Capitolo cinquantatré
• Il volto di Madness •
Il sangue ribolle dentro di me, una forte scossa
di energia è pronta ad evadere dal mio corpo. Alzo la mano
evocando il grande potere imprigionato in me, pronta più che mai
ad abbattere Madness una volta per tutte. Lo stesso anche Sailor Y.
«Wisdom Crisis...»
«Courage Crisis...»
Sopra le nostre teste appare un talismano che
rappresenta la nostra categoria: un calice e una specie di rosario
religioso - al posto della croce, ha una grande sfera di zaffiro.
«Make Up!»
Mi guardo alle spalle e vedo che la sailor fuku
leggermente strappata di Sailor Y si trasforma; sotto la gonna
compaiono due cerchi di merletto, le maniche diventano di un pizzo
leggiadro trasparente e una corona appare sulla sua testa sostituendo
la tiara.
Il fiocco si trasforma diventando leggermente
più grande e la gemma diventa a forma di cuore, un po'
più grande rispetto a prima, e un bordo argentato lo circonda
amorevolmente. Dalla sua schiena, escono un paio di piccole ali
argentate.
Mi guardo davanti allo specchio dietro le spalle
della principessa oscura: la mia sailor fuku è del tutto
argentata, i bordi della gonna verde acqua sfumato, la gemma a forma di
cuore circondata da piccole piume e il bordo d'argento. I miei capelli
baciati dalla luce della luna risplendono di un argento chiaro e quasi
accecante, i miei occhi sono più chiari di prima. Sono... sono davvero io?
«Non posso crederci... sono rinati!»
«Esatto, Madness» dico «siamo rinati dopo millenni, dopo che voi demoni ci avete sconfitti!»
Sailor Y mi viene incontro, le sue ali risplendono di un azzurro puro, così come quelle della piccola Haiyu Y.
«Noi siamo le gemme sacre, combattiamo in
nome della nostra galassia e dell'intero universo: noi siamo le Angel
Sailor!»
«La pagherai per aver ucciso una nostra
compagna, e cara amica» aggiunge Sailor Y «il potere degli
angeli ti distruggerà!»
Madness scoppia a ridere.
«Pensate davvero di sconfiggermi con tre
sole gemme?» sorride. «Sapete bene che una di voi è
morta quindi, non mi pare il caso di combattere, non credete?»
«E poi tu, guerriera dai canini a
punta» il suo scettro punta verso Sailor Vampire, rossa dalla
rabbia «saresti una gemma sacra?»
«Non sono una gemma, ma voglio vendicare la morte della mia ragazza!»
«Ohhh, piccolo cuore spezzato, lo sai che vendicare qualcuno non ha mai portato bene?»
"Stronza!" dico tra me e me.
Dopo quelle parole, Sailor Vampire si accende di
un rosso chiaro; accecata dalla rabbia, si scaglia contro il nemico ma
viene respinta con un movimento fulmineo delle braccia meccaniche della
principessa oscura. La guerriera vampira non demorde, si lancia
nuovamente verso di lei, il braccio meccanico di Madness la ferisce
ferocemente sulla spalla e cade a terra.
«Sailor Vampire!» grida Sailor Plus.
«Ahahah, è stato più facile del previsto» ride di gusto.
«Sei un mostro! Come hai potuto ferirla in quel modo?» intervengo - contro la mia volontà.
«Stava per uccidermi, quindi è stata legittima difesa» risponde.
«"Legittima difesa"... dice lei» borbotta la guerriera vampira.
«Tu non sai neanche con chi hai a che fare» sogghigno.
«Ah, si? E chi saresti?»
«Io sono colei che ti darà un bel calcio nel sedere in nome degli angeli!»
«Saranno le tue ultime parole, Sailor
Divide, perché ti farò fuori in un colpo solo!» ci
minaccia, «Mi prenderò le vostre gemme e risalirò
al Cristallo Galattico di Andromeda, dopodiché
distruggerò questa sfera di aria e fango.»
Mentre la principessa stava per sferrare suo
attacco più forte per uccidere me e la mia rivale, qualcosa lo
impedisce. È una Gemma Inferni blu chiaro.
«Jackie, sei stata tu?» chiedo facendo finta di non sapere chi sia la vera mittente di quella sfera di energia.
«No, perché dovrei difendere una come te? E poi, la mia Gemma Inferni è verde.»
Mi giro e vedo King Zyrco affianco sua figlia, lei
ha la mano leggermente tesa, il suo occhio bionico splende di un rosso
fluorescente. È ancora tra noi?
«Quella stupida robot è ancora
viva?» ringhia Madness gemendo dal dolore. Il suo attacco le ha
ferito il braccio destro, quello col quale lancia le sue sfere di luce
oscura. Osservo la sua gemma splendere, così come quella di
Sailor Vampire. Che sia una specie di contatto? Non voglio saperlo.
«Regiela, il tuo cristallo rosso!»
Madness e il suo scagnozzo osservano tutto con la rabbia negli occhi.
«T-te la farò pagare...»
mormora Vicky con voce roca «per... per aver fatto... del male...
alla mia Regiela...»
«Oh, Vicky-chan.»
Le gemme si spengono, con esse anche la povera
Vicky. Non mi aspettavo di vedere questo tipo di legame, così
forte e indistruttibile. È chiaro: non posso paragonarmi alla
ragazza vampira, ma nulla mi vieta di riconquistare la fiducia della
robottina.
«L'ha vendicata nonostante la sua situazione?» dice Sailor Mars incredula.
«Ma i robot non possono vivere senza il loro
cuore... com'è possibile che lei abbia lanciato una sfera di
luce contro il nemico?» domanda Sailor Mercury curiosa.
«È un legame» spiega King
Zyrco. «Le gemme possono comunicare tra loro, donare energia e
forza vitale alla loro partner, a condizione che le custodi abbiano un
forte rapporto di amicizia.»
«Nel caso di Vicky e Regiela è...?»
«Amore» dice sorridendo «ed
è il legame più forte di tutti, quello che può
anche cancellare la morte, a patto che i sentimenti si celino nei loro
cuori; come in questo caso.»
Regiela sorride dolcemente osservando gli occhi
chiusi della sua amata. Il loro si che è vero amore, non quello
che io e lei abbiamo vissuto in passato.
▼
La Terra è ancora congelata; Madness ha già dato inizio ad una nuova era glaciale, e ormai è troppo tardi per rimediare. Ho fallito con Vicky, ho fallito con la mia missione... non c'è da stupirsi, in fin dei conti. Lo sono sempre stata.
Ora che guardo bene gli occhi di quella creatura
demoniaca... deve essere una persona che ha visto il male, il vero
male. Forse non riesce ad accettarlo, o semplicemente cerca di
vendicare qualcuno. Lo so, il suo cuore lo grida forte.
"Una sua cara amica. Quasi amante. Uccisa da un demone."
Quella sagoma non mi è nuova.
Raven...?
La testa mi scoppia. Vengo pervasa da un'ondata di
ricordi mischiati tra loro, uno più bello dell'altro. Una
principessa demoniaca a fianco di una piccola dea dai capelli rossi,
l'amava più di qualsiasi cosa. Ne era follemente innamorata fin
da quando era nata, ma il suo amore era non corrisposto.
Quella piccola dea era destinata a sposare il
principe più giovane del regno dei diamanti: Diamantheon,
conosciuto come "il luogo sacro", dove vi era sorto un santuario. Era
proprio lì che gli angeli si riunivano per purificarsi e
pregare, in attesa che i loro poteri diventassero più forti.
Da poco era stata costruita la grande statua che
raffigurava i tre angeli pionieri: l'angelo del coraggio, della
saggezza e della lealtà. I tre grandi pilastri che portavano
all'immenso potere della Trinità Divina, le tre gemme sacre.
Nessuno conosceva il terzo angelo: la donna dai
capelli blu e il ciuffo d'argento, il corpo perfettamente slanciato, un
occhio rosso e uno blu cobalto, una corazza che nasconde un segreto. Un
robot angelo.
"Chi l'avrebbe mai detto?"
È tutto più chiaro, ora so chi si nasconde dietro Princess Madness.
--**--
Usagi's POV
Gli occhi di Sailor Divide sono fissi su quelli di Madness: due grandi occhi dorati, come quello di tutti gli altri demoni - come Sailor Multipler. Sembra conoscere quella principessa, come se esistesse una specie di legame spezzato da più di diecimila anni. La ragione era sempre la guerra.
«So che dentro di lei si nasconde
qualcuno» dice Sailor Divide «vedo il dolore e l'amore
nella sua testa, è offuscato da una presenza malvagia.»
«Cosa significa?» chiedo curiosa.
«Ho l'impressione che Madness... beh, sia solo un illusione» risponde «anzi, sia un'altra persona.»
«Ne sei sicura?»
Annuisce più che convinta.
«Non possiamo saperlo con certezza»
interviene Sailor Mercury con tono serio «anche se è in
possesso di un talismano somigliante a quello della principessa Raven,
non è detto che sia davvero lei.»
«Oppure potrebbe essere un illusione creata dal nostro vero nemico» aggiunge Sailor X.
Vero nemico? Quindi Madness non è il nostro nemico?
«Non dobbiamo trarre conclusioni affrettate,
perché non sappiamo se ci sta tenendo una trappola o meno»
ribatte Sailor Venus.
Mentre loro discutono, vedo Madness stringere i
denti. Qualcosa non va in lei, il suo corpo sembra cedere. I suoi
occhi... mi trasmettono paura e dolore, le stesse emozioni di quando ha
visto il mondo crollarle addosso.
Era stato proprio quel giorno: il primo incontro tra Mahori e Riûka. Raven aspettava la sua migliore amica per parlare di uomini e tante altre cose, ma l'unica cosa che vide era quella rosa blu. Blu come il cielo che, in quel momento, stava osservando con le guance arrossate la dolce Riûka, quel colore buio e tetro che le ricordava il giorno della morte della principessa Camille - il suo mentore.
Raven aveva sempre provato invidia per
Mahori, la demone più attraente e potente di tutte, la preferita
di Lucifero. Anzi, la odiava.Il suo odio crescette a dismisura da
quando Riûka teneva tra le mani quella rosa blu e, ogni tanto, la
univa con una rossa, la sua preferita.
Era triste. Soffriva. Il suo cuore si
era spezzato. Forse l'amava davvero. Non si era dichiarata, voleva
aspettare il momento giusto per convertirsi e vivere felice con lei -
cosa che non sarebbe mai riuscita a fare.
Quella ragazza dai capelli verdognoli
lo ricordava bene: era la ragione per cui se ne stava sempre in
disparte e guardava la nuova Mahori con disprezzo. Ma anche lei aveva
il cuore ferito, non era affianco a Riûka: era un'altra ragazza,
forse dieci volte più matura di lei. Non lo sapeva per certo, ma
quello che la rincuorò fu il vedere la sua ex rivale baciare una
ragazza che non era la nuova Riûka. Tuttavia, il cuore della
ragazza era ancora infranto.
Si rifugiava sempre nel bagno delle
ragazze, e piangeva. Lo specchio davanti a sé le parlava sempre,
come una vera amica. Un giorno, però, lo specchio si
rivelò una specie di porta infernale dove vi era raffigurata una
donna sbiadita avvolta nelle tenebre e nelle fiamme.
«Ciao, Raven, mia cara» udì una voce «ti trovo in splendida forma.»
«Tu chi sei?»
«Il mio nome è Lilith, la sovrana degli inferi, ma tutti mi conoscono come Queen Dynamite» sorrise la sagoma «ti ricordi di me?»
La ragazza scosse la testa.
«Vedo dolore nel tuo cuore, stai ancora soffrendo per un amore non corrisposto?» sogghignò.
«Pff, quello sciocco angioletto! Oltre ad essere saggia e leale, è anche una grandissima...» sentì di colpo la ragazza tossicchiare.
«Solo a sentire l'aggettivo "leale" mi viene il mal di stomaco! Potrei anche vomitare in questo momento!» gridò poi mostrando un lato che non aveva mai visto in se stessa.
«Mmh... vendetta» sorrise maligna Queen Dynamite «il tuo cuore desidera vendetta.»
La povera ragazza fissò lo specchio con sorpresa.
«Che
ne dici se risveglio il tuo lato oscuro? Sarai una nuova persona, colei
che è nata da una nemesi... la mia nuova erede.»
I suoi occhi diventarono rossi, sul
viso della vittima apparve un marchio demoniaco: una spirale con i
raggi ondulati e due lettere cinesi.
«D'ora in poi, non avrai più rimorsi...»
«Nessun rimorso...»
«Lascia che io guarisca la ferita nel tuo cuore, ti condurrò sulla via del male...»
«Il mio cuore... sulla via del male...»
«Ucciderai tutti coloro che vogliono ostacolarti, avrai l'arma che manderà fuori gioco la tua rivale...»
«La mia rivale...»
«Sarai la demone più affascinante di tutto il regno infernale...»
«La demone più affascinante...»
«Ora,
vai e conduci questo pianeta verso una nuova era glaciale! Distruggi
questa città, i suoi abitanti, le sue meraviglie!»
«Una nuova era glaciale...» ridacchiò malvagia.
«Sarai
conosciuta come Princess Madness, la fusione tra l'ossidiana e il
topazio, la futura erede del Regno Infernale!»
«Io sono Princess Madness...»
La ragazza si trasformò in una
donna dalla pelle d'alabastro, un vestito lungo blu chiaro dalla gonna
leggermene trasparente, due bracciali uniti con tanti piccoli topazi,
due lunghe code e una maschera nera sul viso.
«... la tua nuova servitrice!»
Il riflesso di Queen Dynamite rise di gusto. Aveva risvegliato un nuovo demone: il demone perfetto.
«Ora che ho steso la mia più acerrima
nemica... non mi dispiacerà uccidere anche sua sorella!»
punta entrambi le braccia meccaniche verso Jackie. Non so come, ma in
lei vedo odio e disgusto. Penserebbe anche di eliminare la principessa
di cui era innamorata un tempo? O forse non esiste un legame tra loro.
«Madness! Ti prego, non ucciderla!»
«Stai zitta o ucciderò anche la sua
fidanzata dai canini a punta!» ruggisce irosa puntando un braccio
verso la guerriera vampira. «Non esisterà nessun lieto
fine, nemmeno per questo sudicio pianeta!»
Il suo respiro è irregolare, i suoi occhi sembrano volersi chiudere, sta sudando freddo. Cosa le starà succedendo?
Gwen's POV
La vedo soffrire, come se qualcosa volesse uscire letteralmente dal suo cuore. Forse la mia ipotesi era giusta: dentro il corpo di quella principessa oscura si nasconde una ragazza. Madness non è altro che una corazza demoniaca creata da una forza ancora più grande di quella di Sailor Multipler e Sailor X, un miscuglio tra vendetta e ossessione.
La vedo portarsi le mani sulla testa gemendo dal dolore; sta soffrendo. Non riesco a stare in disparte, devo aiutarla.
«Non fidarti di lei!» grida Sailor Y. «È una trappola!»
Non demorderò, troverò la vera anima
di questo essere umano, anche se ci dovessi mettere un eternità.
Il mio cuore batte fortissimo, l'energia diventa sempre più
intensa. È come se milioni di stelle mi avessero regalato la
loro energia, ora so quello che devo fare.
È proprio lei: la mia migliore amica scomparsa da diecimila anni, la mia vera ragione di vita... la principessa di Yulian, il pianeta delle costanti algebriche.
«Raven», mormoro, «lo so che sei tu.»
Madness stringe gli occhi mentre una sensazione di
dolore la tortura. Immagino sia un segno, quel segno che mi fa capire
che quella principessa oscura, in verità, è una
principessa guerriera imprigionata in una corazza demoniaca.
«Perché ti sei coalizzata con la
regina dei demoni? Non eri felice di essere diventata una di
noi?» dico con le lacrime agli occhi. «Dopotutto era un tuo
desiderio, perché non ti sentivi apprezzata dagli altri
demoni.»
«Fandonie!» esclama stringendo di più le dita attorno alle tempie della sua testa.
«Tu non volevi diventare una macchina da
guerra, ma una donatrice di amore e speranza, per questo ti hanno
concesso l'onore di custodire il topazio.»
La demone riesce ad alzare gli occhi e guardarmi dritto negli occhi.
«Sailor Pi... risvegliati!»