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Autore: daphne 92    07/04/2021    0 recensioni
Quattro confraternite, quattro tradizioni, quattro modi di vita diffenti.
Questo è l'Helmest college, collegio per maghi pieno di segreti e misteri, perchè i panni sporchi qui non si lavano in famiglia ma nelle segrete delle confraternite.
è proprio in questo mondo che arriverà Tyler, un ragazzo ribelle e problematico dall'oscuro passato e dalle doti straordinarie.
Genere: Dark, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Tyler aveva appena lasciato Lila a riposare, ma prima di uscire dalla casa dell acqua doveva fare un altra piccola tappa, avrebbe fatto di tutto per proteggere sua figlia e sorprendentemente anche Lila.
-Tyler, hai finalmente capito che sono io quella destinata a stare al tuo fianco?- disse Alissa quando lo vide entrare nella sua stanza.
-So cosa hai fatto, saprò se farai qualcosa, ti consiglio vivamente di non sfiorare più Lila o ne pagherai le conseguenze- disse Tyler con gli occhi rossi lanciando sguardi assassini ad Alissa.
-Non ho più niente per cui vivere, tutto ciò che voglio fare è distruggere la sua vita e la tua- disse Alissa osservandolo con gli occhi blu e lo sguardo spento.
-Tu non lo farai o le conseguenze saranno infernali per te- disse Tyler poggiando una mano sul collo di Alissa bruciandola.
-Tu non parlerai a nessuno della gravidanza di Lila, o giuro che ti farò pentire di essere nata, non sfiorerai Lila o i tuoi genitori saranno i prossimi a morire- disse Tyler continuando a bruciare il collo di Alissa.
-Te lo giuro- riuscì a dire Alissa con le lacrime agli occhi, il pensiero di rimanere orfana la terrorizzava più della morte.
-Bene- disse Tyler uscendo dalla confraternita dell'acqua dirigendosi verso la casa di fronte, quella del fuoco.
-Divertito con Lila?- disse Victoria sarcastica quando vide Tyler rientrare.
-Si trasferisce, non la voglio qui- disse Tyler semplicemente, stupendosi di quanto riusciva a mentire bene.
-E perchè non la vuoi qui?- disse Victoria sorridendo compiaciuta.
-Non ho bisogno della mia Electi quando ci sei tu al mio fianco- disse Tyler passando una mano tra i capelli di Victoria per poi baciargli il collo.
-Se una notte con lei ti ha fatto ragionare posso perdonarti Tyler- disse Victoria soddisfatta.
-Tu sai dove Derek tiene i vecchi documenti di mio padre?- disse Tyler cambiando discorso.
-Molti sono stati confiscati dalla congrega suprema, credo che gli altri siano ancora nella casa dei Dragov sul lago Ontario- disse Victoria confusa, Tyler non aveva mai voluto sapere nulla dei Dragov e delle loro proprietà.
-Conosci l'esatta ubicazione di quella casa?- chiese Tyler interessato.
-Ovvio, la congrega suprema ce la lascia usare per le vacanze estive, andiamo a vivere lì, Rachel e Mason sono gli unici che hanno ancora i genitori- disse Victoria, non capiva il perchè Tyler volesse parlare di case proprio adesso.
-Grazie Vicky, mi sei stata estremamente utile- disse Tyler dandogli un bacio veloce per poi smaterializzarsi.
-Andiamo- disse Tyler materializzandosi in camera di Lila.
-Dove?- disse la ragazza confusa, aveva la nausea ed era sempre mezza addormentata.
-Vi ho trovato una casa, dei Dragov- disse Tyler ghignando.
-Ma..manca ancora molto- disse Lila mettendosi le mani istintivamente sulla pancia.
-Non è sicuro, non voglio mettervi a rischio, la casa del fuoco sta organizzando una vendetta, io non voglio che tu ti trovi nel mezzo della battaglia, dovete andare- disse Tyler deciso facendo alzare Lila dal letto.
-Ma mi avevi promesso che ci saresti stato, che saresti stato con me alla nascita della bambina, non posso fare tutto questo da sola Tyler, non ci riesco- disse Lila tirandosi indietro i capelli con le mani e cercando di non piangere.
-Lil, lo faremo insieme ma adesso devo restare qui, è questo il mio posto- disse Tyler mettendo una mano sulla guancia di Lila.
-è anche il mio posto- disse Lila frustrata.
-Ma non il suo, e lei è la cosa più importante- disse Tyler poggiando delicatamente la mano sulla pancia di Lila.
-Per lei- disse Lila sospirando e singhiozzando, stare sola la terrorizzava, gli ricordava la sua infanzia.
-Per lei- ripetè calmo Tyler baciando la fronte di Lila per poi smaterializzarsi con lei.
-Tyler la casa è magnifica- disse Lila guardandosi intorno, era un enorme baita in legno, in riva al lago, regnava una pace assoluta fuori.
La casa aveva un arredamento caldo, divani comodi, camino enorme, una cucina spaziosa, c erano tappeti ovunque e tende ad ogni finestra che garantivano la privacy, sembrava la casa adatta ad una famiglia magica.
-è la prima volta, che vengo qui- disse Tyler sorpreso, guardandosi intorno, era così diversa dal gusto industriale e freddo della sua madre adottiva Priscilla, era una casa da vivere e non d ammirare.
-Ty- disse Lila commossa, osservando una foto appesa alla parete.
-Mamma, papà?- disse Tyler sfiorando la foto nella quale vi erano due ragazzi giovani, sui 25 anni, la ragazza dai capelli biondo cenere e gli occhi blu come l'oceano sorrideva spensierata, indossava un ampio vestito bianco che lasciava intravedere un accenno di pancia; l uomo era più serio ma i suoi occhi neri come quelli di Tyler lasciavano trapelare l'amore che provava per la donna, sembrava in tutto e per tutto la versione più grande di Tyler.
-Questa doveva essere casa tua Tyler, quando sono spariti per mesi nel bel mezzo della guerra si trovavano qui- disse Lila sopresa, sfiorandosi la pancia, la storia sembrava volersi ripetere.
-La casa è piena di protezioni magiche, sarete al sicuro, io devo andare- disse Tyler allontanandosi da Lila, quella foto gli aveva provocato sentimenti troppo forti, che non riusciva a sopportare adesso.
-Tyler- disse Lila cercando di fermarlo, ma il ragazzo si smaterializzò nel fuoco.
-Tyler mi dirai dove sei stato?- disse Victoria con le braccia incrociate, quando lo vide tornare.
-No- disse freddamente Tyler.
-C'è qualcosa che non mi stai dicendo- disse Victoria osservando attentamente Tyler.
-Ci sarà sempre qualcosa che non ti dirò- disse Tyler sincero con Victoria.
-Riguarda noi?- chiese Victoria preoccupata.
-Non riguarda noi in quanto coppia- disse Tyler sorridendo e poggiando la fronte contro quella di Victoria.
-Allora credo di non volerlo sapere- disse Victoria sorridendo spensierata.

Erano passate settimane da quando Tyler aveva accompagnato Lila alla casa al lago, per quanto lei gli chiedesse ogni giorno di raggiungerla lui non ci riusciva, quella casa e Lila gli provocavano emozioni troppo forti, lo rendevano debole e lui non poteva permetterselo.
Quel giorno però era diverso, non aveva sentito Lila per il loro consueto aggiornamento mattutino e l anello collegato alla collana di lei stava bruciando al suo mignolo da quando si era svegliato.
-Devo andare- disse Tyler agitato giocherellando con l'anello che aveva al mignolo e che stava bruciando sempre di più.
-Dove? Per quanto?- chiese Victoria preoccupata e confusa.
-Per un pò, mesi probabilmente- disse Tyler agitato.
-Mesi? Dove? E cosa ne sarà di noi?- disse Victoria preoccupata piangendo.
-Vic, guardami, ci sarà un tempo per noi ok? Ci sarà un momento in cui io potrò amarti come meriti, ma quel momento non è adesso, c'è chi ha più bisogno di me- disse Tyler dando un bacio di addio a Victoria.
-Ma io ti amo- disse Victoria tra le lacrime mentre lo osservava scomparire tra le fiamme.
-Che succede?- chiese Tyler materializzandosi nella casa in cui Lila si era trasferita da settimane.
-Non lo so, si sta muovendo, sembra che stia male, ho paura di perderla Tyler- disse Lila che era sdraiata sul divano con le mani sulla pancia, che adesso era bella rotonda.
-Non la perderai andrà tutto bene- disse Tyler con tono rassicurante anche se lui stesso era tutt'altro che calmo.
-Ho paura Tyler- disse Lila iniziando a piangere e gemere dal dolore.
-Andrà tutto bene, io sono qui- disse Tyler inginocchiandosi accanto a Lila e accarezzandogli dolcemente i capelli.
-Non voglio perderla, è tutto ciò che ho- disse Lila senza fiato, il panico gl'impediva di respirare.
-Per favore piccola, per favore bambina mia non lasciarmi anche tu- disse Tyler poggiando le mani sulla pancia di Lila, cercando di trasmettergli la sua energia, per fargli sentire la sua presenza.
-Si è fermata, è calma adesso- disse Lila piangendo dal sollievo.
-Come è possibile?- chiese Tyler sbalordito togliendo la mano tremante dalla pancia, aveva sentito una connessione con sua figlia, era come se lei lo chiamasse.
-Credo che Lottie volesse il suo papà- disse Lila chiudendo gli occhi sfinita.
-Lottie?- disse Tyler sorpreso, provando il suono del nome.
-Charlotte, visto che devo farla nascere io almeno fammi scegliere il nome- disse Lila stanca con gli occhi chiusi.
-M sembra giusto- disse Tyler sorridendo.
-Resterai?- chiese Lila sbadigliando.
-Sarò qui quando ti sveglierai- disse Tyler baciandogli la fronte per poi prenderla in braccio e portarla a letto.
-Sei rimasto- disse sottovoce Lila appena si svegliò e notò che Tyler era al suo fianco.
-Te l avevo promesso, e poi non potevo lasciare le mie ragazze- disse Tyler sorridendo furbo.
-Sono la tua ragazza?- disse Lila sorridendo e mordendosi il labbro inferiore.
-Non la mia preferita però- disse Tyler divertito.
-Sono così sollevata che tu sia qui- disse Lila poggiando la testa sul petto di Tyler.
-Perchè?- chiese Tyler accarezzando i capelli di Lila.
-Tutto è migliore quando ci sei tu- disse Lila dando un bacio sotto il mento a Tyler.
-Soprattutto mangerai qualcosa di decente, cibo precotto Lila?- disse Tyler rimproverandola, aveva visto in cucina che porcherie si mangiava la ragazza.
-Non so cucinare, non ho mai avuto una cucina- disse Lila vergognandosi.
-Sei fortunata ad avere me allora- disse Tyler guidando Lila verso la cucina.
-Da dove viene tutto questo?- disse Lila sorpresa, quando vide la cucina piena di cibo.
-Ho fatto un paio di telefonate mentre dormivi- disse Tyler furbo, iniziando a sbucciare le patate.
-Chi ti ha insegnato a cucinare?- disse Lila mentre l osservava ammirata.
-La mia tata, non ridere- disse Tyler imbronciato quando Lila scoppiò a ridere.
-Mia madre, la mia madre adottiva, era sempre a lavoro, io ero un bambino iperattivo, la mia tata era disperata e cercava sempre nuove cose da farmi fare per intrattenermi.- disse Tyler sorridendo nostalgico, sua madre licenziò Teresa il giorno del suo decimo compleanno.
-Sai il perchè dell'esistenza delle Electi?- chiese Lila mentre osservava Tyler cucinare.
-Per farmi impazzire?- disse Tyler scrollando le spalle.
-Secondo la leggenda l'Electi e colui che l'ha scelta sono perfettamente compatibili, a livello di magia intendo, non c'è mix più perfetto di quello di un'electi e chi la sceglie- disse Lila rubando un pezzo di carota a Tyler.
-Sapevo già che nostra figlia sarebbe stata perfetta- disse Tyler dando uno schiaffetto a Lila che tentava di rubargli un altro pezzo di carota.
-Resterai? Ho bisogno di saperlo- disse Lila mentre cenavano mangiando la deliziosa bistecca cucinata da Tyler.
-Vuoi che io resti?- chiese Tyler bevendo un sorso di vino che aveva nel bicchiere.
-Più di ogni altra cosa, sento di non poterla proteggere come dovrei, averti qui mi farebbe sentire al sicuro- disse Lila imitando Tyler e bevendo un sorso della sua acqua.
-Allora il mio posto è qui con voi- disse Tyler imboccando a Lila un pezzo di carne.
-E Victoria? Che ne pensa?- chiese Lila curiosa gustando la carne.
-Adesso ciò che conta siete tu e Lottie- disse Tyler serio.
-Mi piace- disse Lila sorridendo soddisfatta.
-Cosa?- chiese Tyler confuso.
-Il tuo lato paterno, ti rende umano, quasi gradevole- disse Lila per poi scoppiare a ridere.
-Ho bisogno che tu mi prometta una cosa- disse Lila seria quando ebbero finito di cenare.
-Cosa?- chiese Tyler mentre lavava i piatti.
-Se qualcosa andasse male durante il parto, se ti chiedessero di fare una scelta, scegli sempre lei, non pensare a me, io sono niente in confronto a lei ok? Scegli lei- disse Lila seria guardando Tyler negli occhi.
-Mi stai chiedendo molto- disse Tyler distogliendo lo sguardo.
-Ti sto chiedendo di scegliere tua figlia al posto mio, so che di me non t'importa quindi non sarà difficile per te- disse Lila cercando di sorridere.
-Spero di non dover mai fare una scelta simile- disse Tyler senza guardare Lila, non poteva guardarla negli occhi, avrebbe visto la paura nei suoi.
-Spero che tu non debba farla, ma so che se si presentasse l'occasione farai la scelta giusta, solo promettimi che non permetterai ad Alissa e a Victoria di avvicinarsi a lei, è la mia bambina- disse Lila con le mani sulla pancia vistosamente arrotondata.
-Io..te lo prometto- disse Tyler annuendo, gli doveva almeno quello.

I mesi seguenti passarono veloci, Tyler e Lila ormai avevano sviluppato la loro routine, Tyler cucinava tutti i pasti e puliva casa, guardavano insieme qualche serie tv, adesso erano impegnati in una maratona particolarmente impegnativa del trono di spade, Lila lo stava anche aiutando ad allenare i poteri ereditati dalla madre, quelli dell acqua, Tyler non lo avrebbe mai ammesso ma questa era la vita in famiglia che aveva sempre desiderato, guardando Lila con la sua pancia ormai enorme canticchiare a Lottie una ninna nanna del mare gli riempiva il cuore di gioia e pace.
-Ho una confessione da fare- disse Lila mentre era sdraiata a letto con Tyler.
-Anche io- disse Tyler mentre gli accarezzava dolcemente i capelli.
-Prima tu allora- disse Lila prendendo la mano di Tyler.
-Credo che mi sto innamorando della madre di mia figlia- disse Tyler baciando dolcemente Lila finchè non sentì le lacrime di Lila bagnarli il volto.
-Che succede?- chiese Tyler preoccupato.
-Sapevo fin dall'inizio che la mia gravidanza non sarebbe finita bene, per questo ti ho parlato di scegliere lei, la bambina è troppo potente, non può sopravvivere da sola al parto, ha bisogno di energie e prenderà le mie..- disse Lila singhiozzando.
-Lil..- disse Tyler immobile, l incubo ricorrente che faceva ormai da mesi si stava avverando.
-No, lasciami finire, voglio che tu la lasci fare, va bene così Tyler, va bene così, devi lasciarmi andare..- sussurrò Lila tra le lacrime.
-Quando arriverà la fine penserò alle nostre risate, alle nostre liti stupide, alla nostre giornate passate in giardino ad osservare le nuvole, alle tue cene squisite, alla tue fossette quando sorridi, ai tuoi occhi che quando diventano blu sono stupendi, penserò a tutte queste cose, penserò a te e a Lottie, a quanto sarete belli insieme, m'immaginerò Lottie camminare e parlare, e saprò che sto morendo per qualcosa di giusto, saprò che la mia vita ha avuto un significato, non temere quel momento Ty, io non lo temo, so che sarò in pace- disse Lila sorridendo e asciugando le lacrime di Tyler che scorrevano silenziose sul volto del ragazzo.
   
 
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