonanotte ragazzi!”

“Notte!” esclamarono tutti.

E la rossa uscì dalla stanza.

“Eri così disperato che Lily ha deciso di aiutarti.. Si sarà impietosita dopo la tua scenata a cena.” disse Sirius divertito. Tutti risero.

“Ma com'è possibile? Lei ti odia!” 

“Nah, Pete.” James fece spallucce e sorrise. “Non mi odia.”

“Se lo dici tu.”

-

Il mattino seguente, dopo aver fatto colazione, si incontrarono tutti in biblioteca. Remus fu felice di scoprire che c'erano anche Marlene e Benjy. Si misero subito a lavoro e poi verso le 11:30 si fermarono perché stanchi. Mezz'ora dopo andarono in Sala Grande per mangiare e poi nel pomeriggio seguirono le lezioni. A causa di come era organizzato l'orario, i Grifondoro vedevano tutti i giorni i Serpeverde. Ciò non rese i quattro ragazzi molto contenti, ma dovettero accontentarsi e far finta di nulla. In più, fortunatamente, non c'erano stati scontri, perciò la situazione era ancora abbastanza tranquilla.

Quella sera a Remus venne un'idea per aiutare James. Dopo cena, in Sala Comune, cercò Sturgis. 

“Remus! Ciao!” esclamò Sturgis notando Remus.

“Ciao Sturgis! Ehm, posso chiederti una cosa?” 

“Certo, certo!” si alzò dal tavolo su cui era seduto con alcuni suoi amici e si avvicinò a Remus. “Dimmi tutto.” 

“James voleva provare ad entrare nella squadra di Quidditch e mi chiedevo come si facesse a prenotare il Campo.. non so come funzionino queste cose.”

“Figo! Che bella notizia! Comunque avreste dovuto prenotare il campo ieri..”

“Ah..”

“Ma digli che se vuole può venire ad allenarsi con me venerdì mattina alle 8:00.”

“Davvero? Sei sicuro?”

“Certo!”

“Wow! Grazie! Sarà felice di saperlo!”

“Per così poco.” sorrise e fece spallucce. “E tu non provi ad entrare nella squadra?”

“No, se non volete che la squadra perda.” disse ironicamente. Entrambi risero.

“Capito.. beh, peccato.” gli diede una pacca sulla spalla e sorrise. “Dì a James di essere puntuale! Alle 8:00 al Campo!” e si allontanò. 

Poco più tardi, Remus riferì la notizia a James che lo abbracciò entusiasta e iniziò a cercare nel grosso baule la scopa e dei vestiti da mettere per allenarsi.

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15 settembre 1972

Il venerdì delle audizioni arrivò. James, grazie all'aiuto degli altri, riuscì a consegnare in tempo tutti i compiti e grazie a Sturgis, riuscì ad allenarsi anche tutto il weekend precedente e pure qualche volta durante la settimana. Remus e gli altri erano agitati quasi quanto lui e per supporto, vennero al Campo anche le ragazze.

Quel giorno si presentarono un bel po' di persone per provare ad entrare in squadra. 

“Chi è tutta questa gente?” chiese Sirius leggermente irritato. “Non ho mai visto nessuno di loro in Sala Comune! Siamo sicuri che siano Grifondoro?” Remus, Marlene e Dorcas, che erano seduti di fianco a lui, risero divertiti.

E così cominciarono le audizioni: iniziarono con un breve riscaldamento, poi fecero alcuni esercizi e infine si divisero in due gruppi per provare a giocare a squadre. James capitò insieme a Sturgis e ne fu felice. Interessati al ruolo di Cercatore, c'erano solo lui e un'altro ragazzo del terzo anno, che era nell'altro gruppo. Dopo pochi secondi cominciarono a giocare. Come suo solito, Remus seguì la partita in modo passivo e disinteressato, ma quella volta fece particolare attenzione all'amico che solo dopo 15 minuti riuscì a prendere il Boccino d'Oro. Fecero allora un'altra partita, e il Boccino venne preso ancora da James circa 20 minuti dopo. Dopo la terza partita, dove James prese ancora la piccola palla alata, il Capitano fece cenno ai due potenziali Cercatori di scendere giù a terra: parlarono per qualche secondo e poi il Capitano tornò in aria mentre i due ragazzi uscirono dal Campo ed entrarono negli spogliatoi.

Remus, Sirius e Peter si guardarono confusi, salutarono le ragazze e raggiunsero l'amico.

“Jem, perché vi ha fatto uscire dal Campo? Stavi giocando benissimo!” esclamò Sirius non appena mise piede negli spogliatoi.

“Perché se avessi continuato a giocare, il Capitano non sarebbe riuscito a vedere tutti gli aspiranti giocatori negli altri ruoli.. la partita iniziava e finiva subito dopo a causa mia.” spiegò in tono serio.

“E quindi questo cosa significa?” chiese Peter.

“Significa che..” si fermò per qualche secondo “Sono dentro la squadra!”

Tutti e quattro urlarono felici e si abbracciarono.

Quanti abbracci in così pochi giorni.

“Ha detto che sono veloce e bravo e che sono il posto di Cercatore è ovviamente mio!” esclamò euforicamente.

I ragazzi aspettarono che James si lavasse e poi, insieme, tornarono sugli spalti dalle ragazze.

“Indovinate chi è il nuovo Cercatore di Grifondoro?” chiese James sorridente. Tutte si congratularono con lui e poi, dopo aver dato la notizia, si spostarono dentro il castello per cenare.

“Adesso però basta con le scenate melodrammatiche e facci vincere.” disse Peter facendo scoppiare a ridere tutti.

Finita la cena, mentre uscivano dalla Sala Grande, Dorcas andò a scontrarsi casualmente con Mulciber. 

“Scusa!” si affrettò a dire la ragazza.

“Stupida babbana.” borbottò il serpeverde guardandola male.

“Cos'hai detto, Mulciber?” 

“Non ti fai mai i fatti tuoi, vero Black?”

“Mai.” Sirius fece un sorriso falso e fissò negli occhi Mulciber.

“Razza di imbecilli.”

“Ripetilo!” urlò Sirius incitando il ragazzo

Mulciber, Avery e altri Serpeverde risero.

“Cosa succede qui?” chiese una voce annoiata.

I Grifondoro si voltarono e alle loro spalle trovarono un ragazzo e una ragazza biondi che li fissavano. Tutti stettero zitti.

“Nessuno parla?” continuò guardando tutti i ragazzi. 

“Non succede nulla, Lucius. Non preoccuparti.” disse Avery in tono calmo.

“Bene, allora sparite dalla mia vista. Via!” esclamò severo.

I ragazzi esitarono qualche secondo e poi si diressero verso le scale.

“Chi erano quei due?” domandò Mary allarmata.

“Lucius Malfoy, un prefetto di Serpeverde e Narcissa Black, mia cugina.” rispose Sirius.