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Autore: Angie_Dreyar    22/03/2021    1 recensioni
Lucy scopre che Laxus e Fried hanno una relazione, chiedendo informazioni in più i Raijinshuu finiscono per raccontare la storia di come si sono conosciuti ai loro compagni di gilda.
Dal testo:
-Quindi la squadra non è nata in suo onore?- chiese Lucy stupita sgranando gli occhi.
-Eh no, all’inizio anzi non andavamo molto d’accordo- ridacchiò Evergreen -In effetti quando lo raccontiamo nessuno ci crede, volevamo stare in squadra con Laxus solo perché era forte e volevamo diventare più forti anche noi. Ovviamente provavamo ammirazione per lui, ma non molta simpatia- le disse.

[Mini long da 4 capitoli, Fraxus]
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Bixlow, Evergreen, Fried/Laxus, Il Raijinshuu, Luxus Dreher
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Amici e amanti

 
 
*****I sentimenti di Fried*****
 
Laxus 19 anni, Bickslow 18 anni, Fried 16 anni, Evergreen 16 anni
******************************************************
 
Si sentiva la testa girare, quella missione gli era sembrata semplice per essere una di classe S. Invece si ritrovava a metà battaglia privo di energia. Fried alzò lo sguardo verso i nemici. Se solo fossero stati di meno sarebbe riuscito a sconfiggerli. Ma erano in tre, ed erano tutti maghi di classe S. Si rialzò in piedi tendendo la spada davanti a sé, faceva parte dei Raijinshuu, fino ad ora aveva creato la loro reputazione in modo che fossero temuti e rispettati da tutti, non poteva permettere che quello finisse. Ma era esausto. Un mago gli lanciò contro un incantesimo e Fried lo schivò per un pelo, ricominciando a combattere pur sentendosi al limite. Era in netto svantaggio, la spada gli cadde dalle mani, il sangue gli usciva dalla ferita che aveva alla spalla e la testa continuava a girargli sempre di più. Ricadde a terra e si ritrovò a sputare sangue.
 
-E così tu saresti il capitano di quella squadretta da quattro soldi- ghignò un mago avvicinandosi. Fried sentì le lacrime di nervosismo agli occhi, ma si obbligò a non piangere, non si sarebbe mai mostrato debole davanti a quei bastardi. Uno gli afferrò i capelli e Fried serrò le labbra per non urlare dal dolore, non avrebbe dato loro quella soddisfazione.
-Com’è che vi fate chiamare? Siete solo degli stupidi ragazzini- sputò l’uomo. Fried stava per rispondere ma si bloccò quando sentì elettricità statica nell’aria. “Laxus” pensò sbalordito e sollevato. Un fulmine cadde addosso al mago che lo teneva e Fried ricadde a terra osservando come il mago urlava dal dolore. Fried sorrise, quello era proprio Laxus.
 
-Sono i Raijinshuu, stronzo, e farai bene a ricordarti di loro- ringhiò una voce dietro di lui. Fried si voltò. Laxus si stava avvicinando in tutta la sua potenza. Un attimo dopo scattò in avanti e il combattimento iniziò. Fried come al solito si ritrovò a guardare estasiato la battaglia, ma si rese ben presto conto che anche Laxus era in difficoltà avendo già combattuto molto. Fried si affrettò ad aiutarlo disegnando una runa attorno a tutti loro che potesse aiutarlo, bloccando le magie degli altri maghi. Funzionò e Laxus vinse.
 
Non appena il combattimento finì Fried si alzò in piedi e fece per avvicinarsi, ma barcollò e cadde in avanti. Fu subito afferrato da due grosse braccia e Fried alzò il volto osservando Laxus, che lo teneva stretto. Inevitabilmente sentì calore sul volto ritrovandosi a pensare a quanto fosse bello essere aggrappati a quel corpo muscoloso. “È così bello” pensò perdendosi nei suoi occhi e a quel pensiero arrossì ancora di più.
 
-Sei un cretino, non avevo bisogno di aiuto- sbottò Laxus. Fried abbassò lo sguardo improvvisamente imbarazzato.
 
-Lo so, ma erano miei nemici, avrei dovuto batterli io- rispose in un borbottio. Oddio, perché stava reagendo così? Non era da lui, di solito lo bacchettava per la sua arroganza. “Ma è così forte e virile, il mio salvatore”. Oddio, si stava rincretinendo?
 
-Stai bene?- a quella domanda Fried sentì un calore irradiarsi in tutto il corpo. Laxus si stava preoccupando per lui? Il suo Dio del Tuono lo abbracciava e si preoccupava per lui? Suo? Fried avvampò ancora di più sentendo l’agitazione salire. Perché faceva quei pensieri strani? “È solo che sono intontito dalla battaglia, sì, sicuramente è così” pensò Fried staccandosi dall’abbraccio di Laxus prima di fare qualche cazzata.
 
-Sto bene- disse e poi si rese conto che Laxus aveva una ferita alla gamba -Dobbiamo curarti!- esclamò.
 
***
 
Così dopo la battaglia Fried si decise a curare la ferita di Laxus, lasciando che Bickslow ed Evergreen andassero a divertirsi e a spendere i soldi guadagnati.
 
-Perché non sei andato con Ever e Bickslow?- grugnì Laxus irritato.
 
-Perché se non sto io qua nessuno bada a te- fu la secca risposta di Fried.
 
-Non ho bisogno di aiuto- ringhiò lui.
 
-Sei malato!-
 
-Non sono malato- ringhiò Laxus cercando di alzarsi dal letto, ma Fried testardo lo spinse verso il materasso.
 
-Hai la febbre idiota e sei pieno di ferite! Vuoi per caso ammalarti ancora di più? Non puoi allenarti in queste condizioni, lo capisci o no?- sbottò esasperato.
 
-Sto benissimo- grugnì e Fried gli diede uno schiaffo sulla coscia strappando un gemito al biondo. -Fa male, cazzo!- esclamò Laxus sobbalzando e Fried fece un sorrisetto vittorioso. Laxus si rese conto di quel che aveva detto e arrossì leggermente -Stronzo- borbottò.
 
-Come vedi ho ragione- disse Fried -E ora sta fermo e lascia che qualcuno badi a te-.
 
-Non so perché non sei a divertirti con Ever e Bickslow- sbottò.
 
-Perché se vado so che tu fai cazzate- fu l’immediata risposta. Fried aveva sempre una risposta, ovviamente. E poi non è che stare con Laxus non gli piacesse, anche se quel ragazzo sapeva diventare testardo ed esasperante gli piaceva la sua compagnia. Forse gli piaceva appunto prendersi cura di lui, lo faceva sentire come se avesse un legame più stretto con il ragazzo perché Laxus non mostrava le sue debolezze a nessuno. Solo a lui. Come se si fidasse davvero solo di lui.
 
-Su, devo cambiarti le bende- gli disse. Laxus grugnì ma piegò una gamba in modo che Fried potesse lavorare. Il mago delle rune cominciò a sfilare la benda attorno alla coscia del biondo e si ritrovò a sentire un leggero calore sulle guance mentre passava le dita sulla pelle dell’amico. Guardò Laxus che era disteso sul letto con lo sguardo rivolto verso il soffitto. Fried lasciò passare lo sguardo sui suoi lineamenti e sulla sua cicatrice e sentì lo stesso calore che aveva sentito quando Laxus lo aveva abbracciato dopo la battaglia. “Afferrato, non abbracciato” si corresse Fried. Lo aveva solo preso perché non cadesse a terra. Ma era stato così bello stare tra quelle braccia. Fried si era ormai imbambolato a fissare Laxus pensando a quanto fossero forti quelle braccia e a come avrebbero potuto tenerlo stretto, che quando il biondo si voltò verso di lui Fried si sentì avvampare e riprese in fretta a lavorare.
 
-Che c’è adesso?- sbottò Laxus.
 
-Nulla- replicò subito Fried sentendo le guance farsi sempre più rosse.
 
-Mi stavi fissando- obiettò Laxus.
 
-Stavo guardando le tue ferite- ribatté Fried sentendosi ancora più imbarazzato. Maledetto Laxus, era tutta colpa sua se si sentiva così.
 
-Senti, mi annoio a stare fermo, portami qualcosa da fare- ringhiò il biondo.
 
-Non sei il mio capo- gli fece notare Fried.
-E un po’ di gentilezza non ti guasterebbe, ma cosa te lo dico a fare…- borbottò il mago cominciando a bendarlo con delle bende pulite e cercando di non pensare a quanto fosse vicino all’amico. Che poi, era normale che fossero così vicini. Non era la prima volta. Certo, ora Laxus aveva solo i boxer ed era così bello… “Ma a che sto pensando?” si chiese Fried in panico. Laxus era un suo amico. Certo, era bello come un dio, forte come un dio, il mago più potente che avesse mai conosciuto, ma era pur sempre un suo amico. “Sto impazzendo” pensò. Da quando aveva cominciato a pensare così a Laxus? Certo, aveva sempre pensato che fosse forte, e forse ogni tanto si era soffermato a guardare i suoi muscoli. Ma perché Laxus era bello. Tutti lo sapevano, solo un pazzo avrebbe detto il contrario. “È normalissimo pensare così a Laxus, è un Dio, tutti lo ammirano” pensò convinto. Sì, non c’era niente di strano nei suoi pensieri. E allora perché si sentiva così agitato? “Oddio, mi sto innamorando?” si chiese. No! Assolutamente no! Si sforzò a pensare a tutti i difetti di Laxus, a quanto fosse arrogante, presuntuoso, antipatico con tutti e a come gli rompesse le palle ogni mattina quando voleva allenarsi. “Ma vuole allenarsi con me!” pensò Fried eccitato.
 
-Mi annoio davvero- borbottò Laxus. Fried si ridestò dai suoi pensieri osservando la sua espressione corrucciata. Era così bello anche in quel momento, ed era evidente che non solo non stesse bene perché era ferito, ma anche perché si sentiva giù di morale. “Non lo permetterò” pensò Fried.
 
-Possiamo leggere assieme un libro nuovo che ho comprato, ci sono scritte molte magie interessanti- gli propose e Laxus annuì facendosi interessato. Fried prese il libro e fece per sedersi di nuovo sulla sedia, ma Laxus si era spostato facendogli spazio nel letto. Fried lo osservò un po’ sorpreso e poi con un leggero imbarazzo si distese accanto al biondo a pancia in giù, aprendo il libro in mezzo a loro. Non appena cominciò a raccontare della magia, sentì il contatto delle sue spalle con quelle di Laxus e voltandosi appena notò come Laxus aveva un leggero sorriso sul volto. “Così bello” pensò Fried. E in quel momento decise che avrebbe fatto qualunque cosa per renderlo felice.
**********
 
-Non è il giorno in cui mi sono innamorato, ma sicuramente è stato il giorno in cui mi sono reso conto dei miei sentimenti- disse Fried.
-Che romantico!- esclamò Juvia con gli occhi scintillanti -E Laxus quando si è innamorato?- chiese. Il biondo arrossì leggermente e voltò lo sguardo.
-Non lo so- fece secco. Kana ridacchiò.
-Eddai, Fried ce lo ha raccontato, ora tocca a te- gli disse. Laxus sbuffò.
-Susu, ormai è la vostra sera e così ci conosceremo tutti meglio- gli disse Mirajane. Laxus incrociò le braccia e Bickslow prese la parola.
-Beh, posso raccontarvi come me ne sono accorto io che Laxus era perso di Fried- disse allegramente. Laxus alzò gli occhi al cielo.
-Per l’amor del cielo, lascia stare- fece ma Bickslow lo ignorò.
-Allora, avevamo appena finito una missione e Fried si era messo in mezzo tra Laxus e un nemico per evitare che Laxus venisse colpito, così si era ferito a una gamba e non riusciva a camminare- iniziò.
 
*****La preoccupazione di Laxus*****
 
-Ma che cazzo di problemi hai?- stava urlando Laxus a Fried, che esasperato alzò gli occhi al cielo.
 
-Se non mi fossi messo in mezzo saresti stato colpito-.
 
-Lo avevo visto, razza di idiota- ringhiò il biondo -E me la stavo cavando benissimo da solo-.
 
-Non lo avevi visto- ribatté Fried ostinato -Ed eri in difficoltà-.
 
-Non ero in difficoltà- ribatté Laxus.
 
-Sai una cosa, è colpa tua se sono stato colpito, ti avevo detto di seguire il piano…- iniziò Fried.
 
-Non me ne fotte un cazzo dei tuoi piani, non servono- Fried sbuffò e Bickslow intervenne.
 
-Perché te la prendi così tanto? Hai pur combattuto- gli fece notare. Laxus fece per parlare, poi però grugnì e voltò lo sguardo irritato.
 
-Perché non avevo bisogno di aiuto. Non ho bisogno di una guardia del corpo- sbottò. Bickslow lo scrutò, poi decise di lasciar perdere e disse a Fried di riposarsi a letto mentre usciva con il biondo.
 
-Potevi almeno ringraziarlo- gli fece il mago Seith.
 
-Esattamente per cosa?- sbottò Laxus.
 
-Perché davvero saresti stato colpito. Non so perché ti arrabbi, Fried sa che non sei debole, voleva solo proteggerti- gli fece notare. Laxus rimase zitto e Bickslow continuò a scrutarlo. -Sei preoccupato per lui?-.
 
-Certo che no!- esclamò Laxus subito e Bickslow sorrise.
 
-Sei preoccupato per lui- ridacchiò, stavolta non era una domanda.
 
-Non lo sono- sbottò Laxus.
 
-Oh, sei preoccupato per il piccolo Fried, l’amico del cuore con cui passi interi pomeriggi- ridacchiò. Laxus arrossì e voltò lo sguardo.
 
-Dici solo cazzate- ringhiò e si allontanò mentre Bickslow rideva cominciando a prenderlo in giro.
**********
 
-Eri già innamorato a quel tempo, vero?- lo prese in giro Bickslow e Laxus inarcò un sopracciglio.
-Tu vedi più di quel che c’è-
-O forse sei tu che non vedi niente- ribatté Evergreen con un sorrisino malizioso.
-Però è strano pensare che fossi così a quel tempo, ricordo che a noi non rivolgevi nemmeno la parola- commentò Mirajane.
-Fidati, ci sono voluti mesi perché Laxus si aprisse con noi così- le disse Evergreen.
-Se non volevi stare con nessuno in squadra perché ti sei unito a loro?- domandò Mirajane a Laxus.
-Perché mi ronzavano sempre attorno, io non li volevo mica- fece il biondo.
-Fingeva di non volerci, ma gli stavamo simpatici- disse Bickslow sicuro. Laxus non replicò mentre osservava i suoi amici, contento di averli conosciuti.
-Quindi non ci dirai quando ti sei innamorato di Fried?- chiese Mirajane insistente. Laxus si grattò il collo pensieroso ripensando a quella notte ancora vivida nella sua mente.
 
*****I sentimenti di Laxus*****
 
Voleva portarlo al limite. Ormai si stavano allenando da tutto il pomeriggio e Fried ancora resisteva sotto ai suoi colpi, seppur sudato, pieno di graffi ed esausto. Il ragazzo stava riprendendo fiato davanti a lui. Laxus gli lanciò un fulmine da dietro ma Fried se ne accorse in tempo e si spostò in volo, per poi alzare la spada e lanciare un attacco sul biondo, che lo evitò facilmente e velocemente gli fu davanti con un pugno sbattendolo a terra. Stava per colpirlo di nuovo ma si rese conto che Fried era davvero esausto, inginocchiato a terra che si reggeva sulle braccia tremanti mentre gocce di sudore gli scendevano dalla fronte.
 
-Direi che possiamo finire qua- disse Laxus.
 
-Ce la faccio- disse Fried alzandosi in piedi e riprendendo la spada. Laxus inarcò un sopracciglio.
 
-Ne dubito- disse -Riprendiamo domani alle sei- decise. Fried a quel punto annuì e si sedette a terra passandosi un braccio sulla fronte spostandosi appena la frangia.
 
-Devi fare più pratica con Absolute Shadow- gli disse Laxus.
 
-Lo so, ma è sempre rischioso richiamarlo- spiegò Fried. Laxus lo sapeva, lanciò un’occhiata al ragazzo che stava ancora riprendendo fiato. Non capiva perché ma quel ragazzo riusciva sempre a sorprenderlo con nuove rune e nuove tattiche, prendendolo alla sprovvista e costringendolo a ricalibrare i suoi colpi. Laxus solitamente preferiva allenarsi da solo, ma non era male neanche allenare Fried perché, seppur fisicamente fosse meno forte di lui, Laxus riusciva sempre a imparare qualcosa di nuovo. E poi, gli piaceva la sua compagnia.
 
-Davvero vuoi alzarti alle sei domani? Saranno le tre di notte- gli chiese Fried stendendosi a terra.
 
-Sei una lagna- gli fece Laxus -Ci si allena quando dico io-.
 
-Arrogante- borbottò Fried e Laxus fece un mezzo sorriso.
 
-Facciamo alle sei e mezza allora, dato che sei un deboluccio- lo prese in giro.
 
-Va bene alle sei- fece Fried a quel punto offeso.
 
-Sì, e come al solito arriverò che starai ancora dormendo- lo prese in giro Laxus strafottente.
 
-No, sarò sveglio- ribatté Fried ostinato.
 
-Ma se ti stai per addormentare-.
 
-Non mi sto addormentando, sto solo riposando gli occhi, con tutti quei fulmini che hai richiamato mi hai fatto venire un mal di testa allucinante- gli disse seccamente Fried. Laxus non ribatté ben sapendo che Fried avrebbe sempre trovato una risposta a tutto. Gli lanciò un’occhiata, il ragazzo aveva chiuso gli occhi, probabilmente si stava riprendendo dall’allenamento. Forse aveva esagerato un po’. Laxus scrollò le spalle, per migliorare si doveva faticare ed era sicuro che Fried potesse reggere i suoi ritmi.
 
Alzò lo sguardo guardando il cielo illuminato dalle stelle e sorrise leggermente. Non avrebbe mai pensato che quei tre tipi strambi sarebbero diventati suoi amici, la prima volta che li aveva visti aveva pensato fossero solo dei pazzi con manie di egocentrismo, nessuno escluso. Evergreen che si definiva la regina delle fate, Bickslow che attirava l’attenzione di chiunque e Fried un presuntuoso che si credeva sopra a tutti. Sì, decisamente non si era aspettato di uscire con loro.
 
Ma, doveva ammetterlo almeno a sé stesso, non erano male. Anche se Bickslow lo trascinava di continuo nei suoi guai era divertente passare il tempo con lui, oltretutto, nonostante la sua vena canzonatoria, era uno dei pochi a cui aveva parlato di suo padre e il ragazzo sapeva essere davvero comprensivo. Evergreen, nonostante ogni tanto gli facesse paura a causa dei suoi cambi improvvisi di umore, sapeva diventare davvero affettuosa e Laxus aveva scoperto che non gli dispiacevano i suoi gesti di affetto. La sua cotta per lei gli era passata e ora la considerava più come una sorellina minore che come un’amica, un po’ come gli aveva detto Bickslow un anno prima.
 
Per quanto riguardava Fried, era una storia completamente a sé stante. Per qualche motivo con lui riusciva a parlare davvero di tutto. Forse perché non lo giudicava, perché si sentiva capito e aveva sempre le parole giuste per lui, non sapeva nemmeno lui quale fosse esattamente il motivo. Ma era un buon amico e i pomeriggi con lui non erano mai noiosi. In effetti, ormai per Laxus era normale andarlo a cercare per allenarsi o parlare di magia, per poi passare a parlare di qualunque altra cosa. Fried gli aveva raccontato della sua famiglia e Laxus gli aveva parlato di suo nonno e suo padre. Ogni volta che aveva un problema il primo pensiero di Laxus era Fried e ormai passava più tempo a casa sua che nella propria.
 
Lanciò un’occhiata al ragazzo e si accorse che si era addormentato. Ridacchiò piano, fortuna che stava solamente riposando gli occhi. Allungò una mano verso i suoi capelli e gli spostò la frangia dal viso, sentendo uno strano affetto salirgli in corpo e una voglia improvvisa di stringerlo a sé. Si sorprese e si spaventò da solo dei suoi stessi pensieri e ritirò la mano indietro immediatamente, come se si fosse appena bruciato. Lo osservò ancora un po’ ben sapendo di doverlo svegliare e lo scrollò leggermente per la spalla.
 
-Ei, svegliati- gli disse.
 
-Mm…dopo- mugolò Fried e Laxus ridacchiò a vederlo così. Lo scrollò ancora un po’ ma Fried non si svegliava, alla fine decise di portarlo lui stesso. Lo prese in braccio, ma quando si alzò in piedi rimase per un po’ fermo con l’amico tra le braccia sentendo il calore salirgli al volto pensando inevitabilmente a quanto fosse piacevole tenerlo così vicino. Scosse la testa cercando di allontanare quei pensieri e arrivò a casa dell’amico adagiandolo sul letto delicatamente per non svegliarlo. Lo coprì con le coperte e si soffermò a guardare il suo volto rilassato.
 
“Chissà come sarebbe baciarlo” si ritrovò a pensare e avvampò di botto sgranando gli occhi a quel pensiero. Ma a che cazzo pensava? Stava pensando a Fried come se fosse una ragazza! Voleva baciarlo e si sentiva attratto da lui come se fosse una ragazza! Scosse la testa nervoso. “È che Fried ha i capelli lunghi e assomiglia a una ragazza, sì, è per questo che penso a lui così” pensò convinto. Ma non poteva mentire a sé stesso, gli piacevano i muscoli di Fried, i suoi bicipiti muscolosi, i suoi addominali e chissà cosa c’era sotto a quelli addominali. “Sto impazzendo” pensò nervoso Laxus. Fried era un ragazzo, un maschio, che cazzo. Non poteva pensare così a lui. No, era solo stanco, tutto qua. Irritato uscì dalla stanza.
**********
 
No, non c’era modo che dicesse quelle cose davanti a tutti. La sua storia con Fried era solo sua e non era nemmeno sicuro che se ne fosse accorto quella notte. Anche se, a ben pensarci, era da quella notte che aveva cominciato a vedere l’amico sotto una luce diversa.
-Quindi?- chiese Mirajane.
-Quindi fatti i cazzi tuoi- rispose secco Laxus.
-Mira, vieni un attimo con me, ho delle cose da mostrarti che ti piaceranno- disse Makarov alzandosi. La barista corrugò la fronte ma seguì il vecchio camminando giù per le scale.
-Comunque avete una bella amicizia voi quattro- disse Lucy. Bickslow annuì.
-Certo, ormai ci consideriamo più fratelli che altro. Beh, tranne Laxus e Fried- ridacchiò.
-Eppure sembravate solo degli stronzi da fuori- commentò Kana.
-Non siamo mai stati dei tipi estroversi- spiegò Bickslow -Preferivamo stare per contro nostro, è già tanto che abbiamo deciso di aprirci con Laxus in effetti-.
 
Makarov e Mirajane tornarono e la ragazza aveva un sorriso enorme sul volto e gli occhi scintillanti.
-Oddio, dovete vedere queste- disse loro.
-OH CAZZO!- esclamò Kana afferrando una foto -Questi sono Laxus e Fried da giovani?- esclamò sorpresa e tutti si avvicinarono, perfino i due diretti interessati. La foto rappresentava i due ragazzi che dormivano abbracciati l’uno accanto all’altro.
-Ihih, altro che temibili Raijinshuu- ghignò Gajeel.
-Queste da dove spuntano?- sbottò Laxus prendendo un’altra foto di lui e Fried seduti uno di fronte all’altro quando erano più giovani. Makarov ridacchiò.
-Pensavi che non sapessi della vostra relazione?- fece divertito. Fried arrossì leggermente ma aveva un sorriso sul volto mentre osservava le foto di loro due. Laxus invece era più imbarazzato e irritato.
-Ci hai spiati?- chiese allibito.
-Certo che no, non volevo sapere che combinavate- rise Makarov e Laxus arrossì.
-Vecchio bastardo- commentò sotto le risatine di Mirajane e Kana.
-Quindi vi siete messi assieme da giovani?- chiese Mirajane sorpresa.
-Ohhh, questi siete voi due che vi baciate- trillò Juvia emozionata. Tutti si voltarono verso la foto che teneva in mano ed effettivamente ritraeva i due ragazzi, peccato che le loro figure fossero molto lontane.
-Ci stavi spiando sul serio- sbottò Laxus.
-Non dire sciocchezze, ero solo contento di vederti felice- disse Makarov -Comunque dovresti essere contento di avere queste foto, sono tutte tue- Laxus sbuffò, effettivamente era bello ricordare i vecchi tempi, ma non era molto contento che tutti potessero vederle.
-Quando vi siete baciati la prima volta?- chiese Juvia emozionata, Fried alzò lo sguardo su di lei e poi ridacchiò.
-Non lo diremo- sbottò Laxus subito -E sta zitto anche tu- ringhiò addosso al proprio ragazzo.
-Eddai baby, non può essere peggio del tuo primo bacio o del tuo primo appuntamento- rise Bickslow.
-Beh, è successo qualcosa di simile- disse Fried con un sorrisetto divertito e poi si voltò verso Laxus, che incrociò le braccia e sbuffò.
-Eddai, ora siamo curiosi- insistette Evergreen. Laxus alzò gli occhi al cielo.
-Mi dovete una cena per questo racconto- li avvisò e Mirajane annuì subito.
 
*****Primo bacio*****
 
Era da un po’ che Laxus ci pensava ma non riusciva mai ad approfittare di una situazione. Sapeva da Evergreen che quando la ragazza si innamorava fantasticava di avere un primo bacio speciale, una dichiarazione d’amore degna di una fata e anche se Laxus fingeva sempre di non ascoltarla quando parlava di quelle smancerie, ultimamente aveva prestato attenzione. Non che fosse innamorato. No, affatto. Semplicemente voleva baciare Fried. Era un po’ agitato perché non sapeva come l’amico l’avrebbe presa ma cavolo, ultimamente gli pareva che anche l’amico fosse più vicino a lui. Insomma, il giorno prima Fried gli aveva dato un bacio sulla guancia. Se Laxus ci pensava sentiva ancora le farfalle allo stomaco e il rossore salirgli sulle guance. Ma era stato talmente veloce che Laxus voleva di più. Anche ogni volta che Fried gli spiegava le magie non riusciva più a stare concentrato, perché si perdeva a godere della sua vicinanza, delle loro braccia e mani che si toccavano, del profumo dell’amico e cavolo, Laxus in quei momenti voleva solo allungare un braccio e stringerlo a sé.
 
Quel giorno era il giorno della fioritura, in cui in gilda organizzavano una festa tutti assieme giocando al Bingo. Nessuno di loro aveva voluto partecipare e anche se il nonno lo aveva stressato a lungo, alla fine Laxus aveva preferito passarlo con i Raijinshuu lontano dal resto della gilda. Era stata Evergreen a trovare la posizione ideale, in modo da poter osservare i ciliegi arcobaleno pur stando lontani dagli altri ragazzi, in modo che nessuno li vedesse. Fried aveva preparato il cibo e Bickslow aveva portato un gioco da tavolo.
Il pomeriggio con loro fu piacevole e i ragazzi giocarono a diversi giochi da tavolo, finché non si fece sera ed Evergreen si alzò in piedi indicando loro gli alberi con i petali color arcobaleno.
 
-Guardate che belli!- esclamò con gli occhi che le luccicavano dalla meraviglia. I tre ragazzi si voltarono a osservarli.
 
-La natura sa essere meravigliosa- mormorò Fried con un leggero sorriso sul volto. Laxus si voltò verso di lui e sentì uno strano calore allo stomaco, il ragazzo sentendosi osservato si voltò e il biondo dissimulò il tutto incrociando le braccia.
 
-Che cazzata- bofonchiò.
 
-Vuoi sapere perché prendono quel colore? Dipende da una combinazione tra l’Ethernano e la linfa magica che scorre nei ciliegi proprio in questo periodo…- iniziò Fried prima che Evergreen gli sbattesse il ventaglio in testa.
 
-Non rovinare l’atmosfera- gli disse irritata e Fried le lanciò un’occhiataccia.
 
-Non sto rovinando niente-.
 
-A nessuno interessa delle tue chiacchiere- sbottò la ragazza -Goditi il paesaggio e basta- gli sibilò addosso.
 
-Guarda che la spiegazione della bellezza non toglie nulla alla bellezza stessa. Anzi, semmai aggiunge spessore e ti permette ammirarla meglio- le disse il mago delle rune convinto.
 
-Giuro, ti pietrifico-.
 
-Per una volta sono d’accordo con Evergreen- fece Bickslow. Fried sbuffò e incrociò le braccia.
 
-Come vi pare, rimanete nella vostra ignoranza- borbottò offeso. Laxus accennò un mezzo sorriso divertito e voltò di nuovo lo sguardo verso i ciliegi, ammettendo almeno a sé stesso che era un bello spettacolo. Si godette l’aria della sera finché Bickslow non rovinò tutto.
 
-Beh, continuiamo il gioco?- domandò.
 
-Razza di idiota, sta zitto e goditi il paesaggio- lo rimbeccò subito Evergreen -Queste cose non si vedono tutti i giorni-.
 
-Sono solo alberi- fece il mago Seith.
 
-Lo sapevate che i ciliegi di Magnolia sono considerati…- cominciò di nuovo Fried ed Evergreen si mise le mani tra i capelli.
 
-Giuro, siete due insensibili!- esclamò -Laxus, almeno a te piacciono?- sbottò sperando in un suo appoggio.
 
-Uhm…li vedi ogni anno- le fece notare.
 
-Ahhh, insopportabili. Uomini- sibilò e offesa si sedette lontana da loro accucciandosi e osservando i colori che brillavano nella notte. Fried e Bickslow si lanciarono un’occhiata sentendosi un po’ in colpa e poi i due frugarono nella sacca di Fried. Laxus li osservò un po’ confuso e vide che Bickslow stava tirando fuori un ramoscello con dei fiori di ciliegio colorati delle tonalità dell’arcobaleno. I due ragazzi si avvicinarono all’amica.
 
-Abbiamo preso questo per te- le disse Fried. Evergreen si illuminò in volto e sorrise loro.
 
-È bellissimo- disse con gli occhi luccicanti e i ragazzi soddisfatti la lasciarono sola mentre si godeva ancora per un po’ di minuti lo spettacolo davanti a sé. Laxus si chiese se avesse dovuto anche lui regalare un ramoscello a Fried e subito l’idea gli scaldò le guance. Scosse la testa per levarsela di mente e si concentrò sul gioco. Quando si fece abbastanza tardi i ragazzi decisero di tornare ognuno nella propria casa.
 
-Uhm…cosa stavi dicendo della magia dei ciliegi?- chiese Laxus a Fried quando rimasero soli a camminare per le strade di Magnolia. Il mago si illuminò in volto a quella domanda e cominciò a spiegargli entusiasta come funzionava la magia e il motivo per cui si coloravano in quel modo. Il biondo onestamente non ci capì molto ma rimase in silenzio ugualmente, la voce dell’amico lo rilassava ed era bello vederlo così allegro ed entusiasta, come ogni volta che parlava di magia.
 
-Quindi si può anche sentire la magia che scorre negli alberi- concluse Fried.
 
-Vuoi andare a sentirla da vicino?- gli propose Laxus e Fried alzò lo sguardo sorpreso.
 
-Oh…sarebbe carino- disse con un accenno di sorriso, così i due cambiarono direzione avvicinandosi a un ciliegio, stando ben attenti a non incrociare nessun loro compagno di gilda. Per fortuna a quell’ora c’erano poche persone in giro. Fried si avvicinò a un ciliegio e posò la mano sopra.
 
-Non vuoi sentire anche tu?- gli chiese. Laxus un po’ a disagio si avvicinò e posò la mano sull’albero.
-È come la meditazione, solo che devi concentrare la tua attenzione sulla mano- gli spiegò Fried. Laxus annuì e ci provò ma non era molto concentrato a causa del ragazzo lì accanto, Fried dovette accorgersene perché parlò di nuovo.
-Se chiudi gli occhi ti concentri meglio- Laxus seguì il suggerimento e chiuse gli occhi, cercando di allontanare i pensieri dell’amico e concentrarsi sulla propria mano, sentendo finalmente la magia scorrere sotto le sue dita. Sorrise leggermente e posò anche l’altra mano. Gli piaceva la sensazione della magia che gli scorreva nelle vene, perciò anche sentire quell’energia sotto le sue dita lo entusiasmava. Aprì gli occhi e si voltò verso Fried, che con un sorriso leggero lo stava guardando con le guance leggermente arrossate. Forse era solo il colore riflesso dei fiori di ciliegio.
 
-L’hai sentita?- chiese Fried e Laxus annuì staccando le mani dall’albero.
 
-Sì- disse, fece per mettersele in tasca, poi però cambiò idea. Non gli serviva nemmeno fare un passo in avanti, erano già abbastanza vicini. Posò una mano sul fianco di Fried attirandolo verso di sé un po’ troppo bruscamente, si chinò verso di lui e si fermò un attimo incrociando i suoi occhi, forse per essere sicuro che non si tirasse indietro. Fried però rimase immobile mentre i suoi occhi si sgranavano e un rossore correva sulle sue guance. Laxus a quel punto annullò la distanza tra loro e catturò le sue labbra.
 
Il bacio fu tenero e incerto, Laxus non era ancora sicuro che Fried lo volesse perché anche se l’amico non si stava tirando indietro non stava neanche ricambiando. A quel punto si separò, stava per tirare fuori una scusa quando sentì le braccia dell’amico avvolgersi attorno al suo collo e il corpo di Fried spiaccicarsi addosso al proprio mentre le loro labbra si incontravano di nuovo. Questa volta con più vigore, Fried muoveva le labbra come se non avesse aspettato altro e Laxus lo sentì chiaramente mentre si allungava verso di lui per avere un contatto maggiore.
Il biondo si ritrovò a sentire le dita di Fried sul suo collo, i loro petti che si scontravano e il sapore e il profumo di Fried sempre più intensi. Una scarica di adrenalina gli attraversò tutto il corpo e se lo strinse ancora più addosso euforico da quell’intenso bacio.
 
Tutto questo finì quando l’albero crollò addosso a loro. Laxus non ebbe nemmeno il tempo di accorgersene che i due ragazzi si ritrovarono distesi a terra con un tronco sopra di loro, Fried sotto Laxus e il biondo che boccheggiava per l’improvviso colpo alla schiena. Si guardarono un attimo negli occhi confusi e poi Fried parlò.
 
-Perché hai colpito l’albero?- chiese. Laxus sbatté per un attimo le palpebre ancora stordito sia dal bacio che dall’albero che aveva sulla schiena.
 
-Non l’ho colpito- disse dopo un po’ mentre con un braccio spostava il tronco da sopra di sé mettendosi seduto sull’erba e rendendosi conto che si era eccitato un po’ troppo. Dannazione, era colpa di Fried che gli si era spalmato addosso e lo aveva baciato così famelicamente. Non lo aveva previsto! Laxus osò lanciare un’occhiata a Fried, la cui espressione perplessa si trasformò in un sorrisetto divertito.
-Non è quello che pensi- ringhiò Laxus, mentre Fried ridacchiava leggermente e Laxus si sentiva sempre più imbarazzato e nervoso.
 
-Hai perso il controllo della tua magia- disse Fried con un leggero divertimento nel tono di voce.
 
-No. Fottiti- sbottò Laxus e fece per alzarsi ma una mano di Fried lo fermò.
 
-Scusa- disse lui -Non volevo, davvero- gli disse sincero e, nonostante avesse ancora un tono leggermente divertito, era rosso tanto quanto Laxus e, in fin dei conti, era stato lui a baciarlo così prepotentemente. Il biondo rimase perciò seduto scrutandolo negli occhi.
-Io…è stato bello- mormorò Fried mentre il volto si faceva sempre più rosso. Laxus non riuscì a trattenere un sorriso euforico e si chinò di nuovo su di lui, unendo per la terza volta le loro labbra.
**********
 
Laxus non si era soffermato troppo sui dettagli e di certo non aveva raccontato tutto ciò che aveva provato quando Fried gli si era spalmato letteralmente addosso, ma il fatto che avesse abbattuto un albero fu esilarante per tutti i compagni di gilda che risero divertiti. Laxus li guardò un po’ imbarazzato, ma gli bastò voltarsi verso Fried e vedere il suo sorriso dolce per fregarsene altamente. Il mago delle rune si sporse verso di lui.
-Perlomeno non ce lo dimenticheremo mai- gli sussurrò in modo che fosse l’unico a sentire e il biondo ridacchiò, quello sarebbe stato impossibile da dimenticare.
-Quindi da quel momento vi siete messi assieme?- chiese Mirajane curiosa.
-No-.
-E quand’è che vi siete messi assieme?- domandò Kana.
-Oh questo è un vero mistero anche per me- rise Fried e Laxus alzò gli occhi al cielo.
-Che intendi?- chiese Lucy confusa. Fried ridacchiò mentre Laxus sbuffò seccato.
-Questa si sta rivelando la sera in cui si sparla di me- borbottò il biondo affatto contento.
 
*****Vuoi essere il mio ragazzo?*****
 
Laxus osservava sconcertato Fried davanti a sé. Gli aveva appena tirato un pugno in pieno stomaco, e Laxus ancora non ne capiva il motivo.
 
-Quale cazzo è il tuo problema?- sbottò Fried e preparò un altro pugno pronto a colpirlo.
 
-Vuoi calmarti?- sbottò Laxus.
 
-Calmarmi? Ti prenderò a pugni finché non mi chiederai scusa- sbottò Fried.
 
-Scusa per cosa?- chiese Laxus confuso. Dannazione, Fried era davvero strano, e sì che lo aveva perfino difeso da quel bastardo che aveva provato a mettergli le mani addosso. Fried sgranò gli occhi.
 
-Non te ne rendi nemmeno conto! Mi hai messo in imbarazzo davanti a tutto il bar!- esclamò. Laxus inarcò un sopracciglio, non vedendo come lo avesse fatto. Si era solo messo in mezzo quando un ragazzo ci aveva provato con Fried, chiarendo a tutti i presenti che il ragazzo era suo. Ok, forse avrebbe dovuto evitare di prenderlo sulle spalle e uscire dal bar come se fosse un trofeo, ma cazzo, c’erano dei ragazzi che lo stavano guardando famelicamente non vedendo l’ora di strusciarsi addosso a lui. Tutto quello perché Bickslow aveva deciso di uscire in un locale gay, in modo che potessero divertirsi senza dover preoccuparsi che qualche ragazzo ci provasse con Evergreen. Laxus aveva pensato fosse una buona idea, prima che quel bastardo toccasse il suo Fried.
 
-Ho solo chiarito a tutti che sei mio-.
 
-Io non sono un oggetto!- sbottò Fried -E non sono tuo!- esclamò adirato. Laxus sbuffò seccato, si era spiegato male.
 
-Sei il mio ragazzo- precisò a quel punto. Fried lo guardò allibito sbattendo le palpebre confuso.
 
-Da quando, scusa? Non mi pare che ne abbiamo mai parlato- fece e Laxus si irrigidì. Passavano tutti i pomeriggi a baciarsi, ogni volta che si vedevano per allenarsi finivano per passare il tempo pomiciando ovunque si trovassero. Era ovvio che stessero assieme!
 
-È così e basta- grugnì irritato Laxus.
 
-Non è qualcosa che decidi tu da solo, dovresti almeno chiedermelo- sbottò Fried.
 
-Tanto avresti detto di sì- fece Laxus e con un ghigno gli si avvicinò facendolo indietreggiare con la schiena addosso al muro. Laxus posò il braccio sopra di lui bloccandolo con il proprio corpo e facendolo arrossire come solo lui riusciva. Osservò soddisfatto come deglutiva nervoso da quella vicinanza. Oh sì, Fried era suo, fine della questione. Poteva vedere da solo quanto si agitava in sua presenza.
 
-Non puoi darlo per scontato- obiettò Fried voltando lo sguardo. Laxus inarcò un sopracciglio.
 
-Avresti detto di no?- lo sfidò allargando il ghigno, notando come Fried stava combattendo contro sé stesso per non arrendersi. Ma si sarebbe arreso, era il suo ragazzo ed era ovvio che avrebbe detto di sì. “E se non vuole?” si chiese per un attimo in panico, ma non lo mostrò mantenendo gli occhi su di lui.
 
-Dato che ti sei fidanzato senza dirmelo, potrei mollarti senza dirtelo- ringhiò Fried a quel punto fissandolo di nuovo negli occhi. Laxus corrugò la fronte un po’ incerto, Fried era davvero arrabbiato. Si chiese se fosse stato troppo arrogante, ma cazzo, a Fried piaceva! Lo vedeva, Fried faceva qualunque cosa per lui! Però ora era arrabbiato. “Non mi lascerà” pensò in panico. No cazzo, no.
 
-Uhm… vuoi mollarmi?- chiese incerto. Fried incrociò le braccia.
 
-Non siamo nemmeno mai stati a un appuntamento!- esclamò Fried e Laxus inarcò un sopracciglio.
 
-Siamo usciti molte volte assieme- ribatté, seppur debolmente questa volta.
 
-Ma non erano appuntamenti! Non mi hai mai chiesto di uscire, mi hai solo preso e hai detto che avevi fame. Non puoi comportarti così!- esclamò Fried.
 
-Se non volevi venire potevi dirmelo- borbottò Laxus. Davvero non lo capiva. Bene, forse non gli aveva mai chiesto niente, ma comunque si vedevano ogni pomeriggio! Che cazzo, aveva un cervello ed era uno dei maghi più intelligenti che conoscesse, che capisse le cose da solo.
 
-Non è questo il punto- sbottò Fried e prese un respiro profondo -Se vuoi stare con me, dovresti chiedermelo e aspettare una mia risposta, non pretendere tutto come se ti fosse dovuto- disse più calmo. Laxus sbuffò. Odiava chiedere. Lui non chiedeva nulla. Lui ordinava e la gente lo seguiva, punto. Tese la mascella nervoso. Forse per Fried poteva farlo… No, Fried lo avrebbe seguito, glielo aveva promesso. Ma se avesse cambiato idea? Oddio, Laxus non poteva sopportare il pensiero che se ne andasse.
 
-Uhm… vuoi stare con me?- chiese a quel punto imbarazzato mentre le guance gli si arrossavano. Fried sorrise.
 
-Certo!- esclamò. Laxus emise un leggero sospiro di sollievo, poi però lo fissò malamente.
 
-Vedi che avevo ragione, avresti detto di sì!- sbottò. E lui si era pure preoccupato che lo rifiutasse!
 
-Non potevi saperlo- ribatté Fried -E se vuoi un appuntamento con me, faresti meglio a chiedermelo e magari chiedermi anche dove vorrei andare, non trascinarmi dove va a te- fece. Laxus grugnì.
 
-Bene, ti va di uscire a un appuntamento? E dove vuoi andare?- sbottò nervoso ignorando il calore che sentiva sul viso. Fried sorrise soddisfatto.
 
-Certo che mi va, e decidi pure tu il posto- rispose contento.
 
-Che cazzo, non serviva chiedertelo!- esclamò Laxus.
 
-Certo che serviva, adesso hai la certezza che va anche a me- gli disse Fried soddisfatto.
 
-Lo sapevo già- borbottò Laxus irritato. Maledetto Fried, lo aveva messo in imbarazzo per niente!
**********
 
-Le tue capacità sociali sono veramente imbarazzanti- rise Kana e Laxus alzò gli occhi al cielo.
-Oh che bello! Un amore nato da giovani!- trillò Juvia osservando una foto dei due ragazzi e poi la girò verso di loro, li rappresentava mentre dormivano assieme -Dormivate spesso assieme?-.
-Sì, li beccavo sempre- fece Makarov e Laxus grugnì.
-Vedi che ci spiavi, lì eravamo a fare un campeggio, ci hai seguiti- lo accusò e Makarov ridacchiò.
-Ero solo un po’ curioso e mi piaceva vederti ridere-.
Fried prese la foto che Juvia gli mostrava in mano, e sorrise teneramente. Anche se era strano pensare che Makarov li avesse seguiti era davvero contento di avere quelle foto, e quella in particolare gli ricordava i sogni di cui parlavano, il futuro che sognavano assieme quando erano giovani.
 
*****Il nostro futuro*****
 
Fried si svegliò rabbrividendo e si guardò attorno. Si ricordò di essere andato in campeggio con Laxus, ma il ragazzo non era più lì. Si mise seduto e afferrò il proprio intimo e il proprio pigiama vestendosi, sorridendo leggermente al ricordo di ciò che avevano fatto qualche ora prima. Ripensò a come Laxus lo aveva spogliato, a come lo aveva baciato, a come i loro corpi nudi erano stati a contatto, alle loro mani e a come si erano toccati intimamente. Era stato magico, la sera più bella della sua vita. Si sentì arrossire e si portò le mani davanti agli occhi, quasi ancora non credendoci. Laxus era stato così dolce e se Fried ripensava alle sue parole sentiva ancora il cuore battergli all’impazzata nel petto. Si ridestò dai suoi pensieri e uscì dalla tenda cercando il ragazzo. Lo trovò subito: era seduto in silenzio a pochi metri dalla tenda. Gli si avvicinò.
 
-Non dormi?- gli chiese e Laxus gli sorrise leggermente, tanto che Fried si sentì sciogliere.
 
-Pensavo- fece il biondo e Fried si accoccolò più vicino a lui, sentendosi arrossire quando Laxus gli passò una mano sulle spalle stringendolo al suo fianco. -Al nostro futuro-.
 
-Nostro?- balbettò Fried sgranando leggermente gli occhi. Quello era… bello.
 
-Sì, a quando diventerò il Master della gilda. Tu ci sarai, no?- chiese un po’ incerto.
 
-Certo!- esclamò subito Fried. Ci sarebbe sempre stato, glielo aveva promesso e anche se non lo avesse fatto gli sarebbe stato accanto comunque per sempre. Non importa cosa, lui voleva stare con lui, ovunque Laxus decidesse di andare.
-Diventerai il Master di Fairy Tail e ripoterai la gilda al suo splendore. Sarai il mago più potente di tutti e mostrerai a tutti la tua vera forza- disse emozionato.
 
-E tu sarai la mia spalla destra- disse Laxus -Saremo i due maghi più potenti- Fried lo osservò sorpreso. La spalla destra di Laxus. Si fidava così tanto di lui? Sentì il cuore riempirsi e annuì.
 
-Lo saremo- disse convinto.
 
-Saremo sempre assieme- disse Laxus. Fried sentì il cuore battere all’impazzata nel petto e annuì. Sempre. Non si sarebbero mai separati.
**********
 
Quel futuro non si era avverato. Avevano fallito, erano stati separati per un lungo periodo, avevano litigato, ma avevano superato ogni difficoltà ed ora erano lì assieme.
-Perché non lo avete detto a nessuno?- chiese Kana.
-Non pensavamo fosse necessario- spiegò il mago delle rune poggiando la foto nello scatolone per non farsi prendere dalla malinconia. Quando erano giovani e idioti e sognavano un futuro diverso, ignari delle difficoltà che avrebbero dovuto affrontare. Ma adesso Fried era contento del loro futuro assieme, e non avrebbe cambiato nulla.
-In effetti, anche secondo me è palese che stiano assieme- concordò Evergreen. Lucy non poteva che darle ragione e darsi della stupida per non essersene mai accorta. Aveva sempre dato per scontato che Fried stesse vicino a Laxus perché fosse solo lui ad avere una cotta, ma in effetti Laxus non era uno stupido e se glielo lasciava fare evidentemente aveva un interesse per lui. Inoltre, passavano tantissimo tempo assieme.
-Juvia ha una domanda- disse la maga dell’acqua a un certo punto e tutti si voltarono verso di lei -Quando vi sposerete?-.
La maggior parte dei ragazzi la guardò come se fosse impazzita. Ma d'altronde, si trattava pur sempre di Juvia, la romanticona per eccellenza. Lucy si voltò verso Laxus e Fried pensando che sarebbero stati imbarazzati, ma i due ragazzi stavano sorridendo tranquilli.
-Mi sorprendo che nessuno lo abbia ancora visto- disse Fried. Lucy corrugò la fronte, poi abbassò lo sguardo sulle loro mani incrociate e notò un anello al dito di Laxus. Sgranò gli occhi.
-Un anello!- esclamò senza riuscire a trattenersi. Il biondo ghignò.
-Oh mio dio!-
-Quando è successo?-
-Come glielo hai chiesto?-
-Tu Bickslow lo sapevi?-
-E tu Ever?-
-Hai chiesto prima al Master, vero?-
-Quando sarà il matrimonio?-
-Dovete assolutamente dirci tutto!- trillò infine Juvia emozionata.
Laxus e Fried si guardarono, pensando che quella sarebbe stata un’altra storia.





 
***********
Nota finale: Se qualcuno se lo chiede, ovviamente Bickslow ed Evergreen lo sapevano già ed hanno aiutato Fried nella ricerca dell’anello. E sì, Fried ha chiesto al Master prima di chiedere la mano a Laxus. Era da tempo che volevo scrivere una storia sui Raijinshuu e alla fine ne è uscita questa mini-long. Grazie davvero a tutti voi che siete arrivati fino a qui. Alla prossima <3
Angie
   
 
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