IL NUOVO AVVENIRE
Capitolo3
Stavo
finendo il mio giro di visite ancora un paio di pazienti e finalmente avrei
potuto fare la mia meritata pausa, quando una giovane kunoichi
appena assunta all’ospedale mi venne a chiamare perché Ino mi cercava
d’urgenza.
Sakura: ti
ha detto di cosa si tratta?
Kunoici:
Sakura-sama mi ha solamente detto di farvi andare
nella vecchia ala dell’ospedale e di dirvi di farlo quanto prima perché è molto
importante.
Sakura: va
bene va pure. Karin provvedi tu a finire il giro? Chiesi facendo un piccolo
sospiro per la mia pausa che ormai sarebbe di sicuro saltata.
Karin: certo
va pure finisco io qui!
Mi avvio
verso la vecchia ala dell’ospedale proprio non riesco a capire perché Ino sia
li ormai dopo la guerra nessuno la sta più utilizzando visto che l’ospedale è
stato completamente ricostruito e rimodernato, quando finalmente arrivo nella
grande sala un po' dismessa riesco a contare ben 20 salme tra uomini, donne e…
O MIE KAMI!!! NEONATI !!! “ chi mai potrebbe compiere
un atto tanto barbaro? …”, dall’odore che si respira in questa stanza devono
essere morti da almeno 6/7 mesi, alla fine guardo la mia amica per chiederle
spiegazioni.
Ino: Itachi, Sasuke e Takuma li hanno
portati qui l’altro ieri di mattina presto. Hanno imposto la segretezza
assoluta insieme al parere di Naruto, vogliono
stabilire la causa della loro morte, sapere con precisione da quanto tempo sono
morti e come sono stati uccisi e trattati prima della loro uccisione, credo non
sarà un lavoro semplice mia cara. Comunque è qualcosa di abominevole, sono
stati trovati non distanti da qui sepolti sotto il tempio del fuoco e hanno
specificato che vista la situazione ancora precaria del villaggio saremo
solamente noi due, lo stesso Naruto e le squadre ANBU
a sapere di questo scempio, per non creare panico e paura, almeno non fin
quando avremmo scoperto di più sulla situazione che ci si presenta d’ avanti.
Sakura: bene
allora mettiamoci all’opera, data la quantità di cadaveri su qui praticare
l’autopsia non finiremo molto presto.
Ino mio
guardò e poi con un gran sospiro e con un piccolo cenno del capo mi fa capire
che concordava con me, alla fine infilammo camici monouso, guanti e mascherine
e cominciammo a lavorare sul primo corpo.
******
Finalmente
avevo finito di lavare l’ultima tazza della colazione dei nostri ospiti giusto
ieri avevamo avuto 3 nuovi viaggiatori che avevano occupato delle stanze, era una
faticaccia perché oltre che ninja medico del mio villaggio ho adibito la casa
(vista la sua grandezza) come locanda per ninja e viaggiatori di passaggio come
molti fanno. Guardo l’ora e posando lo straccio dopo essermi asciugata le mani
decido di andare a svegliare quella figlia ingrata che dovrebbe aiutarmi ma,
che poltrisce ancora a letto. Salgo piano le scale e poi busso alla porta della
sua stanza.
Sayuri: Akiko …
Non ricevo
nessuna risposta, quindi busso ancora una volta e la chiamo ma ancora nessuna
risposta alla fine decido di entrare in camera e la
trovo vuota col letto già rifatto.
Sayuri
*appena rientra mi sente !!!* penso con tono nervoso. Quante volte ancora devo
ripeterle che non voglio assolutamente che esca da sola senza dirmi nulla,
prima o poi quella ragazzina mi farà venire i capelli bianchi per
l’esasperazione e le preoccupazioni che mi dà.
Eccomi ho
gli occhi chiusi ma, tutti gli altri sensi sono all’erta pronti a scattare al
minimo rumore o sentore di pericolo, sento il vento leggero che piano mi
accarezza il viso e mi scompiglia i lunghi capelli neri legati in una coda
alta, poi d’improvviso ecco il momento giusto apro gli occhi divenuti rossi
Akiko: Sharingan!
Mi volto
rapidamente verso i miei bersagli appesi vicino ad ogni albero e voltando la
mano velocemente faccio comparire 4 kunai lanciandoli
al centro di quest’ultimi senza alcuna fatica, poi altri 4 kunai
compaiono nell’altra mano
li lancio e anche questi fanno centro, infine prendo gli ultimi
che mi sono rimasti li lancio e come tutti gli altri
anche questi ultimi vanno a segno, poi muovendo le mani rapidamente
*topo-tigre-cane-bue-coniglio-tigre*
Akiko: hosenka no jutsu
Compare (la
pioggia di fuoco) e con abile controllo faccio infiammare tutti i kunai che avevo lanciato e … d’improvviso una voce mi fa
sussultare, conosco quel tono di voce e non preannuncia nulla di buono
Sayuri: sei
in guai molto grossi signorinella! Fila subito a casa
Mi volto
dimenticando di disattivare il mio Sharingan e con
questo combino una bella frittata.
Sayuri:
cosa avevamo detto sull’usare quella tecnica! MUOVITI a casa ne riparleremo
quando sarò tornata da lavoro.
Sbuffo
all’apprensione di mia madre. Lei e le sue assurde regole che mi fa seguire
praticamente da quando sono nata, il nuovo è male, la curiosità è male, uscire
di notte è male, in pratica… tutto quello che è divertente… È MALE! E io già
sapevo cosa mi aspettava una volta che mia madre fosse tornata da lavoro, una
lunga … estenuante… sessione su come lei mi stia proteggendo da chissà quale
grande pericolo incombente e su come io gli renda questo compito difficile.
******
Erano le
22:30 ormai finalmente avevamo finito di analizzare i cadaveri, non ne potevo
più nonostante mi fossi appena fatta una lunga doccia negli spogliatoi
dell’ospedale mi sentivo ancora addosso la puzza di tutti quei cadaveri per non
parlare del fatto che nella mia mante si erano impiantate le immagini molto
vivide di tutti i loro visi, specialmente di tutti qui bambini, ognuno di loro
aveva un’abilità innata o gli era stata trapiantata, questa era la cosa che mi
aveva spavantata di più per tutto il tempo che avevo
lavorato il mio pensiero andava ai miei figli, non poteva succedere ancora una
volta.
Ino: Sakura
…
Sakura: …
Ino quando
vede che non le rispondo dopo la terza volta che prova a chiamarmi mi scuote
piano per una spalla.
Ino:
Sakura!!! Ehi tutto bene?
Sakura: ehh…sì, sì Ino scusami ero sovrappensiero
Ino: sei
preoccupata ti capisco se fosse così, lo sarei anche io
Sakura: NO
INO! Tu non capisci, io dopo tanto tempo davvero sperano di aver trovato un po'
di tranquillità per la mia famiglia ma, evidentemente non so in una vita
precedente ho fatto qualcosa di orribile per cui ora non me la merito.
Dissi quasi
sputando tutta l’angoscia che avevo accumulato in quelle ore di lavoro davvero
non riuscivo a crederci, ora che sembrava che tutti i tasselli del puzzle si
erano rimessi al loro posto col il ritorno a casa di Sasuke
e d Itachi ecco che qualcuno sbatte contro il tavolino
e fa volare via tutti i pezzi e io mi ritrovo ancora una volta a dover
ricominciare tutto dall’inizio.
Ino mi
guardò con uno sguardo tra il comprensivo ed il nervoso.
Ino: Sakura
piantala di parlare così! Non sappiamo neanche chi sia questo tizio o tizia o
cosa… che sta minacciando tutti noi e poi sai benissimo che Takuma è un ninja
in gamba e Sasuke ed in Itachi
in ogni caso non permetterebbero mai che gli accada qualcosa e Sarada è ancora troppo piccola per le missioni quindi ci sei tu a tenerla sotto
controllo, tranquilla vedrai che ne verremo a capo.
Sakura: …
Non gli
rispondo faccio solo un breve sospiro cominciando ad uscire dal camerino,
pensando che nonostante tutto una volta a casa dovrò farmi un ulteriore doccia.
Ino: senti
ti va di fermarci a mangiare qualcosa prima di tornare a casa? …
So perché me
lo sta chiedendo, mi vede ancora scossa ed effettivamente lo sono e so che una
volta che sarà ritornato a casa sicuramente anche Sasuke
si accorgerà del mio umore … maledetti Uchiha che
leggono nel pensiero … quindi guardo ancora una volta l’ora e poi nonostante
fossero ormai quasi le 23:00 decido di accettare.
******
Sono in
camera mia seduta sul davanzale della finestra a guardare fuori com’era
prevedibile stanotte non c’è luna “torna presto” penso mentre guardo il celo
buio e completamente nero c’è un non so che di inquietante ma a me piace.
Sono già le
23:30 quando sento la porta di casa aprirsi e richiudersi, sospiro perché già
so cosa mi aspetta decido di non rimandare ancora l’inevitabile e scendo le
scale per ritrovarmi nell’ingresso dove vedo mia mamma che si sta levando le
scarpe e ifilarsi le sue ciabatte.
Sayuri:
bene! perlomeno questa volta sei rimasta a casa e non te ne sei andata a
girovagare chissà dove a fare sfoggio delle tue abilità.
Mi dice con
un lieve tono di sarcasmo.
Akiko:
punto primo stamattina non stavo dando sfoggio delle mie abilità, mi stavo solo
allenando un po', punto secondo ti ricordo che mi hai chiuso dentro prima di
andartene dove vuoi che vada.
Sayuri: bhe io ti ho chiuso dentro perché a quanto pare è l’unico
modo per farti restare in casa!
Mi dice con
tono nervoso
Alilo: SAI
MAMMA NON SONO PIU’ UNA BAMBINA SPIEGAMI PERCHE’ NON POSSO USCIRE, NON POSSO
ALLENARMI, PERCHE’ MI HAI INSEGNATO TUTTO QUESTE TECHINCHE SE POI NON POSSO
UTILIZZARLE!
Sayuri: non
ho detto che non puoi, non puoi farlo quando io non ci sono.
Akiko:
perché?
Sayuri:
perché ancora non sei pronta per l’utilizzo di tali abilità e se io non fossi
lì per proteggerti …
Si ferma
stringendo i pugni e con gli occhi che cominciano ad inumidirsi … Ma io non mi
lascio intimorire per quanto mi faccia stare male vederla soffrire …
Akiko: COSA
MAMMA COSA DOVREBBE SUCCEDERE? SPIGAMELO PERCHE’ IO SONO STANCA DI DOVERMI
COSTANTEMENTE NASCONDERE.
Sayuri: …
Non mi
risponde come sempre, ormai sono anni che ogni qual volta esce in mezzo
quest’argomento lei non me ne parla e … semplicemente … mi ignora.
Akiko:
mamma perché non mi parli, spiegamelo, perché … perché nessuno deve sapere del
mio potere, c’entra quello che ti è successo da ragazza oppure … papà … (dico
con più titubanza)
Sayuri: …
ADESSO BASTA AKIKO! QUESTE SONO LE REGOLE E LO HAI SEMPRE SAPUTO! Ora sono
stanca se permetti voglio andare a riposare.
Fu così che
si concluse la discussione con mia madre non la capisco ogni volta che si mette
in mezzo quest’argomento lei non me ne parla e poi ultimamente è molto più
pensierosa del solito ma, proprio non mi vuole dire cosa la preoccupa sono
davvero così un peso per lei questo è quello che penso ogni volta che
discutiamo, forse era meglio se non fossi nata, forse l’incontro con mio padre
non sarebbe dovuto succedere, forse, forse, forse ….
Akiko: Ecco
nuovamente gli stessi pensieri che mi prendono la testa
Poi
improvvisamente sento bussare alla porta …
Akiko: Strano , credevo che non avessimo più stanze
Mia madre
esce in questo momento da sotto la doccia …
Sayuri: Akiko apri tu per cortesia, se è qualcuno che cerca una
camera dì che …
Akiko:
Almeno questo me lo lasci fare o ho ancora bisogno di insegnamenti e protezione
anche dai clienti (Dico con aria estenuata)
Sayuri: (a voce bassa dice) Ancora non ti rendi conto del tuo potenziale e di quello che ti potrebbe accadere (Finisce per poi rinchiudersi in camera)