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Autore: Marie_    16/02/2021    0 recensioni
Clarke e Bellamy sono i migliori amici di Harper e Monty, giovane coppia sposata e con un bambino, Jordan.
Un drammatico incidente, però, sconvolgerà le loro vite definitivamente.
Dal X capitolo
[...]
Quando Bellamy si svegliò, ci mise qualche attimo a mettere tutto a fuoco. Il suo braccio stringeva dolcemente il fianco della ragazza addormentata accanto a lui, i suoi capelli biondi, colpiti dal sole del mattino, sembravano ancora più luminosi. Incredulo Bellamy le accarezzò dolcemente la schiena, percorrendo con le dita il tracciato della spina dorsale, in un gesto intimo e personale che non aveva mai fatto con nessuna. Sorrise quando la sentì fremere al suo tocco e iniziare a svegliarsi. Iniziò a giocare con una ciocca di capelli biondi e a lasciarle dei baci sulle spalle per farla girare.
[...]
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Harper, Monty Green
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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QUATTORDICESIMO CAPITOLO



Bellamy si fermò davanti alla porta di casa. Ogni volta che doveva rivedere Clarke dopo una giornata al lavoro aveva sempre bisogno di tempo per prepararsi e indossare la maschera del buon amico, etichetta che non gli bastava più. Era passata ormai più di una settimana da quel bacio e da quella ripartenza eppure ancora non si era abituato a quell'immagine, a dover mettere dei paletti e a controllare che i suoi gesti non fossero troppo espansivi per due semplici amici. Ricordava con malinconia la sera in cui, entrato in casa, aveva lasciato un bacio sulla testa di Clarke, in un gesto intimo e familiare, e dell'abbraccio in cui si erano stretti dopo che Jordan aveva finalmente mangiato la pappa cucinata da Clarke. Quei gesti ormai gli sembravano risalenti a un mondo lontano e a due che non erano più. Aveva persino smesso di uscire con ragazze tutte le sere perché, ormai non poteva negarlo a se stesso, nessuna avrebbe colmato il vuoto che Clarke aveva lasciato. Con nessuno si sentiva come quando era con lei, era capace di tirare fuori il suo meglio e lo faceva sentire amato e accolto. Quella biondina, contro i piani di tutti, era riuscita a fare breccia nel suo cuore e a farlo innamorare.
 

Sospirò, sfoderò il suo miglior sorriso ed entrò in casa. "Ciao, sono tornato" disse cercando Clarke e Jordan. "Ben tornato, siamo in sala". Il ragazzo li raggiunse velocemente e si sedette subito accanto a lei vedendo come, con preoccupazione, si teneva le mani tra i capelli con lo sguardo fisso sui fogli davanti a sé. "Ci sono problemi Clarke?" "è un disastro, siamo indietro con i pagamenti. C'è l'assicurazione di Jordan, dobbiamo pensare all'asilo per l'anno prossimo, le tasse, le utenze. Insomma, è troppo. Con i costi aggiuntivi per il negozio penso che non riuscirò a stare dietro a tutto. Dovrò rimandare i lavori a quando avrò più finanze, tiro su un muro e interrompo l'espansione" "no Clarke" disse infervorato Bellamy "non puoi rinunciare a questo sogno, ci stai pensando da tempo e ormai hai investito molto" "lo so Bellamy, ma ci sono altre priorità" "posso darti qualcosa io, ho messo da parte un po' di soldi" "non potrei mai accettarli" "stiamo crescendo un figlio insieme, voglio contribuire" "non posso, Bellamy" "Clarke, accettare dell'aiuto non significa che hai fallito. Vuol dire che non sei da sola". Clarke sospirò e alla fine disse "va bene, ma solo come forma di investimento. Ti darò il 10% dei profitti" "15%" "10%" "va bene, ma mi offri una cena. Voglio sapere se aprirai ristorante dove si mangia effettivamente bene" "andata, grazie Bellamy" disse felice Clarke e lo abbracciò. Rimasero stretti uno nelle braccia dell'altro e poi si staccarono imbarazzati "scusami" "no, nessun problema". Bellamy si alzò e prese una birra dal frigo "ma Clarke, è da un po' che non mi parli del tuo dottore, cos'hai deciso di fare rispetto a quello che ti ha chiesto?". Prese un sorso in attesa della risposta, già pronto a mostrarsi entusiasta all'idea di allargare la famiglia accogliendo anche Cillian "in verità niente, ci siamo lasciati. O, almeno, credo". Per poco Bellamy non si strozzò "come? E perché?" chiese non mascherando affatto la sua gioia "perché voleva una risposta immediatamente e io non l'avevo". Clarke lo guardò con uno sguardo che lui non aveva mai visto, era lo stesso sguardo che aveva visto in Harper e Monty, e tremò per l'intensità dell'amore che trasmettevano. "in verità sono contenta così" lo richiamò Clarke "non era il momento adatto". Bellamy le guardò con il suo sorriso strafottente e disse, prima di uscire dalla stanza "certo, la compagnia mia e di Jordan è decisamente migliore". Clarke ridacchiò e annuì seguendolo con lo sguardo.

 


 

"Per qualsiasi cosa chiamaci, mi raccomando" ripeté Clarke per la centesima volta a Charlotte, la babysitter che avrebbe tenuto Jordan quella sera "sì, state tranquilli. Ho già badato a lui altre volte, andate, andate". Si avviarono ma sul vialetto Bellamy si fermò, tornò indietro e prese due caschi "no, no. Non ci salgo sulla moto con te" disse subito Clarke "dai Clarke, ti divertirai e poi fa bene anche a lei uscire un po', sta sempre in garage" "va bene, ci salgo ma poi mi insegni a guidarla". Bellamy la guardò terrorizzato ma poi accettò "vedremo se ne avrai il coraggio". Davanti alla moto ebbero entrambi un senso di déjà-vu e tornò loro alla memoria quel primo disastroso appuntamento. Quante cose erano cambiate e loro come erano cresciuti. Sorridendosi con imbarazzo salirono e Clarke si strinse a lui.
 

"Clarke, davvero, complimenti. Il tuo negozio è molto bello. Si vede che ci stai mettendo anima e corpo. Ho fatto bene a investire qui, ti meriti di espanderlo", si fermò a guardarla mentre tagliava i peperoni, tutto sapeva di casa lì e non se ne sarebbe mai andato "stai seguendo una ricetta?" chiese curioso seguendo i movimenti delle sue mani "no, la cucina è l'unico posto dove mi permetto di non avere il controllo e di non seguire alcun piano. Mi lascio ispirare dalla situazione e dall'atmosfera" disse sorridendogli.

Avevano apparecchiato con semplicità ma con cura e acceso un paio di candele che decoravano il tavolo. Era tutto così diverso dalle volte in cui era uscita con Cillian, i posti in cui andavano dovevano sempre ricercare l'eleganza e la spettacolarità mentre lei preferiva qualcosa di più semplice. Avevano chiacchierato e riso per tutto il tempo, condividendo ricordi comuni e rivelando cose di sé ancora nascoste, avevano messo sul tavolo anche le difficoltà che affrontavano cercando l'uno nell'altra sostegno e conforto. Quella cena li aveva finalmente messi a nudo e aveva rivelato quando fossero in sintonia; erano usciti dal negozio con la convinzione di essere innamorati ma con il timore che il sentimento non fosse reciproco. Si sentivano allegri come due giovani ragazzi alle prese con il primo amore, la gioia di provare un sentimento così potente e la paura di vederlo svanire tra le proprie mani.



 

"Eccoci qua" disse Clarke davanti alla porta "alla fine non hai voluto guidare eh" "non volevo toglierti il tuo ruolo e farti sentire poco importante" "sì certo". Si guardarono e si persero uno negli occhi dell'altro, di nuovo, come era successo un numero infinito di volte quella sera. Ormai era impossibile cercare di nascondere i sentimenti che provavano. Bellamy tossì e chiese "rientriamo così facciamo andare Charlotte?" "sì, certo". In silenzio entrarono in sala e videro Charlotte che leggeva mentre Jordan dormiva beato "bentornati, è stato un angioletto" "Grazie mille Charlotte, davvero" "ci hai regalato una splendida serata" disse arrossendo Clarke. Charlotte sorrise "sono davvero contenta, siete una bella coppia voi due. Buona notte". Clarke non alzò lo sguardo da Jordan, imbarazzata, lei e Bellamy una bella coppia? Gli stessi pensieri turbinavano nel ragazzo, era stato tutto perfetto, Clarke e Cillian si erano lasciati, erano usciti insieme e avevano ritrovato la sintonia che mancava.
 

"Bene, io salgo in camera" lo distolse dai suoi pensieri Clarke "mi cambio e vengo a prendere Jordan così lo metto a letto. Grazie ancora per la serata Bellamy" disse e, prima di salire, gli lasciò un bacio sulla guancia, indugiando qualche secondo di troppo "buona notte Bell". Il ragazzo rimase immobile, dentro di lui il cuore gli diceva di fermarla e dichiarare i suoi sentimenti mentre la testa gli intimava di aspettare ancora, di vedere come si sarebbero evolute le cose. "Aspetta" quasi gridò Bellamy. Clarke si fermò con il cuore che le scoppiava nel petto. Lo guardò avvicinarsi a passo deciso "basta Clarke" sussurrò a pochi centimetri da lei "basta". Non ebbe il tempo di chiedersi cosa volesse dire che sentì le labbra di Bellamy sulle sue e tutto il resto svanì. Era un bacio cauto, timoroso ma aveva fatto esplodere in entrambi i sentimenti ormai impossibili da nascondere. Bellamy si allontanò mal volentieri da lei e Clarke, istintivamente si sporse verso di lui, a cercarlo ancora e ancora. Il ragazzo la fermò pur non volendo e accarezzandole una guancia le chiese anche se sapeva la risposta "scapperai questa volta?" Clarke lo guardò sentendosi per un attimo colpevole e poi, con decisione e amore rispose "sono esattamente dove voglio essere e con chi voglio stare".

Bellamy quasi non la fece finire di parlare e subito tornò sulle sue labbra, incapace di starle lontano. Clarke gli passò le mani tra i capelli e poi sulle spalle stringendolo di più a sé e facendo aderire i loro corpi. Senza smettere di cercarsi salirono le scale ed entrarono in camera di Bellamy. Il ragazzo la fece sdraiare sul letto e dopo averla baciata ancora si sollevò per guardarla in volto "sei così bella, Clarke" e sorrise nel vederla arrossire. Tornò a baciarla e Clarke invertì le posizioni sdraiandosi su di lui. Clarke iniziò a baciargli il mento per poi scendere verso il collo e sorrise soddisfatta nel sentirlo fremere per il piacere, si abbassò e iniziò a sollevare piano la maglietta, lasciando dei baci sulle porzioni di pelle che man mano venivano scoperte. Quando gli tolse la maglietta si rimpossessò delle sue labbra e Bellamy, guidato dalla passione sempre crescente, invertì di nuovo le posizioni e bruscamente le tolse la maglietta. Iniziò anche lui una lenta tortura baciandole la pancia e risalendo verso il collo per poi scendere alle spalle e abbassare il reggiseno. Clarke gli accarezzò gli addominali e con le mani scese fino ai pantaloni che slacciò, Bellamy sorridendo la guardò negli occhi temendo un rifiuto. Quando però lei gli sorrise a sua volta non aspettò più, si tolse i pantaloni e sfilò anche quelli di Clarke. Ansimando tornarono a guardarsi, Clarke inarcando leggermente la schiena e cingendolo con le gambe gli fece capire di essere pronta mentre li separava solamente l'intimo. Bellamy la baciò ancora dolcemente prima di sfilarle l'ultimo indumento e rimanere a sua volta nudo davanti a lei.
Non c'era imbarazzo, solo il desiderio di sentirsi completi e la consapevolezza di essere amati.
Bellamy entrò piano in lei mentre Clarke lo stringeva a sé. Raggiunsero ansimanti il massimo del piacere e si sdraiarono sul fianco, guardandosi negli occhi. 

Non c'era bisogno di parole, non ora almeno, parlavano per loro gli occhi e i gesti. Clarke appoggiò una mano all'altezza del cuore di Bellamy e lo sentì battere all'impazzata. Bellamy allungò una mano a spostare la ciocca bionda dietro l'orecchio di Clarke e si fermò lì, accarezzando con il pollice la sua guancia. Godendosi quell'intimità e la felicità finalmente raggiunta e in quel momento così tangibile si addormentarono, con la consapevolezza di aver trovato finalmente la propria casa.









 

Angolo autrice. Finalmente ce l'hanno fatta!! Non sono brava a descrivere le scene d'amore perché mi veniva naturale essere un pochino più esplicita ma, siccome non ho messo l'avvertimento, non volevo esagerare per magari dar fastidio a qualcuno. Sono stata quindi molto, forse troppo, vaga. Fatemi sapere se vi è piaciuto, un bacione ❤

 

  
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