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Autore: _L_Black_    22/03/2021    1 recensioni
James e Lily Potter sono morti, lasciando dietro di loro la disperazione e la gioia per una guerra finita.
Ma quella notte, anche un'altra famiglia fu spezzata dai seguaci del Signore Oscuro.
Sirius Black è ad Azkaban e sua moglie brutalmente uccisa dai mangiamorte, lasciando la loro unica figlia in mano agli ultimi parenti rimasti.
Orion e Walburga Black.
Alyssa Black crescerà con gli ideali della purezza, con una voce dentro di lei che urla "libertà" e la voglia di scoprire cosa sia davvero successo quella notte.
La guerra l'aspetta e Alyssa è pronta a combatterla per i suoi ideali.
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Orion Black, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Capitolo 37
 
L'arrivo di maggio portò la notizia di una studentessa aggredita nei sotterranei. Questa era stata trovata dalle sue stesse compagne di stanza, preoccupate di non vederla tornare e la mattina successiva auror e obliviatori del ministero girovagavano per la scuola alla ricerca di informazioni. Per salire al piano terra, era passato proprio nel punto in cui avevano trovato la ragazza e il sangue era ancora ben visibile sul pavimento. Nessuno sapeva chi mai potesse essere la studentessa aggredita ma un'idea se la fece, quando quella mattina salì in Sala Grande per la colazione prima di Hogsmeade. Il tavolo dei Grifondoro era stranamente silenzioso, persino i gemelli Weasley non facevano il loro solito siparietto del sabato. Si era messo a scrutare la tavolata rosso-oro come faceva ogni mattina e si sorprese, nel non vedere nessuna delle amiche di Alyssa né tantomeno lei.
 
-Si sa chi sia la ragazza aggredita?- chiese Andrew, sedendosi accanto a lui.
 
-Sicuramente una Grifondoro- rispose Terrence, versandosi del succo di zucca. -Hai visto Astoria? Dobbiamo uscire ma vedo che non è ancora arrivata-
 
-No, Tracey mi ha detto che ieri sera sua sorella e le sue compagne di stanza hanno fatto festa per il compleanno di Briseide. Dai arriverà- rispose Andrew sorridendogli.
 
Terrence annuì e continuò a fare colazione. Nella sala non si parlava d'altro, c'era chi affermava che la ragazza era stata torturata e chi invece, blaterava che si fosse inventata tutto per questioni di cuore. I Serpeverde tuttavia, avevano visto il sangue rappreso sul muro e alla seconda opzione non potevano crederci poi molto. Lanciò un'occhiata all'ingresso e fece segno a Andrew di guardare anche lui, Tracey stava parlando con Lavanda Brown alla porta. Da quando c'era stata la seconda prova, la Grifondoro e la Serpeverde avevano preso a chiacchierare spesso e Tracey, si era persino proposta come nuova compagna di banco della ragazza quando questa aveva litigato con Calì. Vide Lavanda afferrare dei zuccotti di zucca dal tavolo di Grifondoro e uscire di corsa dalla Sala mentre Tracey si avvicinava a loro, scura in volto.
 
-La ragazza aggredita è la Black- esclamò Tracey a voce bassa.
 
Terrence e Andrew si lanciarono un'occhiata e si avvicinarono di più a Tracey, per ascoltarla meglio.
 
-Ma c'è di più, le hanno obliviato i ricordi. Ecco perché ci sono gli auror in giro per la scuola, stanno chiedendo a tutti i ragazzi del settimo anno dove fossero e se lo sanno usare. Credono che sia uno studente ma secondo Lavanda no. Orion Black è furioso-
 
I due ragazzi sgranarono gli occhi, al suono di quelle parole. Quel tipo di incantesimi erano difficili da fare e cosa non da poco, gli studenti del settimo li imparavano verso la fine dell'anno.
 
-Come sta?- chiese Terrence, con tono di voce moderato.
 
-Bene, mi ha detto che dovrebbe uscire tra poco dall'infermeria ma non è il caso che venga qui oggi. Rimarrà nella sua stanza, se ti muovi la riesci ancora a beccare-
 
Terrence si alzò di scatto dal tavolo e uscì a passo svelto dalla Sala Grande. Era stata schiantata proprio a pochi passi dal magazzino di Piton e non poteva non pensare che l'artefice dell'aggressione, fosse proprio il ladro di ingredienti. Arrivò alle scale principale e salì al primo piano, corse lungo il corridoio e arrivò davanti la porta dell'infermeria ma dovette fermarsi lì, quando incrociò gli occhi grigi di Orion Black. L'uomo stava parlando con Madama Chips ma nel momento in cui si accorse di Terrence, la congedò gentilmente e si avvicinò a lui a passo deciso.
 
-Buongiorno, signor Black- esclamò Terrence, guardando l'uomo fisso negli occhi.
 
-Terrence- rispose Orion, con tono laconico. -C'è qualche motivo per cui tu sia qui?-
 
-Volevo sapere come sta Alyssa- disse con tono deciso.
 
-Bene, ora puoi andare- esclamò Orion laconico. -Ha bisogno di riposo e non di chiacchiere-
 
In quel momento esatto, da uno dei separé uscirono Hermione, Ginny, Lavanda, Potter e Weasley. Ma non gli fu difficile vedere il capo fasciato di Alyssa. I due Grifondoro sorreggevano l'amica, evidentemente ancora intontita dalla botta in testa che aveva preso. Fece per avvicinarsi ma Orion Black gli sbarrò la strada, con il braccio.
 
-Ho detto, Terrence- il suo tono di voce lo fece rabbrividire. -Che mia nipote non ha bisogno di chiacchierare. Se ricordo bene la tua Sala Comune è nei sotterranei, vedi di tornarci-
 
Terrence spalancò gli occhi, non aspettandosi una risposta così da un uomo purosangue ma non disse niente e si voltò per uscire dall'infermeria.
 
-Aspetta Terrence!- gli urlò Lavanda, correndo verso di lui.
 
Passò Orion Black e lo salutò calorosamente, promettendogli di passare a Grimmauld Place per continuare i loro discorsi sulla politica di Caramell e si avvicinò al ragazzo. Lo prese per un braccio e lo portò a lato del corridoio per avere più privacy. Nel frattempo, Orion disse alcune parole ad Alyssa, questa annuì e uscì dalla stanza sorretta da Potter. Non lo degnò di uno sguardo e questo gli dispiacque non poco, ma si rendeva conto che non era in forze.
 
-È stanca e spossata- gli disse Lavanda con tono gentile, intuendo cosa stesse pensando. -Stanotte è stata ascoltata dagli auror e dagli obliviatori, solo ora può riposare-
 
-Hai parlato con Piton?- chiese Terrence, ignorando le parole della ragazza. -Mi sembra ovvio che sia stato il nostro ladro-
 
-Sì e mi ha detto di lasciare perdere. Niente più ronde per scoprire chi è stato, penso che non voglia avere nessuno sulla coscienza-
 
Terrence lanciò un'occhiata a Orion Black, che ora si stava avviando alle scale principali sicuramente diretto all'ingresso.
 
-Orion è solo preoccupato, lascialo stare. Pensa che stanotte ha messo a tacere Silente con poche semplici parole- gli spiegò Lavanda e fece segno al ragazzo di avviarsi anche loro verso le scale.
 
-Lo chiami per nome?- gli chiese Terrence, sorpreso.
 
-Beh ovvio, ci vado spesso a casa di Alyssa e con Orion ci facciamo lunghe chiacchierate che spaziano dalla politica alla Divinazione-
 
-Sai Brown, devo ammettere che sei davvero piena di sorprese- disse Terrence, sorridendole sorpreso.
 
Lavanda sorrise e si avviò alla rampa di scale che portavano alla Torre di Grifondoro. -Anche tu, Higgs non sei poi così male-
 
~
 
Con il passare di maggio, ben presto i discorsi sull'aggressione furono rimpiazzati dal gossip del periodo. Cedric Diggory e Cho Chang avevano ufficializzato la loro storia anche con le famiglie. Dal canto suo se ne importava ben poco di quei gossip, in quel periodo stava aiutando Astoria con l'esame di Trasfigurazione e passava la maggior parte del suo tempo libero con lei. Nonostante tutti i dubbi e i sentimenti contrastanti che provava, passare il tempo con Astoria era particolarmente stimolante. Era intelligente e totalmente diversa dalla sorella maggiore, i loro discorsi spaziavano dalla letteratura alla scuola fino allo sport. In quei momenti si ricordava il perché l'avesse baciata l'estate precedente.
 
-Ho bisogno di una pausa, andiamo a prendere il tè su in Sala Grande?- gli chiese Astoria, alzandosi dal tavolo.
 
Erano rimasti in Sala Comune a studiare quel giorno, a discapito di ciò che facevano gli altri, Terrence non amava studiare fuori. O meglio, lo faceva ma in autunno, quando il parco era vuoto a causa del freddo. Lui amava la brezza gelida che l'umidità del lago emanava e la solitudine lo portava a dare il massimo, nello studio. Terrence le sorrise e annuì, concorde anche lui a fare una pausa. I due ragazzi uscirono mano nella mano e Astoria iniziò a raccontare di come Persephone Warrington e Lise avessero convinto Briseide Montague a dichiararsi a Draco, con scarsi risultati. Terrence ridacchiò mentre Astoria raccontava della rissa che ne era scaturita in dormitorio, ma non disse altro. Una cosa che non gli piaceva di Astoria erano i suoi amici e quando poteva, tentava sempre di evitare i discorsi che li includevano. Decisero di passare per il seminterrato, per cui continuarono a camminare lungo il corridoio. Proprio nel momento in cui stavano per girare l'angolo, Theodore Nott e Alyssa Black stavano camminando nella direzione opposta e per poco non si scontrarono.
 
-Oh ciao- esclamò Astoria, guardandoli.
 
-Ciao Astoria- rispose Theodore, guardando l'amica e ignorando deliberatamente Terrence.
 
Alyssa lanciò un'occhiataccia a Theodore e ricambiò il saluto della giovane Greengrass, le iridi della Grifondoro si fermarono per un attimo sulle loro mani intrecciate e alzò lo sguardo sorpresa. Lo stupore passò presto e un sorriso gentile, spuntò sul volto della ragazza.
 
-Non sapevo che stavate insieme- disse Alyssa, sorridendo.
 
-Questi due si lasciano spesso a dire il vero- disse Theodore, guardando con astio, Terrence. -Ma poi tornano sempre l'uno dall'altra, vero Higgs?-
 
Astoria roteò gli occhi al cielo e sbuffò sonoramente mentre Terrence serrò la mascella, infastidito da quelle parole. Non lo sopportava più quel maledetto Nott e non comprendeva cosa Alyssa ci trovasse in lui.
 
Alyssa diede una gomitata a Theodore e li guardò imbarazzata. -L'importante è stare bene-
 
-Già, ascolta la tua ragazza Nott- rispose Terrence, gelido.
 
-Appunto Higgs la m..-
 
-Che ne dite di venire con noi in Sala Grande per il tè?- lo interruppe Astoria, guardando il suo amico con aria supplichevole.
 
Terrence non ne aveva alcuna voglia e Astoria lo sapeva benissimo, eppure lo faceva sempre. Invitava i suoi amici con loro quando sapeva che Terrence li odiava tutti, nessuno escluso. Irritato spostò lo sguardo su Alyssa ma questa pareva aver smesso di ascoltarli, guardava un punto specifico dietro di loro ma né Astoria né Theodore se ne erano accorti. Seguì il suo sguardo e non si sorprese, di trovarsi a fissare il punto dove Gazza aveva appena ripulito il muro dal sangue. Tornò a osservare lei e gli venne voglia di portarla via da lì ma non era lui a doverlo fare.
 
-Alyssa che ne dici? Andiamo con...- Nott si bloccò di colpo quando vide la ragazza così assorta.
 
Alyssa sbattè le palpebre e scosse il capo, tornando a guardare gli altri. Come se nulla fosse mai accaduto.
 
-No, Astoria- disse Theodore, guardando l'amica. -Penso proprio che io e Alyssa c'è ne andremo a zonzo per il parco- le spiegò sorridendo.
 
Astoria annuì e le due coppie si divisero, la prima tornò indietro in Sala Comune per recuperare la bacchetta dimenticata sul tavolo. Terrence l'aspettò lì, osservando Nott e Alyssa salire su per le scale e il capo di lei appoggiato alla spalla del primo.
 
***
 
Maggio stava lentamente avviandosi alla conclusione e tutti gli studenti erano impegnati con lo studio in vista degli esami. Alyssa era quella che aveva meno di cui preoccuparsi ma che alla fin fine, stava sgobbando più di tutti sui libri. Theodore glielo diceva spesso di calmarsi con lo studio ma a lei poco importava, quell'anno era diventata una vera e propria macchina d'apprendimento e alle volte stentava a riconoscerla. Non c'era rimasto più nulla della ragazzina svogliata che era prima di Hogwarts, era diventata una ragazza ligia al dovere e sempre pronta a prendere compiti extra. Ma Theodore adorava guardarla studiare, era diventato il suo passatempo preferito e alle volte si perdeva così tanto nel contemplarla che rimaneva lui stesso indietro con i suoi compiti. Erano cambiati entrambi eppure nonostante il loro cambiamento, si erano sempre trovati. Alyssa alzò gli occhi dal suo libro e incontrò lo sguardo del ragazzo, gli sorrise e Theodore si chiese come mai non fossero diventati prima una coppia. La vide portarsi una mano sul capo e il suo sguardo divenne subito preoccupato, si fece più vicino per controllare se la ferita non si fosse riaperta e Alyssa si allontanò sbuffando.
 
-Theo non è che ogni volta che mi tocco la testa significa che la ferita è aperta- lo rimbeccò.
 
-Si è vero ma fammi controllare- ribatté, avvicinandola a sé per guardare meglio. Quando constatò che era tutto in ordine, le diede un bacio sul capo e la strinse tra le braccia.
 
Erano seduti sulle rive del lago, esattamente come molti studenti ma a Theodore non interessavano molto le occhiate degli altri. Erano in quei momenti che poteva bearsi della compagnia della sua ragazza, senza i suoi amici o quelli di lei in giro. Theodore non sopportava i compagni della ragazza, che la portavano sulla strada dei babbanofili e di contro Alyssa non sopportava i suoi. L'equilibrio stava in loro due e nessun altro.
 
-Questa estate un giorno potremo andare a Dover, che ne dici?- gli chiese Alyssa, lasciandosi cullare tra le braccia del ragazzo.
 
-Dover dici? Mah a me non fa impazzire quel posto, non capisco perché ci sei così fissata-
 
-Tu non hai visto il tramonto da lì Theo, ci sei tu, il mare e nessun altro- Alyssa sorrise ma Theo non se ne accorse, aveva il capo immerso nella chioma corvina della ragazza.
 
-È pieno di babbani-
 
-Ma la smetti di essere razzista?-
 
Theodore lasciò perdere il discorso e guardò l'orario, erano le sei del pomeriggio per cui decisero di tornare nel castello. Sapeva che da quando Calì Patil aveva lasciato la loro stanza, Alyssa e le sue compagne di dormitorio erano diventate quasi inseparabili e infatti, avevano preso l'abitudine di rincontrarsi in camera prima di cena e scendere insieme.
 
-Stasera hai l'ultima lezione di Astronomia?- gli chiese Alyssa, stringendogli la mano.
 
-Si a mezzanotte, come sempre-
 
-Io non c'è la farei a seguirla. Dopo le otto di sera il mio cervello dice stop-
 
-Questo perché il tuo bellissimo cervello lavora tutto il giorno- le scompigliò i capelli scherzosamente.
 
Alyssa si liberò dalla presa e ridacchiò mentre si dava una sistemata alla sua chioma. Arrivati nella Sala d'Ingresso, si salutarono con un bacio a fior di labbra e si divisero per tornare nelle rispettive Sale Comuni. Theodore scese le scale che portavano ai sotterranei con calma e con altrettanta tranquillità, rientrò nel covo delle serpi. I suoi amici erano già tornati dalla biblioteca e si stavano rilassando accomodati sui divani, davanti al camino spento. Theo si avvicinò a loro e si sedette accanto a Blaise, che stava raccontando di come aveva convinto Sally-Anne Perks ad uscire con lui il prossimo sabato ad Hogsmeade.
 
-Ti piace davvero quindi- s'intromise Theodore, appoggiando il capo sul divano.
 
-Non me la devo mica sposare, ci passo un po' di tempo e poi me ne scelgo un'altra- rispose Blaise, facendo ridere i presenti.
 
-Sempre il solito- esclamò Theodore, scuotendo il capo divertito.
 
Mentre Blaise continuava a raccontare, Theodore osservò i presenti nella stanza e il suo sguardo si soffermò su Astoria e Terrence, seduti al tavolo intenti a studiare. Quel Higgs non lo sopportava, se prima non gli faceva né caldo né freddo, da quando lo aveva visto sedersi al fianco di Alyssa a Pozioni lo scorso febbraio, era stato pervaso dalla voglia di spaccare quel bel visino che aveva a suon di pugni. Il fatto che fosse il ragazzo di Astoria lo aveva sempre trattenuto dal fare ciò, anche se sapeva che la ragazza non si faceva scrupoli a incontrare altri ragazzi. Lei poteva fare quello che voleva e anche Terrence, l'importante era che stava lontano dalla sua ragazza.
 
-Il cinque giugno ho l'esame di Divinazione- esclamò Draco, sospirando.
 
-Si...e la Brown non è ancora caduta tra le tue braccia- gli fece presente Blaise.
 
-So che sta uscendo con Anthony Goldstein di Corvonero- disse Theodore, cauto.
 
Quando Alyssa glielo aveva detto, era stato indeciso se raccontarlo a Draco. Erano mesi che andava dietro a Lavanda e vederlo in quello stato lo aveva convinto a dirglielo. Era giunto il momento di passare avanti.
 
-Che cosa?- sbottò Draco, scattando in piedi. -Con quel damerino?-
 
Blaise e Theodore si lanciarono un'occhiata ma non dissero nulla, anche perché Draco era già uscito di corsa dalla Sala Comune sicuramente diretto alla Torre di Grifondoro. Sospirarono divertiti ma Theodore già immaginava la risposta di Lavanda. Da quel poco che aveva intuito sulla migliore amica della sua ragazza, i Serpeverde non le erano simpatici e se Alyssa aveva chiuso un occhio per lui, non credeva che Lavanda avrebbe fatto lo stesso.
 
-Non posso biasimarlo per carità, la Brown è bellissima ma non mi ridurrei a quei livelli- disse Blaise, sghignazzando. -Hey tu sei il ragazzo della sua migliore amica, ti prego metti una buona parola prima che Draco perda la sua dignità-
 
-Mi sa che non c'è niente da fare- rispose Theodore, ridendo.
 
~
 
Proprio come Theodore aveva predetto, la bella Lavanda Brown aveva dato un due di picche a Draco Malfoy, glielo confermò lui stesso quando tornò in Sala Comune prima della cena. Blaise lo aveva preso in giro per un po' ma Theodore, non se l'era sentita di infierire sul compagno. Sapeva quanto la cotta di Draco fosse ormai ai livelli massimi e soprattutto, quello era stato il primo no della sua vita.
La cena era andata avanti con tranquillità, aveva chiacchierato con le ragazze e Blaise dei Falmouth Falcons, che avevano vinto il campionato di Quidditch. Finita la cena aveva aspettato in Sala Comune che le undici e trenta arrivassero, per l'ultima lezione Astronomia. Ci aveva riflettuto molto negli ultimi tempi e aveva capito che la strada del guaritore non faceva per lui, un lavoro al ministero era decisamente più adeguato. Per questo aveva scelto Astronomia, pensava che poteva aiutarlo ad entrare nel dipartimento dei Misteri.
 
Stava salendo le scale principali da solo, Pansy si era già avviata e gli stava sicuramente tenendo il posto, quindi se la stava prendendo con comodo. Arrivò al settimo piano ma si fermò, nel momento in cui si trovò la strada sbarrata da una ragazza di Grifondoro.
 
-Non si parla d'altro che del tuo due di picche a Draco- gli disse, guardandola.
 
Lavanda rise e a Theodore dispiacque ancora di più, vedere che alla ragazza non importava nulla del suo amico.
 
-Allora? C'è qualche motivo per cui mi stai bloccando?- chiese, spazientito.
 
-Si, c'è-
 
***
 
Il quattro giugno Alyssa si svegliò al solito orario, si lavò e si vestì con calma, poi scese a fare colazione con le sue amiche come ogni mattina. Tra i suoi amici aleggiava un velo di mistero e non riusciva proprio a capire da cosa fosse scaturito, confabulavano tra loro e quando lei si avvicinava, ecco che questi la smettevano subito. Non che aveva avuto molto tempo per poter indagare su quei comportamenti anormali, era troppo presa dai primi esami che si avvicinavano. Il giorno dopo infatti avrebbe sostenuto l'esame di Antiche Rune, il primo di quell'anno ed aveva passato gli ultimi giorni a studiare in biblioteca. Essendo tra gli amici l'unica assieme a Hermione ad aver scelto la materia della Babbling, le due ragazze si erano aiutate l'un l'altra, studiando sodo anche in dormitorio.
Non si era insospettita neanche quando Beri non era tornata da Grimmauld Place, troppo preoccupata per l'esame del giorno dopo.
 
Era domenica e molti studenti avevano abbandonato lo studio per rilassarsi sulle rive del Lago Nero, ovviamente lei non era affatto tranquilla e rilassata. L'esame del giorno dopo era forse il più importante per lei, si era impegnata molto in Antiche Rune per poter essere in pari con gli altri compagni e quello era la resa dei conti tra lei e la Babbling. Aveva passato quindi tutto il giorno in Sala Comune con Hermione, senza neanche scendere a mangiare, solo la sua compagna aveva deciso di andare in Sala Grande per rubare dei sandwich dal tavolo di Grifondoro. Per il resto era rimasta a tradurre rune fino al pomeriggio e la sua idea, era di rimanere ed uscire il giorno dopo.
 
Si erano fatte le quattro del pomeriggio e in Sala Comune c'era rimasta solo lei, persino Hermione aveva richiesto una pausa dallo studio e Alyssa non l'aveva voluta seguire in Sala Grande per il tè. Fino a che non finisco questo capitolo io da qui non mi muovo, aveva pensato declinando gli innumerevoli inviti di Hermione ad uscire. Dal passaggio di entrata, la figura di Lavanda si presentò al suo cospetto come un uragano. Alyssa la guardò confusa, Lavanda aveva le mani sui fianchi e la fissava con rimprovero.
 
-Alyssa Sophie Black, alzati subito da quella sedia ed esci da qui- esclamò Lavanda, assottigliando lo sguardo.
 
-No-
 
-Sì-
 
-Ho detto no-
 
-Ed io ho detto sì-
 
Lavanda la costrinse ad alzarsi dalla sedia e la trascinò letteralmente fuori dalla Sala, nonostante le sue rimostranze. Scesero le scale a passo svelto e Lavanda le tenne sempre la mano, per paura che tornasse indietro. Arrivate in Sala Grande, Alyssa spalancò gli occhi e si portò una mano alla bocca sorpresa. Lavanda si allontanò da lei sorridendole e Alyssa osservò il tavolo di Grifondoro, non c'erano solo i suoi amici ma persino Theodore e il gruppo di pozioni avevano preso posto al tavolo di Godric. Lavanda le si avvicinò con una torta in mano e i gemelli srotolarono uno striscione con la scritta "Buon compleanno, Alyssa". Alyssa scosse il capo sorridendo, non aveva riflettuto che effettivamente era il suo compleanno e si sentì una stupida per essersene scordata.
 
-Tu te lo sei dimenticata ma noi no- esclamò Lavanda. -È anche la tua torta preferita, Pan di spagna alla zucca con crema-
 
Hermione e Ginny si avvicinarono a loro e ben presto tutti iniziarono ad intonare la canzone del 'Tanti auguri". Vorrei che loro ci saranno sempre, pensò prima di soffiare sulle candeline. I ragazzi applaudirono e Alyssa fece segno a Colin Canon di avvicinarsi, voleva una foto con le sue compagne di stanza e con i suoi amici. Lavanda lasciò presto la torta sul tavolo e si mise accanto ad Alyssa, le quattro ragazze ben presto furono in posa e Colin scattò la prima di una lunga serie di fotografie.
 
-Dai, apri i regali- disse Harry, avvicinandosi a lei con un pacchetto. -Questo è da parte mia, di Hermione e di Ron-
 
Alyssa afferrò il pacchetto e lo scartò velocemente, trovandosi davanti un nuovo taccuino per gli appunti rosso fuoco. Li ringraziò e passò presto al regalo del gruppo di Pozioni, una biografia di Bertha Mantle e infine il regalo dei gemelli, di Lavanda e di Ginny. Una scatola di dolciumi alla zucca direttamente da Mielandia.
 
-Così la smetti di tediare il povero Orion per i dolcetti- disse Ginny, ridendo.
 
Theodore era rimasto in disparte per tutto il tempo, prestandosi alle foto con il suo miglior sorriso e facendo buon viso a cattivo gioco. Aveva avuto idee diverse per il compleanno di Alyssa ma si era reso conto presto che Lavanda aveva ragione, lei avrebbe voluto anche i suoi amici. Alyssa finì di scartare il regalo arrivato da Grimmauld Place la mattina stessa, Lavanda e Ginny erano riuscite ad acciuffare Beri e a prendere il regalo prima che Alyssa se ne accorgesse. Scoppiò a ridere, ritrovandosi tra le mani la foto di un cane con un fiocco rosa e suo nonno accanto che sorrideva mentre glielo sistemava sul capo. Dicono di essere diversi e poi fanno questo, pensò continuando a ridere.
 
Nel momento in cui i ragazzi si misero a mangiare la torta, Theodore si avvicinò alla ragazza con un pacchetto. La conosceva abbastanza bene da sapere che per lei, i regali più belli fossero esperienze da vivere e per questo non si era impegnato molto a farle il regalo. Alyssa gli sorrise e si spostarono dal gruppo per avere un po' più di privacy.
 
-Mi sorprende che tu ti sia dimenticata il tuo compleanno- sghignazzò lui.
 
-Troppo impegnata a studiare- si giustificò, imbarazzata.
 
Theodore ridacchiò e le diede il suo pacchetto. La ragazza sciolse il fiocco e scartò la carta verde, aprì la scatola ma con sua sorpresa, non c'era nulla a parte un biglietto. Lanciò un'occhiata a Theodore e il ragazzo la invitò a leggere cosa ci fosse scritto.
 
Miss Black è invitata a prendere il tè sulle bianche scogliere di Dover il primo luglio.
 
Alyssa alzò gli occhi su di lui incredula e Theodore le sorrise dolcemente.
 
-È vero, pieno di babbani...ma se piace a te per un giorno posso fare lo sforzo-
 
Alyssa lo baciò.
 
~
 
In Sala Comune stavano ancora festeggiando il suo compleanno tra canti e balli. I gemelli avevano scoperto che di lì a poco, ci sarebbe stato anche il compleanno di Lavanda e si erano ritrovati a pensare al prossimo regalo. Ginny e Hermione invece le avevano prese in giro, affermando che alla fin fine erano simili loro due.
 
-Che volete farci, i gemelli vanno sempre a cercarsi- esclamò Alyssa, abbracciando Lavanda.
 
I presenti risero e Seamus aveva messo un disco di musica tipica irlandese, in un attimo si ritrovarono a ballare. Alyssa e Harry invece preferirono chiacchierare accanto al tavolo delle bevande. La scomparsa di Crouch era finita presto sulla bocca di tutti ed essendo Alyssa l'ultima persona al di fuori dei professori ad averlo visto, Harry era curioso di saperne di più e insieme stavano sorseggiando burrobirra mentre la ragazza raccontava.
 
-Aveva una voce diversa questo me lo ricordo- confermò Alyssa. -Secondo me era un'altra persona, la stessa che ha rubato gli ingredienti della polisucco-
 
-Tu dici?- chiese Harry.
 
-Ne sono certa e lo devo anche conoscere sicuramente, se no perché obliviarmi?-
 
Harry annuì e gli tornò in mente il giorno in cui il castello era stato preso d'assalto dagli auror, non aveva saputo chi fosse stato aggredito fino a che Hermione non gli si era avvicinata preoccupata.
 
-È una situazione troppo strana- disse Harry, pensieroso. -Te l'ho detto quello che ho visto nel pensatoio no?-
 
-Si, Crouch era un mezzo pazzo ma deve essergli accaduto qualcosa. Non capisco perché il ministero non lo va a cercare-
 
-Alyssa?- la richiamò Myriam Fern del secondo anno. -C'è un ragazzo che ti cerca fuori dal quadro-
 
Alyssa guardò Harry che gli fece segno di andare, probabilmente era Theodore che voleva salutarla ma era strano. Raramente usciva oltre l'orario e solo per cose più serie. Uscì dalla Sala Comune e si guardò attorno, trovando un ragazzo di Serpeverde appoggiato al muro poco distante da lei.
 
-Terrence- esclamò sorridendogli mentre gli si avvicinava. -Che ci fai qui?-
 
-Volevo darti il mio regalo di compleanno- bofonchiò sorridendole.
 
-Ma non dovevi sul serio. Per i regali poi sono molto difficile- disse quando gli fu accanto.
 
-Sono sicuro che questo ti piacerà- da dietro la schiena fece uscire un disco musicale. -Non l'ho impacchettato, scusa-
 
Alyssa lo prese tra le mani e sgranò gli occhi emozionata. -Oh Merlino-
 
-Eh sì, Janie Don't take your love to town in versione live del concerto di Diagon Alley del 1980-
 
-Io...ma dove...dove lo hai trovato?- chiese con la voce rotta dall'emozione.
 
-Non svelo i miei segreti, mi dispiace- rispose sorridendo.
 
-Aspetta qui-
 
Alyssa rientrò nella Sala Comune e Terrence l'aspettò lì, stando ben attento a non farsi vedere dai prefetti di Corvonero, che quella sera erano di turno. Qualche minuto dopo la ragazza tornò con una cornice.
 
-Volevo dartela domani ma già che ci siamo- esclamò sorridendo e gli passò l'oggetto.
 
Terrence si ritrovò tra le mani una foto che non aveva mai visto. Era stata scattata il giorno della partita, in uno dei momenti in cui loro due si erano dati il cinque.
 
-So che porta sfortuna dirlo ma in fondo manca poco a mezzanotte- disse imbarazzata -Buon compleanno, Terrence-
 
-Buon compleanno, Alyssa-
 
Dopo poco Alyssa tornò nella sua Sala Comune e Terrence si avviò verso le scale per tornare nei sotterranei, con Janie Don't take your love to town di sottofondo.
 
***
 
Da lì ad una settimana avrebbe avuto luogo l'ultima prova del Torneo Tremaghi e gli studenti di Hogwarts, non vedevano l'ora che gli ospiti se ne andassero da lì. Un po' le dispiaceva non chiacchierare più con Krum nella Sala d'Ingresso ma tutto sommato, era contenta di non rivedere i ragazzi di Beauxbatons. Erano tutti impegnati con gli esami e in più nei momenti liberi aiutavano Harry ad allenarsi, Lavanda gli aveva predetto il futuro e non ne era scaturito nulla di buono.
Era chiusa in biblioteca e stava studiando gli ultimi passaggi per diventare un animagus, per tutto il ciclo lunare di maggio aveva tenuto la foglia di mandragora sotto la lingua e stava seguendo gli altri passaggi che Remus le aveva detto. Si sarebbe trasformata quella sera stessa nella Foresta Proibita e per l'occasione, oltre Remus sarebbe venuto anche Sirius. Era dalla partita che non si vedevano ed era felice di poter vedere suo padre non come un cane ma come una persona.
 
-Hey- disse una voce accanto a lei.
 
Alyssa alzò il capo, sorprendendosi di ritrovarsi Cedric Diggory guardarla sorridendo. Il ragazzo una pila di libri e sembrava proprio voler sedersi davanti a lei, infatti le fece segno col capo e la ragazza gli indicò la sedia come a dirgli di accomodarsi. Dopo la figuraccia dell'anno prima aveva evitato come la peste di passare del tempo da sola con lui, si vergognava ancora per il suo comportamento.
 
-Quelli non sono libri in programma- disse Cedric, guardando i suoi libri.
 
-Esatto, sto ampliando le mie conoscenze- rispose tranquilla. -Tu ti stai preparando per il labirinto?- chiese, indicando i libri.
 
-Eh sì...dopo draghi e sirene sinceramente ho paura di cosa aspettarmi- disse ridacchiando.
 
Alyssa rise e annuì. -Effettivamente le sirene non me le aspettavo-
 
Cedric aprì i suoi libri e iniziò a leggere, facendo tornare così il silenzio al tavolo. Non proferirono parola per tutto il tempo, arrivato l'orario di chiusura della biblioteca Alyssa si alzò mentre Cedric rimase seduto. Per la terza prova i campioni avevano avuto il permesso di stare oltre l'orario in biblioteca e sicuramente il ragazzo ne stava approfittando, come era giusto che fosse.
 
-Cedric?- lo richiamò Alyssa, guardandolo.
 
Il ragazzo alzò il capo su di lei con fare interrogativo e la ragazza gli sorrise gentile.
 
-C'è la farai, ne sono certa-
 
-E tu riuscirai a diventare un animagus-
 
I due ragazzi si guardarono divertiti, poi Alyssa uscì dalla biblioteca.
 
~
 
La sera arrivò in fretta, aveva cenato come ogni sera con i suoi amici, scherzato in camera con le ragazze e aveva atteso con calma che le altre si addormentassero, per sgattaiolare fuori dalla stanza. Si era fatta dare la mappa del malandrino da Harry, il ragazzo si era dimostrato un po' restio a dargliela ma dopo aver presentato il suo diritto come erede dei Malandrini, non aveva potuto non prestargliela.
Uscita dalla Sala Comune si guardò attorno e puntò la bacchetta contro la mappa.
 
-Giuro solennemente di non avere buone intenzioni-
 
Sulla pergamena vuota apparve una piantina del castello dettagliata. Era la prima volta che la ragazza usava quella mappa e averla tra le mani, le provocò un emozione indescrivibile.
Si sentiva più vicina a suo padre così.
Non poteva negare che caratterialmente era diversa da lui e voleva provarci davvero a conoscerlo.
Scese le scale, stando attenta a non incontrare nessuno e prese le scale che portavano al seminterrato. Passò davanti l'entrata della Sala Comune di Tassorosso e sentì della musica provenire dall'interno, scosse il capo sorridendo. Quell'anno tutti festeggiavano per qualsiasi cosa.
Entrò nelle cucine e superò i banchi da lavoro, per poi avvicinarsi alla porta che dava sull'esterno. Attraversò di corsa il parco e riprese fiato solo quando arrivò ai primi alberi della Foresta Proibita. Era passato un anno, dall'ultima volta che aveva messo piede in quella foresta di notte e il ricordo dei ragni, la fece rabbrividire.
 
-Fatto il misfatto-
 
-Posso vederla? È una vita che non rivedo quella pergamena-
 
Alyssa sobbalzò e c'era mancato che non urlasse dalla paura.
 
-Felpato hai sempre quel tatto che ti contraddistingue devo dire-
 
Alyssa si voltò verso i due uomini poco distante da loro e sorrise, rincuorata nel riconoscerli. Si avvicinò a loro e abbracciò prima suo padre e poi Remus, passò la pergamena a Sirius e questo se la rimirò tra le mani.
 
-Mi ricordo quando la usavo con tua madre per andare a Hogsmeade il mercoledì pomeriggio- esclamò nostalgico. -Dahlìa adorava i dolcetti alla zucca e le cioccorane. Ogni mercoledì andavamo a fare scorta da Mielandia-
 
-Ma non si può uscire dal castello a parte il sabato- esclamò Alyssa confusa.
 
Remus e Sirius si guardarono per un secondo prima di ridere di gusto, alla vista dell'espressione frastornata di Alyssa. La ragazza sbuffò, vedendoli ridere di lei e si riprese la pergamena stizzita.
 
-Tua madre avrebbe fatto lo stesso- sghignazzò Remus.
 
L'uomo non aggiunse altro ma Alyssa, era sicura che Remus stava ricordando qualcosa lontano nel tempo di cui lei ignorava ogni cosa.
Il gruppo si avviò lungo il sentiero, ad illuminare gli alberi avvolti dall'oscurità c'erano solo le loro bacchette. Versi di animali si udivano di tanto in tanto e più volte, aveva avuto paura di incontrare di nuovo l'allegra famigliola di ragni che voleva mangiarla l'anno precedente. Afferrò il braccio di Sirius, stando attenta a tutto ciò che le accadeva attorno. Sirius la guardò e sorrise, il tocco della ragazza gli aveva procurato una serie di emozioni che neanche lui sapeva spiegare. Per anni aveva sperato di poter riavere un contatto con lei e quel semplice gesto, lo aveva fatto sentire un padre.
Ben presto si ritrovarono in una radura illuminata solo dalla luna, Alyssa fece un respiro profondo e si staccò da suo padre per avvicinarsi a Remus.
 
-Hai seguito tutto alla lettera, Alyssa?- chiese Remus, guardandola.
 
-Sì- rispose e prese dalla tasca la fiala con la pozione per la trasformazione.
 
-Devi puntare la bacchetta al petto e recitare lo stesso incantesimo che hai ripetuto in questi giorni-
 
Alyssa annuì e prese la sua bacchetta per puntarsela contro, fece un respiro profondo ma prima di iniziare l'incantesimo guardò Sirius. Aveva iniziato quel percorso più di un anno prima solo per poterlo trovare e anche se alla fine tutto accaduto in modo differente da come lo aveva immaginato, stava mettendo fine a un lungo periodo di studi legato all'animagia. Sirius le sorrise fiero e Alyssa si sentì così giusta in quel momento.
 
-Amato Animo Animato Animagus- esclamò, puntando la bacchetta.
 
I battiti del suo cuore accelerarono, finì in un sorso la pozione e la fiala le cadde dalle mani. Si portò una mano al petto, come se questo dovesse squarciarsi da un momento all'altro, sentì l'impulso di urlare ma il dolore era troppo forte e solo un sibilo uscì dalle sue labbra. Sentì una scossa lungo la spina dorsale e la costrinse a piegarsi in avanti, continuando a toccarsi il petto come se potesse alleviare il dolore che provava.
Poi all'improvviso nella sua testa comparve la figura di un animale, Alyssa sgranò gli occhi dalla sorpresa mentre i battiti acceleravano sempre fino a fermarsi per un secondo. Le sue braccia diventarono più leggere, le gambe più sottili e la sua testa cambiò forma velocemente.
In un attimo che a lei parve un'ora e più, il suo corpo si trasformò.
 
Come se nulla fosse un'aquila dalle piume nere volava sopra la radura.
 
ANGOLO DELL'AUTRICE
 
Capitolo nuovo e anche prima del tempo! Allora partiamo subito col dire che adoro Orion senza sé e senza ma, voi non sapete cosa ha fatto Ares Higgs ma io si e fareste anche voi la stessa cosa. Theodore che si preoccupa ma quanto è dolce? Ora il punto che mi premeva dal capitolo del ballo del Ceppo, la mia idea era questa fin dall'inizio. Lavanda doveva dire di no, perché ragazze mie non sempre si ricambia ed ecco l'esempio. No, non sono stata influenzata da quei commenti, perché se sento che possa andare la faccio continuare. Semplicemente volevo che lei dicesse no e anche perché per la nostra Lavanda ho in mente qualcosa di decisamente più bello.
Ed ecco il compleanno di Alyssa, una festicciola tranquilla per una ragazza tranquilla, ho pensato fosse giusto così. Ve lo aspettavate che Alyssa e Terrence sono nati a distanza di un giorno?
Ora passiamo all'ultimo paragrafo, non doveva capitare in questo capitolo ma ci ho riflettuto molto e ho cambiato le carte in tavola. Volevo che lei seguisse le orme del padre con l'animagia e direi che ci sono riuscita dai (anche perché l'animagia di Alyssa mi servirà più in là).
 
Fatemi sapere cosa ne pensate,
Al prossimo capitolo
 
_L_Black_
 
P.s. vi ricordo che ho aperto un account Instagram (_l_black_495) dove pubblico aesthetics sulla storia, il cast e altro.
  
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