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Autore: LudwigGhost    28/02/2021    1 recensioni
Nel mondo ci sono solo tre tipi di persone: i normali cittadini, le prede e i predatori.
Izuko ha sempre sognato di fare il cacciatore dal momento in cui da piccolo a seguito di un attacco di un lupo è rimasto ferito per proteggere la gente, ma non essendo selezionato si è arreso a una vita mediocre in un'ambulatorio. Ma tornando a casa una sarà troverà propio un lupo mannaro Bakuguo e dovrà scegliere cosa esattamente è per lui essere un'eroe come desiderava da piccolo. La guerra incombe "i selvaggi" attaccheranno la città e tutti e due saranno mottetti a schierarsi. Segreti, legami e molto altro. (avvertenze: BakuDeku, hawksxDabi)
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Kaminari Denki, Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
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(Bakugou)

Il veterinario gli stava seduto vicino -penso sia un bene cercare di ricominciare dall’inizio, hai detto che ti ero familiare…prova a ricordare- il lupo chiuse gli occhi per farsi entrare l’odore dell’uomo nelle narici anche se si trovò a concentrarsi più su quello del ragazzino addormentato.

Era notte, una caccia…lo ricordava, gli urli e gli spari, la mamma lo tenga per la collottola e si ritrovava ad ondeggiare mentre lei scappava inseguita.

Mugolò naturalmente spaventato, suo padre era sparito.

Sentì la madre bloccarsi, aprì gli occhi trovandosi dinanzi un’enorme sagoma, gli occhi azzurri come due zaffiri li scrutavano.

Fu la prima volta che vide All Might.

Sparò con la balestra alla madre che rotolò giù per il dirupo impedendosi però di lasciare il piccolo se non quando toccò l’asfalto.

Il lupo color crema si alzò con le zampe tremolanti iniziando a tirare piccole testare alla mamma e ululare, ma lei non si muoveva.

Si era sentito così solo, spaventato e impotente.

Aveva freddo e la mamma non lo scaldava.

Continuò a provare ad ululare.

Una macchina si fermò accecandolo con i fari.

Due persone scesero, una donna grassottella seguita da un bambino vestito da supereroe.

Il cucciolo ringhiò nascondendosi in mezzo ai peli della mamma.

-E’ un cane?- chiese la donna -è un po’ strano per essere un cane…- ma il figlio non ci pensò e si tolse il mantello prendendo al volo il lupetto che iniziò a provare a mordere la stoffa -non è carino?- lo mostrò alla mamma.

Il cucciolo non era molto d’accordo.

La donna si accucciò a vedere la mamma -respira, va portata da un veterinario subito- la donna la caricò in spalla con difficoltà e poi sulla macchina.

-Io mi chiamo Izuko, tu? Ce l’hai un nome?- Katsuki ringhiò ancora invece di rispondere -è spaventato lasciarlo stare- ma il bambino era troppo entusiasta per ascoltarla -salveremo te e la tua mamma, io salverò tutti- invece di una risposta amara uscì un mugolio.

Fu allora, ne era sicuro che arrivarono da Aizawa.

Lui aveva medicato sua madre mentre dormiva fra braccia del bambino.

Poi l’uomo aveva detto alla donna -sono solo due meticci, non si preoccupi, solo cani- e se te lo dice un veterinario, in genere ti viene naturale credergli.

Era finito qualche ora dopo a casa di Izuko anche se non era la stessa di adesso, ma il trasportino  in cui era stato portato sì.

Erano stati una notte lì.

Aveva dormito ai piedi del letto del bambino.

L’alfa era venuto col branco ad invadere la città la mattina presto, all’alba.

Gli avevano trovati subito e avevano invaso il posto iniziando a sfondare porte e finestre.

Ricordava di aver avuto paura, ma quando era arrivato il padre il suo istinto l’aveva convinto a provare a correre verso di lui, ma il bambino provò ad afferrarlo.

Lui si girò e lo morse sulla mano…quel morso, non poteva essere…non poteva averlo marchiato per sbaglio.

-Quindi mi stai dicendo che l’avrei marchiato per sbaglio?- indicò l’addormentato -quello che ha sulla mano è sicuramente un marchio, si è sentito attaccato quando eri in difficoltà, ti è venuto naturale difenderlo da Dabi e non riesci più a marchiare…- ironizzò.

Il biondo sospirò -un lupo aveva mai marchiato un umano prima?- Aizawa sussultò -ci sono stati dei casi…ma non è finita bene. Dovrai proteggerlo- -a stento lo conosco- il moro alzò gli occhi al cielo -ti ha salvato la vita, non puoi tornare comunque nel bosco per il memento. Gli devi l’ossigeno che respiri- Bakuguo tornò ad osservare l’umano.

La luce dei lead si rifletteva contro i suoi capelli e il volto era decolorato da delle buffe lentiggini -che tu lo volessi o no ora è il tuo compagno…- Katsuki sospirò -è stato un errore quando starò meglio tornerò a casa e si dimenticherà di me-.

In quel momento il ragazzo si svegliò -Kacchan ti sei svegliato- sorrise, ancora con quel nome? -Sì sto benone, mi sembri tu quello deboluccio- ghignò -posso sapere come ti chiami? Sempre se voi lupi avete queste cose…- il lupo lo osservò in silenzio -non serve, tanto me ne andrò presto- -ah- il veterinario intervenne -deve stare ancora a casa tua per un po’, ti dispiace qui è un via vai continuo e sarebbe pericoloso- -non è un problema- fece le spallucce il giovane.

(Dabi)

-Come stai?- la voce gli arrivò dalle sue spalle, familiare ma comunque si spaventò, smise di ringhiare solo quando inquadro gli occhi gialli del giovane -per il morso, non è niente, non dovresti star cercando Bakuguo?- Hawks si sedette vicino a lui -ho saputo che eri ferito e sono tornato indietro- il moro socchiuse gli occhi.

-Ho anche incontrato Endevar oggi, è diverso da come me l’avevi descritto, forse finge bene- al suono di quel nome il lupo abbassò le orecchie che gli erano appena spuntate in mezzo ai capelli -non mi scoprirà, non ti preoccupare. Poi sto riuscendo ad avvicinarmi ad All Might, se ci sarà l’occasione ucciderò anche lui…Shoto gli sta spesso vicino cercherò di non coinvolgerlo…- l’altro gli lanciò un’occhiata tagliente -come se me ne importasse, almeno Endevar si vedrà distrutto il suo “macchinario” perfetto- il biondo gli passò il braccio intono alla spalle -tutto questo odio ti ucciderà-.

Dabi si spostò leggermente in modo da portelo guardare in faccia -cosa vuoi tu? Hanno ucciso tutta la tua famiglia, non vuoi vendetta?- piegò le ali rosse in risposta -io…vorrei solo un mondo dove non devo guardarmi le spalle, dove non devo lottare, mentire, un mondo dove ho del tempo libero…e forse aprire un pub, un posto per ragazzi- Tonya fu colpito da quella frase, non sembrava una visione così terribile del mondo -al termine della guerra il mondo sarà nostro, avremo palazzi, denaro, cibo…quanto ne vogliamo, nessuno ci darà più la caccia ne ci darà fastidio, avremo tutto e Endevar smetterà di farmi soffrire- Dabiavevaave uno sguardo pazzo e Keiko abbasso il suo…nel mondo di Dabi ci sarebbe stato veramente posto per il suo pub?

 

((angolino: ciao a tutti spero che questo capitolo vi sia piaciuto, c’è una coppia di cui non vi ho avvertito vi sfido ad indovinare quale, e finalmente sapete che è successo. Spero seguire ancora la storia perché c’è morto da dire, alla prossima!))

   
 
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