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Autore: LorasWeasley    25/03/2021    1 recensioni
AU [sakuatsu] [accenni osasuna e altre coppie]
"Atsumu strinse gli occhi –Solo perché li rifiuto tutti quasi subito non vuol dire che non ci siano. Potrei conquistare chiunque.
Gli occhi di Suna si illuminarono interessati –Allora scommettiamo.
Anche Atsumu si interessò –Sicuro! Scegli chi vuoi."
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atsumu Miya, Kiyoomi Sakusa, Osamu Miya, Rintarō Suna, Tooru Oikawa
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Haikyuu - Azienda di articoli sportivi'
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Capitolo 4

Da quando Sakusa aveva stabilito una routine nella sua vita era riuscito a tenere sotto controllo gli attacchi di panico che derivavano dalla propria misofobia.
Aveva sempre saputo che la maggior parte di questi avvenivano perché succedeva qualcosa che non poteva controllare. Quindi organizzare la sua giornata, la sua settimana e anche l’intero mese, poteva solo farlo sentire sicuro.
Si svegliava ogni giorno allo stesso orario, passava mezz’ora in bagno per prendersi cura della pulizia del corpo, si dirigeva a lavoro, a giorni alterni ordinava il pranzo da Onigiri Miya o si portava il cibo in più che aveva preparato la cena prima, tornava a casa e si faceva la doccia, si allenava nella sua palestra personale, si faceva una nuova doccia, cenava e andava a dormire.
Una o due volte a settimana si incontrava con Komori. Un’ora alla settimana aveva una seduta con il terapista che lo seguiva dal liceo e lo aveva molto aiutato con la sua fobia e i contatti con le persone. Una volta al mese trascorreva il pranzo domenicale a casa dei suoi genitori. E il suo giorno libero settimanale, infine, lo passava smontando tutti i mobili e pulendo casa da cima a fondo.
Era una vita tranquilla e senza nulla di esaltante, ma che gli permetteva di vivere senza preoccupazioni.
Ovviamente, le cose vennero completamente stravolte quando l’uragano di nome Miya Atsumu entrò a forza nella piccola bolla di pace che si era creato.
Solo il giorno prima avevano discusso in sala relax per Star Trek, era vero che era stato proprio Sakusa a dirgli “poi ne riparliamo”, ma non pensava che l’altro avesse preso la cosa così seriamente, non inoltre così presto.
Mancavano dieci minuti all’inizio della pausa pranzo e Sakusa non aveva molto lavoro da fare in quella giornata, quindi stava semplicemente scorrendo dal suo computer le notizie di sport di quella settimana, quando qualcuno bussò alla sua porta.
Non aspettava nessuno ed era raro che uno dei suoi colleghi gli facesse visita, quindi si affrettò a chiudere tutto quello che stava facendo e drizzò la schiena mettendosi più composto prima di dire un semplice “avanti”.
La porta venne aperta in fretta e il sorriso da schiaffi di Miya Atsumu gli spuntò davanti.
-Ciao!- esclamò tutto felice –Ti ho portato il pranzo- specificò mostrando una busta con il logo del negozio di suo fratello.
-Non l’avevo ordinato- rispose pragmatico Sakusa, poi indicò una busta di carta al lato della sua scrivania –Ho il mio.
Atsumu non si fece scoraggiare dalla cosa, alzò le spalle come se non fosse un problema ed entrò dentro l’ufficio chiudendosi la porta alle spalle –Allora lo mangerò io.
Come se non conoscesse nulla di buona educazione, e Sakusa era quasi certo fosse così, invase il suo spazio e si sedette sulla poltrona di fronte la scrivania destinata ai clienti.
Kiyoomi non indossava una mascherina, quindi era più che certo che il suo cipiglio infastidito e basito fosse più che evidente, questo però non aveva smosso nulla nel biondo.
-Esattamente- iniziò il corvino con voce fredda, le sopracciglia che erano schizzate in alto –Da quando siamo diventati amici?
-Ho visto anche gli altri due film!- annunciò Atsumu come se non avesse sentito la domanda.
Sakusa dimenticò tutto il resto, poggiò i gomiti sulla scrivania e si spinse in avanti –E?
-E avevi ragione!- urlò eccitato –Quando ieri ho detto che Star Trek non mi faceva emozionare?- roteò gli occhi e sollevò le mani incredulo davanti a sé per fargli capire quanto fosse esasperato dal suo stesso comportamento -Alla scena del reattore- tornò improvvisamente serio -Ho. Pianto.
-Ma certo che l’hai fatto- commentò divertito il corvino, al che Atsumu assottigliò gli occhi.
-Il tuo dovrebbe essere un insulto? Perché non lo è affatto!- Sakusa agitò una mano come per dire che non aveva importanza incitandolo a commentare il resto della trilogia.
Avevano iniziato a mangiare a un certo punto.
Sakusa non era certo di quando fosse accaduto, ma era sconvolto dal fatto che il suo corpo sembrava star bene con la consapevolezza che un altro essere umano, uno che neanche conosceva, stava mangiando seduto alla sua scrivania.
C’era da dire che Miya sembrava più che rispettoso, nonostante continuasse a gesticolare non lo faceva mai con il cibo in mano e aspettava sempre di ingoiare prima di aggiungere qualcosa al suo discorso. Sakusa aveva immaginato fosse una persona diversa, soprattutto dopo aver visto quasi tutte le partite dei Black Jackal e le diverse interviste, ma si stava ricredendo su certi aspetti.
Venne distratto dalla sua riflessione interna dallo stesso Atsumu che riprese a dire -E ti ricordi quando ho detto che secondo me era troppo forzato il fatto che alla fine del film diventassero amici?
-Come dimenticarlo.
-Bè, puoi stare tranquillo! Davvero non capisco come ho potuto dubitare del loro legame! A proposito, solo io ho percepito della tensione sessuale?- a quel punto Sakusa rise e Atsumu sembrò congelarsi.
-Non sei l’unico- rispose il corvino facendo tornare l’altro alla realtà -Ma io non sono uno di quelli.
-Chissà perché non mi stupisce!- sbuffò il biondo e il responsabile legale roteò gli occhi.
-È di Spock che stiamo parlando! Non mi piace neanche il fatto che stia con Uhura.
-Già…- dovette concordare Atsumu -Sembra un po’ campata per aria, vero? E poi Kirk è molto più attraente di Uhura.
Sakusa non poteva di certo dargli torto, in realtà in quanto bisessuale per lui era stato parecchio difficile avere una preferenza tra i due, troppo diversi per poterli mettere nella stessa scala di paragone. Ma il corvino sapeva bene che il punto a cui voleva portarlo Atsumu, però, prevedeva fargli ammettere quanto Kirk fosse bello. Fu così che si limitò a stringere le labbra stizzito rendendole una linea dritta, poi distolse lo sguardo.
-Non hai niente da dire! Vuol dire che sei d’accordo con me!!- Atsumu sorrise felice per quella novità, poi cambiò atteggiamento indossando l’espressione più seducente che riuscì a tirar fuori -Hai un debole per gli uomini alti, biondi e con le sopracciglia folte, Omi?- ammiccò indicando sé stesso con il pollice.
Sakusa assottigliò ancora di più gli occhi -Ti stai davvero paragonando a Chris Pine?
Atsumu evidentemente si era aspettato quella risposta, perché esagerò uno sbuffo esclamando -Lo so! Non è alla mia altezza.
Di nuovo Sakusa si ritrovò a ridere, o per meglio dire sorrise impercettibilmente per appena un millesimo di secondo. Ma il biondo lo notò comunque e dall’espressione che fece l’altro immaginò che la ritenesse comunque una grandissima vittoria.
La conversazione venne troncata a metà quando dal cellulare di Atsumu iniziò a squillare una sveglia.
Il biondo la spense in fretta e fece un sorriso di scuse a Sakusa mentre si alzava –Devo andare, ho gli allenamenti con la squadra.
Kiyoomi si chiese come mai facessero degli allenamenti così presto, finché non lanciò una veloce occhiata all’orologio e si accorse che non solo era passata tutta l’ora della sua pausa pranzo, ma che avrebbe già dovuto tornare a lavorare mezz’ora prima. Fortunatamente non aveva nulla da fare.
Nascose la propria sorpresa nell’aver parlato così tanto tempo con un essere umano diverso da Komori e gli rispose –Porta via la tua spazzatura.
Atsumu sorrise, si era già alzato ma non si era ancora avviato alla porta –Che ne dici di scambiarci i numeri di telefono?- propose.
-Non siamo amici.
Atsumu sbuffò –Sei così difficile Omi. Ma rispetto il tuo voler andare con calma. Che ne dici allora se iniziamo con te che mi sblocchi su Instagram?
-Perché dovrei?- in realtà Sakusa era diventato curioso su dove tutto quello li avrebbe portati.
-Perché a chi altro dovrei mandare i meme di Star Trek che trovo?
-A Oikawa.
Atsumu sembrò sorpreso da quella risposta –Vero, ma voglio mandarli anche a te.
Sakusa sbuffò –Se ti sblocco devi promettere che non commenterai più i miei post.
-Lo prometto- rispose in fretta portandosi una mano al cuore.
-Come sei teatrale- borbottò infastidito il corvino –Va bene, ora sparisci.
Atsumu sembrò illuminarsi, urlò uno squillante saluto e scappò via.
Sakusa si appoggiò allo schienale della sedia rilasciando un lungo respiro, la sua prossima mossa sarebbe stata pulire tutte le superfici che Atsumu aveva toccato, ma prima una notifica sul cellulare attirò la sua attenzione.
Era un messaggio di Komori:
Diventi amico di Miya Atsumu e non mi dici nulla? Voglio i gossip, cugino.”
Kiyoomi imprecò sottovoce, l’unione dei suoi colleghi pettegoli e le pareti in vetro dei loro uffici erano la peggior accoppiata di sempre.
  
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