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Autore: Diablitaa    30/03/2021    0 recensioni
In un piccolo regno, tra un Re, un fratello in fuga e mille altre problematiche, c'è Astro: una principessa promessa in sposa ad un principe ma follemente innamorata di un altro uomo.
Astro, mille sogni e bellissima come una stella, tutto il contrario delle principesse, si sente soffocare dalla sua "stressante" vita, cerca di tutto per riuscire a realizzare il suo sogno ed essere finalmente felice. Completamente felice.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Storico
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Non so cosa potrebbe far più male nella vita: la perdita della persona che più ami al mondo o il non essere considerata come dovresti.
Non vengo considerata come una principessa, come l’erede al trono e tanto meno come figlia da mio padre, eppure mi trovo qui, nel suo studio, con tante scartoffie da firmare.
Lui e Nathan avevano stretto un accordo di pace, affinchè Nathan sposasse Olivia qui a palazzo.
Almeno così avevo origliato prima di essere coinvolta, a quanto pare serviva la mia firma anche su questo accordo nonostante sarebbe rimasto interno.
Erano già passati due giorni dalla cena, e non avevo più incontrato Nathan nemmeno per sbaglio in corridoio, faceva di tutto per evitarmi.
Forse era stato l’annuncio della data delle nozze ad averlo destabilizzzato o forse la sua confessione non doveva uscire dalla sua bocca quel giorno, o forse sapeva che volevo spiegazioni e non era lui a dovermele dare.
Purtroppo alla cena, Chanel non era potuta venire e John se ne andò via subito e quindi inventai una data a caso: il 13 Dicembre.
Il 13 Dicembre a palazzo si teneva il Ballo d’inverno, o di ghiaccio, e quest’anno si sarebbero anche celebrate la nozze a tema di Neve e Ghiaccio.
Il Ballo veniva organizzato da mia madre solitamente, solo da due anni a questa parte ci pensavo io, e non era nemmeno facille.
-Astro, mi state prestando attenzione?- mi chiese mio padre, annuii soltanto.
Bussarono alla porta e Nathan ne fece capolinea, dire che era bellissimo era davvero poco.
-Mi avete chiamato?- chiese verso mio padre, senza nemmeno recarmi uno sguardo.
-Parlavo con Astro della vostra cara moglie, potreste fermarvi ancora un po’, che ne dite?-
-Non stavamamo proprio parlando di questo!- cercai di intromettermi.
-Potremmo si, ma viste le nozze imminenti anche per noi, vorrei recarmi a casa- rispose a mio padre senza nemmeno far attenzione a ciò che avessi detto.
Ero inesistente ai suoi occhi.
-A proposito di nozze, hai valutato la mia offerta di sposarvi a palazzo? Un doppio matrimonio lo stesso giorno sarebbe un grandissimo scoop per i giornalisti!- disse mio padre.
Per l’amor di Dio, io non assisterò alla sue nozze.
-Non credo che Olivia voglia delle nozze così importanti-
-Tutte le fanciulle lo desiderano-
-Beh, non credo ne sia all’altezza- ammise Nathan un po’ imbarazzato.
-Per questo ci penserà Astro, le insegnerà tutto e diventerà la Regina perfetta- disse mio padre.
-ASSOLUTAMENTE NO! NON ADDOMESTICHERO’ LA SUA SPOSA NEMMENO SE DOVESSI PERDERE TUTTO- urlai, in preda alla rabbia.
-Non ti permettere! Tu lo farai e senza discutere!- disse mio padre alzando nuovamente la voce.
-Io non sono una tua serva! Non lo farò mai e poi mai!- continuai inviperita.
-ASTRO! NON TI STO CHIEDENDO PER FAVORE!- mi urlò mio padre.
-ED IO NON MI FARO’ INCASTRARE UN’ALTRA VOLTA DA TE!- urlai andandomene e sbattendo la porta del suo ufficio.
-TORNA SUBITO QUI STUPIDA RAGAZZINA!- mi urlò inseguendomi.
Tutta la servitù era uscita, e mio fratello pure.
-NO! NON ADDOMESTICHERO’ PROPRIO NESSUNO! TANTOMENO LA SPOSA DELLA PERSONA CHE AMO!- urlai, arrivando a metà scala.
Mi bloccai appena mi resi conto di ciò che avevo detto, guardai daventi a me e vidi Aron guardarmi con gli occhi fuori dalle orbite.
Credo che fosse l’espressione di tutti in quel momento.
-C-Cosa hai detto?- mi disse mio padre.
Mi voltai verso di lui, in fondo alla scalinata con gli occhi sbarrati.
Non era la prima volta che litigavamo così forte, io sempre troppo caparbia per non combattere per le mie ragioni e lui identico a me, di solito discutavamo di politica però.
Guardai dietro di lui e notai Nathan con gli occhi sbarrati e lucidi, e mille emozioni che gli attraversavano gli occhi.
Magari mi ama ancora.
-Non renderò Regina Olivia, ne tantomeno le insegnerò  il galateo-
-Certamente! Tu non sei una principessa, non potresti mai insegnarglielo!- la lingua tagliente che usò era come una lama nel cuore.
-No padre, vi sbagliate- dissi con tutta la calma che avevo in corpo- semplicemente una contadinotta non potrebbe mai essere una regina di livello-
Rimase a bocca aperta, di certo anche la lingua tagliente avevo preso da lui.
-Ed ora potete tornare al vostro lavoro! Lo spettacolo è finito!- dissi a tutta la servitù che era fuori.
-Col vostro permesso padre, i libri mi aspettano, probabilmente loro mi insegneranno ad essere una vera principessa- dissi, ando definitivamente via.
Credo che per oggi avessi combinato tanti casini.
-Scordati tutto Astro! Scordati tutte le tue libertà! Hai superato tutti i limiti!- mi urlò mio padre.
-Non ho paura di voi!- gli urlai contro, ancora più forte dopo che per tutta la scalinata non aveva fatto altyro che insultarmi.
Ero esasperata, davvero ne avevo passate troppe per riuscire a sopportare altro dolore.
Non proferì più parola, più nessuno parlò e io mi girai per andarmene.
Mi trovai davanti John, con la camicia sciupata e i capelli spettinati.
Lo guardai torvo, come mai era disordinato?
Il suo sguardo basso, non capivo veramente cosa stesse succedendo.
Mi voltai verso mio fratello, nella speranza di una spiegazione, ma nel voltarmi vidi poco lontano Olivia sgattaiolare fuori da una stanza, con il vestito mal messo, i capelli spettinati e il rossetto sbavato.
Cosa stavano combinando quei due?
Lascia perdere e mi recai in biblioteca, avrei indagato.
   
 
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