Ruby e Gabriel schiene contro le mura fuori dalla stanza, Balth teneva sotto controllo Crowley non fargli rovinare il momento. "Sei felice adesso? Quale era il fine?" chiese il demone.
"La verità." disse Gabriel.
"Sì, ma... sono ancora in diversi parti dell'universo." Ruby si sentì di concordare con Crowley. Balth sorrise.
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"So che questo non è ciò che ti aspetteresti di sentire adesso..."
Dean rise, il suo respiro e battito tornati normali. "Devi andare, lo so,"
"Mi dispiace."
Si separarono, "Non preoccuparti. Sento che...avevi ragione. Era un peso sulla schiena...mi serviva."
Cas stava per andarsene quando cambiò idea e tornò da lui, controllò dietro di lui e poi, senza esitazione, controllò nella tasca della giacca di Dean per il suo telefono, scrisse qualcosa. "Ciao, Dean." sparì.
Il piccolo cambiamento nella frase creò una scintilla in Dean, lesse ciò che Cas aveva scritto su una nota: 'Come evocarmi se hai bisogno di me (versione in latino)' seguito dalle parole da pronunciare.
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Il Vuoto nelle sembianze di Meg non era di buon umore nonostante la notizia delle trenta essenze riportate per il sonno eterno, continuò a bere il solito vino rosso e a guardarli dall'alto in basso. "Che c'è che non va?" chiese Castiel.
"Dovrei smantellare questo gruppo e rimettervi a dormire."
"Cos'è successo?"
Il Vuoto se ne andò con un ghigno per niente divertito.
"Meno cose di cui preoccuparsi, non pensi?" Gabriel gli passò un braccio dietro le spalle e lui annuì.
"Proprio quando Dean si è finalmente confessato." Osservò Blathazar.
"Non sono affari tuoi."
"Quindi, angelo, come suona la felicità?" Crowley si fece avanti, Cas sospirò andandosene.
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"Balthazar:"
"Oh, Lordy."
Jack emanò una grande quantità di luce che si affievolì scomparendo su qualcosa che si trovava nella sua mano. Gli occhi di Jack non erano quelli di un bambino e fu così difficile per Balth vedere le storie di Cas su di lui.