IL NUOVO AVVENIRE
Capitolo 4
Takuma era ormai conosciuto come il ninja più potente del suo
villaggio, entrato a 10 anni nel gruppo ANBU capitava spesso in squadra con il
padre e lo zio, ancora oggi rivederli insieme per lui che sin da piccolo aveva
sempre conosciuto tutta la verità su di loro era ancora una cosa incredibile
due fratelli che si sono battuti tra loro motivi differenti ma, la
determinazione era la stessa. Erano partiti ormai da tre giorni ed il padre
come al solito non aveva fatto altro che avvertire la madre con un semplice
messaggio mandato tramite il proprio falco, “ha sempre tatto”. Siamo una
famiglia felice ma, in una famiglia Uchiha c’ è
sempre un alone di mistero e distacco che si vuole mantenere verso chi ci
circonda compresi i propri cari, forse sarà la paura di perderli o metterli in
pericolo ma, d’altronde siamo sempre esseri umani per quanto vogliamo essere
distanti dalle emozioni loro fanno parte della nostra vita quotidiana solamente
che siamo bravi a nasconderle per poi coltivarle dentro di noi e nonostante questo
se anche una di quest’ultime si allontana siamo noi ad andare a ricercarla poi,
proprio come mio padre fece con la mamma. E ora eccoci qui a viaggiare da
giorni, dopo l’accaduto al villaggio della foglia siamo sempre presi da
pensieri angoscianti le persone che abbiamo ritrovato morte erano state
sottoposte tutte a barbarie mai viste, spingersi a tanto comporta una forte
dose di apatia verso la morte altrui e un carico di negatività nei confronti
della vita stessa da rigettare il tutto su degli innocenti. Quello che Naruto ci ha chiesto non è una semplice perlustrazione
della zona per scovare chi c’è dietro tutto questo ma, capire anche cosa sta
cercando o chi … Perché tra i cadaveri c’ erano ninja con abilità innate e chi
possedeva una forza spirituale di un elevata potenza. Questo mi riporta
indietro con gli anni, quando la nostra abilità innata era costantemente presa
sotto mira in quanto ritenutala la più temuta tra le arti oculari, lo “Sharingan” in molti lo hanno voluto ma, uno più di tutti
era arrivato talmente vicino ad ottenerlo che ha preferito rischiare ed
ottenere la morte pur di impossessarsene
Orochimaru. Uno dei tre ninja leggendari
nonché ex membro dell’associazione Akatsuki a quei
tempi si dimostrò da subito un portento in tutte le abilità, tra queste
possedeva un arsenale di tecniche magiche ed esperto nella maggior parte dei
sigilli secondo solamente al proprio ex compagno Jiraya,
in più era un abilissimo anche in campo scientifico possedeva una conoscenza
illimitata tanto da fare i propri esperimenti anche su cavie umane compresi i
suoi compagni. Lui aveva una vera e propria OSSESSIONE di apprendere ogni jutsu dell’intero mondo ninja e capirne la vera natura per
mezzo dello Sharigan appunto una vera e propria
“OSSESSIONE”. Per ottenerlo s’infiltrò prima nell’associazione Akatsuki per avvicinarsi allo zio ma Itachi
lo smascherò ed intrappolò in un illusione così fu costretto a lasciare
l’organizzazione e fondò il villaggio del suono dove reclutò prima Kimimaro e poi Kabuto che gli
disse di rivolgere le sue attenzioni verso il padre in quanto a quel tempo più
malleabile rispetto al fratello. Ma oggi vista la morte del Sennin
e dei suoi seguaci chi o cosa tramava nel ombra come solo un serpente può fare
e ancora tanto preso dalle abilità innate? Tutto questo gli riportava alla
mente sua sorella Sarada “piccola peste esasperata ed
aggressiva” pensava stringendo i pugni mentre correvano e saltavano di albero
in albero per passare in rassegna la prossima zona indicata e arrivando alla
fine del perimetro che Naruto gli aveva imposto era
il villaggio della Nuvola. Si fermarono appena arrivati alle porte di quest’
ultimo.
Sasuke: Ci siamo da qui in poi abbiamo
terminato, per il momento.
Lo zio fece un piccolo segno d’ assenso ma, sembrava perso nei
propri pensieri era una semplice perlustrazione, forse c’ erano ancora un po'
di segreti d’ altronde entrambi avevano girato per ogni villaggio e luoghi che
delimitavano il passaggio tra un villaggio e l’altro …
Itachi: Cerchiamo un posto per dormire siamo
stanchi e dobbiamo pur mangiare qualcosa, siamo in viaggio da quasi quattro
giorni ormai e non ne posso più di pranzi a sacco
Takuma: E che li abbiamo terminati lo vogliamo aggiungere
(Dico con tono serio ma puntualizzando la cosa)
Entrambi mi guardano torvi come a non voler ammettere la
verità e cioè che se non ci fermiamo potremmo anche morire di fame, (ma loro
devono sembrare sempre impeccabili anche avanti l’ evidenza)
questo direbbe Naruto, così mi zittisco
Sasuke: Va bene va bene vedo una locanda ancora
illuminata lì
Così togliamo le maschere e ci avviciniamo ad un piccola casa
prima che spegnessero le luci bussiamo alla porta…
******
Mi avvicino alla camera di Sarada è
rientrata esausta dopo la sua sessione di allenamento da lì a poco ci sarebbe
stata la giornata per l’esame di reclutamento chuinin
e non faceva altro che allenarsi prima e dopo la scuola lei le diceva sempre di
non mettersi fretta e riprendere fiato ma, questa storia che ancora non era
riuscita a sviluppare la sua abilità innata la stava divorando era impossibile
frenare questo suo senso d’ impotenza ed inferiorità, nei confronti dei suoi
amici che stavano cominciando a sviluppare le proprie abilità ninja ed innate e
anche quella verso il fratello. Takuma ha stabilito quasi gli stessi record
dello zio. A soli 5 anni padroneggiava la tecnica del fuoco ed era riuscito
anche ad attivare il proprio sharingan ed appena
compiuti i 10 anni è entrato a far parte degli ANBU in squadra con Itachi e Sasuke. Mi siedo esausta
dopo aver acceso il fuoco per preparami una forte tisana rilassante cosa di cui
mai come in questo momento ho assolutamente bisogno.
Sakura: Mio Dio! Prego affinché stiano bene non riuscirei a
subire una nuova separazione, chi può mai essere stato a fare uno scempio come
quello che mi si è proposto d’avanti agli occhi oggi? Tutti avevano abilità
innate, ancora esperimenti per riuscire in un qualcosa già provato anni e anni
fa, Orochimaru è morto e con lui Kabuto,
quindi qualcuno li sta emulando ma cosa mi prende…. Maledizione …
Eccolo ancora avanti ai miei occhi quel Sasuke
alla foresta della morte durante la nostra prova Chuinin
e Orochimaru che tenta di metterlo sotto pressione
riuscendo alla fine ad infliggergli il suo marchio maledetto e a convincerlo
quindi a lasciare il villaggio. Da quando tutto è terminato con la quarta
guerra ninja sembrava che andasse tutto per il meglio e poi … questo. Mi
rilasso sulla sedia ma sento i nervi a fior di pelle, la storia si sta
ripetendo. Le abilità che abbiamo esaminato io ed Ino oggi erano svariate tutte
però utilizzate in maniera sperimentale alcune delle vittime sembrava che
addirittura fossero state prese di mira per rabbia come se il fautore di tale
crudeltà volesse solamente che quella povera vitti morisse nel peggior modo
possibile, le vittime erano tra portatori di abilità innate e ninja con un
livello di chakra di discreta potenza a quanto pare già sapeva o sapevano che
immettere un’abilità innata nel corpo di qualcuno che ne era privo risultava nell 90% dei casi del tutto inutile in quanto questo
rigettava tale abilità e per quanto riguarda l’ altro 10% l’ abilità non
avrebbe potuto avere ne progressioni ne tanto meno
funzionare come avrebbe dovuto, quindi sapeva o sapevano già queste
informazioni ma comunque si erano scomodati a voler tentare almeno per un paio
di esperimenti questa strada già intrapresa precedentemente, forse per questo
avevano massacrato quei corpi ormai già morti come risultava dalle analisi. Poi
la tecnica sembrava completamente cambiata perché quei neonati morti alla
nascita? Cosa stavano cercando di fare? … Esperimenti ,
esperimenti e ancora esperimenti … Una voce mi ridestò
… : Sono in missione vero? Sei
preoccupata? … Sono semplici giri di perlustrazione …
Quella sua voce la rasserenava, così al suo tocco sulle
spalle si riuscì a rilassare un po' .. Sarada …
Sakura: Sì! Ma sai che ogni ronda porta via tempo e lascia
dietro di sé una scia di preoccupazioni … (finisco con un lieve sorriso)
Sarada: Beh allora dividiamoci un po'
queste preoccupazioni siamo insieme no, in due si superano le separazioni con
più forza e quanto più a lungo possibile (Disse con un grade sorriso)
Sakura le restuì quell’ espressione
dolce e affabile che lei le aveva donato e le disse …
Sakura: Hai ragione! Siedi con me ho preparato qualcosa di
caldo ci rasserenerà un po'
Così la più piccola dei miei figli quella notte mi tenne
compagnia e l’avrebbe fatto da lì ai giorni a venire
******
Akiko andò ad aprire la porta per riferire
che di camere ormai non ne avevano più ed al massimo potevano offrirgli una
cena per riscaldarsi dal viaggio fatto, anche se l’ idea
di doversi mettere ai fornelli a fine giornata e dopo la discussione come
sempre inconclusa con la madre proprio non le andava ma, non poteva ignorare l’
aiuto a passanti ninja o meno che cercavano riparo anche perché da lì a poco
avrebbe diluviato. Così dopo qualche minuto d’ insistenza scocciata aprì la
porta ma non riuscì a dir nulla una figura con mantello e cappuccio le si parò
d’avanti …
Takuma bussò più volte alla porta anche perché l’ora era
tarda e sapevano che probabilmente un posto per dormire non l’avrebbero trovato
ma, almeno un pasto caldo sarebbero riusciti a rimediarlo visto anche che stava
per piovere. Dopo pochi minuti d’ insistenza la porta fu aperta da un anziana
donna con i capelli bianchi legati in una coda laterale poggiata sulle spalle
ed uno scialle per proteggersi dal freddo con uno sguardo misto al dolce e preoccupato
disse …
…: Presto entrate!
Disse tirandoli dentro e trascinandoli via dalle prime gocce
di pioggia che stavano cominciando a cadere …
…: Scusate se vi ho fatto aspettare ma è notte fonda e per me
che sono un’anziana signora ci vuole un po' prima di riuscire ad arrivare dalla
camera da letto alla porta
Itachi: Stiamo cercando una stanza se è
disponibile …
La signora per un’ attimo ci scrutò
ma, senza fare nessuna domanda poi disse …
…: Aspettate un attimo che controllo …
Si avvicinò al poggia chiavi appeso al muro sul quale pendeva
ancora un’unica chiave …
…: Siete fortunati ne è rimasta solamente una ma, prego fate
come se stesse a casa vostra potete anche togliere i soprabiti, aspettate ora
vi accendo il fuoco … poi se volete posso prepararvi un po' di zuppa di miso, avrete fatto un lungo viaggio dovete scusarmi ma, non
ho potuto non notare che provenite dal villaggio della foglia che dista molti
chilometri da qui …
Mentre parlava continuava ad adagiare la legna in abbondanza
tirando all’interno del camino anche qualche pezzo di carta in maniera tale da
accendere il fuoco ed alimentarlo … nonostante la sua età era ben disposta a
servire con tutte le premure degli sconosciuti offrendogli cibo ed un posto per
dormire.
…: Io sono Momoka chiedete di me per
qualsiasi cosa abbiate bisogno ed ora vi lascio ai vostri affari e vado a
preparare le stanze ed accendere il fuoco per riscaldare la zuppa …
Fece un piccolo inchino ed andò via lasciando i tre soli con
i propri pensieri …
Itachi: Non abbiamo molto tempo per
fermarci, qui il paese è grande quindi ci vorrà una giornata intera almeno per
controllarlo …
Sasuke lo guardò per un po' poi disse …
Sasuke: Conosci questo villaggio? …
Itachi: Molti anni fa … sono passato per
questi luoghi …
Takuma riconobbe lo stesso sguardo che lo zio aveva fatto
prima di entrare al villaggio poi disse …
Takuma: allora ci faremo guidare da te
Itachi: E’ passato molto da quella volta
ma, in fondo non dobbiamo cercare per il paese quindi i posti essenziali li
ricordo abbastanza bene
Itachi aveva lo sguardo pensieroso. Come avrebbe
mai potuto dimenticarli, era lì che la vide per la prima volta esamine in un
luogo sperduto di quel villaggio stava passando di lì con Kisame
per andare al villaggio della foglia, era completamente senza forze quando chi
la inseguiva si precipitava a riportarla indietro, fu l’istinto a farlo fare la
prima mossa, un kunai lanciato giusto al centro della
testa ed una palla di fuoco ed il nemico scomparve tra le fiamme, poi fu sempre
lui a dire a Kisame di aspettarlo alle porte del
villaggio della foglia voleva portarla via da lì era in uno stato di semi
incoscienza e sapeva che era sofferente il suo chakra era alterato ma esiguo
così la prese tra le braccia e la portò nuovamente all’interno delle mura del villaggio
della Nuvola. L’adagiò in un punto meno in vista ma comunque protetto, lei aprì
leggermente gli occhi dicendo
…: Ti prego non farlo più sono stanca
Poi piangendo si aggrappò alla sua manica ripetendo …
…: Non farlo più … ti prego
Stava delirando, Itachi le adagiò
un fazzoletto bagnato con dell’acqua fredda sulla fronte e poi sul collo e
disse …
Itachi: Come ti chiami?
Lei riaprì di poco i suoi occhi color nocciola …
…: Tu chi sei? E dove mi trovo?
Itachi: Sei al paese della Nuvola
all’interno delle sue mura …
Disse con tono atono e continuando a tamponarle la fronte,
guancia, collo e polsi per cercare di placare il calore che emanava la febbre
che aveva …
…: E tu chi sei? Mi hai portata tu qui?
Itachi: Sì! (Rispose ancora in modo atono)
Lei cercò di sistemarsi poggiata alla fredda roccia …
…: Sei del villaggio della foglia?
Itachi non rispose ..
…: Sei un traditore?
Itachi rimase in un silenzio che per lei
era assordante … ma non era intimorita da lui …
…: Quella casacca è dell’associazione dell’Akatsuki la riconoscerei tra mille e tu avrai avuto le tue
buone motivazioni per tradire il villaggio, ognuno ha dei motivi …
Disse lasciando andare il braccio che aveva poggiato sul
grembo …
Itachi: Non solo ho tradito ma, sono un
assassino
Repentinamente lei disse … guardandolo negli occhi
…: Tutti lo siamo ma, non vogliamo ammetterlo e ci
nascondiamo dietro la buana morale. Sono l’ultima che può giudicarti e non
posso di certo farlo dopo che mi hai salvata …
Itachi la guardò incuriosito dalle sue
reazioni …
…: Comunque sia io sono Sayuri e
abito qui al villaggio della Nuvola nel caso in cui non dovessimo rivederci
volevo che sapessi che ti sono grata per il tuo gesto quindi, ancora grazie
sconosciuto …
Disse facendogli un dolce sorriso, Itachi
distolse il proprio sguardo, perché questa strana sensazione?
… Aveva altro a cui pensare
Itachi: sappi che hai la febbre molto alta
quindi rimani sdraiata un altro po' prima di rialzarti, sei al sicuro l’ho
seminato …
Sayuri: Lo hai ucciso, prima che lui
facesse la sua mossa l’hai prevista, sei un Uchiha
vero?
Itachi voltato di spalle le disse …
Itachi: Come fai a saperlo? …
Sayuri: Possiedi lo sharingan
l’ho notato prima di svenire
Itachi: A questo punto potrei anche ucciderti
visto che sai chi sono e che potresti farmi scoprire
Sayuri fece un piccola
risatina … Ma Itachi era ancora voltato di spalle
Sayuri: Perché un assassino di livello S
userebbe il condizionale? Comunque la morte non potrà che essere la cosa
migliore di quello che ho subito
Itachi non disse nulla e lì andò via …
Dio ricordava ancora le sue parole quel viso esausto di chi
ha subito violenze di ogni tipo era solamente una ragazzina eppure non lasciava
trasparire la propria risolutezza nel rivolgersi ad un assassino ricercato
anche con tono impertinente e lì fu il loro incontro …
La signora Momoka ritornò con in
mano le loro ciotole con la zuppa ed un po' di pane, fecero tutti e tre un
segno di assenso come ringraziamento …
Momoka: Ho preparato per voi anche i letti, compresa la
biancheria per il bagno che troverete in fondo al corridoio buon …
Improvvisamente un bussare forte ed incessante fece
sobbalzare tutti, delle urla provenivano dall’esterno ..
….: Momoka-sama
, … Momoka-sama …
Grida interrotte da singhiozzi non facevano altro che
chiamare il nome dell’anziana signora, nella sala fecero il loro ingresso anche
altri due ninja presenti nella locanda uno di questi si precipitò ad aprire.
Takuma, Sasuke ed Itachi si
guardarono tra di loro quelle grida avevano attirato attenzione. Una volta
aperta la porta una donna dai lunghi capelli color del grano ora più scuri per
via della pioggia e dalla corporatura esile in preda alla disperazione totale e
bagnata fradicia si precipitò tra le braccia dell’anziana che rimase stupita da
tanta paura ed angoscia. La scena era avanti ai loro occhi, la ragazza
continuava a tenere con forza le braccia della donna accasciandosi poi a terra
continuò a dire …
…: Nonna … sigh … sigh …
I singhiozzi non volevano smettere e lei continuava, in
seguito finalmente la signora Momoka le disse
spaventata ma prendendola tra le sue braccia …
Momoka: Sayuri …
Itachi spalancò gli occhi per un momento e
questo non sfuggì ai suoi compagni di viaggio che entrambi gli chiesero se
qualcosa non andasse ma, lui rispose che andava tutto bene, poi nuovamente
sentì quel nome …
Momoka: Sayuri
calmati e siediti sei fradicia ti vado a prendere una asciugamano, stai qui
vicino il camino …
Mentre quella figura a lui tanto familiare come il suo nome
era ferma d’ innanzi ad un camino guardando la fiamma ardere non smetteva di
piangere e stringere i pugni, continuava a guardarla come se avesse avanti a sé
un fantasma del proprio passato non credeva di averla mai più rivista, forse si
stava semplicemente sbagliando … eppure … quei capelli ancora legati con
eleganza in una mezza coda quegli occhi feriti proprio come la prima volta che
l’aveva vista non li aveva dimenticati ma, ancora non poteva credere che fosse
lei.
Sasuke: Cosa succede Itachi?
Itachi: …
Takuma osservava la scena vedendo il volto dello zio immerso
tra chissà quali pensieri o ricordi …
Sasuke: La conosci? …
Itachi: … Ecco mi sembra … (Ancora la
guardava) Mi sembra … qualcuno che ho conosciuto tanti anni fa
Takuma: (scettico disse) Forse è lei …
Itachi non rispose perché sapeva che
sarebbe potuto essere così, quindi disse rivolto a Sasuke
… (con un tono di amara tristezza)
Itachi. Mi ha salvato la vita dopo il
nostro scontro …
Sasuke e Takuma lo guardarono stupiti, ma
un senso di gratitudine affiorò concentrandosi a quel punto sulla quella
ragazza così sconosciuta da loro ma, vicina ad Itachi
…
Itachi: In ogni caso sono passati anni e
non saprei con certezza se è lei o meno …
Takuma: (guardandolo negli occhi) Se non è lei te la ricorda
molto
Sasuke non disse nulla era però
preoccupato, da quando erano arrivati al villaggio Itachi
era perso nei suoi pensieri che fosse stata più di un’ angelo
mandato per salvarlo questo ancora non poteva dirlo, i suoi pensieri furono poi
interrotti quando poi arrivò nuovamente Momoka-sama
che le adagiò un asciugamano sul capo e avvolse con il resto parte del corpo…
Momoka: Ora calmati tieni un po' di
camomilla …
Sayuri la scansò in malo modo facendo
cadere il bicchiere a terra, la signora la guardò e disse d’ impeto …
Momoka: Dov’è Akiko?
La sua voce era un soffio come se avesse capito in quel
momento il perché della disperazione di quella ragazza … Sayuri
ricominciò a piangere cadendo su se stessa e mettendosi le mani sul viso
Sayuri: E’ scomparsa ,
è scomparsa … (in un soffio continuò) è … scomparsa …
Momoka non resse alla notizia e rischiò di
cadere all’ indietro ma, Takuma prontamente la resse per le spalle e la fece
sedere, lei gli mise una mano sulla sua in segno di gratitudine …
Sayuri: (controllando le proprie emozioni)
Abbiamo litigato nuovamente (Disse seria guardando la fiamma bruciare)
Momoka: Stai dicendo che è scappata?
Lo disse con un piccolo tono di speranza …Sayuri
aveva qualcosa tra le mani che stringeva, era un nastro rosso per capelli … lo
mostrò a Momoka …
Saturi: Non credo …
Momoka spalancò gli occhi …
Momoka: Oh celo!
Sayuri: Devo andare a cercarla
Disse riemettendosi in piedi, ma Momoka
la fermò …
Momoka: Non posso permettertelo e notte
fonda cosa speri di fare …
Sayuri: Per mia figlia l’
impossibile … non posso lasciare che. Maledizione si sta ripetendo si
sta ripetendo nuovamente, ancora una volta…
Momoka guardò verso Itachi,
Sasuke e Takuma e cercò di calmare Sayuri cercando di alleviare quella discussione per tenerla
tra di loro, così le disse …
Momoka: Quanto tempo è passato prima che te
ne accorgessi
Sayuri: Una mezz’ora
Momoka: (con espressione rassegnata) Va bene!
Proviamo a cercarla nei dintorni non credo che un rapitore con quest’ acqua e
questa visuale possa allontanarsi tanto, Jugo Suigetsu
I due ninja che accorsi anche loro non se lo fecero ripetere
due volte presero i loro mantelli e uscirono per perlustrare la zona, poi Momoka aggiunse cercando di consolare Sayuri
Momoka: Andrà tutto bene…
Tutti e tre si guardarono tra di loro sarebbe stato possibile
ritrovarla, con quel buio ?… Ed in seguito insieme
alla signora Momoka guardarono fuori dalla finestra …
Diluviava