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Autore: Cesca_Haibara20    01/04/2021    1 recensioni
[Katsuki x OC] [¡U.A. Traitor AU!]
X: Non ho più paura di stare insieme a lei. Adesso so che lei è la mia vita.
Y: Non ho più paura di lui che se ne andrà. Adesso so che è lui la mia strada.
X: Lei mi donerà il suo amore, io col cuore la difenderò.
Y: Io gli guarirò il dolore, lui col cuore mi proteggerà.
X: Stringo le mani e giuro insieme a lei di non tradire mai la grande promessa.
Y: Stringo le sue mani e giuro insieme a lui che d'ora in poi sarà per sempre così.
X: Lei non è un caso, lei non è un miraggio, lei non è un passaggio, lei resterà.
Y: Lui non è un caso, lui non è un miraggio, lui non è un passaggio, lui resterà.
Soojin Choi è una ragazza di 16 anni che si unirà alla U.A. per seguire il suo sogno. I suoi capelli sono celesti, ha un occhio marrone e l’altro azzurro ed il suo quirk consiste nel vento, anche se, inspiegabilmente caldo. Cosa succederà tra lei e i ragazzi della 1^A? Lei è veramente colei che racconta o ha dei segreti che non può rivelare?
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shouto Todoroki
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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«Smettila di fare lo scemo.» lo ammonisce Mina. «Sedetevi qui, vi abbiamo lasciato due posti liberi.»
«Grazie Mina!»
Prendo Katsuki per il polso intenta ad andarmi a sedere ma lui lo sposta.
«Non ti siedi con noi?»
Gli domando guardandola confusa, come i suoi occhi incrociano i miei sento una scossa di brividi lungo tutto il corpo.
«No. Non ho fame.»
Replica in tono freddo.
Ed ecco il solito Katsuki…
«Andiamo, devi pur mangiare qualche cosa!»
Cerco di convincerlo ma lui sembra non sentire e si dirige in camera sua.
«Lascialo stare Soojin, lo sai come è fatto.»
«Sì, però non fa bene saltare i pasti… soprattutto dopo che ci siamo allenati.»
«Uuh! Vi siete allenati soli soletti!» esclama Mina strofinandosi le mani. «E dicci, come è stato?»
«Non abbiamo fatto chissà cosa.» minimizzo sedendomi a tavola. «Kacchan voleva solo aiutarmi col mio quirk. Siccome ho paura a sollevare le persone, si è proposto per farmi fare pratica.»
«E siete stati vicini vicini
Ridacchio a quella domanda.
«Sì, ma non è successo nulla, davvero.»
In quell'istante mi torna alla mente Katsuki che prende la mia mano e sento le guance prendere fuoco.
«Ma guardati! Sei arrossita di colpo!»
«Non è vero, non sono arrossita!» copro il viso in imbarazzo.
«Se sei arrossita è perché è successo qualcosa! Avanti, dimmi cos'è successo per davvero! Vi siete baciati?»
«Mina, non è successo nulla tra me e lui, te lo giuro!» scopro il viso. «L’unica cosa “eclatante” è che stavamo per farci sospendere da Aizawa.»
«Aizawa…? E perché?»
«Ecco, stavo sollevando Katsuki ma lui ha perso l’equilibrio e stava per precipitare. Fortunatamente è intervenuto il professore che lo ha afferrato con la sua sciarpa. Credeva che fossimo lì senza permesso ma fortunatamente ce l’avevamo.»
«Per usare la palestra fuori dall'orario delle lezioni serve il permesso?»
«Anche se io non credevo servisse.»
«Forse noi non ci abbiamo fatto tanto caso perché prima potevamo entrare ed uscire dalla palestra per le prove del festival. Cra.» spiega Tsuyu.
«Sì, effettivamente ha senso.»
«Però so che se si vuole usare nel week-end per allenarsi non serve il permesso.»
«Comunque cosa avete mangiato per cena?»
«Oh, sì! Mi stavo per dimenticare!»

Mina si alza dal tavolo e prende dal piano cottura un piatto coperto da un coperchio di una pentola.>>

«Yaomomo ha voluto proporci una cosa semplice, cotoletta impanata e patatine fritte.»

Spiega posandomi il piatto di fronte insieme alle posate.
Come Mina alza il coperchio sento il profumo inondarmi il naso e sorrido.

«Mmmmh! Che buon profumino!»

Esclamo con l’acquolina in bocca.
Dopo aver cenato, vedo scendere Katsuki in pigiama e con un piatto tra le mani.

«Oi, ho sentito il tuo cellulare squillare da fuori dalla porta. Vai a rispondere.»

Mi giro verso di lui e mi rendo che stava parlando con me.

«O-oh!» scatto giù dal divano. «Grazie Kacchan!»

Gli do un veloce bacio sulla guancia e corro in camera mia.
Per fortuna ho chiuso la porta della stanza o se sarebbe entrato sarei morta!
Entro in camera mia di corsa ed in tempo per rispondere alla chiamata.

«Pronto?»
Rispondo chiudendo la porta dietro di me e col respiro affannato.
«Finalmente hai risposto ragazzina!»
Alzo gli occhi al cielo seccata.
«Che ti serve Labello
Sorrido tra me e me.«Scherza poco, ragazzina impertinente, o ti faccio diventare cenere!»
Sbuffo.
«Perché mi hai chiamata?»
Prova a rispondere ma sento delle voci ovattate senza capire che succede.
«Ehi Fiammella
Nel sentire quella voce sorrido.
«Ehi Chicken Nugget Bruciato! Come andiamo?»
Lo sento sorridere dall’altro capo.
«Spiritosa.»
«Come sempre, lo sai meglio di me.»
«Sei stata brava stasera.»
Brava…? Sono confusa.
«Cosa ho combinato…?»
«Dai, non fare la finta modesta! Non so come hai fatto a distrarre Mr.Sciarpone ma hai dato il tempo a Kurogiri e Toga di recuperare i documenti e sgattaiolare via. Sei stata geniale!»
Aspetta, aspetta… c’è qualcosa che non va…
«Come facevano a sapere che Aizawa non era nel suo ufficio?»
«Il Labello qui, li ha lasciati a sorvegliarlo da fuori perché aveva bisogno dei documenti il più presto possibile.»
«Cos’è? Non si fida di me?»
Replico ironica.
«Lo conosci ormai.»
Sospiro.
«Sì… mi sono fatta un’idea...»
«Comunque ora abbiamo i documenti, puoi anche tornare alla base.»
Ritornare…? È già tutto finito…?
«A-aspetta Dabi… non me la sento di tornare...»
«Come? E perché?»
«Non vorrei espormi troppo… dopo il colpo che abbiamo fatto la polizia mi starà cercando più del solito… non sarebbe meglio che io resta ancora un po’ qui? Possiamo continuare a fare i colpi come l’altra volta, tanto nessuno sospetterebbe mai di uno studente della U.A.»
«Sei furba, sai? E va bene, chiederò al burrocacao Labello di darti ancora due settimane.»
Ridacchio.
«Grazie Dabi.»
«È un piacere, Inferno

Riattacco la telefonata e provo una sensazione strana al cuore, è come se non fossi felice di quello che è successo.
Non era programmato che Aizawa si allontanasse dall'ufficio, non l’ho fatto apposta… ma almeno sono contenta che Shigaraki ora abbia quei maledetti documenti, così non mi scasserà più le palle.” sospiro e mi lascio dare sul letto. “Però io non voglio ancora andarmene da qui… voglio passare ancora in compagnia di Kacchan prima di tradirlo…
Mi cambio indossando il pigiama e decido di mettermi già a letto, non mi va di passare la serata con gli altri.

I giorni seguenti li ho passati con un’aria non propriamente allegra. Non so bene cosa mi prenda ma non riesco ad essere del mio solito umore e Katsuki se n’è accorto. Per i restanti giorni della settimana ha cercato di stuzzicarmi in tutti i modi possibili sperando in una mia reazione che, però, non è arrivata. Non volevo mettermi a litigare, soprattutto con lui. Tutti hanno notato che non sono la solita ed hanno cercato di farmi aprire ma io non posso spifferare il tutto, chiamerebbero la polizia ed addio copertura.
Oggi è sabato ed ho intenzione di passarlo chiusa in camera mia, non voglio uscire, non voglio mangiare niente e vedere nessuno.
Arrenditi Lexi…” sospiro tra me e me. “Devi dire addio a Soojin ed alla 1^A, questo non è il tuo posto e non lo sarà mai. Almeno potrai firmare quel contratto con la casa discografica.
Improvvisamente la porta della mia stanza si spalanca e Katsuki fa capolino.

«Eccoti! Ti ho cercato ovunque!»

Esclama quasi preoccupato.

«Ehi… perché mi cercavi…?»
«Forza, agglomerato di tristezza e depressione, cambiati.»
Lo guardo confusa.
«E perché?»
«Perché usciamo. Io e te.»
«Vuoi uscire con me…?» avvampo. «Come un appuntamento…?»
Il biondino arrossisce completamente.
«Vedila come ti pare, basta che ti cambi! Ti aspetto giù da basso!»

Esce e chiude la porta dietro di sé senza sbatterla.
Strano… di solito lui la sbatte sempre…” mi rannicchio portandomi le gambe al petto. “Ma che Diavolo mi sta succedendo? Mi sto comportando come una ragazzina delle medie alle prese con la sua prima cotta! Riprenditi Lexi!” faccio un profondo respiro. “Katsuki ti ha solo chiesto di uscire, che sarà mai?
Mi alzo dal letto, apro l’armadio ed immediatamente realizzo.
PORCA TROIA, KATSUKI MI HA CHIESTO DI USCIRE! E CHE CAZZO MI METTO ADESSO?!” mi porto le mani al petto. “Allora Lexi ti decidi a calmarti?! Vestiti come il tuo solito, mica è un appuntamento.
   
 
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