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Autore: Soul Mancini    16/03/2021    3 recensioni
[Scritta per il compleanno di Asmodeus ♥]
Martino non si lamenta mai, non si sfoga mai - vuole essere la roccia di tutto coloro che gli stanno attorno.
Ma a volte non è così semplice. A volte anche lui si sente fragile e sopraffatto dagli eventi.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Martino Rametta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ASMOD
Per Asmodeus,
che da quasi un anno mi tiene compagnia
e mi strappa mille sorrisi con le sue parole,
che condivide con me tante passioni
e me ne fa scoprire di nuove,
che sopporta i miei deliri e mi ascolta sempre,
col cuore.
Grazie, amico mio!
Buon compleanno
 
 
 
 
 
Roccia
 
 
 
 
C’erano giorni in cui si sentiva soffocare, sentiva premere sulle spalle un macigno – granello dopo granello, problema dopo problema.
Allora Martino si chiudeva in camera sua a gridare in silenzio, senza avere mai il coraggio di chiedere aiuto per davvero – forse era troppo orgoglioso, forse troppo riservato.
E non voleva vedere nessuno, perché stare in mezzo agli altri avrebbe significato dover essere forte per tutti loro e lui non era sicuro di esserne capace.
 
A volte si sentiva così fragile quando suo padre si dimenticava di lui e non chiamava mai – come se il solo fatto di essersi trasferito avesse di colpo cancellato il suo passato e la sua famiglia.
A volte si sentiva così fragile quando sua madre diventava insistente e si affidava a lui – come se i ruoli si fossero invertiti, come se spettasse a Martino prendersi cura di lei.
A volte si sentiva così fragile quando Niccolò stava male, voleva isolarsi o si lasciava andare a qualche bizzarro comportamento – e a Martino spettava prendere in mano la situazione, calmarlo e rassicurarlo, far girare nuovamente le cose nel modo corretto.
Ma come poteva Martino essere la roccia del suo ragazzo, dei suoi genitori e dei suoi amici, quando certe volte non si sentiva la roccia nemmeno di se stesso?
 
Amava davvero le persone che gli stavano intorno, ma in fondo era soltanto un ragazzino che aveva appena cominciato a vivere davvero. E non sempre la vita gli riservava belle sorprese, non sempre il mondo era un luogo ospitale.
In quei giorni – in quei momenti – aveva bisogno a sua volta di una roccia, ma le dita gli tremavano troppo perché vi si potesse aggrappare.
 
Si strinse le braccia attorno al corpo e ascoltò il silenzio della sua stanza – il viso troppo pallido e i capelli scompigliati. Prima o poi sarebbe uscito e avrebbe ricominciato a sorridere, ma in quell’istante non si ricordava più come si facesse.
Niccolò l’aveva chiamato un paio di volte ma lui non aveva risposto – voleva stare solo con se stesso –, ma un secondo dopo se n’era pentito. Il suo ragazzo non aveva colpe se Martino ogni tanto si sentiva sopraffatto dagli eventi.
Aveva voglia di gridare e svuotarsi i polmoni, di spaccare tutto e scorticarsi le nocche, di piangere e portare fuori una buona volta tutto ciò che lo tormentava – tutti quei piccoli dettagli della sua vita e di se stesso che non riusciva a raddrizzare. Voleva essere lui quello debole per una volta.
E invece se ne stava lì, seduto sul bordo del letto, a mordicchiarsi il labbro e fissare il riflesso sfocato del suo viso sul monitor nero del computer.
 
Poi le sue mani si mossero automaticamente: prima ancora che potesse accorgersene, Martino aveva afferrato il cellulare e aveva fatto partire la chiamata.
“Gio.”
“Marti. Che c’è?”
Il rosso deglutì. “Vieni da me?”
“Adesso?”
Martino non replicò. Uno, due, tre secondi.
“Sto arrivando.” E Giovanni interruppe la chiamata.
 
Tutti in fondo hanno una roccia.
Anche Martino aveva la sua.
 
 
 
 
♣ ♣ ♣
 
 
TANTISSIMI AUGURI ASMODEUUUUUUUUS *_________*
Ok, allora… questa storia non è per niente festosa e di certo non è un regalo di compleanno degno del FANTASTICO autore che mi ha fatto scoprire questo fandom, ma GIURO, ci ho provato a farmi venire un’idea migliore XD solo che non è decisamente il periodo, guarda caso il blocco dello scrittore/disgusto per tutto ciò che scrivo mi viene SEMPRE a marzo!
Asmodeus, amico mio, non potevi compiere gli anni in un altro periodo? AHAHAHAHAHAHAH
Cooomunque, in realtà questa storia nasce da una riflessione ben precisa! Dopo aver rapidamente recuperato (diciamo pure divorato come un’indemoniata) la seconda stagione di Skam Italia, incentrata proprio su Martino, insieme alla mia sis Kim (XD), ho pensato parecchio alla situazione di Marti. Mi piace un sacco come si è conclusa la stagione, perché lascia presagire tante cose belle per il nostro protagonista: lo vediamo finalmente felice e tranquillo insieme a Nicco e tutti i suoi amici. Ma la vita reale non è sempre rose e fiori e quindi è normale che certe volte si senta giù, non si senta all’altezza di affrontare tutto ciò che la vita gli pone davanti – in fondo è un ragazzino delle superiori con una famiglia a pezzi e un ragazzo che soffre di un disturbo della personalità.
E così ho colto al balzo l’occasione per celebrare una delle mie BROTP preferite del fandom: Marti e Gio! MAMMA MIA QUANTO LI ADORO! Perché alla fine ci sono sempre l’uno per l’altro, sono troppo teneri… e mi viene spontaneo pensare che Martino in un momento di difficoltà cerchi la sua vicinanza!
Bene, dopo aver parafrasato inutilmente la storia ed essermi lanciata in uno spiegone che non interessava a nessuno (AHAHAH), vi chiedo di perdonarmi se non sono al 100% per quest’esordio nel fandom, ma davvero non mi veniva in mente altro XD
Ancora TANTISSIMI AUGURI al mio carissimo Asmodeus e… se questa storia non è un regalo dignitoso, rimane sempre il fatto che sei riuscito a convertirmi FINALMENTE a Skam, e questa è già una grande soddisfazione per te *__________*
Alla prossimaaaaa! ♥
 
 
   
 
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