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Autore: SonounaCattivaStella    04/04/2021    0 recensioni
[Raccolta di oneshot scritte per la Challenge di Pasqua indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp]
Questa Pasqua sarà proprio un disastro.
Sotto ogni aspetto.
Ma ci sarà anche del romanticismo.
(Nei personaggi non lo inserisce, ma ci sono oneshot con un po' tutti)
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1) Grigliata di primavera. Ma è tutto bruciato (un po' tutti)
2) "Sei innamorato di quell'uovo" "Se me lo compri, amo più te." (RanMasa)
3) "Stai veramente preferendo il cioccolato a me?" "Il cioccolato è dolce." (KyouHaku)
4) "Perché fissi quel vaso come uno psicopatico?" "Aspetto che il polline mi uccida" (AtsuMasa)
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Minamisawa Atsushi, Shindou Takuto
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia partecipa alla Challenge di Pasqua indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp

Prompt: "Sei innamorato di quell'uovo" "Se me lo compri, amo più te."




Ranmaru stava letteralmente diventando pazzo. La Pasqua era ormai vicina e lui non sapeva proprio quale uovo regalare al suo ragazzo che aveva dei gusti difficili in fatto di cioccolato: il fondente non gli piaceva perché troppo amaro, quello bianco lo schifava perché non considerato vero cioccolato, quello al latte poteva anche andare bene, ma solo se di alta qualità – non sia mai si fosse presentato con l’uovo del discount; si sarebbe ritrovato a dormire sotto i ponti solo per quello –, magari nocciolato. E anche se sapeva con certezza che il suo ragazzo nutriva un amore viscerale per il cioccolato al latte ricoperto con granella di pistacchio, quando aveva fatto il giro di tutti i negozi della città ormai era decisamente troppo tardi per trovare l’uovo di Pasqua giusto per il suo Masaki.

Così, senza sapere più cosa fare e dove andare a sbattere la testa, si era deciso a chiedere direttamente a lui cosa volesse e dove poterlo reperire. Inutile dire che Masaki fu irremovibile sulla sua scelta, ma gli diede un barlume di speranza quando disse che sapeva esattamente dove avrebbe potuto trovare ciò che cercava. Confortato da ciò e contento di poter fare felice il suo ragazzo, uscirono insieme per andare verso quel negozio che si era rivelato la sua ultima spiaggia. Tuttavia, il suo entusiasmo si spense quando arrivarono di fronte alla porta d’ingresso di quella che era la migliore pasticceria della città, nonché la più costosa. Ranmaru iniziò a sudare freddo al solo pensiero di vedersi prosciugare ogni spicciolo presente nel portafogli.

«Masaki, sei sicuro che l’uovo che vuoi tu si trova solo qui, in questa pasticceria?» Chiese lievemente titubante.

«Certamente.» Rispose questi con un sorriso serafico sulle labbra.

A Ranmaru venne il dubbio che il suo ragazzo gli stesse mentendo solo perché aveva voglia di mangiare della pregiata cioccolata artigianale, ma non ebbe il tempo di chiedere conferma perché si ritrovò a doverlo seguire prontamente all’interno del negozio.

L’odore dolce di vaniglia, zucchero e caramello gli invase le narici e si trovò circondato da dolciumi di ogni tipo: cioccolatini, bignè, biscotti, confetti e pasticcini facevano bella mostra sugli scaffali e dietro le vetrine dei vari banconi. Ma quello che più di tutto spiccava era un grosso uovo di Pasqua dal peso di 5 chili, ricoperto interamente da granella di pistacchio e incartato finemente con della pellicola trasparente dai decori verde-argento. Ed era proprio quello l’uovo che il suo ragazzo voleva; per capirlo bastava guardarlo mentre lo osservava in completa adorazione, naso all’insù e mani appiccicate contro il vetro proprio come un bambino.

Ranmaru sorrise di fronte a quella immagine e non poté fare a meno di scuotere la testa con fare dolce. Masaki poteva anche essere ormai adulto, ma certe cose non sarebbero cambiate mai, proprio come il suo carattere tanto maturo quanto infantile.

«Sei innamorato di quell'uovo.» Gli disse dritto contro un orecchio mentre gli avvolgeva amorevolmente i fianchi con le braccia.

Masaki sussultò appena, preso quasi alla sprovvista per via della sua attenzione rivolta totalmente verso quel trionfo di cioccolato e pistacchio. Poi, con un sorriso furbetto stampato sulle labbra, si girò verso Ranamru e lo guardò deciso dritto negli occhi.

«Se me lo compri, amo più te.» Rispose mettendo su l’espressione più innocente del mondo, subito sostituita da una più maliziosa quando vide il suo ragazzo illuminarsi per le sue parole.

Ranamru sapeva che spesso e volentieri Masaki usava la carta dell’amore per ottenere ciò che voleva, ma lui non riusciva proprio a resistergli quando gli confessava di amarlo, anche se a modo suo. Scosse nuovamente la testa, ormai sconfitto, e lo baciò lievemente su quelle labbra tanto tentatrici.

«Dillo che vuoi vedermi diventare povero.» Disse Ranmaru provando a sembrare serio.

Ma Masaki sapeva già che avrebbe avuto ciò che voleva perché il suo ragazzo sarebbe stato davvero disposto a far di tutto pur di accontentarlo – anche lui non era da meno, ma lo dimostrava in ben altri modi e meno evidentemente, ricambiando con altrettanto impeto e con l’intento di renderlo felice a sua volta.

E così, nel giro di pochi minuti, uscirono dalla pasticceria con il grosso uovo stretto tra le braccia di un felicissimo Masaki seguito da uno sconsolato Ranmaru che, seppur con le tasche ormai vuote, guardava il suo ragazzo sorridere e fremere dalla voglia di scartare il dolciume per poter finalmente assaporare la cioccolata migliore di tutta la città.
 
   
 
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