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Autore: KyubiKonanOfAkatsuki    26/08/2009    1 recensioni
[Prima fanfic su One Piece!][Metto Spoiler perchè, in pratica, la storia è basata sulle mini-avventure dal CP9 a partire dal n.50 in poi] Kokitsune è (così almeno lei crede) una volpe con strane caratteristiche umane: cammina su due zampe, parla e si comporta come una persona. Riesce a mutare a piacimento il proprio corpo, trasformandosi spesso in una grottesca caricatura volpina dei suoi compagni, l'ex-CP9. Il suo aspetto è dovuto all'ingestione di un Frutto del Diavolo, il Kon Kon modello Novecode(Kyuubi), stranamente non appartenente alla categoria Zoo Zoo. Nonostante appaia sempre allegra e sorridente, il suo passato è segnato da dolore e morte, e un odio profondo verso la razza umana. Solamente Kalifa è riuscita a cambiare quest'ultimo aspetto di Kokitsune. Tuttavia ancora non capisce... Cos'è esattamente l'amicizia? Era sicura di aver già sentito quella parola prima... L'aveva sentita, combattendo contro quei strani pirati e quel ragazzo di gomma... Questa è la storia di una ragazza che ha imparato sorridere anche quando è triste.
Genere: Triste, Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cipher Pool 9, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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xKibakun93: Oddea!Segno divino proprio no, magari infernale XD

Grazie per i complimenti, ma anche io per inserire Kokitsune ho avuto abbastanza problemi: ho scritto tutto con il manga davanti! XD

 

… Dato che il ‘vecchio’ design di Kokitsune mi aveva stufata (non mi piaceva), l’ho ridisegnata, eccola qui: Free Image Hosting at www.ImageShack.us

(Il disegno l’ha fatto una ragazza su Deviantart, ha dimenticato solo i baffetti sulle guancie, i pezzi di stoffa ai lati del vestito e un buco all’orecchio sinistro della volpe. I colori sono gli stessi del disegno vecchio però XD)

 

 

 

Kokitsune: -Bene. E ora, cerchiamo di fare qualcosa per racimolare qualche soldino in più… Ma prima…-

 

La volpe si strofinò le palpebre degli occhi, e della polvere gialla le rimase nella mano. Era trucco. I suoi occhi erano circondati di nero. Si sciolse i codini lasciando solo la lunga ‘coda’ e il ciuffetto da samurai. Il muso le si modificò leggermente, accorciandosi e diventando più massiccio, il naso leonino sporgente da sotto lo jingasa. Le orecchie erano lunghe e completamente nere.

 

Kokitsune: -… Posso anche smetterla di far finta di essere ancora giovane-

 

Anche la voce le si era modificata. Era profonda, rauca, con una nota di malvagità, nessuno avrebbe mai detto che Kokitsune potesse essere buona.

Si allontanò dai pressi dell’ospedale, arrivando in un quartiere malfamato. Si avventurò in un labirinto di muri, fin quando non vide dei ragazzi che stavano, verbalmente, attaccando un bambino più piccolo, ma vedendo la sagoma nera della volpe avvicinarsi scapparono via.

 

Kokitsune: -E’ un atto di viltà rimanere in silenzio, quando si è presi in giro…-

 

Disse lei, accovacciandosi davanti al bambino che poteva avere sui dieci anni.

 

Kokitsune: -… Comunque, cosa ci fai qui e per di più tutto solo?-

Bambino: -Io… Io mi sono perso signore… Stavo scappando da quei ragazzi… Non è niente. Mi minacciano sempre… So che dovrei reagire, ma…-

Kokitsune: -Reagire come? Ricordati che chi insulta gli altri è egli stesso uno sciocco. Comunque ti aiuterò io. Seguiamoli, e fai ciò che ti dico io…-

 

La volpe bisbigliò qualcosa nell’orecchio del bambino e andarono nella direzione dove i ragazzacci erano scappati.

Il bambino, apparentemente da solo, venne inseguito dai vandali che nel frattempo avevano preso dei grossi pezzi di legno,  fino a un vicolo cieco. Il bambino si nascose nell’ombra, sul muro davanti ai ragazzacci c’era scritto, apparentemente col sangue…

 

‘Lungo il vicolo

Vicino al cassonetto della spazzatura

Un bambino vicino a…’

 

Lessero i vandali, quando il bambino disse…

 

Bambino: -Vicino a…-

Kokitsune: -Me-

 

Replicò Kokitsune in un sibilo, gli occhi rossi brillare nell’oscurità. Dopo un urlo, i ragazzacci scapparono.

 

Kokitsune: -Eheh. Non si faranno vivi tanto presto. Ora vieni, ti accompagno a casa. Dove abiti?-

Bambino: -Lontano… Non in questo quartiere… Non mi oriento…-

Kokitsune: -Fai fare a me. Aggrappati forte alla mia veste, il viaggio sarà un pochino… Ventoso-

 

Il bambino si aggrappò alla sua schiena, le gambe ben strette alla sua pancia e le braccia al collo.

 

Kokitsune: -Geppou-

 

I due sfrecciarono come un proiettile in aria.

 

Bambino: -Ma lei… Lei sa volare!-

Kokitsune: -Beh, dove lavoravo io…  Non mi chiamavano ‘Il Monaco Volante’ per nulla, sai? Allora puffetto, ti orienti da qui?-

Bambino: -Sì… Ecco i miei genitori, su quella terrazza!-

Kokitsune: -Andiamo, allora-

 

Con qualche altro piccolo saltello in aria, e dopo aver fatto prendere un colpo ai genitori del bambino, la volpe atterrò.

 

Bambino: -Mamma! Papà! Questo signore mi ha salvato, e mi ha aiutato a tornare da voi!-

Kokitsune: -E’ stato un piacere. Ora, se potreste darmi dei soldini in cambio… Ovviamente non importa se non volete, posso andarmene…-

Madre: -Si figuri! Ditemi, quanto vuole? Le vanno bene 10.000 Berry?-

Padre: -Noi siamo una famiglia benestante, può avere quanto vuole, signore-

Kokitsune: -Vada per i 10.000 Berry, grazie. Non sono per me, ma per… Un amico. Purtroppo è stato vittima di un ‘incidente’ e ora è all’ospedale-

 

Kokitsune prese i soldi e andò via. Il ricavato era sufficiente per pagare tutte le spese mediche.

Intanto, all’ospedale…

 

Kalifa: -Come non sai dov’è?-

Lucci: -Non sono una balia, sai? Sarà volata fuori per una passeggiata… Anche io vorrei tanto una bella boccata d’aria fresca…-

Kalifa: -Non appena avremo abbastanza soldi, potremo curarti e farti uscire di qui. Comunque… Qui ci sono i vestiti di Ko!-

Lucci: -Oh no…-

Kalifa: -Non dirmi che sta andando di nuovo in giro nuda!-

 

In quel momento, la volpe entrò nella stanza. Teneva un sacchetto in pelle in una zampa, e lo levò alla luce della lampada sul soffitto.

 

Kokitsune: -Questi saranno sufficienti! Prendi!-

Kalifa: -Cos’è successo alla tua voce, Ko…?-

 

L’ex segretaria afferrò al volo il ‘bottino’. Con grande sorpresa, vi trovò i soldi.

 

Kalifa: -Ma come hai…-

Kokitsune: -Una buona azione-

 

Kokitsune si levò lo jingasa.

 

Kalifa: -Chi ti ha pestata, Ko? Un altro incontro ravvicinato con i tuoi famigliari?-

Kokitsune: -Molto spiritosa. Ero stufa di truccarmi ogni volta per cercare di apparire come ero a venti anni. E di falsificare la voce e farla dolce. A dire il vero, ero stufa anche di sembrare una piccola sciocca ingenua, quell’aspetto zuccheroso. Comunque, gli altri torneranno tra poco, andiamo a pagare le cure di Lucci. Il Governo ci rintraccerà, prima o poi, se continuiamo a restare qui-

 

La volpe si rigettò sul suo lettino e chiuse gli occhi.

  
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