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Autore: lmpaoli94    31/03/2021    3 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Cavalcando senza sosta dopo che il sole era tramontato, Elliot e la Contessa Madre riuscirono a raggiungere il Castello di Slane in poche ore.
Il silenzio che regnava in quel luogo era spettrale e il giovane Conte non riusciva ad essere a suo agio.
< Guardatevi, Conte. Tremate come una foglia… Dov’è finito il vostro coraggio? >
< Spero che voi sappiate quello che stiamo facendo. >
< Ve l’ho già spiegato prima di partire dal nostro nascondiglio. >

< Sì, ma abbiamo anche lasciato un biglietto con scritto che saremo tornati presto e di non preoccuparsi. >
< Già… Adesso siamo noi che dovremmo farlo, sapete? >
< Al contrario di voi, non mi sono mai sentita così tranquilla in vita mia. Solo una volta sono stata in questo posto e me ne sono immediatamente innamorata. >
< Non credevo che vi piacevano i luoghi spettrali. >
< Solo perché c’è un po’ di nebbia, non dovreste avere paura. >
< Oltre alla nebbia, qui c’è un freddo insopportabile. >
< Ci credo che siate abituato alle temperature amorevoli di Dunguaire. >
< Quando la smetterete di prendermi in giro? >
< Quando dimostrerete un po’ di spina dorsale. Non pensavo che foste così diverso da vostro fratello. >
< Piantiamola ed evitiamo di parlare di lui, d’accordo? >
< Va bene… Tornando a noi, volete che vada avanti io? >
< Sì, grazie. Preferisco guardarvi le spalle. >
Mentre la Donna doveva farsi annunciare, non perse tempo nel guardare il panorama che si poteva godere in quella distesa dimenticata e la ricchezza che un Duca sconosciuto come il Signor Whelch poteva godere.
< Non guardare troppo in giro. Non è sempre buon segno. >
< Hai paura di qualcosa, Elliot? >
< Voglio andarmene immediatamente. >
< Lo faremo molto presto se farete il bravo. >
< Che intendete dire. >
< Il Duca di Slane vi può ricevere. Seguitemi. >
Rimanendo dietro al maggiordomo di corte, Elliot poté vedere quante armi poteva disporre il misterioso uomo che abitava in quella dimora.
< Contessa, avete visto quanti armi ha a disposizione? Ma secondo voi ha tutti gli uomini adatti? >
< Lo scopriremo molto presto. >
Arrivando nel piccolo salone del castello, la Contessa Madre fu molto colpita dall’accoglienza e dalla pulizia maniacale che un posto vecchio come quello poteva offrire.
< Se non potessi vedere con i miei occhi non c’avrei mai creduto > fece l’uomo avanzando con fare gentile verso la Contessa Madre < Contessa Carla Steele, lieto di rivedervi. >
< Duca Troy Whelan. Non siete cambiato molto dall’ultima volta che ci siamo visti. >
< Cerco sempre di tenermi in forma. Non è facile quando sei rinchiuso la maggior parte del tempo in questo castello e usi gran parte del tempo libero facendo stupide commissioni. Da molto tempo a questa parte ho perso anche la passione nel cavalcare. >
< Peccato. Fa sempre bene prendere una boccata d’aria. >
< Da quando i ribelli guidati dalla moglie di John Flynn hanno varcato queste terre, la sicurezza nei miei territori è aumentata notevolmente… Ma non credo che siate venuti qui per discutere sui miei passatempi e sulla mia vita privata. >
< Molto perspicace, Duca Whelan. >
< Vogliate che io vi presenti le mie due splendide figlie: Greta e Sophie. >
Appena il Conte Elliot intravide le due ragazze, sembravano davvero molto diverse dal Duca, portandolo a credere che in verità erano sue amanti.
< Ragazze, potete scusarmi? Devo parlare in privato con due delle persone più influenti d’Irlanda… O almeno di quello che rimane di loro. >
Dileguandosi prima di scambiargli un sorriso fugace e sensuale, Troy sembrava il solito porco che non riusciva a contenersi dinanzi a delle belle ragazze.
< Conte Elliot, ho visto che siate rimasto ammaliato dalle mie figlie. Sono ancora libere e pronte per sposare un uomo della vostra importanza. >
< Grazie del pensiero, ma sono già felicemente fidanzato > replicò frettolosamente l’uomo.
< Sono disponibili per diventare anche vostre amanti… I Grey difficilmente evitano di scopare quando ne hanno l’occasione. Sono ben dotati da quello che so. >
< Duca Whelan, tagliamo corto con queste scempiaggini > fece la Contessa Steele < Volevamo parlarvi della nostra visita. >
< Non osate dire altro, Contessa. So benissimo perché siete qui… Sono riuscito a scamparmi la vostra guerra contro quegli stupidi ribelli guidati da quel pazzo di John Flynn. Peccato che non mi abbiate ascoltato quando avevo consigliato a voi e alla famiglia Grey, ma non mi avete voluto dare retta… Peggio per voi se sono morti molti vostri cari, per non parlare del popolo. Sono ammirato che non siano riusciti in questa impresa… Ma ora ditemi, perché io dovrei accettare il vostro aiuto? >
< Diventare alleati non potrà che ridarvi la vostra importanza, Duca. >
< Oh, ma io sono molto importante in queste terre, Contessa. Non per altro controllo gran parte dei territori fino ad arrivare a Dublino. Peccato per lo stato del nord. Sono molto agitati gli animi lassù. Me ne sono lavato le mani. Preferisco rimanere in pace tutto il tempo necessario per quanto mi è possibile. >
< L’avete fatto per molti di questi anni. Non vi interessa più la guerra? >
< La guerra è per gli stupidi, Contessa. E anche se ho al mio capezzale un buon numero di uomini, preferisco rimanere nel mio Catello. Ho tutto quello che ho: una moglie che mi ama, due figlie bellissime e qualche vizietto che non mi faccio mai mancare, alcool, amanti, fumo… Non mi manca niente. >
< Da quello che ho scoperto su di voi prima di essere deposta dai ribelli, non credo che possiate godere di molto denaro nelle vostre casse. L’inverno scorso è stato molto duro e i vostri raccolti ne hanno sofferto molto, per non parlare che molti contadini sono morti di fame e di freddo. Voi per quanto potete andare avanti nel vostro lusso? >
Nel sentire quelle illazioni, il Duca Slane non ci mise molto per risponder a tono.
< Per tutto il tempo che riterrò opportuno > rispose l’uomo soppesando ogni parola detta < Sono il Duca di queste terre nonché la persona più influente nel nord di questo paese. Pensate che io mi possa lamentare di qualcosa? >
< Allora mettiamola su questo piano… Che cosa farete quando i ribelli capitanati dalla moglie di Flynn torneranno verso sud per cercare un posto caldo e cercheranno di invadere le vostre terre organizzando contro di voi una rivolta? Se ci aiuterete nella nostra alleanza, noi potremmo ricambiare proteggendovi. Ma dovete decidere in fretta visto che siamo molto vicini all’inverno. Tic tac… >
Fissando lo sguardo abbattuto del Duca, la Contessa Steele aveva colto nel segno mentre il Conte Elliot rimase muto per tutto il tempo.
< Conte Elliot, non dite niente al riguardo? Insomma, vostro padre non era così taciturno. Voi non gli assomigliate affatto. >
< Ho imparato a rimanere in silenzio quando bisogna farlo, Duca. Faccio parlare la Contessa Madre perché è molto più preparate sulle parole. >

Dopo aver riflettuto un lungo minuto sulle sue parole, il Duca di Slane non poté che accettare.
< Molto bene, Contessa Steele. Sarò il vostro alleato e di questo marmocchio per gli interessi comuni… Allora, chi dovremmo distruggere questa volta? >
< Una nemica che è riuscita a conquistare un potere molto più grande di lei grazie a suo marito Jerry Roach: sto parlando della Contessa Grace Trevelyan Grey. >
Nel sentire quel nome, il Duca per poco non si strozzò mentre stava sorseggiando del vino.
< Volete scherzare, spero. >
< Mai stata più seria prima d’ora. >
< Andiamo, Carla! Stiamo parlando di una grande famiglia… E per di più siamo in presenza di un loro figlio. >
< Disordini in famiglia, Duca > ribatté Elliot < Me ne sono tirato fuori una volta che li ho traditi. >
< Esatto. Elliot si è allontanato quando sua madre ha cominciato a… impazzire per il potere. Negli ultimi mesi hanno attaccato la mia famiglia e gran parte della loro, iniziando un periodo di terrore che potrebbe espandersi in tutta l’Irlanda. Per questo ho bisogno del vostro aiuto e quello dei vostri uomini. >
< Mettiamo in chiaro una cosa: che cosa succederà se noi vincessimo? >
< Elliot, mi dispiace per quello che sto per dire > lo avvertì la donna.
< Fate pure. Dobbiamo mantenere il pugno duro. >
< Bravo ragazzo, così mi piace… La distruzione di quella famiglia dovrà essere definitiva a costo di bruciare il loro castello, tutti i loro raccolti e uccidere tutti coloro che non si abbassano al nostro volere. Così che la famiglia Steele, i rinnegati Grey e la vostra famiglia possano tornare a regnare in questo paese. >
< Quindi ci spartiremmo la torta in tre parti? >
< Duca Whelan, non credete davvero che voi ne ricaviate molto più di noi… >
< Ovvio che no. Volevo solo sapere il prospetto. >
< Quindi? Accettate definitivamente? >
< Alla luce delle situazioni che si potrebbero creare, non posso far altro che acconsentire al vostro volere. Io, Troy Whelan Duca di Slane, combatterò questa battaglia al mio fianco e non avrò pietà per i miei nemici… In nome dei nostri vecchi tempi, Contessa. >
< Molto bene. Sapevo che non vi sareste fatto sfuggire una simile situazione. >

< Certo, come no… Bene, adesso che abbiamo finito, io e il mio compare possiamo tornare a casa. >
Ma nel mentre i tre nobili erano impegnati a conversare tra di loro, una brutta pioggia si era abbattuta sul territorio rendendo le strade circostanti impraticabili.
< Credo che non potrete andare lontano a causa del tempo… E poi è buio, non sarebbe saggio da parte vostra. >
< Duca Whelan, non vorremo approfittare di voi… >
< Nessun problema. Anzi, sono molto felice di ospitarvi. Peccato che la cena sia stata conclusa e che mia moglie sia già nella sua camera, altrimenti sarebbe stato un bel presto per fare una bella chiacchierata per conoscerci meglio. Soprattutto con voi, Conte Elliot. >
< Duca, perché vi interesso così tanto? >
< Forse non lo sapete, ma ero molto legato a vostro padre. In senso amichevole, naturalmente. >
< Certo. Altrimenti per che altro? >
< Venite con me adesso. Vi faccio vedere le vostre stanze. >
 
 
Una volta salutati i suoi nuovi ospiti, il Duca di Slane poté ritirarsi nella sua stanza mentre sua moglie la stava aspettando con impazienza,
< Finalmente. Ma quanto tempo ci avete messo per parlare con i vostri ospiti? >
< Certo che anche voi potevate non fare la maleducata e mostrare la vostra persona. >
< Tesoro, credevo che dovevo nascondere la mia bellezza al mondo esterno > replicò la donna baciandola intensamente < Mi siete molto mancato. >
< Anche voi, amore mio… E comunque Carla Steele ed Elliot Grey sono due delle figure di maggior spicco di questa nazione. Non potevo tirarmi indietro. >
< Ho sentito che li hai ospitati in casa nostra. Spero che voi non mi metterete da parte adesso che sono qui. >
< Dovrò farlo molto presto visto che ho accettato di combattere contro il Barone Roach e sua moglie Grace Trevelyan Grey. >
< Che cosa? la Contessa Grey e il Barone Roach si sono sposati? >
< A quanto pare sì, iniziando un periodo di “terrore” che ha scalzato i nostri ospiti. >
< Se lo meritano quegli spocchiosi. Così imparano ad avanzare le loro preteste sul potere. >
< Già… Ma starà a noi sgominare questa disputa e riprenderci il posto che meritiamo nell’aristocrazia irlandese. Ci siamo nascosti per troppo tempo e adesso dobbiamo dire basta. >
< Hai in mente qualcosa di crudele, tesoro? >domandò la donna con ghigno malefico.
< Per ora i miei nuovi amici me li tengo molto stretti, fino a quando li colpirò dietro le spalle e mi sbarazzerò delle due famiglie più importanti. Naturalmente anche con il vostro aiuto, Hannah. >
< Se voi sarete in guerra senza di me, non potrete mai avere il mio aiuto. >
< Eh no, è qui che vi sbagliate: dopo che avremmo vinto la loro battaglia, torneranno qui al castello per poter fronteggiare i ribelli che potrebbero darci non pochi fastidi. Sarà in quel momento che li colpiremo una volta per tutti e li distruggeremo. >
< Per poi dare inizio alla nostra rinascita. >
< La rinascita sta già iniziando ora, tesoro. È solo questione di tempo. >
< Mi piace quando avete in mente simili progetti molto malefici. >
< Adesso però basta pensare alla guerra. Abbiamo tutta una notte dinanzi a noi. >
< Non potevate dire parole più giuste, Duca. >
   
 
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