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Autore: Shadow Doom    03/04/2021    1 recensioni
Dopo la sconfitta di Castellanos, Deku e gli altri furono impegnati ad affrontare Shigaraki e la sua temibile lega. Una volta che anche quella minaccia fu debellata, si aprì un periodo di serenità garantito dal nuovo simbolo della pace: Izuku Midoriya.
Il suo esempio fu di ispirazione per le nuove generazioni, le quali decisero di inseguire il sogno di diventare un eroe. Tuttavia qualcosa nell'ombra minaccerà la pace conquistata con grande fatica.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un altro killer

 

In un luogo decadente ed imprecisato del Giappone, Shigaraki fu capace di irretire con le sue folli parole il ragazzo che aveva tanto cercato.

“ Allora Dark, siamo d'accordo?” domandò il simbolo del male, “ Sì, accetto di aiutarti” “ Molto bene, per prima cosa dobbiamo rinfoltire i nostri ranghi. Come puoi vedere, le mie condizioni fisiche non mi permettono di attuare il piano da solo” “ Quindi il mio primo incarico sarebbe quello di trovare nuove reclute?” “ Hai qualche problema?” “ No, solo mi aspettavo un po' più d'azione” “ Arriverà il momento di combattere, ma prima dobbiamo prepararci al meglio” “ Se lo dici tu...Comunque non ci metterò molto, conosco già qualche candidato perfetto e proverò a trovare questo nuovo killer che si aggira a Himeji” “ Fai le scelte che ritieni più opportune, cerca solo di rimanere nell'ombra. Non dobbiamo sprecare l'effetto sorpresa” “ Sarò il più cauto possibile”.

Detto ciò, il giovane si allontanò per realizzare il primo passo dell'oscuro piano di Tomura.

 

Nel frattempo Todoroki si era recato proprio a Himeji, città nella quale si registrarono tre omicidi estremamente cruenti; persino peggiori di quelli della Fantasma. Infatti le vittime, giovani donne, vennero ritrovate in vicoli di periferia squartate, prive delle viscere e di qualche organo vitale.

Sinceramente il pro non avrebbe voluto portare il suo stagista in una situazione che si sarebbe potuta rivelare molto pericolosa, ma non poté rifiutarsi a causa della grande pressione che gli fece la polizia. A sua insaputa però anche l'esplosivo Bakugo, accompagnato da Saga, stava andando in quella città, seppure privo di autorizzazione; dimostrando ancora una volta come le regole gli stessero strette.

 

Shoto ed il giovane aspirante eroe arrivarono a notte fonda, orario in cui il killer era solito agire, ed immediatamente si diressero verso la periferia. Prima però di iniziare le indagini, Todoroki disse al ragazzo “ Vergil ci stiamo addentrando nella zona nella quale potremmo incontrare il nostro assassino, quindi devi tenere a mente delle regole importanti. In primo luogo devi starmi vicino e limitarti ad osservarmi, non hai la licenza e questo significa che non ti è permesso ferire i villains con il tuo Quirk” “ Se mi dovessero attaccare?” “ Non succederà, puoi stare tranquillo, mi occuperò di tutto io. Tuttavia nella rara eventualità in cui dovessi essere attaccato, ti consentirò di usare il tuo potere, ma solo per autodifesa. Ci siamo capiti?” “ Va bene e le altre regole” “ Sono quelle che valgono per un normale eroe, le conosci no?” “ Naturalmente” “ Meno male, allora mettiamoci all'opera” “ Ricevuto”.

 

Il duo ebbe appena qualche minuto per investigare, quando sentirono un'esplosione provenire poco in lontananza. Prima però che potessero prendere qualsiasi decisione in merito, delle mostruose creature gli circondarono; si trattava di Nomu. Erano anni che non si vedevano in giro e ciò fece preoccupare Shoto il quale si chiedeva chi diavolo gli avesse mandati. Però adesso doveva concentrarsi nel difendere Vergil, quei mostri erano sempre stati nemici temibili e non voleva che il suo stagista riportasse delle ferite.

 

Quei Nomu non vennero inviati né da Dark, il nuovo pupillo del simbolo del male, né da Shigaraki, il quale voleva mantenere un basso profilo. Bensì fu un'altra persona a liberare dal laboratorio segreto dei villians in quella città suddette creature. L'identità del responsabile e le sue motivazioni sarebbero rimaste un mistero per molto tempo.

 

Todoroki mostrò subito perché era il pro hero numero 4.

Negli anni passati aveva ricoperto la terza ed addirittura la seconda posizione. L'attuale posto fu figlio della lontananza dell'eroe dal territorio giapponese per qualche mese, a causa di una richiesta del popolo cinese, il quale lo implorò di catturare un villain estremamente sensibile agli sbalzi termici.

 

Nel mentre l'eroe dal doppio Quirk si stava occupando abilmente dei Nomu, Vergil sentì un lamento soffocato provenire da un vicolo lì vicino e, andando contro alle indicazioni dategli da Shoto, scelse imprudentemente di indagare. A causa dei continui assalti di quei mostri, il pro non si accorse dell'allontanamento del ragazzo, svista che sarebbe potuto costare molto caro ad entrambi.

 

Il possessore della Yamato si avvicinò lentamente alla sorgente del rumore, per evitare di allertare un eventuale villain.

Ciò che vide quando entrò in quel vicolo, riuscì persino ad allertare un tipo freddo come lui. Per prima cosa sentì un odore nauseabondo di morte, dopo di che notò sulle mura lunghe strisce di sangue e persino qualche brandello di carne. A quel punto la sua attenzione venne attirata da un altro lamento, perciò continuò ad avanzare fino a quando non notò il pro numero 30 Aoyama a terra, con l'armatura pesantemente danneggiata ed il corpo grondante di sangue. Vide che sopra di lui c'era un tizio con indosso un bel cilindro nero con degli schizzi di rosso, sicuramente era il liquido vitale dell'eroe.

Allora Vergil utilizzò il Judgment Cut senza pensarci due volte, la tecnica centrò l'assalitore costringendolo a lasciare in pace il suo bersaglio. In quel momento il giovane della classe internazionale ebbe modo di guardare il criminale: il suo volto era avvolto da vecchie e sporche bende, le quali lasciavano scoperti solo i gli occhi che trasmettevano pura follia. Era vestito come un elegante uomo di fine ottocento, inoltre brandiva un elegante bastone da passeggio e la sua mano destra era coperta da un guanto con degli artigli per ogni dito, come quello di Freddy Krueger.

“ E' il mio giorno fortunato, ho trovato l'assassino che stavo cercando in un lampo” pensò Vergil pronto al suo primo reale scontro.

   
 
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