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Autore: Cesca_Haibara20    06/03/2021    1 recensioni
[Katsuki x OC] [¡U.A. Traitor AU!]
X: Non ho più paura di stare insieme a lei. Adesso so che lei è la mia vita.
Y: Non ho più paura di lui che se ne andrà. Adesso so che è lui la mia strada.
X: Lei mi donerà il suo amore, io col cuore la difenderò.
Y: Io gli guarirò il dolore, lui col cuore mi proteggerà.
X: Stringo le mani e giuro insieme a lei di non tradire mai la grande promessa.
Y: Stringo le sue mani e giuro insieme a lui che d'ora in poi sarà per sempre così.
X: Lei non è un caso, lei non è un miraggio, lei non è un passaggio, lei resterà.
Y: Lui non è un caso, lui non è un miraggio, lui non è un passaggio, lui resterà.
Soojin Choi è una ragazza di 16 anni che si unirà alla U.A. per seguire il suo sogno. I suoi capelli sono celesti, ha un occhio marrone e l’altro azzurro ed il suo quirk consiste nel vento, anche se, inspiegabilmente caldo. Cosa succederà tra lei e i ragazzi della 1^A? Lei è veramente colei che racconta o ha dei segreti che non può rivelare?
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shouto Todoroki
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Dopo aver passato tutta la notte in bianco, fortunatamente mi metto a letto per le sei e mezza e crollo senza nemmeno il tempo di accorgermi di essermi messa sotto le coperte.

Qualcuno bussa alla mia porta facendomi emettere rumori senza nessun senso logico tra loro.

«Soojin? Soojin tutto bene?»

È Denki.

Sbuffo e decido di aprire i miei occhi stanchi per guardare che ore sono.
LE NOVE DI MATTINA? AVRÒ DORMITO SÌ E NO DUE ORE!
Ma la voce di Denki non si placa e continua a bussare.

«Stai bene?»

Rimpiango i vecchi tempi dove potevo dormire fino a tardi.
Scendo pigramente dal letto e vado ad aprire a Denki che mi ha già snervato abbastanza.

«Cosa c’è Denki?» sospiro aprendogli la porta. «Perché mi chiami con così tanta insistenza?»
«Ci stavamo preoccupando per te perché non scendevi più per la colazione. Momo aveva detto che sembravi stanca ieri sera così ha proposto di lasciarti dormire, ma Tenya ha detto che non si deve saltare alcun pasto della giornata e mi ha mandato a chiamarti.»
E te pareva… non sia mai che qualcuno salti la colazione…” penso alzando gli occhi al cielo mentalmente.
«Ascoltami, dammi qualche minuto che mi cambio e vi raggiungo a fare colazione, va bene?»
Il biondo annuisce col sorriso in volto.
«Dico a Ochako di lasciarti qualche biscotto da parte allora.»

Aggiunge correndo verso le scale per poi scendere al piano di sotto.
Sospiro e torno in camera mia.
Ho la voglia di vivere di un bradipo morto ma ormai sono in piedi…
Prendo la spazzola, lo spazzolino e il dentifricio per dirigermi in bagno a lavarmi il viso, spazzolarmi i capelli e lavarmi i denti.
Finito ciò torno in camera, poso il tutto sulla scrivania e prendo vari vestiti dall'armadio: indosso un choker nero semplice, una camicia blu scura a quadri che infilo in pantaloncini neri a vita alta, indosso qualche anello semplice, calzini neri e Converse nere dello stesso colore. Mentre i capelli li lascio sciolti.

Prendo il cellulare e scendo in salotto dove trovo tutti intenti a fare qualcosa, mentre io non ho voglia di fare assolutamente niente. Mi siedo al tavolo e trovo Sero che mi sorride porgendomi un vassoio con un piattino con sopra biscotti al cioccolato ed una tazza di latte caldo.

«Buongiorno anche a te, niña.» scherza col sorriso in volto. «Hai una faccia distrutta. Con chi hai fatto le ore piccole, eh? Hai il novio e non ci hai detto nulla?»
Sorrido a quelle frasi pucciando i biscotti nel latte.
«Sì, sono fidanzata ma non te lo volevo dire.»
«Hai qualcun altro che conserva il tuo cuore e nonme lo hai detto? Così mi spezzi il corazón mi niña
Anche se mi sono svagliata malamente Sero riesce comunque a strapparmi un sorriso perché sa come prendermi, ed è strano, nessuno lo sa.
«Comunque, dimmi la verità. Come mai hai dormito poco?»
«Sono rimasta tutta la notte a guardare video su YouTube...»
«Tutta?»
Annuisco.
«Wow! Come hai fatto? Ieri sembravi una morta che camminava per la stanchezza.»
«Eh, lo so, infatti ero molto stanca ma alla fine, un video tirava l’altro e mi sono addormentata alle sei e mezza.»
«Povera, la mia niña
Sorrido a quella frase mentre mi accarezza la mano.
«Quindi oggi non vieni con noi.»
Sono confusa.
«Con voi…?»
«Sì, oggi pomeriggio io, Mina, Eijiro, Denki, Ojiro, Deku, Kacchan e Ochako volevamo andare a mangiare qualcosa fuori, giusto per rilassarci.»
«Mh-mh.»
«E pensavamo di invitare anche te ma se non te la senti non fa niente.»
«Sai che ti dico? Vengo anche io.»
«Davvero? Sei sicura?»
Annuisco.
«Uscire potrebbe farmi bene per riprendermi un po’, insieme ad una tazza enorme di caffè.»
«Bene, allora tieniti sveglia perché dopo decidiamo per che ora uscire.»
«Ci proverò.»

Appena finita la colazione c’è chi si è messo ad iniziare a studiare per chi ha le ultime interrogazioni, cosa che dovrei fare anche io perché lunedì Present Mic mi interroga, chi si rilassa leggendo un libro o chi come Katsuki e Shoto sono già andati in palestra ad allenarsi.
Ma io penso e dico, quei due che cosa mangiano per avere sempre tutte quelle forze? Poi con che voglia si mettono anche il sabato e la domenica ad allenarsi? Effettivamente c’è anche Deku che ogni santa sera si mette fuori ad allenarsi, ma quello è un altro discorso… io boh.
Scrollo le spalle e mi avvicino alle scale per andare a studiare ma vengo interrotta da una voce.

«Ehi Soojin!»

Mi giro e trovo Jirou, Tsuyu e Ochako vestite sportive.
Che succede?

«Sì?»
«Abbiamo il permesso di andare ad esercitarci in teatro per il festival sportivo? Vieni con noi?»
Cazzo! Me ne ero quasi dimenticata!
«O-oh, sì, sì, andiamo subito, datemi un secondo che cambio la camicia e vi raggiungo.»
«Va bene, ti aspettiamo qua.»

Salgo di corsa le scale per fare più in fretta possibile.
E che si era ricordata? Mannaggia a me! Hanno bisogno di me perché io sono l’unica che sa bene la pronuncia del testo e la coreografia. Essendo in coreano è diverso dal giapponese.
Entro in camera come un missile e mi tolgo la camicia e mi metto una maglietta nera a maniche corte con sopra la felpa della scuola aperta. Lo so che fare le prove con gli shorts in jeans a vita alta per gli altri non è il massimo ma io sono abituata a stare in jeans quindi per me non cambia molto.
Arriviamo tutte e quattro a teatro e poggiamo le nostre cose all'angolo del palco insieme alla cassa per ascoltare la base.

«È stato molto gentile il professore Aizawa a darci il permesso di poterci esercitare sin da subito.» commenta Ochako aiutandomi a collegare la cassa al cellulare dove ho la base.
«Anche perché abbiamo tre settimane ed imparare una coreografia ed una canzone in coreano non è facile.»
«Sicura che non c’è la versione giapponese del brano?»
«Sono sicurissima Tsu, ma vedrai che non sarà difficile. Le parti ce le siamo già date ma te lo chiedo uguale per correttezza: ti senti più sicura se devi cantare o se devi rappare?»
«È importante saperlo?»
«Sì, perché la canzone in questione è composta da parti rap e parti vocal quindi se dobbiamo darci le lines è importante.»
«Io… io mi sento più sicura nelle parti cantate rispetto che quelle rap...»
«Okay, allora rimane tutto invariato dalla prima volta: io ho le lines di Jennie, Jirou hai le lines di Lisa, Ochako hai le lines di Jisoo mentre Tsu hai le lines di Rosè.»
Ochako e Jirou hanno capito ed annuiscono mentre Tsuyu mi guarda un po’ confusa.
«Dopo capirai, per ora concentriamoci sulla coreografia, va bene?»
Le ragazze annuiscono.
«Bene.» unisco le mani. «Tenete bene a mente una cosa: questa coreografia si basa sul sincrono.  Io fortunatamente so tutte le parti perché sono andata letteralmente in fissa ma vi assicuro che non è difficile.»
«Ah, no?»
«Fidati Ochako, a primo impatto potrebbe sembrare difficile ma quando cominci a capire il meccanismo non sarà difficile. Altra cosa da tenere a mente è che la coreografia va in “sincrono” con la canzone. Che significa? Significa che a seconda della persona che canta cambia la coreografia a parte nel ritornello.»
Le ragazze mi guardano senza capire nulla di quello che sto dicendo, non seguendo il K-Pop e non conoscendo nemmeno un gruppo per loro sarà difficile imparare tutto in tre settimane.
Come minimo dovremmo impegnare un giorno per il ballo e l’altro per il canto. Okay che da lunedì pomeriggio siamo liberi perché ci dobbiamo esercitare per questa attività ma saranno tre settimane molto dure per noi che ci dobbiamo esibire…
Sospiro.
«Per darvi un’idea, guardate prima me.»

Mi metto al centro del palco in posizione.

«Jirou, fai partire la canzone col testo.»

Annuisce, si avvicina alla cassa e fa partire la canzone.
Dopo aver eseguito la canzone due volte le faccio avvicinare al palco almeno per iniziare le parti dove dovremmo andare in sincrono e farle capire il ritmo della canzone.

Una trentina di minuti dopo appena spegniamo la musica per fare una piccola pausa sentiamo qualcuno entrare spedito in teatro.
   
 
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