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Autore: GoatPride1    22/02/2021    1 recensioni
La vita di Kakashi da due settimane dopo la morte di Obito. Kakashi e Rin si capiscono in modo diverso dagli altri. Lei lo ama fottutamente, ma lui?
Genere: Commedia, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Kakashi e Rin




M:-Eccole uscire.- 
Rin:-Ci voleva proprio..- 
Kakashi si avvicinò ad Asuma:-Beh, almeno ora non puzzi più.- 
:-Già…- rispose sorridendo 
Si respirava aria pulita che da tutti quei bronci ripuliva i volti aggraziati dei ninja malcontenti. I capelli andavano per conto loro guidati da un leggero vento estivo, la pelle liscia come la buccia di un frutto commestibile, lo sguardo pulito e un occhio grigio-argento striato intorno alla pupilla. Niente alterava il breve sorriso sincero di quella gente; su codesta qualcosa rovesciò l’amarezza, la triste invidia dell’impotenza, che un bel bagno caldo ebbe un attimo accostato. Un attimo sereno e pacifico disciolto nel sentire una conosciuta voce cacofonica.
:-Heyyy, ragazzi!-tutti la riconobbero e fecero una faccia strana. -Finalmente ci incontriamo Kakashi! Preparati a sfidarmi- 
Kakashi voleva scappare:-Scusa Gai, oggi non sono dell’umore giusto .-
G:-Uffa Kakashi, che razza di rivale sei? Sei nel pieno della tua giovinezza eppure non sei mai dell’umore?- 

Kakashi cominciò a camminare incurante delle parole di Gai e gli altri lo seguirono, lasciandolo indietro. 
Gai:-Kakashi! Non avrai mica paura di perdere?- il ragazzo si fermò improvvisamente.
 K:-Ma certo che no..mendoxe(che palle)…Però faccio io le regole.- disse per accontentare l’amico, il quale al solo suono di quella frase si eccitò – Beh, morra cinese.- propose infine Kakashi. 
Gai pensò che stesse scherzando, ma vedendo la sua faccia seria e allo stesso tempo annoiata, si dovette ricredere.:-Eh? E va bene, se perderò camminerò sulle mani!- Disse stringendo il pugno e il suo rivale sbuffò . 
La sfida iniziò . Kakashi avvicinò la sua mano sinistra alla benda, alzandola leggermente, e l’altra la usò contro Gai. Rin capì tutto e sorrise. Gli altri, notando Kakashi, ma non riuscendo a vedere cosa ci fosse sotto, si incuriosirono: sapevano che il ragazzo aveva perso l’occhio sinistro, ma non capivano per quale motivo si stesse alzando la benda. Gai non si accorse di niente, era troppo concentrato sulla mano destra. Per un paio di volte fecero le stesse mosse, poi Gai buttò forbice e Kakashi pugno. Il ninja della foglia rimase insoddisfatto, non accettava di perdere in una sfida come quella.
K:- Beh, ho vinto.-         Gai:-Ripetiamo, voglio la rivincita!-        K:-L’ultima volta.- 
Sempre lo stesso metodo. ‘Sta volta Gai fece carta e Kakashi forbice. Quest’ultimo alzò le spalle, mentre l’avversario recuperò la sua determinazione e si mise in verticale, pronto a camminare sulle mani per tutta la città.
Kurenai e Asuma si chiedevano cosa nascondeva in realtà Kakashi. 
Minato:- Ragazzi io vado, ci vediamo domani con voi due!- e scomparve. 
Kakashi:-Vado anch’io- 
Rin:-AspeTTa! Perché non ci facciamo un giro?-gli domandò un po’ imbarazzata, non voleva salutarlo di già e passare il resto della serata in solitudine.
 Nel frattempo Asuma si rivolse a Kurenai:-Io posso rimanere ancora un po’- 
Una proposta allettante che Kakashi prese in pieno, rispose a Rin:-Non posso, devo allenarmi. Puoi stare con loro due- 
Rin si voltò verso i due aspettandosi una conferma.         Kurenai:- Certo, resta pure con noi- 
Rin poi si rigirò verso Kakashi, non trovandolo. Non le dispiaceva passare del tempo con Kurenai, ma siccome era presente anche Asuma, lei si sentiva di troppo. Voleva solo passare un po’ di tempo in più con quel ragazzo prodigio…



La mattina seguente Rin era in anticipo. Il sole da poco in cielo splendeva, come non aveva mai ... 
Il vento era fresco e il rumore degli alberi rilassante; le cicale frinivano e gli uccelli cantavano sbattendo le proprie ali. Si respirava il forte odore della Natura e non sto parlando a di quei particolari regalini lasciati dagli animali. Rin era seduta sul tappeto di erba verde. Aveva sonno, però si era comunque svegliata presto per ammirare questo spettacolo con serenità. Con questo silenzio Rin si abbandonava nel mondo dei sogni:- Che ragazzo, è proprio carino. Chissà se un giorno si innamorerà di me..sarebbe bellissimo mettere su una famiglia con lui. Credo che 3 figli siano perfetti. Li vizieremo tanto, non gli faremo mancare nulla. Non devono neanche assaporare il dolore.- pensò, parlando…
Arrivò Minato:-Buongiorno ragazzi!...Umh? Dov’è Kakashi?- Rin ritornò alla realtà.
K:- Sono qui- era seduto su un albero. 
Rin:”Da quanto tempo è li? Mi stava forse osservando?” 
M:- Bene. L’allenamento di oggi…(si fermò)…Cosa c’è Rin, tutto bene?- 
R:-eh? … niente … tutto bene- “Ora che ci penso stavo pensando ad alta voce…spero tanto che non mi abbia sentito…”
M: beh, preparatevi perché l’allenamento di oggi sarà pesante. Lavoreremo sul Taijutsu(arti marziali).-
Cominciarono a fare una prima sessione di piegamenti. La bella giornata passava lentamente. Si notava subito la superiorità di Kakashi su Rin. Il ragazzo lavorava molto più intensamente, ma lei non voleva essere da meno.



Si fece sera, i due erano un po’ storditi dagli acuti raggi del sole e colpivano i tronchi con le ultime forze. Rin era sfinita, si fermò e vide Kakashi ostinato a prendere a pugni quel poveretto; poi fece un giro su se stesso e lo colpì col tallone, scalfendolo. 
:”ha ancora tutta questa energia?” Pensò Rin, ciò la incoraggiò, così si concentrò e continuò la sua sessione. Le facevano male le nocche delle sue delicate mani, non aveva più forze, continuava grazie la sua volontà. Dopo un po’ si fermò per riprendere fiato e notò l’amico immobile a fissare il tronco. Sembrava che stesse pensando. Poi Si preparò all’azione: con un calcio colpì dal basso il tronco, da cui si spezzò un tassello che venne colpito dal Kunai del ninja, sdraiato a terra. Rin lo guardava meravigliata:”Che figata”. La ragazza era veramente colpita dalla sua bravura e, soprattutto, dal suo fascino che non veniva a mancare neanche quando lui era stremato. 
Minato:-Per oggi basta così. Entrambi vi siete impegnati. Kakashi mi è piaciuta quell’ultima cosa che hai fatto. Ti consiglio di alzarti spingendo sulle braccia, invece di restare con le spalle a terra, e poi lanciare il kunai.- annuisce- Allora ci vediamo domani.- e scomparve. 
Kakashi raggiunse Rin e l’aiutò, lei si appoggiò all’amico per camminare. Lo guardava innamorata sperando invano che lui ricambiasse. “Mi sta accompagnando a casa…Che carino” pensava e immaginava di dormire accanto a lui.

 Per strada incontrarono gli altri.
Genma:-Hey, voi due. Venite qui a mangiare.- 
Erano seduti al solito tavolo del chiosco difronte la statua del Terzo. Il sole tramontava dolcemente e una giornata si stava concludendo. Rin guardò Kakashi:-Dai andiamo- lui sbuffo. 
 Genma:-Sedetevi qui- disse indicando il posto affianco al suo e loro obbedirono -Siete distrutti- 
Rin:-Abbiamo appena finito l’allenamento. 
:-Un genio che si allena duramente…sei proprio il mio rivale Kakashi!- esclamò Gai aggiustandosi la manica di quell’oscena tutina verde.
Genma uscì la mano dalla tasca del suo cappotto blu e offrì il suo piatto di carne a Rin:-Prendi il mio piatto, non l’ho ancora toccato.- lei lo ringraziò, poi disse rivolgendosi a Kakashi:-Scommetto che tu non vuoi mangiare.- 
 K:-Non ho fame.- Rin gli sorrise.
Il ragazzo si appoggiò allo schienale, posizionò le mani sotto il capo e chiuse l’occhio per riposarsi. Le ragazze lo guardavano invaghite, ammiravano uno spettacolo per loro inimitabile. 
Rin si aggiustò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e assaggiò l’invitante carne di maiale fatta alla griglia qualche minuto prima. Dopo un duro allenamento un’appetitosa fettina di carne, gustata in compagnia di vecchi amici, era il modo giusto per recuperare le forze.Una volta finito di mangiare Rin gemette leggermente per il dolore alle mani e attirò l’attenzione di Kakashi, il quale estrasse dal suo zainetto il kit di pronto soccorso da lei regalato e lo poggiò sul tavolo. 
Rin rimase un attimo in silenzio per accertarsi di ciò che stava vedendo:-Ce l’hai ancora…- disse infine e le venne un nodo alla gola.
:-Curati le mani- Kakashi passò subito al punto, indifferente delle parole dell’amica, la quale abbassò il capo, dai suoi occhi tristi cascò un doloroso fiume di lacrime. Genma amareggiato le poggiò una mano sulla spalla, ma lei si avvicinò a Kakashi e lui l’abbracciò. 
:-Il mio regalo per la tua promozione jonin…- disse con un filo di voce tremolante, mentre si sfogava sulla spalla di Kakashi, bagnandola con le proprie lacrime.
 K:-Il regalo che mi è stato più utile…- 
Un gesto semplice e naturale ma carico di significato, di importanza, di affetto…  
Un espressione di conforto, di rispetto, di amore…  
In cui le sensazioni che prevalgono sono sicurezza e protezione e, calore…  
Con cui si condividono situazioni e stati d’animo, come il dolore…
Un abbraccio intenso e sincero, ecco cos’era.
Kakashi fece scendere la sua mano verso Il fondoschiena di Rin. 
“Cosa fa?”              “Sporcaccione”              “T’ammazzo”      
Ma lui voleva solo prendere il pacchetto di fazzoletti nella tasca destra del pantalone di lei, che si pulì cercando di smettere di piangere. Successivamente lui la allontanò, prese le bende e cominciò ad arrotolarle sulla mano della ragazza. Poi conservò il kit. 
Rin:-Tu sei proprio forte- 
K:-Uffa, sai dire solo questo..- le sorrise e continuarono a fissarsi, dolcemente. Rin provò ad avvicinarsi, lentamente, per baciarlo. Voleva sentire il calore delle sue labbra, ma era indecisa se farlo davanti a tutti. Era il momento perfetto, magari se sarebbero stati soli…Solo lui e lei…Magari…
A rompere l’attimo fu Gai:-Tsh, il mio rivale sta sempre a vantarsi. Quando diventerò più forte di te sarò io a vantarmi.-
Rin si fermò innervosita:”Ma non stavamo parlando di quella forza…”- 
K:-L’importante è crederci- disse con faccia annoiata.
Gai:-Mio padre dice sempre che io potrò superarti un giorno, mentre lui deve rassegnarsi contro tuo padre. Ma io sono sicuro che anche lui ce la farà, anche se non è nel pieno della sua giovinezza!- 
K:-…Mi sa che tuo padre ha ragione- si mise in piedi.
Rin:”Maledetto Gai” -Te ne vai?- chiese a Kakashi e lui annuì -Vengo con te- 
Salutarono gli altri e si incamminarono verso casa di Rin; lei era ancora un po’ ammaccata, ma riusciva a camminare. Durante il cammino non riuscirono a dire alcuna parola. Il modo in cui avevano salutato gli amici era disgustoso, non andavano più così d’accordo come prima; loro erano sempre gli stessi, ma i due ninja li vedevano ‘diversi’: pensavano che avessero paura di parlare, per non ferirli; però magari quando succedeva, a causa di una parola o di una frase fuori posto, la coppia ci rimaneva ancora più male poiché gli amici non riuscivano a comprendere il loro dolore. Piuttosto complicati questi due..e dire che gli altri volevano solo essergli compagni. 
“Stupidi, dalle loro facce si vedeva perfettamente che non capivano una minchia” pensò Kakashi, incurante della presenza di Rin. Anche lei era immersa nei suoi pensieri, come sempre, rivolti al suo collega “Sono stata egoista. Si, perché ho pensato solo ai miei sentimenti mentre lui mi sorrideva per farmi calmare, contrastando tutti i suoi dolori. Vorrei tanto abbracciarti e dirti che non va tutto bene, ma lo sarà presto, speriamoci, Kakashi.”  Lei si sentiva in debito con lui, ma le mancava il coraggio di parlargli o di consolarlo, sempre se lui lo avrebbe voluto… Lui odiava la compassione nei suoi confronti, odiava parlare del suo passato, non gli piaceva passare il tempo con i suoi amici o ciò che erano ora per lui, chissà se provava ancora amore… 
Arrivò il momento di salutarsi. A Rin venne una strana idea “Ma no cosa vado a pensare, non accetterà mai e io ci farò solo una brutta figura” pensò ma le uscirono le parole da bocca:-Perché non dormi a casa?- lo aveva detto -i miei sono in missione, quindi siamo entrambi soli…-
Kakashi era un po’ scettico, ma gli sembrava più una supplica che una proposta quindi le rispose:-Mm…sembra che non possa rifiutare.- 
Rin non ci credeva, glielo aveva veramente chiesto e lui aveva anche accettato? “Forse sto già dormendo da un po’…” pensò incredula e si diresse verso la porta d’ingresso per entrare nella sua accogliente abitazione.
 Rin preparò il riso per l’amico:-Ecco(poggiandolo sulla tavola)io vado a cambiarmi.- 
Le forti emozioni la sovrastavano, ancora non realizzava che avrebbe passato una notte con Kakashi e per giunta soli, senza nessun rompiscatole tra i piedi. In una serata priva di scuse poteva succedere di tutto…”Magari questa sarà la volta buona per baciarci” pensò Rin eccitata, si dirigeva verso la sua camera saltellando e gioiva al solo pensiero di condividere lo stesso letto, benché in casa c’era solo il suo, non poteva farlo dormire in quello dei genitori…”In un unico letto, sotto le stesse coperte…I nostri respiri che si incrociano… AAAH!”  

La casa di Rin era abbastanza grande. C’era un ingresso per togliersi le scarpe; entrando nell’arco a destra si trovava la stanza per gli ospiti da cui poi si poteva andare in bagno, mentre in quello a sinistra era situata la stanza per i pasti insieme alla cucina. Se invece si prendevano le scale di fronte e quindi si saliva al piano superiore, si poteva entrare in tre diverse stanze: la camera di Rin, la camera dei genitori e il bagno. Rin quindi scese le scale per tornare dall’amico. Lo vide pulire la ciotola:-No fermo, ci penso io-                 K:-ormai ho fatto-     
Rin:-Il solito… Vieni ho preparato il tuo letto- insieme si dirigevano verso la sua stanza -Dormirai per terra, non ti farò posto nel mio letto.- continuò.
:-Io dormo sempre per terra.- le rispose Kakashi e la ragazza si pentì di aver detto quella frase…
Aveva progettato le migliori conversazioni da fare mentre condividevano le stesse lenzuola, ma dovette scartarle tutte poiché non sapeva con certezza l’orario del ritorno dei genitori e se codesti gli avrebbero visti sarebbe stato parecchio imbarazzante per i due.

 Kakashi si posizionò sotto le lenzuola e cominciò a leggere il suo libro. Rin ritornò dal bagno e si sdraiò sul letto.
Le vennero dei brividi e una strana sensazione. Si girò di lato per osservarlo, anche lui la stava guardando…I loro sguardi si incrociarono per pochi secondi, poi lui tornò a leggere il suo libro. Il cuore di lei batteva forte, non riusciva a distogliere lo sguardo da lui, lo cercava con quell’occhi grandi e castani. Kakashi se ne accorse, o era quello che era riuscita a capire Rin quando aveva notato una piegatura sulla sua maschera, giusto sotto lo zigomo, come se stesse facendo una smorfia, una smorfia con la qualità di un sorriso. Rin si sentiva ancora più agitata e presa dalle emozioni si convinse a dar inizio ad una conversazione
:-Cosa leggi?-                K:-Un libro.-              R:-Davvero?- domandò ironicamente               K:-Si, davvero.- Il ragazzo non collaborava. Sembra che si divertiva a mettere in difficoltà Rin.
“Uffa non possiamo stare tutta la notte senza aprire bocca, devo sfruttare questa situazione per conquistarlo” 
Rin cambiò discorso:-Domani dobbiamo incontrarci col sensei?-
K:-Si, solita ora- 
R:-Okay. Oggi sei stato bravissimo durante l’allenamento.-  furono le uniche parole dette quella sera a rispecchiare i sentimenti della ragazza.
K:- Ti devi allenare di più.- le rispose 
R:-Già…-
 -Cerca sempre di superare il tuo limite, proprio come hai fatto oggi …Complimenti- aggiunse con un sorriso. 
“Non ci posso credere! Mi fatto i complimenti!”  sentiva le farfalle nello stomaco, era troppo felice. “Finalmente collabori un po’ anche tu” Con una sola frase, anzi con una sola parola, lui riusciva a farle provare queste strane emozioni.
“Devo continuare la conversazione, non può finire qui”pensò Rin, ma l’unico suono che le uscì dalla sua tremante bocca fu:-Arigatou(grazie)-
“È finita? Mi darà almeno la buonanotte?”   
La conversazione sembrava conclusa ed entrambi rimanevano in silenzio. Ad un tratto Kakashi spezzò la quiete:- Ah Rin, non so se mi troverai quando ti sveglierai-
Rin:-Come mai?- 
K:-Solita passeggiata mattutina- 
R:-Capisco…Vengo con te a salutare Obito- 
K la guardò:-Ricordati di svegliarti- chiuse il libro e si girò sul lato opposto, spense la luce. -Buonanotte-                     Rin:-Buonanotte-

Le dispiaceva non continuare la conversazione, tutte quelle cose che si era prefissata… Tuttavia era contenta: Kakashi le aveva dedicato parole carine, da lei apprezzate ed accettate.
“Nella vita non ci sono scorciatoie…Neanche in amore”  Pensò e successivamente si addormentò, con un sorriso stampato in faccia.

-Rin, non sono un po’ troppi 3 figli?-

La ragazza spalancò gli occhi.




Continue


Ho finalmente aggiustato il secondo capitolo. 
Scusate il ritardo, ci ho messo un po’ troppo a rivederlo a causa di molti impegni. L’avevo rivisto più volte, ma non sapevo come aggiustarlo maggiormente, ormai la mia testa sta nel tema del mare…Spero comunque che vi piaccia di più dell’originale. All’inizio era un capitolo auto-conclusivo quindi ho voluto cambiare alcune cosette da riprendere nel terzo. 
Recensite, Recensite, Recensite. Avvisatemi di eventuali errori e cose da migliorare.
Al prossimo capitolo!
   
 
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