Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Segui la storia  |       
Autore: Calowphie    20/03/2021    3 recensioni
[Harry Potter AU]
Una semplice lettera apparentemente innocua, complicherà la vita di un gruppo di ragazzi con nulla in comune tra loro iniziando la ricerca di qualcosa perduta ricordata solo da quel fumo rosso sgargiante che brillava all'interno di una vecchia ricordella.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Seokjin/ Jin, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L’alba risplendeva durante quella nuova giornata ad Hogwarts: il castello veniva illuminato dai raggi tiepidi del sole riscaldando le mura fredde infiltrandosi dalle finestre ridando un aspetto luminoso alla scuola che, durante la notte, sembrava essersi sopito proprio come gli studenti ancora al caldo sotto le coperte dei loro letti ma non per molto ancora: “Quanto ancora vuoi dormire?” domanda con la voce ancora leggermente impastata dal sonno Lisa cercando di svegliare la sua amica Christe ancora abbracciata alle coperte verde scuro. La ragazza dai capelli corti mugolò qualcosa che Lisa non comprese appieno sapeva che avrebbe fatto fatica a svegliarsi, come gli scorsi anni del resto, ma conosceva benissimo come farla saltare giù dal letto in un batter d’occhio: “Se non ti sbrighi a prepararti perderai il tuo posto strategico al tavolo” le sussurrò appoggiando la schiena al palo in legno che costituiva il letto a baldacchino.

Christe sbarrò gli occhi spostando le coperte non badando lo sguardo divertito dell’amica evitando di inciampare sulle stesse appena sollevate dal suo corpo ancora stanco: “Che ore sono?” chiese frugando nel baule alla ricerca della divisa: “Oh non preoccuparti abbiamo ancora più di mezz’ora” sostenne sarcastica Lisa guardandosi il polso vuoto come se ci fosse davvero qualcosa che potesse segnarle l’orario. Christe sbuffò sistemandosi meglio gli occhiali tondi facendo svolazzare un ciuffo ribelle che sistemò un attimo dopo con un colpo di bacchetta domando la sua chioma: “Vuoi dire che avrei potuto dormire ancora per qualche minuto.” domandò la ragazza mentre Lisa si sedeva sul suo letto stringendosi nella spalle, osservando le compagne di stanza ridacchiare: “ Muoviti o faremo tardi per la colazione” concluse Lisa con un sorriso sincero mentre la ragazza finiva di vestirsi allacciandosi le scarpe scure: “Un risveglio meno brusco domani grazie” le sussurrò vedendola ridacchiare per poi intrecciare il braccio con il suo ed incamminarsi nella sala comune di Serpeverde, ammirando come la luce che veniva riflessa dal Lago Nero creasse dei bellissimi giochi di luce in quel quieto ambiente leggermente buio: Christe si sentì finalmente a casa.

Jimin era seduto su una poltrona nella sala comune mentre aspettava le sue due amiche che percepì avvicinarsi grazie alle loro risate inconfondibili: “Buongiorno” cantilenò il ragazzo avvicinandosi a loro saltellando appena: “Buongiorno a te Jimin vedo che hai dormito bene” sentenziò Lisa notando alcuni ciuffi dei suoi capelli arancioni che non erano stati ben sistemati come pensava: “Una meraviglia, ormai lo sapete che sto meglio qui che a casa” affermò con sguardo risoluto alzando appena il capo con fare vittorioso: “ Ma ora andiamo a mangiare vi prego” proseguì guardandole supplichevole massaggiandosi la pancia che borbottava ormai da qualche minuto facendo guardare le due ragazze che scoppiarono in una risata allegra: “Ah quasi dimenticavo!” esclamò il ragazzo allungando la mano che aveva in tasca poco prima verso Christe prendendo la sua appoggiando sul palmo una fotografia fatta qualche anno prima: “So che la stavi cercando da un po’” ammise con un sorriso dolce facendo tingere, involontariamente, le punte dei suoi capelli di un rosso scuro; la Serpeverde la guardò notando le figure al suo interno muoversi felici erano lei, Lisa, Taehyung e Jimin durante la prima neve del loro secondo anno, si ricordava bene che avevano chiesto a un ragazzo del quinto di scattarla e da tempo la cercava per completare il suo diario: “Grazie” ammise in un sussurro stirando le labbra in un sorriso mentre Lisa le toccò la guancia cercando di ricreare quel momento meno malinconico che vi era prima: “Forza andiamo in Sala Grande o davvero rimarrai senza il tuo appostamento” scherzò l’altra correndo verso l’uscita notando, con la coda dell’occhio, l’amica sorriderle grata di aver compreso, come sempre, la situazione al volo.
 
La Sala Grande era già piena di persone che chiacchieravano nonostante fossero ancora un po’ assonnate: c’era chi scherzava con i loro amici di sempre, chi imparava a conoscere i propri compagni di casa e chi, non ancora abituato alla sveglia, appoggiava la testa sul tavolo ancora addormentato cercando di recuperare qualche minuto di sonno in più. Le tavole erano imbandite con tutto il necessario per la colazione, il cielo che si poteva intravedere sul soffitto della stanza rifletteva la tiepida alba creando un’atmosfera rilassante e tranquilla per iniziare la meglio quel nuovo anno scolastico: “Buongiorno” cantilenò Seohyun toccando la spalla dell’amica Serpeverde riuscendo a beccarla appena prima che varcasse l’entrata della Sala Grande: “Buongiorno Seohyun vedo che ti sei svegliata bene oggi” sostenne salutando con la mano alcune sue compagne di casa con cui condivideva la stanza, chiedendole di tenerle il posto: “Decisamente! Sono carica e pronta per la lezione di Pozioni ” sostenne la Corvonero facendo ridere la Serpeverde sbalordita da tutta l’energia che quella ragazza provava in quell’istante: “Come mai tutta questa voglia di fare Pozioni? Non era mai successo prima” alzò un sopracciglio sorpresa Emy notando la ragazza ammutolirsi ed alzare gli occhi al cielo cercando una motivazione abbastanza convincente: “Sono curiosa di sapere come insegna il nuovo professore.. tutto qua” ammise alzando le spalle vedendo Emy sorriderle facendole un sorrisetto furbo: “Ora muoviamoci o ci mangeranno tutto” sentenziò Seohyun spingendo avanti l’amica che si girò appena prima di finire addosso alla schiena di un ragazzo più grande di lei che le aveva superate: “Scusami!” esclamò immediatamente la Serpeverde notandolo girarsi riconoscendolo come il ragazzo che si era seduto nella loro stessa carrozza il giorno precedente: “ Non preoccuparti, è stata colpa mia che mi sono fermato in mezzo alla strada” ridacchiò, mentre Emy sentiva le guance diventare rosse: “Stai bene?” chiese poi con un dolce sorriso che la fece quasi sciogliere sul posto ridestandosi solo quando sentì Seohyun spingerla una seconda volta: “S-si grazie mille” balbettò mentre camminava forzata dalla Corvonero che ridacchiava sotto i baffi.

Emy si sedette accanto alle sue compagne di casa versandosi un bicchiere di succo di zucca senza badare a troppo altro, bevendolo in un unico sorso per poi sospirare e cercare di calmarsi: “Emy va tutto bene?” domandò Olivia Jonson vedendola ancora leggermente rossa: “Si grazie” affermò con un sorriso tenendo dentro tutto quel subbuglio di emozioni che stava provando in quel momento: “ Perché non me ne sono accorta prima?”  si chiese tra lei sistemandosi la frangia che le copriva la fronte ignorando per un istante le lamentele delle sue compagne di casa su quale lezione avrebbero avuto alla prima ora: “Tra tutti i Grifondoro dovevo scontarmi proprio con il popolare Jungkook?” proseguì il suo pensiero lei esasperata cercando di rubare dal centro del lungo tavolo in legno, una brioches alla crema  concentrandosi sul nuovo orario delle lezioni che avrebbero consegnato di li a poco. Ma come poteva farlo se, con la coda dell’occhio, aveva notato lo sguardo di Jungkook su di se che la guardava dalla parte opposta della stanza con la testa appoggiata alla mano tatuata: “ Emy attenta!” esclamò una ragazza accanto a lei spostandole la mano sul piatto prima che la crema potesse finirle sul gilet nuovo: “Grazie” esclamò lei ridendo ammettendo di essersi persa a pensare a tutte le materie che avrebbero dovuto studiare quell’anno anche se non era esattamente quello il fulcro dei suoi pensieri.
 

Seohyun stava animatamente chiacchierando con il suo compagno di casa Namjoon appena presentatosi la sera prima dopo averle spiegato che era lui il ragazzo Corvonero che si era seduto con loro nella carrozza: “Non credo che dire di essere sotto l’incantesimo imperio sia una buona scusa per non arrestare qualcuno” sottolineò il ragazzo incrociando le braccia al petto e corrucciando le sopracciglia: “Come fai ad essere sicuro che lo fosse davvero?” proseguì mostrandole la prima pagina della Gazzetta del Profeta in cui si leggeva che, dopo un lungo processo, un mago era stato rilasciato da Azkaban avendo avuto le prove che fosse stato imperiato da un Mangiamorte e aver compiuto tutte quelle insane azioni: “ Se lo hanno rilasciato sicuramente avranno trovato delle prove accurate” sostenne la ragazza sporgendosi verso il pezzo di carta in cui si notava la foto dell’uomo muoversi, contento di poter tornare a casa: “ E quali mai potrebbero essere?” sentenziò il ragazzo sbattendo piano la mano sul tavolo dando un morso a quella salsiccia che aveva nel piatto: “Si dice che qualcuno abbia testimoniato a suo favore” sostenne Seohyun mentre continuava a leggere l’articolo anche lei leggermente sospettosa: “E chi mi dice che quello non sia un suo complice?” chiese insistente Namjoon appoggiando la forchetta sul tavolo: “Questa storia non mi piace per niente” concluse allontanandosi quasi cadendo all’indietro dimenticandosi della mancanza di uno schienale sulle panche in legno in cui erano seduti. Seohyun ridacchiò vedendolo sbilanciarsi appena per poi ritornare seria ed osservare il giornale che ancora teneva in mano: il volto dell’uomo era scarno e aveva delle profonde occhiaie che incorniciavano gli occhi apparentemente dolci che non vedevano l’ora di rivedere la sua famiglia, un tatuaggio sbiadito si intravedeva appena al lato del collo e Seohyun lo identificò come uno strano cavallo. Se Namjoon avesse ragione, perché avrebbe voluto uscire da Azkaban? Il Signore Oscuro ormai era stato distrutto e la pace era tornata nel mondo magico, che cosa avevano in serbo ancora i Mangiamorte che nessuno sapeva? Seohyun piegò il giornale e lo riporse a Namjoon che lo sistemò accanto a lui sorridendole: “Mi dispiace per questi strani e lunghi discorsi di prima mattina” sottolineò il ragazzo bevendo un sorso di latte caldo mentre la ragazza negava con il capo: “Non preoccuparti è divertente indagare un po’ ogni tanto” concluse lei alzando il bicchiere di succo colpendolo piano contro quello del ragazzo: Seohyun aveva bisogno di parlare con Emy prima che le lezioni iniziassero.
 
 

La colazione stava per terminare e il rintocco della campana alla torre dell’orologio avrebbe suonato di li a poco, ogni studente aveva ormai in mano la propria pergamena che avrebbe scandito l’orario delle lezioni di tutto l’anno e nessuno poteva andare contro le decisioni prese dal corpo docenti: “Che hai alla prima ora?” domandò Hoseok all’amica, ancora intento a finire la sua ennesima ciotola di cereali: “ Ho incantesimi” ammise Sophie osservando la pergamena seguendo con il dito l’orario di quella giornata: “Così mi dirai com’è il nuovo professore” sostenne lui sistemando le gambe dalla parte opposta della panca appoggiando il gomito sul tavolo così da guardare meglio la ragazza al suo fianco; ma la minore non fece in tempo a rispondere che i gufi messaggeri varcarono la soglia della stanza volando dai loro destinatari: “ È  appena iniziato l’anno e già ricevi una lettera Jung Hoseok” scherzò Sophie spingendolo appena mentre lui ringraziava il suo gufo dandogli un pezzetto di pane per poi vederlo volare via: “Non che tu non sia da meno” rispose il giovane notando il barbagianni dell’amica atterrare davanti a lei con tra le zampe un pacchettino e una lettera allegata: “Grazie Hermes” rispose la ragazza accarezzandogli le piume morbide della testa vedendolo poi seguire gli altri gufi uscire dalla Sala Grande.

Sophie prese in mano il piccolo pacchetto chiuso con un filo di spago beige e lo scosse appena sentendo l’oggetto al suo interno muoversi sbattendo sulle pareti della scatola di cartone, curiosa l’aprì rompendo quella cera lacca blu scuro notando, solo in un secondo momento, una scritta al lato della scatola: “Fanne buon uso” diceva in un corsivo elegante e Sophie pensò subito che fosse opera di sua madre. La Tassorosso la aprì trovandoci al suo interno una piccola palla di cristallo contenente del fumo bianco che immediatamente prese in mano notandola diventare di un rosso accesso: “Una ricordella!” esclamò Hoseok voltandosi verso la ragazza che lo guardò curioso: “ Chi te l’ha regalata Soph?” chiese visibilmente curioso e interessato a quell’oggetto che Sophie non aveva mai visto prima: “Dalla scrittura sulla scatola credo mia madre” sostenne lei leggermente perplessa: “ Beh sembra voglia che tu ricorda qualcosa” ammise sorridente notando il fumo della sfera di un rosso brillante. Sophie sorrise cercando di osservare meglio quell’oggetto dimenticando la lettera che vi era assieme: “ Chi ti ha scritto?” chiese lei all’amico che scorreva attento sulle righe di inchiostro: “Mio padre che mi augura un buon inizio anno, sai bene che da Auror non è spesso a casa nell’ultimo periodo e non ha potuto salutarmi come si deve quest’anno” ammise sventolando il pezzo di carta che poi sistemò accuratamente nella tasca del mantello: “Signorina Hatter spero che lei non porti quella ricordella durante gli esami, sa che sono bandite” sostenne dal nulla la professoressa Sprite indicando l’oggetto che la ragazza ancora teneva in mano: “Non si preoccupi professoressa” rispose la ragazza rimettendo l’oggetto al suo posto prendendo la lettera giunta assieme: “Ottimo” concluse la donna con un sorriso incamminandosi fuori dalla Sala mentre la campana della torre riecheggiò, segno dell’inizio delle lezioni.
 
“Ma è uno scherzo spero” ammise Taehyung osservando per l’ennesima volta la lettera che aveva tra le mani mentre camminava al fianco di Jungkook: “ Per me è opera di tuo fratello” rise il moro salendo la rampa di scale per recarsi a lezione di storia della magia: “ Una lettera vuota che scherzo idiota è?” sentenziò il più grande tenendosi al corrimano mentre la scala in cui erano aveva iniziato a muoversi: “ Non ne ho idea Tae prova a scrivergli e chiedergli il motivo” disse Jungkook trovandola l’unica soluzione a quel problema: “Non scriverò nulla, appena avrò un momento proverò qualche incantesimo magari mi ha nascosto il messaggio” sbuffò Taehyung non badando a quel piccolo simbolo blu in basso a destra che sembrava raffigurare un Thestral stilizzato.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: Calowphie