Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: occhiverdi1972    04/03/2021    4 recensioni
"Perchè lui l' amava perdutamente, al di sopra di tutto, contro ogni umana comprensione, nessuna barriera o ceto sociale avrebbe oscurato tale sentimento, perchè solo lei era l' amore."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Buonasera Anime belle, finalmente posso postare uno dei due capitoli finali di "Sogno".
Vi ringrazio per aver atteso tanto,purtroppo il PC mi ha giocato un brutto scherzo cancellando tutto, quindi...Questo non sarà l'ultimo capitolo ma il penultimo!!😁
Vi ringrazio sempre  e ringrazio Elektra Betty Tempest  per la fan art.
Grazie ancora e  spero vi piaccia.
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"Sogno" capitolo 136
 
 
 
La voce concitata di Victor le arrivò carica di terrore:
 
- Oscar...No...Vi prego! Guardatemi Oscar...Parlate con me!!
 
Lei sentì le gambe cedere e la vita passarle velocemente davanti, si rivide piccola correre  per le stanze del palazzo, davanti lo specchio ad ammirare la sua prima divisa , rivisse il primo bacio con Andrè , la loro prima notte d'amore , il matrimonio, si rivide incredula e felice alla notizia di aspettare un bimbo, poi...
Poi tutto sembrò fluttuare , sentì il dolore alla testa cessare e la vita abbandonarla , fissò gli occhi di Victor , quegli occhi da soldato rigati di lacrime  copiose .
 
Sorrise amaramente :
 
- Grazie Tenente...-  sussurrò quindi con un filo di voce  - Dite ad Andrè di perdonarmi e anche tu figlio mio...perdonami se puoi...Addio!
 
Poi il nulla .
 
Il grido di dolore di Victor rieccheggio' agghiacciante fra i soldati
 
 
 
 
 
 
 
- Bravissima Charlotte!
 
 Andrè chiuse il libro soddisfatto e fissò la sua allieva sorridendo:
 
- Sono molto contento della vostra voglia di sapere
 
La giovane  sorrise :
 
- Grazie maestro!! E' la serenità che mi permette di studiare con piu' zelo.
 
La fissò, era raggiante, forse anche troppo.
 
- Devo dedurre che avete finalmente chiarito con Florence!
 
Charlotte arrossì:
 
- Beh...No..in effetti ....- si avvicinò sussurrando piano perchè la servitu' non la sentisse - Io sto con Max adesso!
 
Andrè la fissò stupito:
 
- Non avevate detto che...
 
- Si, so quel che avevo detto,  ma mi è bastato rivedere Robespierre per capire. So che la nostra è una storia senza futuro ma non potevo continuare ad ignorare il mio cuore. Ho capito che è inutile cercare di evitare i sentimenti , l'amore viene a cercarti...Sempre!
 
Andrè sorrise :
 
- Già...e chi puo' saperlo  meglio di me!! - esclamò , poi fissò dolcemente la sua giovane allieva  e continuo'- io non posso che augurarvi il meglio dolce Charlotte ma...
 
- Ma il meglio non sarà mai Max - sussurrò lei precedendolo
 
- Già..
 
- Beh...Meglio vivere per poco un amore intenso che non viverlo affatto...Non credete? Piuttosto...Ditemi, come sta la vostra Oscar?- sussurrò tenera
 
- Direi bene, anche se noto che si annoia a morte, mia moglie è cresciuta con un'indole da soldato , fra spade, parate militari, missioni. Devo sempre tenere a bada la sua   vitalità, capisco che  ritrovarsi a fare la donna relegata a casa  non sia affatto facile per lei.
 
- Già...- sospirò Charlotte - non è facile ma necessario.
 
Bussarono alla porta, Charlotte ed Andrè si fissarono stupiti, se qualcuno interrompeva la lezione la cosa era davvero importante.
 
- Avanti!! - esclamò lei  
 
La porta della biblioteca si schiuse, un uomo della servitu' fece capolino:
 
- Scusate signorina ,c'è  un messaggero da Palazzo jarjayes per il maestro Grandier!
 
Andrè sbarrò gli occhi.
 
- Fatelo passare! - esclamò Charlotte.
 
Andrè balzò dalla sedia , se qualcuno della servitu' veniva a cercarlo era di sicuro per qualcosa di importante.
 
L' uomo entro':
 
- Signor Grandier...Ecco ..dovrebbe  fare urgentemente ritorno a palazzo .
 
- Cosa succede? - balbetto' lui stringendo i pugni.
 
- Ecco...vostra moglie, pare abbia avuto un incidente!
 
Andrè sentì la terra sgretolarsi sotto i piedi.
 
- Oscar??? Vi prego, ditemi.... cos'è successo a mia moglie!?
 
L' uomo abbassò gli occhi :
 
- Io...Io non lo so, mi hanno solo chiesto di avvertirla, non so altro!
 
Andrè afferrò la giacca e fissò Charlotte , la giovane vide il terrore sul volto di quell'uomo innamorato.
 
- Andate! - lo incito'.
 
Andrè si catapulto' fuori dalla stanza, scese la lunghissima scala facendo i gradini a quattro, balzò letteralmente su Alexander   e lo spronò al galoppo.
 
Galoppava con il cuore in gola
 
" Sua moglie ha avuto un incidente" - quelle parole risuonavano nella mente facendo accelerare il battito cardiaco, ma cosa poteva essere successo?
 
Ipotizzò un parto prematuro , una nuova minaccia d'aborto ...Non sapere era un'agonia.
 
Percorrere la strada per palazzo jaryayes gli sembrò un percorso nuovo, piu' lungo del solito.
 
Sospirò varcando il cancello , percorse il vialetto , fermò Alexander e si precipitò in casa .
 
- Oscar!!! Oscar!!- gridò disperato.
 
Un silenzio irreale regnava fra quelle mura, Andrè corse come un forsennato per le stanze, poi si scontrò con una cameriera, la fissò, aveva gli occhi arrossati, la giovane non disse nulla ma volgendo il viso verso le scale gli lascio intendere di salire.
 
Si catapulto' per i grandi gradini di marmo , arrivò in cima alla scala, percorse il corridoio verso la loro stanza, poi si bloccò.
 
La porta della camera era chiusa, dietro di essa Nanny piangeva copiosamente ,mentre Girodelle con la fronte al muro singhiozzava senza sosta.
 
Andrè agghiaccio' , cercò di parlare ma le parole tardavano ad uscire :
 
- Nonna...Victor, perchè piangete ...Che..che succede , dov'è Oscar..Dov'è mia moglie?
 
Victor si girò, lo fissò ma non riuscì a proferire parola.
 
Nanny continuava a piangere disperata, sgarbatamente Andrè la strattonò per le spalle:
 
- Che succede Nonna...Rispondimi maledizione, dov'è mia moglie?
 
Nanny lo fissò :
 
- Mi dispiace! - sussurrò
 
Andrè sentì ogni singola fibra del  corpo atrofizzarsi e la testa girare , si appoggio' con un palmo al muro:
 
- No...Non è possibile, non ci credo...No!
 
Spalancò la porta ed entrò in stanza come una furia  , poi si sentì morire.
 
Oscar stava li, distesa sul loro letto, cerea, immobile , gli occhi chiusi ed una vistosa ferita alla tempia.
 
Andrè si portò le mani ai capelli:
 
- Oscar...la mia Oscar , non è possibile , non ci credo non...
 
Si avvicinò al letto, allungo' una mano per sfiorarle il viso, non ci riuscì, la ritrasse, poi cadde in ginocchio disperato.
 
Le lacrime uscivano senza ritegno, il dolore era troppo grande da sopportare , Andrè sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla, girò il viso fra la cortina di lacrime scorse Lassone.
 
- Fatevi forza Andrè! - sussurrò l'uomo
 
Andrè abbassò gli occhi:
 
- Com'è successo   ?
 
Victor si palesò sulla soglia :
 
- Oscar ha cercato di mediare con un gruppetto di rivoltosi che ha assaltato i cancelli di Versailles , si trovava li per salutare la Regina e...Ha voluto intervenire per evitare che fossimo costretti a sparare. Una pallottola l'ha colpita e...ed è caduta all'indietro ha battuto violentemente la testa.
 
Andrè strinse i pugni.
 
- Una pallottola, una pallottola ed una caduta hanno cancellato la mia famiglia, non ho piu' niente...niente!
 
Victor e Lassone si fissarono, poi Lassone parlò :
 
- Andrè, vostra moglie è in condizioni disperate ma...ma non è ancora morta!
 
Lui sbarro' gli occhi e si alzò di scatto.
 
Si avvicinò ad Oscar, avvicinò il suo viso a quello della moglie , la sentì respirare:
 
- Dio ti ringrazio!!- sospirò ,   afferrò la gelida mano di sua moglie , se la portò alla bocca
 
Lassone si avvicinò  :
 
- Andrè, è bene che sappiate che le condizioni di Oscar non sono buone, la ferita alla testa è un graffio ma quello che mi preoccupa è il fatto che abbia battuto la testa e perso conoscenza.
 
- Cosa vuol dottore che una botta puo' essere piu' pericolosa di una pallottola?
 
- Si...la pallottola che ha colpito Oscar per fortuna l'ha solo sfiorata, ha una vistosa ferita alla tempia che ovviamente ha lacerato la pelle ma è una ferita superficiale. La botta alla testa invece ha formato un ematoma che dobbiamo sperare si riassorba nel minor tempo possibile.
 
- E se...se non si riassorbisse?
 
- Crescerebbe togliendo spazio al cervello e contribuendo alla morte delle cellule cerebrali:
 
- Mio Dio! - sbottò Andrè!
 
- Allo stato attuale abbiamo ben poco da fare!
 
Andrè fisso' sua moglie , poi il pancino che si intravedeva sotto il lenzuolo
 
- Il...il bambino? - chiese
 
- Il bambino starà bene finchè vostra moglie conserverà le sue funzioni vitali poi...Poi non ci sarà nulla da fare nemmeno per lui, mi dispiace Andrè.
 
Andrè fissò Lassone , poi la sua Oscar :
 
- La mia Oscar si sveglierà. ..- sussurrò - stringendo la mano gelida  - ne sono sicuro!!
 
 
 
 
 
 
 
L'indice scorreva leggero seguendo i contorni della liscia schiena  mentre Charlotte sorrideva beata nascondendo il viso sul cuscino :
 
- Uhmmm...Mi piace  sentire le vostre mani sulla mia pelle! - confessò imbarazzata.
 
Max si allungo' verso di lei, le portò due dita verso il mento costringendola dolcemente  a girare il viso :
 
- Confessarlo mentre mi guardate negli occhi non è reato! - sussurrò lui dolcemente.
 
Charlotte incontro' i suoi occhi ed arrossì :
 
- Perdonatemi...Sapete che per me è tutto nuovo!
 
- Si...lo so  - esordì lui con un tenero sorriso stampigliato in volto - ma voglio che sappiate che con me non dovete avere nessun timore, potete dirmi tutto quello che vi passa per la testa.
 
Lei rise :
 
- Posso dirvi anche che... sarebbe bellissimo dormire tutta la notte stretta a voi come adesso? - esordì allacciando i piedi nudi ai suoi sotto le lenzuola.
 
- Si...- sussurro' lui baciandole le labbra teneramente - anche quello!
 
Si baciarono a lungo .
 
- Quanta pace trovo fra le vostre braccia Max , davvero...Dormire con voi sarebbe divino, dover andare via ogni volta è una tortura.
 
Lui le scostò una ciocca di capelli dal viso , se la attorciglio' fra le dita:
 
- E' appunto questo : l'impossibilità di vivere serenamente il nostro amore, il dolore e l'agonia che ne consegue ,che volevo evitarvi quando vi ho allontanato.
 
- Max....- sussurrò lei carezzandogli il viso - ho accettato di stare con voi con tutto quel che ne consegue .
 
- Ed io vi amo ancora di piu' per questo  ma...ma a tratti mi sento in colpa per avervi trascinato in una storia senza futuro . Ogni volta che ci incontriamo potrebbe esere l'ultima. Un giorno potreste svegliarvi e trovare il caos che regna per le strade ed io...io non potro' nemmeno proteggervi , saro' lì...in mezzo al mio popolo a combattere la vostra casta!
 
- Quel giorno potrebbe essere lontano.
 
- Quel giorno è piu' vicino di quanto immaginate.
 
Lo fissò , Charlotte fissò quel viso serio ed accigliato e sorrise cercando di sdrammatizzare :
 
- Beh...Forse potrei rinunciare a tutto ed unirmi a voi!
 
Max sbarrò gli occhi:
 
- Davvero lo fareste?
 
- No...Ma solo perchè ferirei i miei genitori , loro ne morirebbero.
 
Max sospirò dispiaciuto:
 
- Dovreste prepararli Charlotte , dovreste spiegargli che verranno tempi duri.
 
- Pensate che lo capirebbero?
 
- No! - sussurrò lui - ma voi...Voi dovete promettermi che cercherete di evitare le situazioni pericolose, dovete promettermi che...
 
Charlotte gli prese le mani fra le sue:
 
- Calmatevi e state tranquillo, so badare a me stessa, non dimenticate che sono il cavaliere mascherato!!
 
- Ogni tanto lo scordo ..Siete così dolce e delicata che...- sussurrò strusciando il naso sul suo.
 
Charlotte sorrise , si strinse a lui portando le mani sulla schiena e facendo scorrere i palmi fin ai glutei.
 
- Humm...- sorrise Max incurvando la bocca in un risolino malizioso, quindi le cinse i fianchi e inaspettatamente con un movimento veloce la portò sotto il suo corpo.
 
Charlotte rise , si  porto' le mani ai lati della testa rilassandosi, Max fissò i seni sodi lasciati in bella vista.
 
- Siete stupenda!
 
- Allora ... potremmo impiegare il tempo a farci le coccole anzichè parlare di cose tristi, che ne dite? - esordì maliziosa.
 
- Dico che è una splendida idea!! - ansimò eccitato Max baciandole il collo.
 
 
 
 
 
 
 
 
- Oscar...Amore mio, svegliati per favore!
 
Andrè non si dava pace  fermo accanto al letto di sua moglie.
 
Girodel si avvicinò piano, gli posò una mano sulla spalla.
 
- Grandier...Purtroppo io devo andare ma...ma mi sento il dovere di dirvi una cosa- sussurrò - Oscar prima di perdere conoscenza ha pensato a voi.
 
Andrè lo fissò con gli occhi pien di lacrime.
 
- Quando è stata colpita è caduta all'indietro ed ha battuto la testa...- continuò Girodelle - si è rialzata , ha portato una mano alla tempia ed ha fissato il sangue che aveva sul palmo .Io l'ho raggiunta immediatamente ,lei mi ha guardato con gli occhi spenti e mi ha detto di chiedervi di perdonarla, ha chiesto perdono anche a vostro figlio poi...poi ha ...
 Girodelle non riuscì a continuare , chiese scusa e si allontanò sconvolto.
 
Andrè tornò a guardare Oscar , le bacio' la mano, se la poggio' sulla guancia :
 
- Svegliati testona...- sussurrò - svegliati amore mio!
 
Un cameriere annuncio' l'arrivo di Lassone, il medico entro' nuovamente nella stanza.
 
Fissò Oscar , poi Andrè:
 
- Nessuna novità?
 
- No...Nessuna! - sussurrò lui con voce strozzata.
 
- Maledizione! sbottò il medico, piu' perde tempo a svegliarsi piu' si affievoliscono le speranze.
 
Andrè avrebbe voluto grdare dalla disperazione, era un incubo, un maledetto incubo.
 
Lassone fissò Oscar, cercò di stimolarla punzecchiandole un braccio ma fu tutto inutile, Andrè le passò una pezzuola bagnata sul viso , nessun movimento, niente di niente!
 
Lassone alzò le spalle demoralizzato, poi si congedò nuovamente.
 
Il cuore martoriato di Andrè sopportò un'altra giornata intera di timori e angosce.
 
Oscar continuava a non dare nessun segno di vita da due giorni ormai.
 
Bisognava farle bere qualcosa ma non c'era nessun riflesso e giorno dopo giorno la speranza si affievoliva.
 
Lassone la visitò il terzo giorno e scosse la testa, Andrè capì che doveva davvero rassegnarsi.
 
Non aveva piu' lacrime e gli occhi erano pesanti dalle tanti notti a vegliare  sua moglie.
 
Si avvicinò a lei, le sfiorò le labbra, poi le tenne la mano :
 
- Sei sempre la solita amore mio...- sussurrò - dovrei dirti che sono adirato . Potrei dirti che hai la testa piu' dura di una pietra, che fai sempre di testa tua e non ascolti nessuno ma...ma a che servirebbe?  Non servirebbe a nulla nemmeno dirti che non avresti dovuto farlo, che avresti dovuto pensare a noi e alla famiglia che stavamo costruendo, perchè ...Perchè se avessi pensato solo a te  stessa... non saresti stata la mia Oscar!
Tu sei quella che pensa sempre agli altri, che si batte per i suoi principi , che mette sempre il bene comune avanti al suo. Il mio cercare di tenerti fuori dai guai non sarebbe comunque servito, non sei un'egoista...c'è poco da fare!Quindi....quindi non serve chiedermi perdono, non ho nulla da perdonarti ma...
 Si alzò , un'ondata di lacrime lo invase, poggio' la testa al muro:
- Io...io mi chiedo come farò a vivere senza di te...Senza di voi! Che senso avrà la mia vita Oscar?!
 
Si abbandonò ad un pianto dirotto, prese a pugni il muro, poi si bloccò, gli sembrò di sentire un lamento, scosse la testa
 
- Sto per impazzire, dannazione! - sbottò dando nuovamente sfogo al suo dolore.
 
- Non...non piangere amore ...non
 
La voce fu solo un debolissimo , flebile sussurro, ma stavolta Andrè fu sicuro di averla sentita.
 
Corse vicino ad Oscar.
Era immobile, cerea come prima.
 
- Amore...!
 
L'indice della sua mano si mosse piano, un lamento uscì dalle labbra ma le palpebre non si aprirono, Andrè le bacio' le guance :
 
- Amore mio...Ti prego amore, parlami!
 
Il dito si mosse nuovamente.
 
- Apri gli occhi amore , fallo per me! - sussurrò Andrè.
 
Gli occhi si aprirono un secondo, poi si richiusero, Andrè afferrò il bicchiere d'acqua dal comodino, alzò la testa di Oscar
 
- Bevi...bevi amore! - sussurrò in maniera concitata portandoglielo alla bocca, Oscar schiuse le labbra debolmente ma riuscì solo ad inghiottire qualche sorso.
 
- Ce la farai amore, hai superato cose peggiori, ce la farai! - sussurrò .
 
Quindi le afferrò la mano:
 
- Fammi capire che mi senti Oscar, stringi la mia mano!
 
Nessun cenno .
 
- Ti prego...Ti prego!
 
La mano strinse debolmente la sua 
 
- Andrè...- sussurrarono le labbra.
 
Il giovane la  bacio', bacio' la sua pancia , le strapazzò di baci la mano.
 
- Grazie...Grazie amore mio! - sussurrò contento, poi corse a chiamare Lassone.
 
 
 
 
 
 
 
Lassone era andato via piu' sollevato, Oscar non era fuori pericolo, ma i piccoli cenni di vita erano già qualcosa di positivo, riuscire a farle bere dell'acqua era già tanto.
 
Andrè passò un'altra notte sulla sedia fermo a stringerle la mano, alle prime luci dell'alba crollò, addormentandosi seduto con la testa sul palmo della mano di Oscar.
 
 
 
 
 
Oscar cercò di aprire gli occhi ma le palpebre erano pesantissime, si sforzò, le spalanco', la luce la investì con forza facendogliele richiudere , lottò, ma il dolore alla testa era talmente forte che riuscì solo a guardare fra le ciglia.
 
Si girò , intravide la capigliatura del marito ai lati del letto, mise meglio a fuoco, Andrè era piegato sulla sua mano, dormiva.
 
Ricordò tutto, il sangue alla testa , la caduta, persino il grido di Girodelle.
 
Sussulto', pensando alla sua creatura!
 
Si portò istintivamente la mano libera al ventre , sospirò , suo figlio era ancora con lei.
 
Mosse piano la mano che stava sotto la guancia di Andrè, la sfilò piano, gli carezzò i capelli , chiese ancora mentalmente perdono per tutto il dolore e la preoccupazione che suo marito aveva di sicuro  provato.
 
Si sentiva debole e stanca, sentiva pulsare la testa e non riusciva ad aprire gli occhi , ma era viva!
 
Viva e nuovamente con il suo prezioso marito.
 
Continuo' a carezzargli piano la folta chioma, dormiva profondamente , di sicuro era stanchissimo. Chissà quanti giorni era rimasta incoscente, aveva di nuovo messo a repentaglio la sua vita, sospirò...non sarebbe cambiata mai!
 
 
 
Andrè intanto stava sognando, nel sogno era disteso accanto ad Oscar e lei affondava le dita fra i suoi capelli carezzandoglieli sensualmente, Oscar...La sua Oscar, la donna che amava con tutto il cuore, colei con la quale avrebbe voluto costruire una famiglia.
 
" Andrè..il mio bellissimo Andrè" - la voce era la sua , viva e vera
 
" Non posso vivere senza di te ...non posso!" - sussurrò lui angosciato fissandola
 
Poi Andrè aprì gli occhi , aveva la fronte schiacciata contro il materasso eppure....eppure sentiva ancora quelle dita fra i suoi capelli, il sogno non poteva essere piu' reale di così .
 
Alzò la testa di scatto e guardò avanti.
 
Oscar , il viso cereo e gli occhi stretti in due fessure, lo fissava.
 
- Ciao Andrè! - sussurrò
 
Lui sbarrò gli occhi chiedendosi se fosse un miraggio,  ma non lo era!
 
Scattò in piedi e girò dall'altra parte del letto.
 
- Amore mio...finalmente!-  La abbraccio' e bacio' sulla guancia - ho creduto di impazzire !
 
Oscar sorrise stretta a lui :
 
- Sta tranquillo amore mio, sto bene! - sussurrò con voce impastata.
 
Andrè la fissò estasiato.
 
Oscar alzò debolmente una mano , gli carezzò il viso fissando gli occhi verdissimi e stanchi invasi dalle lacrime di gioia :
 
- Perdonami amore mio...Non succederà piu', te lo prometto!
 
Andrè annuì, poggio' la testa sul suo petto e con la mano le toccò la pancia :
 
- Siamo di nuovo insieme ,tutti e tre,  è questo l'importante! - sussurrò commosso.
 
- hahh!- Oscar si lamentò  girando impercettibilmente la testa!
 
- Non muoverti amore! - le sussurrò
 
Oscar cercò la mano del marito, si sentiva debole, non riusciva nemmeno a parlare , cercò di aprire gli occhi ma la testa martellò impazzita
 
- Devi essere paziente amore - sussurrò lui - ti riprenderai pian piano, ci vorrà del tempo .
 
Oscar aprì con prepotenza gli occhi, lo fissò, poi cercò di parlare :
 
- Ti amo! - sussurrò con voce debole
 
- Anch'io tesoro mio - sussurrò lui - riposa adesso,io sarò qui al tuo risveglio.
 
Oscar sorrise felice.
 
 
 
 
 
La ripresa di Oscar scorreva lentamente , erano gia passate tre settimane da quel giorno in cui aveva aperto gli occhi ,ma non era ancora riuscita ad alzarsi dal letto, Andrè sapeva bene che fosse  normale , ne aveva parlato piu' volte con Lassone durante le sue visite, ma Oscar, al contrario credeva che le venisse taciuta qualcosa di piu' grave.
 
Andrè era tornato al lavoro da qualche giorno e per la prima volta lei si sentì nuovamente sola.
 
Quel giorno Lassone arrivò a visitarla presto , per la prima volta dopo tanto Andrè non fu presente.
 
- Bene...- Sussurrò il medico dopo la visita - noto con piacere che il pancino è cresciuto, so che vi siete alimentata regolarmente e ne sono contento !
 
- Dottore..- sbottò Oscar - ditemi la verità...Non nascondetemi nulla!
 
L' uomo la guardò stupito :
 
- Cosa dovrei nascondervi madamigella?
 
- Ho tentato di alzarmi dal letto stamattina, non ci sono riuscita , o meglio...non completamente. Mi girava tutto, ho avuto paura di cadere ed ho rinunciato.
 
- Avete fatto bene a rinunciare Oscar, soprattutto perchè eravate da sola. Tranquillizzatevi , è tutto nella norma, la mancanza di equilibrio, i capogiri , tutto normalissimo! Se volete...possiamo provare a mantenere la posizione eretta, vi aiuto io ...Se me lo permettete ovviamente!
 
- Certo! - annuì lei contenta.
 
Lassone l'aiutò ad alzarsi , Oscar si bloccò, la testa pulsava e girava ma l' uomo la tratteneva per un braccio, riuscì a compiere qualche passo.
 
- Il Comandante che non riesce a stare in piedi! - sbottò lei cercando di sdrammatizzare
 
- L'avete scampata bella Madamigella , ve lo devo dire, stavolta ho davvero creduto di aver perso la paziente piu' cocciuta che ho!
 
Oscar si sedette sul letto stanca :
 
- Non succederà piu' ..- sussurrò - ve lo prometto, mai piu' mettero' a rischio la vita di mio figlio! Mai!
 
Lassone sorrise e sperò che Oscar mantenesse la promessa.
 
 
 
 
 
Un altro giorno era passato, la sera scendeva su palazzo jarjayes, Andrè torno' dal lavoro, insistè perchè Oscar mangiasse qualcosa poi cenò a sua volta e salì nuovamente in camera .
 
Si spoglio' , scostò il lenzuolo e si distese accanto a sua moglie.
 
Oscar girò piano il viso,tento' di farsi piu' vicina ma ansimò per il dolore, poi sorrise:
 
- Uff..!
 
- Tranquilla amore,, ci penso io! - le sussurrò teneramente lui accorciando le distanze ,ed intrecciando i piedi a quelli di lei sotto le lenzuola.
 
- Com'e' andata con Lassone oggi? - chiese poi
 
- Bene...Sono riuscita ad alzarmi e fare qualche passo!
 
- Brava! - sorrise lui - sono contento ma...promettimi che non tenterai di alzarti mai quando sarai da sola!
 
- Te lo prometto-  sorrise lei - e stavolta sono serissima, non metterò mai piu' a rischio nostro figlio, te lo giuro anzi...- continuo' -  volevo chiederti perdono per tutto il dolore che ti ho arrecato.
 
Andrè la fissò estasiato:
 
- Vita mia, ho creduto di impazzire!
 
- Lo immagino Andrè, non voglio piu' darti preoccupazioni, mai piu! - esclamò
 
Lui sorrise :
 
- Ne abbiamo passate tante, ho rischiato di perderti mille volte Oscar, quando sei stata rapita, quando sei scivolata nella Senna, quando sei stata avvelenata da Fersen...
 
- Già...beh...se non altro con me non ti annoi.
 
Lui rise :
 
- Si, ma mi piacerebbe avere un pò di pace Oscar, vivere felice con te senza dovermi costantemente preoccupare che tu commetta qualche sciocchezza!
 
Quelle parole la colpirono nel profondo , lo fisso' seria,  lo fissò e promise a se stessa che avrebbe fatto di tutto per renderlo felice!
 
Andrè le portò una mano sulla pancia, la carezzò piano, Oscar sorrise felice , poi entrambi si bloccarono.
 
Lei sbarrò gli occhi;
 
- L'hai...L'hai sentito?
 
- Si...si è mosso. è incredibile!
 
- Non l'aveva mai fatto...- sussurrò Oscar con le lacrime agli occhi dall'emozione.
 
Andrè la strinse commosso.
 
 
 
 
 
  
 
 
 
- Victor!! Che bella sorpresa esclamò Oscar vedendo entrare il tenente - pensavo vi foste scordato del vostro comandante.
 
Lui sorrise scuotendo la testa e facendo leggermente ondeggiare i lunghi capelli, la bocca si aprì in un tenero sorriso:
 
- Sarebbe impossibile Oscar, sono solo stato molto...Impegnato!
 
Lo sguardo di Victor si poso' sugli incredibili occhi blu , percorse la candida camicia di Oscar, visibimente piu' piena , poi scese sulla pancia. Adesso la gravidanza era molto evidente.
 
- Vi trovo in ottima forma comandante! - sorrise avvicinandosi.
 
- Già...- sussurrò Oscar -  in forma come una botte dell'osteria, ho preso parecchi chili, colpa anche del riposo e di Nanny ed Andrè che non fanno altro che farmi mangiare ! - rise
 
Victor la fisso':
 
- Siete magnifica! - le sfuggì
 
Oscar si bloccò arrossendo mentre Victor avrebbe voluto mordersi la lingua.
 
- Scu...scusatemi comandante è che...
 
- Tranquillo Victor, non avete di sicuro offeso nessuno.
 
- Si...intendevo dire che la maternità vi dona!
 
Lei sorrise e si passò una mano sulla pancia orgogliosa .
 
- Sono felice di aver avuto un'altra opportunità, chiedo scusa anche a voi Victor, vi avrò fatto preoccupare, l'ultima cosa che ricordo è il vostro grido disperato.
 
- Già..Comunque sia ,tutto è andato bene per fortuna.
 
- Si...- sussurrò lei - anche se ho creduto davvero di non riuscire ad alzarmi piu' dal letto - ma ditemi Victor...- continuo' - cosa mi raccontate di Versailles, come sta la nostra Regina?
 
Oscar giurò di scorgere un'ombra imbarazzata sul volto di Victor, poi il giovane parlò:
 
- Sta...Sta bene! - balbetto'
 
Lei si avvicinò, lo fisso' nei grandi occhi :
 
- Victor...Ho imparato a conoscervi, non sapete mentire, che succede?
 
Il giovane abbassò le spalle, si avvicinò alla finestra e guardò fuori cercando di evitare lo sguardo del suo comandante.
 
Oscar incalzò:
 
- Victor...vi prego!
 
Lui si giro' :
 
- La Regina sta bene Oscar, ve l'assicuro! Adesso...adesso devo andare!
 
lei gli si parò davanti.
 
- Non uscirete da questa stanza , non prima di avermi detto la verità.
 
Victor sorrise :
 
- Ahahah...Il comandante che mi tiene in ostaggio!!
 
" Magari.." - sussurrò la sua vocina innamorata.
 
Ma Oscar non rideva, Oscar era alterata, sentì uno scalpitio , si avvicino' alla finestra, poi guardò nuovamente Victor che nel frattempo si era portato una mano alla testa .
 
Era stato scoperto.
 
Lo sguardo di Oscar carico di rimprovero lo osservava:
 
- Ci sono i nostri soldati che vi aspettano giu', vi chiedo della Regina e sbiancate mentendomi, Cosa sta succedendo Victor?
 
- Quello che succede a Versailles non è un problema vostro Oscar, siete convalescente ed avete già rischiato la vita troppe volte, dovete pensare solo a vostro figlio, non vi dirò nulla!
 
- Io ho il diritto di sapere! - sbottò lei - sono formalmente ancora il vostro comandante!
 
Si sfidarono.
 
- Non sarei dovuto venire!! - sbottò lui dopo un po.
 
Oscar si addolcì:
 
- Vi sto solo chiedendo di mettermi al corrente della situazione, se non lo farete vi giuro che andrò io stessa a Versailles
 
- No! - sbottò Victor
 
- Allora ditemi cosa succede maledizione! Ho il diritto di sapere!
 
Victor strinse i pugni, la conosceva bene , non poteva e non voleva parlare.
 
Oscar abbassò le spalle , si avvicinò a lui, il tenente sentì le gambe tremare, lo sguardo di Oscar le faceva sempre un effetto strano.
 
- Guardatemi Victor ...- sussurrò
 
Lui alzo' gli occhi.
 
- Ditemi che a Versailles va tutto bene, ditemi che non siete venuto a salutarmi perchè sta succedendo qualcosa di irreparabile e ditemi che gli uomini giu' non vi aspettano per fare quel che penso...Ditemelo Victor!!
 
Silenzio.
 
- Ditemelo maledizione!!
 
- Calmatevi Oscar, vi fa male alterarvi!
 
- Va bene ...- sussurrò lei , si avvicinò ad una sedia e afferrò la giacca.
 
- Cosa fate!? - sbottò Girodel
 
- Se non volete parlare...Andrò a documentarmi da sola!
 
Victor si portò una mano alla testa:
 
- Fermatevi Oscar, avete vinto!
 
Lei sbarrò gli occhi.
 
- Cosa succede Victor?
 
Lui alzò il viso :
 
- Stiamo partendo per sedare delle sommosse....La Regina ci ha ordinato di sparare sulla folla!
 
Oscar sbarrò gli occhi...
   
 
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