-MAGIA-
(Stregoni & Principi)
Buonsalve a tutti!! Ringrazio tutti quelli che stanno
dedicando qualche minuto del loro tempo alla lettura di questa mia storia e
soprattutto chi con caparbietà mi sta seguendo nonostante i lentissimi
aggiornamenti. Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate!!
Approfitto per ringraziare chi ha trovato il tempo di
recensire il mio capitolo precedente:
·
Dest5
·
EuphieKai
·
Soniacrivellaro
·
Danymoonguardian
è bellissimo
sapere quello che pensate, mi date sempre nuovi spunti!!
Buona lettura!
[...]
"Ebbene" prese parola il Re "oggi è una giornata memorabile,
abbiamo trovato i colpevoli dell'epidemia, la cura per i cittadini contagiati
dalla stessa ed, infine, è tornato il nostro più valoroso cavaliere. Oramai
temevamo fosse caduto, ma come sempre è riuscito a portare a termine la sua
missione riempiendo di orgoglio Konoha. Sir Hyuuga si faccia avanti"
Il combattente chiamato in causa si separò dalle fila
degli altri cavalieri che, come forma di rispetto e saluto, si portarono il
pugno all'altezza del cuore e batterono i tacchi degli stivali a terra.
"Ringraziandovi di nuovo per il servizio reso vi chiediamo di
raccontarci i dettagli della vostra missione" quindi sia Fugaku che Sasuke
si sedettero, attendendo una risposta da parte del loro miglior cavaliere.
[...]
Hyuuga si prese qualche istante, poi incominciò a
parlare:
"E' veramente un piacere per me tornare da voi,
anche se ci sono stati alcuni momenti in un cui ho temuto di non farcela. Ho
avuto il timore di non riuscire a riportarvi quanto scoperto"
Naruto si ritrovò a pensare che il cavaliere doveva
avere veramente dei nervi d'acciaio per riuscire a rapportarsi serenamente con
chi aveva cercato di condannare a morte la propria cugina.
"I sovrani confinanti si sono tutti liberati dei
maghi di corte come siglato nella carta dell'alleanza e molti di questi si sono
suicidati per il disonore, dopo generazioni e generazioni passate al fianco dei
sovrani non avranno retto al peso del cambiamento" non un cedimento mentre
pronunciava quelle parole, anzi sembrava quasi soddisfatto.
Il servitore quasi faticava a rivedere in Neji il
ragazzo adirato che aveva avuto la faccia tosta di scontrarsi con il principe
ereditario.
Diede un veloce sguardo alla famiglia Reale, il
sovrano aveva uno sguardo molto soddisfatto; come poteva gioire in quel modo
per la morte di persone innocenti? Forse non le considerava nemmeno persone.
Quest'ultimo pensiero fece rabbrividire il servitore.
"Non sono riuscito, però, a fare breccia tra le
mura di suo cugino; troppe guardie a difesa nelle torrette ed i cittadini
avevano iniziato ad avere dei sospetti su di me. Quindi ho preferito
evitare"
Fugaku fece un cenno con la mano,
"Ha fatto bene, non dobbiamo sprecare energie per
dimostrare l'ovvio. E' l'unico sovrano su cui non ho il minimo dubbio, magari
fossero sempre così i rapporti con i Regni confinanti"
"Certamente Sire, sono lieto di sentirle dire che
non le ho dato un dispiacere"
Naruto decise che sarebbe stato il caso di prendere
lezioni dal cavaliere su come nascondere le proprie emozioni.
"Possiamo quindi dedurre che il problema è sorto
durante il viaggio di rientro?" chiese Itachi con il volto corrucciato, i
cavalieri di cui ci si poteva fidare a quei tempi erano veramente pochi e Neji
Hyuuga era tra questi.
"Purtroppo non posso che confermare mio principe.
Durante il rientro ho seguito uno dei maghi di corte, come da vostra
disposizione, e mi sono ritrovato nei pressi di un accampamento di druidi"
In tutta la sala calò un silenzio di tomba, Itachi
invece ebbe un evidente sussulto a quelle parole.
Il Re si alzò in piedi,
"Quelle genti vanno sterminate" con la mano
andò a stringere l'elsa della sua spada,
"Le loro fortuna è quella di non trovarsi nel
nostro Regno" passò in rassegna tutti i cavalieri ed i nobili presenti,
"Spero che questa mia presa di posizione vi sia
chiara. Sarò intransigente nei confronti di qualsiasi corrente di pensiero
contraria. Proteggerò il mio popolo da questa piaga a qualsiasi costo"
Quindi si risedette. Il servitore dagli occhi cerulei
si chiese per l'ennesima volta cosa sarebbe successo se il sovrano avesse
scoperto il suo segreto; sicuramente nessuna buona azione compiuta con la magia
poteva cancellare la vena d'odio che condiva lo sguardo d'onice dell' Uchiha.
Così simile a quello del principe Sasuke, eppure così diverso.
"Sir Hyuuga continuate pure il vostro
rapporto"
Il cavaliere continuò a parlare come se nulla fosse,
come se fosse pienamente d'accordo con le idee del sovrano.
"Purtroppo all'accampamento sono stato scoperto e
ovviamente con lo stemma di Konoha non è stato possibile fingermi un semplice
viandante. Ho tentato di affrontarli, ma ovviamente nulla può un uomo contro la
stregoneria. Hanno cercato di farmi parlare, di farmi svelare le falde nel
nostro sistema; non ho parlato. Poi un ragazzo della mia età, una notte mi ha
aiutato a fuggire; non potrò mai ringraziarlo abbastanza per il suo gesto"
Naruto lanciò un veloce sguardo a Sasuke, ma come
sempre lo trovò imperturbabile,
"Pensavo che il peggio fosse passato, ma mi
sbagliavo. Quella notte appena si accorsero della mia fuga si radunarono e
soggiogarono una creatura scagliandomela contro. Un mostro temuto dai più,
secondo solo ai draghi"
"Una Viverna" la voce di Jiraya risuonò tra
le pareti della sala del Trono, i presenti temevano anche di pronunciare quella
parola, come se corressero il rischio di vedersela apparire davanti. Il rettile
alato era più piccolo e meno potente rispetto ai draghi, ma anche meno
intelligente e per questo più pericoloso ed imprevedibile.
Non avevano pensieri propri, ubbidivano agli ordini se
soggiogate e vivevano secondo le regole della natura. Il più forte aveva il
predominio e le viverne erano molto in alto nella catena alimentare.
"Come hai fatto a cavartela?" chiese Sasuke
dimenticandosi del formale Lei,
"L'inseguimento è stato molto lungo e per niente
indolore. Credo proprio che alla fine abbiano annullato l'incantesimo,
probabilmente perché troppo dispendioso o perché pensavano fossi morto
dissanguato o avvelenato. Se non avessero desistito a quest'ora sarei stato
seppellito da fango e sangue"
Quindi fece un inchino a mezzo busto,
"Spero che possa ritenersi soddisfatto dell'esito
della missione, nonostante le tempistiche non proprio brevi"
"Sir Hyuuga, come sempre ottimo lavoro. Non posso
che essere soddisfatto della fine che hanno fatto i maghi di corte, anche se mi
preoccupa particolarmente l'accampamento druido; ma avremmo modo di riparlarne.
Per la missione svolta l'aspetta il consueto premio dalle Casse Reali e non si
faccia problemi a chiedere qualsiasi cosa"
Neji si permise una veloce occhiata verso il principe
più giovane, lo ritrovò a fissarlo memore della loro precedente chiacchierata.
Naruto si ritrovò a sperare che andasse tutto
bene tra i due vecchi amici, d'altronde era l'ora che qualcun'altro oltre a lui
si rivolgesse all'asino reale con il giusto tono.
"Mio Re il vostro rispetto e la vostra stima per
me sono il mio premio più grande. Così come continuare a mettere la mia vita al
servizio del Principe Sasuke come sua guardia personale"
Il biondo poté vedere le spalle del corvino farsi
leggermente meno tese, alla fine era umano anche lui ed era sicuro che
dall'alto del suo orgoglio Uchiha fosse in qualche modo dispiaciuto per come si
era messa la situazione con il cavaliere,
"L'unica cosa che le chiedo è di rivolgere la
stessa premura e di avere la stessa fiducia nei miei familiari. Purtroppo mi
sono state riferite delle vicende alquanto scomode avvenute durante la mia
assenza e vorrei potessero non ripetersi più. Lei sa quanto la famiglia Hyuuga
sia fedele alla corona, gradirei che non ne dubitasse più in futuro"
Non posso credere l'abbia detto davvero
Pensò Naruto, avesse potuto avrebbe preso Neji e
l'avrebbe trascinato fuori dalla Sala del trono. L'imbarazzo era tangibile,
tutti attendevano la risposta del Re con molta trepidazione.
Fortunatamente ad intervenire fu Itachi che, alzandosi
in piedi, prese la parola:
"Per quanto mi riguarda porgo le mie scuse per
l'operato e per le accuse rivolte verso sua cugina. Purtroppo i fatti non erano
favorevoli e come sa sono tempi molto difficili a corte. Sir Hyuuga lei non era
presente, ma la vita di mio fratello è stata da poco messa in pericolo proprio
da una strega, la magia si sta rafforzando ed i timori del Re sono sicuramente
ben riposti".
Fugaku fece un cenno con il capo, come per ringraziare
tacitamente il suo primogenito che si risedette,
"Cavalieri, nobili, potete andare. Provvederò a
darvi indicazioni durante il prossimo concilio. Hyuuga fermati qualche istante
in più"
Tutti lasciarono la stanza, come da disposizioni; anche
Naruto e Jiraya uscirono chiudendosi alle spalle la porta di legno di quercia e
metallo.
"Ero Sennin vorrei aspettare Sasuke qui"
"Non pensare di poter origliare come uno
scostumato, ragazzino!" ribatté il dottore afferrando il ragazzo per il
colletto della maglia,
"Senti chi parla, il medico che visita le
pazienti avvenenti giusto per un controllino"
"Come ti permetti" la voce del Re li fece
zittire in un attimo, entrambi incollarono l'orecchio al portone per poter
ascoltare le ultime parole di Fugaku.
Il biondo alzò il sopracciglio osservando il
comportamento del medico, c'avrebbe messo la mano sul fuoco che come lui stava
morendo di curiosità.
"Il bue che dice cornuto all'asino" affermò
il mago, il dottore gli fece cenno di stare zitto.
"Neji, permettimi di parlarti come se fossi
ancora il ragazzino scapestrato che trascinava Sasuke nelle stradine piene di
fango della città e che non faceva altro che ficcarsi nei guai. Nonostante io
tentassi in ogni modo di separarvi ecco com'è finita tra voi ... Non
permetterti più di dubitare del mio operato davanti ai miei consiglieri ed ai
miei cavalieri"
"Se permette prima di tutto tengo alla mia
famiglia, è per loro che porto avanti con orgoglio l'armatura che lei mi ha
offerto. E' per loro che combatto ogni giorno"
"Fammi finire. Sicuramente ti sei sentito tradito
nel sapere cosa era capitato a tua cugina, ma vedi di capire una cosa. La magia
è sbagliata sia essa utilizzata per la corona o contro di essa. Non possiamo
illuderci di poterla controllare e anche se fosse utilizzata a nostro favore...
Io la sterminerei. Non posso permettermi di crogiolarmi nella mia stanza
sapendo che qualche metro più in là un uomo, una donna, un mostro più potente
di me potrebbe alzarsi con la luna storta e debellare la corona. Il Re è sempre
stato e sempre sarà a capo di tutto e tutti"
Il cuore di Naruto quasi mancò un battito, ora sapeva
perfettamente come avrebbe reagito se avesse scoperto le sue capacità. Jiraya
appoggiò una delle sue grosse mani sul suo capo, sapeva perfettamente come si
poteva sentire ascoltando quelle parole.
"Quindi l'accusa avanzata contro tua cugina è
stata basata su una prova che al tempo mi è parsa schiacciante. Tuo zio è
stato l'unico a guarire ed era lecito pensare che solo la magia poteva
permettere un miracolo simile. Comunque non ho mai dubitato della fedeltà della
tua famiglia, ma chiunque in grado di governare le arti mistiche è un
potenziale pericolo e va annientato prima che possa cambiare idea sul padrone
da servire. Detto questo l'unico motivo per cui ne stiamo parlando è il
rispetto che nutro verso di te ed è un favore che ti sto facendo per il
servizio reso. Un Re non deve spiegazioni. Mai"
"Bene mio signore" Il cavaliere non disse
altro, dopo diversi attimi di silenzio si sentirono dei passi.
La riunione era terminata.
"Cavolo Naruto, corri corri" i due si
ritrovarono a scappare come dei sempliciotti per il corridoio, si fermarono
solo una volta arrivati nello studio del medico di corte.
Presero fiato e si fissarono per qualche istante in
silenzio, poi Jiraya si voltò ed iniziò a miscelare erbe.
Sapeva che qualsiasi parola sarebbe stata vana, il
discorso del Re senza volere era riuscito a mettere a nudo tutte i timori del
mago che stava cercando di costruirsi una propria ragione di vita.
"Io continuo a pensare che da qualche parte nel
mondo deve esserci un posto per me" disse solo il biondo prima di andare
nella sua stanza, leggere un po' del libro di magia l'avrebbe tirato su di
morale.
Il medico di corte smise di pestare i fiori e le erbe
colte quella mattina, un'unica lacrima gli sfiorò il viso,
"Minato aveva pronunciato quelle stesse parole...
prima di scomparire dalla mia vita" il dolore era molto, ma mai l'avrebbe
detto al giovane.
Le sue spalle non erano abbastanza larghe e il cuore
dell'anziano medico non era abbastanza forte per perdere qualcun altro lungo il
corso della vita.
Nel frattempo Sasuke era rientrato nella propria
stanza, gli aveva fatto male sentire le parole di suo padre e non poteva
nemmeno immaginare i sentimenti di Neji in quel momento.
A pancia in giù sull'enorme letto a baldacchino
riposava i muscoli e la mente, alla faccia di quelli che pensavano che il
principe sapesse solo combattere. Il moro passava molto tempo a pensare al
futuro e, purtroppo, anche al presente.
Le cose non si stavano mettendo nel migliore dei modi,
Itachi stava sempre peggio e gli istinti pazzoidi di suo padre erano ogni
giorno più frequenti … Anche se un certo servitore gli stava condendo in modo
abbastanza originale le giornate.
Il bussare alla porta lo fece riprendere dai propri
pensieri, si mise seduto di fronte alla finestra vicino al suo scrittoio:
"Avanti" la porta si aprì e apparve la sua
guardia personale, ripulita e vestita a nuovo.
"Era l'ora che ti mettessi qualcosa di
comodo" affermò il principe, Neji si chiuse la porta alle spalle quindi
tirò un sospiro e si andò a scaraventare sul letto di quello che considerava il
suo migliore amico.
Non ci volle molto prima che venisse raggiunto da
Sasuke, il quale si mise semplicemente seduto accanto al corpo del cavaliere. Uno
accanto all'altro si presero qualche momento per rilassarsi,
"Come va la schiena?" chiese lo Hyuuga,
"Sembra che questi medicamenti reggano abbastanza
bene i miei movimenti"
"Allora puoi ammettere che il tuo servitore è
anche un buon medico" un ghigno increspò le labbra del principe,
"Ne passerà di acqua sotto i ponti prima di
sentirmi fare dei complimenti a quel dobe"
Itachi appoggiò il viso sulla mano e si tirò parzialmente
su per fissare meglio il principe,
"Sembri diverso dall'ultima volta che ci siamo
visti"
"Mi dispiace per come è andata con tua cugina,
non sono riuscito a fare molto ma sia io che Itachi ci abbiamo provato"
"Lo so, ero solo arrabbiato. Poi sono passato da
casa e i sorrisi mi hanno fatto rasserenare. Certo Hinata era un po' sciupata,
ma d'altronde si preoccupa facilmente e sicuramente le segrete non sono un
ambiente lussuoso come la tua camera" quindi il cavaliere gli fece
l'occhiolino,
"Alla prossima missione dovrei chiedere a tuo
padre un materasso come il tuo, è fantastico"
"Degno del futuro Re" disse solo Sasuke,
Neji si lasciò sfuggire una risata, quindi diede un colpetto alle gambe
dell'amico,
"Com'è strafottente vostra altezza... vuole
allora di grazia aggiornarmi sul suo rapporto con il nostro amichetto biondo"
"Nostro?"
"Oh già siamo arrivati al punto di considerarlo
una tua proprietà?"
Sasuke fece schioccare i denti, questo non fece altro
che aumentare la curiosità del cavaliere,
"Oh abbiamo tempo per parlarne, tutto il
giorno"
Nessuno dei due l'avrebbe ammesso, ma ad entrambi
erano mancati quei momenti e, missione a parte, era da un sacco di tempo che
non parlavano da amici.
A volte litigare fa bene agli animi.
Naruto invece stava provando dei sentimenti
contrastanti, secondo Kyuubi doveva solo assolvere il suo destino; ma poteva
essere veramente contento e soddisfatto del lottare nell'ombra? Lottare per chi
continuava a disprezzare la sua gente sarebbe stato molto avvilente.
Con gli occhi color del sangue sfogliava il tomo
dell'antica religione, della magia. Il libro volteggiava in aria come una
farfalla e le parole erano pane per la mente dello stregone.
Le parole del suo sovrano lo avevano abbattuto, gli
avevano fatto provare un senso di inadeguatezza che non sentiva da tempo.
Però quella testa di fagiolo di Sasuke sembra avere
un'idea diversa sulla magia
Te l'ho detto giovane mago, lui darà vita ad
una nuova Konoha e te lo aiuterai
"Si certo, è bello parlare mentre si rimane al
sicuro tra le rocce vero?" senza rendersene conto rispose ad alta voce al demone
e il libro perdendo il filo con la sua mente cadde sul duro materasso. Alzando
lo sguardo color del cielo incrociò quello d'onice del ragazzo che, a quanto
pare, si trovava nella stanza insieme a lui da un po'.
Si appoggiò sullo stipite della porta e alzò un
sopracciglio, Naruto si lasciò andare ad una risata imbarazzata e nervosamente
iniziò a scompigliarsi i capelli.
Con una voce abbastanza piatta il nuovo arrivato fece
la sua proposta,
"Direi che hai avuto una bella giornatina,
talmente bella che dovremmo proprio berci su e farci due chiacchiere. Conosco
un bell'angolino nella città bassa"
Il cavaliere gli stava proponendo una bella serata tra
chiacchiere, risate e sfoghi o voleva solo mettere in ordine tutti i nuovi
avvenimenti?
"Meno male che ci sei te Shika" al biondo
non importava. C'era finalmente qualcuno che sapeva di lui, della sua forza e
del suo impegno e non lo aveva tradito. Non poteva succedere niente di male.
"Ma sì andiamo a berci su! Fa anche il ramen quel
posticino?"
"Ti farò il favore di offrirtene una
porzione"
"Ma sei un angelo!" Naruto balzò giù dal
letto, prese il libro e lo nascose sotto un paio di assi di legno del
pavimento.
"Ecco fatto, andiamo a mordere la vita"
quindi seppellì in fondo al suo cuore le preoccupazioni e prese sotto braccio
Shikamaru trascinandolo giù dalle scale.
Il moro scosse la testa pensando che tutta
quell’energia avrebbe fatto bene al castello.
Jiraya li seguì con lo sguardo finché non scomparvero
dietro la pesante porta d'ingresso in legno, sorrise tra sé e sé.
Se era arrivato il momento in cui un cavaliere andava
a bersi qualcosa con un servitore forse le cose stavano davvero cambiando.
Si mise a sedere al tavolo e decise di scrivere a
Kushina per aggiornarla sugli ultimi avvenimenti, suo figlio era già cresciuto
molto.
Shikamaru e Naruto raggiunsero il bar molto
velocemente; la luce del giorno stava lasciando lo spazio alle stelle. Il
momento migliore della giornata per annacquare di sakè le gole dei lavoratori
stanchi.
“L’ Ichiraku è la miglior locanda del regno, ti
piacerà” Naruto aprì la porta del punto ristoro ed un buonissimo profumo gli
inebriò le narici.
“Questo è il paradiso Shika! Andiamo a sederci” quindi
si catapultò sul primo tavolo libero, davanti alla finestra che dava sui campi
esterni alle mura di cinta.
Il moro lo seguì a ruota,
“E’ da un po’ che non ci vediamo Nara, hai finito di
perdere il tuo tempo nel campo d’addestramento e sei tornato per chiedermi
scusa?” la cameriera non aveva proprio perso tempo, i lunghi capelli erano
acconciati in un’ ordinata coda alta. Erano di un biondo spento, quasi color
paglia ma parevano molto soffici,
“Donna smettila di sognare, sono passati mesi” la
ragazza fece una smorfia di disapprovazione,
“Visto che il nostro amico non ci presenta lo faccio
io. Sono Ino è un piacere vedere qualche volto sconosciuto. Sei un nuovo
cavaliere?”
Naruto le fece un super sorriso quindi decise di darle
l’informazione richiesta,
“Sono il servitore personale di Sas” un colpo sotto il
tavolo lo fece bloccare a metà frase, schiarendosi la voce continuò “del
Principe Sasuke”.
“Uao è un bel cambiamento per lei sir Nara” quindi
scosse la testa,
“Per me sarà un piacere offrirvi il primo giro di
sakè, ma poi Naruto dovrai raccontarmi qualche dettaglio sul nostro principino”
Imbarazzato il servitore si fece scappare una
risatina,
“Ino portaci anche un paio di porzioni del vostro
Ramen, Naruto è un vero fan”
“Allora faremo del nostro meglio, a tra poco!” quindi
si allontanò lasciandoli soli.
Il biondo fece un sospiro di sollievo,
“Sembra una ragazza molto carina” Shikamaru alzò gli
occhi al cielo,
“Se ti piace il tipo appiccicoso e petulante … Le
donne parlano sempre troppo”
Decisero di aspettare la pietanza calda prima di
iniziare a chiacchierare, d'altronde non c’era fretta e il clima di quella
locanda era bellissimo.
Tutti ridevano e in un angolo un uomo suonava
allegramente la chitarra, il giovane mago non era mai stato in un posto simile.
“Grazie per la serata, ne avevo proprio bisogno” il
cavaliere bevve in un solo colpo il bicchierino di sakè appena posato sul
tavolo dalla cameriera,
“Ino portaci la bottiglia”
“Uao hai dei programmi così hard per la serata?”
quindi entrambi notarono Naruto trangugiare tutta la ciotola di Ramen in un
solo sorso,
“Oltre alla bottiglia porta anche un altro paio di
porzioni di Ramen, penso che il mio amico abbia gradito”
“E’ un tipo interessante” quindi Ino li lasciò
nuovamente soli.
Naruto esprimeva un sacco di gioia,
“Shika sono proprio contento di poter dire di aver
trovato finalmente un amico in questa città. Un amico che mi capisce fino in
fondo” il cavaliere fece un lieve sorriso e si riempì un altro bicchierino di
liquore,
“Devo dire Naruto, che anche io non avrei mai
immaginato di trovarmi una sera allo stesso tavolo del servitore del principe”
“Allora è una prima volta per entrambi” il biondo alzò
il proprio bicchiere,
“Allora brindiamo alle nuove amicizie” Shikamaru si
abbandonò sullo schienale della panca e seguì il biondo nel brindisi.
“Jiraya lo sa?” il moro non dovette aggiungere altro,
Naruto lo sapeva che avrebbero toccato quei tasti,
“Si, dal primo giorno. Mia madre ha deciso di mandarmi
qui per permettermi di avere una vita normale; nel nostro paesino ormai mi
sentivo stretto e volevo trovare una mia identità. Avere uno scopo” il
cavaliere annuì,
“E poi sulla mia bellissima e rosea strada sono
inciampato in Sasuke” il cavaliere non poté evitare di farsi scappare una
risata a quelle parole, in effetti era stato un bello scontro il loro primo
incontro. Il ricordo era ancora impresso in tutti i cavalieri presenti queò
giorno.
“Dobe su chi saresti inciampato scusa?” il biondo
sgranò gli occhi e lentamente si voltò verso la sua destra.
Da com’erano vestiti sembravano proprio due mercanti,
ma sotto il cappuccio del mantello poteva riconoscere l’onice del principe che
lo fissava con una punta di fastidio,
“Teme?”
Shikamaru decise che era molto più interessante
guardare fuori dalla finestra e, soprattutto, sperava che il reale non notasse
il sorriso sul suo volto,
“Si può sapere cosa state facendo voi due insieme?”
Neji appoggiò la mano sulla spalla di Sasuke per cercare di bloccarlo, ma l’
Uchiha se la scrollò di dosso.
“Uno di voi due può dirmi perché un cavaliere ed un
servitore si trovano da soli in una locanda a ridere e scherzare parlando male
del loro principe?”
La domanda aveva un che di ironico e Naruto non
riusciva a togliersi dal volto quel sorriso bellissimo, ma altamente irritante.
Sasuke non capiva cosa gli dava più fastidio, il suo
servitore insieme ad un cavaliere? Sentire sparlare di lui? Il suo biondo con
un altro cavaliere? Il suo Naruto con Shikamaru?
L’irritazione crebbe sempre di più, quindi diede uno spintone
al servo e gli si sedette accanto,
“Fammi spazio dobe”
Eccoci al termine di questo capitolo! Alla fine è
molto di passaggio ma spero di essere riuscita a darvi qualche altro spunto sul
legame tra Neji e Sasuke, cosa ne pensate??
Ma soprattutto come lo vedete questo bel nuovo legame
tra il nostro Shika ed il biondino, finalmente un nuovo amico!
Fatemi sapere!!
Buonasera a tutti!! Questa vola l'aggiornamento è stato molto più veloce, spero proprio di continuare così!! Cosa ne pensate del personaggio di Neji?? ;) sono super curiosa... e la ragazza è un nemico o un alleato? Chi è?? Fatemi sapere!
Ci tenevo a ringraziare soniacrivellaro, EuphieKai, Danymoonguardian che hanno dedicato qualche minuto del loro tempo a scrivermi una recensione per darmi un riscontro sul proseguo della storia <3 Vi adoro!!!
A presto!!