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Autore: inlovewithfour    27/03/2021    0 recensioni
Dagli ultimi anni ad Hogwarts fino all'Ordine della Fenice originale, in questa storia troverete le avventure di James, Lily e i Malandrini proprio fino alla fine.
Dalla storia:
《Raccogliamo ciò che seminiamo.》Rispose seria e risoluta.
《Che filosofa!》Urlò gesticolando platealmente.《Posso avere un autografo? Vorrei che tutti sapessero che ti conosco, sarebbe un onore!》
《Io invece preferirei che questa cosa non si sapesse in giro.》Si voltò, facendo ondeggiare i morbidi capelli vermigli, dando le spalle ad un Potter sghignazzante.
《Così mi uccidi, Evans!》Le urlò dietro, fingendosi disperato e quando sentì Lily ridere gli si riempì il cuore.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Sirius Black quella notte sentì i festeggiamenti e capì che quell'immensa felicità che tanto rallegrava il mondo magico non sarebbe arrivata fino a lui. Salì sulla sua moto in fretta e in furia e volò più veloce che potè fino a casa dei suoi amici a Godric's Hallow, della quale ormai restava ben poco. Scese dalla moto, restando lì impalato per qualche istante, cercando di capire cosa fare, cosa dire o quantomeno cosa pensare. Erano morti tutti? Com'era stato possibile? L'Incanto Fidelis... Peter...non poteva...
Quando il riccio vide un'ombra venir fuori da quella casa trasalì e gli puntò contro la bacchetta.

《Sirius!?》Sentì poi una voce familiare e un po' spaventata pronunciare il suo nome. Assottigliò gli occhi e piegò appena di lato la testa, sforzandosi di vedere meglio.

《Hagrid...》Sussurrò quindi abbassando la guardia e lasciando che il mezzogigante si avvicinasse a lui. Solo dopo si accorse che tra le braccia stringeva il piccolo Harry avvolto nella sua copertina di lana che Lily aveva fatto per lui. 《Harry...》Disse poi cercando di prendere con sé il bambino, ma Hagrid glielo impedì. 《Hagrid, dai Harry a me...》Biascicò tremante, con sguardo supplichevole. 《Sono il suo padrino, penserò io a lui.》

《Vorrei, Sirius...》Disse spiacente il suo interlocutore. 《Ma devo portarlo ad Hogwarts, ordini di Silente.》

《Silente?》Chiese alzando un sopracciglio, come per mettere in discussione l'autorità di quell'uomo sul suo figlioccio; ma poi si ricordò cos'era successo, e che il professore sapeva sempre cosa fosse giusto fare, quindi annuì debolmente, intenzionato a raggiungerli il più in fretta possibile. 《Hagrid, prendi la mia moto!》Lo esortò poi, indicandogliela. 《È un mezzo sicuro, raggiungerete Silente sani e salvi.》

《Grazie, Sirius.》Disse il mezzogigante, facendo come il suo amico gli aveva detto, ed in un minuto volarono via. In quel momento al ragazzo tornò un'unica cosa in mente: Peter li aveva traditi. Non potè trattenere in nessun modo l'irrefrenabile desiderio di trovarlo e fargliela pagare. Iniziò a camminare tra la folla, ma non sentiva niente: vedeva dei volti felici, maghi e streghe abbracciarsi, ma l'unica cosa che sentiva in quel momento -nel quale si era ormai estraniato da tutto- era il suo cuore battere a mille. Continuava a respirare a stento, la testa gli girava e le mani gli tremavano appena, finché non vide dei piccoli movimenti tra la gente, qualcosa che non avrebbe dato nell'occhio a tutti gli altri ma che per Sirius era l'unica cosa che riusciva a vedere in quel momento: un ratto correva veloce, si allontanava dalla folla ed il ragazzo lo seguì velocemente, deciso a non farselo scappare. Quando arrivò in un vicolo isolato, Sirius gliene fu infinitamente grato, ed iniziò a ridere piano, sottovoce, fino ad amplificare quella risata nervosa, isterica e piena di dolore che non riusciva a controllare.

《Peter!》Urlò poi così forte da far volare via dei corvi che se ne stavano tranquillamente seduti sul tetto di Magie Sinister. Sentì un dolore lancinante alla gola che gli spezzò il fiato, ma decise si ignorarlo.

《Sirius...》Biascicò lui riprendendo sembianze umane. Guardò il suo amico con indifferenza, quasi spaventato però, da quello che avrebbe potuto fargli.

《Come hai potuto?》Chiese isterico, tentando di fermare la mano tremante quanto bastava per lanciargli una maledizione. 《Tu li hai traditi! Ci hai traditi!》

《Tu non lo avresti fatto al mio posto?》Peter alzò la voce, gesticolando freneticamente.

《No!》Urlò a squarciagola. 《Io avrei lasciato che mi torturasse!》Si avvicinò a lui, facendolo indietreggiare. 《Avrei lasciato che mi uccidesse piuttosto che tradire James e Lily!》Il suo urlo fu quasi disumano, tanto pieno di strazio che fece rabbrividire Codaliscia. Un gruppo di maghi intanto, forse a causa dei toni con i quali avveniva quella discussione, si appropinquarono per vedere cosa stesse succedendo. Prima che Sirius se ne rendesse conto, Peter puntò la bacchetta contro quei dodici maghi, uccidendoli tutti senza riluttanza e senza pietà.

《Scusa Sirius, ma non ho intenzione di finire ad Azkaban.》Disse poi sfoggiando un sorriso cattivo che il suo amico non aveva mai visto. Poi si tagliò un dito e scomparve, lasciando il suo interlocutore spiazzato e confuso. Quando il riccio si voltò si ritrovò davanti degli Auror, tra cui Emmeline, che gli si fiondarono addosso mentre lui rideva disperato, con gli occhi vuoti e l'anima a pezzi.

《Hai ucciso tu questa gente?》Urlò uno di loro avvicinandosi con cautela, ma Sirius non lo sentì neanche, e tutte le persone lì intorno che in realtà avevano visto ben poco dell'accaduto, testimoniarono contro di lui.

《Sirius...》Sussurrò Emmeline ammanettandolo. 《Ma che diavolo hai fatto?》Chiese quasi sull'orlo delle lacrime, sopraffatta dalla profonda delusione che il suo amico le aveva provocato. Scosse la testa, cercando di ignorare l'assordante risata ed i comportamenti da sociopatico di Sirius che sembrava essere completamente un'altra persona; quando arrivarono al Ministero, lo rinchiuse in una cella provvisoria sovvergliata da due Dissennatori. Il mago si lasciò cadere sull'umido pavimento e poggiò la testa contro il muro ruvido e refrattario. Scosse la testa lentamente, ripensando a ciò che era successo...James e Lily...non era possibile...la sua mente fu invasa dai pensieri ed un ricordo del giorno del loro matrimonio riaffiorì all'improvviso:

《Scusate, Signori!》Esordì Sirius dando due colpi ad un bicchiere col bordo della forchetta. 《Posso avere un attimo la vostra attenzione?》Così tutti smisero di fare ciò che stavano facendo e gli prestarono la loro completa attenzione. 《Io e James siamo come fratelli, e questo è un dato di fatto! Siamo cresciuti insieme, ci siamo sempre sostenuti a vicenda e abbiamo perfino vissuto nella stessa casa per un po'!》Accennò una risata su quest'ultimo punto prima di proseguire. 《James è esattamente quel tipo di persona che vorresti al tuo fianco per affrontare qualcosa di impossibile, perché lui trova sempre il modo di rendere qualsiasi ostacolo sormontabile. Eccetto le pozioni, quelle chiedetele a sua moglie!》Il ragazzo con gli occhiali scosse la testa, mentre la rossa rideva di gusto. 《Lily è brava a fare le pozioni, vi ricordate di quel maledetto Lumaclub? Ecco, lei era la leader!》La prese in giro.

《Non è vero!》Si difese, trattenendo una risata.

《Ad ogni modo,》Procedette lui inesorabile. 《io non ti sopportavo proprio, Lily. Rubavi le attenzioni di James, di Remus e di Marlene.》Elencò quei nomi contandoli sulle dita e facendola ridere. 《Ma poi hai rubato anche il mio cuore, rossa impertinente, e sei diventata una delle persone più importanti della mia vita.》Ammise con un po' di fatica. Non era molto bravo -né propenso- ad esternare i suoi sentimenti, ma in quell'occasione tanto speciale, aveva deciso di fare uno strappo alla regola. 《Vi auguro di essere felici per sempre, e di continuare ad amarvi come avete sempre fatto. A James e a Lily!》Disse poi, alzando il bicchiere e proponendo un brindisi in onore degli sposi.

Sirius asciugò una lacrima che incontrollabile gli stava rigando il volto. James e Lily... i suo amici... no, non potevano essere morti.

《Cos'è successo?》Sentì poi in lontananza una voce familiare, particolarmente agitata, e dei passi veloci camminare nella sua direzione.

《Li ha traditi!》Urlò Emmeline, che Sirius riusciva ad intravedere dalle sbarre.

《Che cosa?》Remus si avvicinò a lei, ed il riccio riuscì a vedere anche lui. Era incredulo, ed era facilmente deducibile dal tono della sua voce. 《No, Sirius... non avrebbe mai...》Si voltò intravedendo l'amico seduto a terra, con la testa all'indietro e gli occhi chiusi.

《Lo ha fatto, e ha anche ucciso altre tredici persone!》Disse lei, urlando tanto che le si spezzò la voce.

《Ma lui...》Iniziò debolmente. 《Emmeline sai benissimo che deve esserci un errore.》

《Ci sono dei testimoni, Remus!》Insistette lei, dalla rabbia implacabile. 《Ha ucciso anche Peter!》

《Ho ucciso Peter?》Chiese con un sorriso amaro, scuotendo la testa, ed entrambi i suoi amici si voltarono verso di lui. 《Ho ucciso Peter?》Iniziò a ridere di nuovo, in maniera maniacale ed incontrollata, tanto che fece rabbrividire Remus, che spalancò gli occhi esterrefatto.

《Era uno di loro...》Biascicò lei, poggiando una mano sulla spalla a Lunastorta. 《Era un Mangiamorte e non ce ne siamo accorti.》Al ché Remus non riuscì più a stare lì. Peter, James e Lily erano morti per mano di Sirius per quanto sembrasse assurdo ed impossibile, e lui non poteva accettarlo, non poteva sopportarlo. Si voltò repentinamente, e andò via senza voltarsi indietro, cercando di allontanarsi quanto più poteva dalla risata assordante di quell'uomo che non riconosceva più.
Sirius respirò rumorosamente, quasi strozzandosi con il suo stesso fiato, e nascose il viso tra le ginocchia strette al petto mentre dei ricordi gli tornavano alla mente:

《Dammi un bacio!》Sussurrò Marlene sulle sue labbra, stringendolo a sé. Erano nella loro bella casa, e nonostante il sole fosse sorto ormai da un pezzo, i due avevano deciso che vista la giornata uggiosa, sarebbero rimasti a letto ancora per un po'.

《Non c'è bisogno di chiederlo, biondina!》Ghignò chiudendo definitivamente la distanza tra i loro corpi, baciandola dolcemente. Lei gli infilò una mano tra i ricci, accarezzandoli piano, tanto da causare nel suo ragazzo un bivido che percorse tutta la sua schiena. 《Sei bellissima!》Sussurrò poi, staccandosi per un secondo dalle sue labbra.

《Anche tu non sei niente male!》Lo prese in giro accennando una risata.

《Non so proprio come farei senza di te.》Disse poi lui, lasciandosi cadere tra le sue braccia e beandosi del suo dolce profumo al gelsomino che tanto gli era familiare.

《Per fortuna non dovrai mai scoprirlo!》

Quando ritornò alla realtà sentì una fitta al petto così forte da togliergli il fiato. Marlene era morta e aveva scoperto a caro prezzo come fare a vivere senza di lei, ed ora avrebbe dovuto fare i conti anche con la morte dei suoi più cari amici.

《È qui Sirius Black?》Chiese Barty Crouch, il Capo del Dipartimento Applicazione della Legge Magica, ad Emmeline.

《Sì, è qui, Signore.》Rispose lei, lisciandosi la divisa con le mani.

《Bene, portatelo ad Alzkaban il prima possibile!》Ordinò risoluto, guardando l'Auror a stento.

《Ma non è ancora stato processato.》Ribattè lei prontamente, prima che l'uomo andasse via.

《Non importa!》Rispose scuotendo la testa. 《Per me bastano le dichiarazioni dei testimoni ed il suo atteggiamento da sociopatico.》Disse poi, con estrema noncuranza, andando via velocemente. Altri Auror accorsero quindi per aiutare Emmeline a consegnare il pluriomicida ai Dissennatori.
Quando aprirono la cella lei lo prese per un braccio, costringendolo ad alzarsi.

《Dove andiamo?》Chiese lui guardandosi intorno con aria persa mentre due Auror gli puntavano contro la bacchetta.

《Ad Azkaban.》Rispose uno di loro. 《Ci marcirai lì dentro.》

《Ma io...》Tentò di parlare, ma gli tremava la voce. 《Sono innocente!》Urlò beccandosi una gomitata da uno di loro.

《Fa' silenzio!》Sbraitò quindi, cercando di tenere fermo il prigioniero.

《Ma io non posso finire ad Azkaban... Harry! Devo andare da Harry!》Biascicò febbrilmente.

《Harry sta benissimo!》Esclamò Emmeline guardandolo con disgusto. 《E non ucciderai anche lui.》Senza lasciare che proferisse parola ulteriormente, gli Auror lasciarono Sirius Black in custodia ai Dissennatori. Il ragazzo era troppo ferito, troppo triste, troppo stanco di lottare per riuscire ad opporsi. Chinò la testa e si abbandonò al suo destino, sicuro che prima o poi avrebbe trovato un modo per andare via da quel posto, sicuro che la consapevolezza della sua innocenza gli avrebbe restituito la forza di lottare quanto bastava per tornare a casa da Harry. Il suo figlioccio sarebbe stato per lui la luce alla fine del tunnel, la motivazione per riuscire a combattere il dolore ed il tormento che gli attanagliavano il petto ad ogni respiro.

《Te lo prometto, Harry, io e te avremo giustizia.》Sussurrò poi tra sé e sé prima di lasciarsi cadere per terra ad osservare l'infinita distesa d'acqua che aveva di fronte. 《Te lo prometto.》

                          F I N E
 

Cari lettori,
ebbene sì, in occasione del compleanno di
James Potter, questo era l'ULTIMO CAPITOLO,
grazie per aver seguito questa storia, ve ne sono
molto grata. Fatemi sapere la vostra impressione
complessiva nelle recensioni se ne avete voglia,
e se aveste ancora bisogno di altre storie che possano
tenervi compagnia, date un'occhiata alle altre
che ho pubblicato.

xx inlovewithfour

  
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