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Autore: marikaborghini    07/04/2021    0 recensioni
Ho provato ad immaginare la famiglia Martini alcuni anni dopo, visto che -purtroppo- non si farà Un Medico In Famiglia 11.
Sono un'amante di questa serie da quando uscì nel lontano 1998, e cercherò di integrare tutti i personaggi possibili, e di non limitarmi solo a quelli delle ultime due stagioni.
Nient'altro da dire, spero che vi piaccia!
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Elena Martini, Maria Martini, Sara Levi, Tommy Martini
Note: Lime, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
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Era Settembre, per chiunque una giornata come gli altri, ma non per i Martini. Finalmente quel giorno sarebbero tornati Lele, Bianca e Carletto a Poggiofiorito.

Maria, Marco, Palù, Jonathan e i due gemelli erano già tornati da due mesetti, andando ad abitare nella villetta accanto a quella dei Martini, la villetta dove abitavano Cettina e Augusto. Maria continuava a lavorare nella clinica di Villa Aurora, amando follemente il suo lavoro come fosse il primo giorno, e Marco continuava a fare il giornalista a Roma, e mai più in zone di guerra. Palù e Jonathan ormai erano grandi, facevano la seconda elementare. Avevano imparato a leggere e scrivere, a non bisticciare più e ancora più bene di prima; a volte, addirittura, si occupavano dei loro fratellini più piccoli.

Ave era tornata Torino per un po', ma stava per tornare anche lei, soprattutto per dare una mano ai poveri Marco e Maria!

Anna vive ancora nel garage, sistemato molto meglio: infatti da un posto per una persona, è diventato per due: Emiliano si era trasferito con lei. E non era questa l'unica novità: Anna, dopo aver capito che non aveva futuro nella carriera da scrittrice musicale, si iscrisse all'università di Scienze della Comunicazione, con l'obiettivo di diventare una giornalista.

Ciccio era ancora in Spagna con Tresy, i cavalli e i loro figli, anche se sentiva molto la mancanza della loro famiglia.

Nonno Libero e nonna Enrica erano sempre al capo della famiglia, cercando di tenere a bada i casini di Elena, Bobò e Tommy, con l'aiuto anche di Sara e Lorenzo che sono rimasti a casa Martini, rinunciando alla villetta, ed anche con l'aiuto di Melina, che era tornata senza Dante, come ragazza alla pari.
 

In effetti Elena, Bobò e Tommy non erano cambiati di una virgola. Erano cresciuti, sì; ormai  Elena e Bobò stavano per fare la quinta superiore, sperando che Elena superi l'esame di recupero di latino e matematica, e Tommy era stato di nuovo bocciato, causando l'ira di Lorenzo ma Tommy ce l'ha messa tutta per ingraziarsi nuovamente la fiducia del padre, lavorando tutta l'estate per poi pagare una scuola privata per fare 2 anni in 1, e sostenere anche lui l'esame della maturità.

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Era mattina e Melina era già in cucina a preparare la colazione per i Martini. Aveva risparmiato loro i suoi dolci che non piacevano a nessuno, ma stava riscaldando il latte, il thè per nonna Enrica e facendo il caffè per tutti.
Nonno Libero e nonna Enrica scesero insieme, bisticciando su dove poter mettere Lele, Bianca e Carletto, sull'ora nella quale andare in aeroporto e su come dirlo agli altri, perché nessuno dei "piccoli" lo sapeva. Solo nonno Libero, nonna Enrica, Melina, Sara e Lorenzo lo sapevano.

Nonna Enrica: Dovremmo andarli a prendere il più presto possibile.
Nonno Libero: Sì, e cosa facciamo? Li aspettiamo per tre ore? Quelli alle 12 arrivano, sono solo le 7. Calmati Enrica.
Melina: Buongiorno signor Libero, buongiorno signora Enrica. State parlando del grande ritorno di Lele, vero?
Nonno Libero: Sì. Più che parlare, litigare, come faccio sempre con lei.
Melina rise a quella frase e iniziò a versare un po' di thè nella tazza ad Enrica e il caffè a Libero.
Nonna Enrica: Che poi dove li mettiamo? In quale stanza? Libero, dobbiamo pensarci, arrivano oggi.
Nello stesso momento si aprì la porta finestra ed entrarono Maria, Marco, Palù, Jonathan con i due gemellini, che in quel periodo stavano iniziando a parlare e camminavano già come fossero pronti per una maratona.
Maria, con aria confusa, chiese: Chi arriva oggi?
Nonno Libero alzò gli occhi al cielo, pronunciando un lamento guardando nonna Enrica, e si girò verso Maria: Niente bella di nonno, è che nonna si è modernizzata e con Elena hanno fatto un sacco di ordini di vestiti e non sappiamo dove metterli.
Maria annuì, anche se non ci credette molto, diede un bacio ai nonni e si sedette insieme a Marco, che intanto aveva posato i cornetti sul tavolo per la gioia di tutti.
Palù e Jonathan salutarono i nonni in coro, dando loro un bacio, e si sedettero anche loro davanti ad una tazza di latte fumante.

Maria: Ma gli altri? Tutti a dormire?
Melina: No, figurati! Lorenzo è uscito quando io sono entrata per andare a lavoro, e subito dopo anche Sara per correre.
Marco: Speriamo che ci vada piano..
Maria: Amore, lo sai che ora è tutto a posto. Finiscila di fare il fratellone premuroso.
Disse accennando una risata per poi dare un bacio a Marco, provocando un suono di disgusto da parte di Palù e Jonathan.

Anna entrò in cucina, dando un bacio veloce ai suoi nipotini, e prese al volo un cornetto.
Anna: Io devo scappare all'università. Alle 10 ho l'esame di linguistica e voglio arrivare in tempo per ripassare e calmarmi un pochino.
Nonno Libero: Va bene amore, ma torni per pranzo?
Anna: Sì, per quell'ora avrò finito. Scappo.
Si avvicinò alla porta per poi girarsi.
Anna: Ah, di là Emiliano ancora dorme ma tra poco si sveglia, perché tanto deve andare a lavorare.
Nonno Libero: Va bene bella di nonno, tranquilla.
Anna se ne andò accompagnata da un sonoro ''in bocca al lupo'' da parte di tutti.

Maria: Perché eri così preoccupato se tornasse a casa per pranzo nonno?
Intervenne subito Melina, coprendo il nonno.
Melina: Serviva a me. Perché oggi faccio i cannelloni, e devo sapere quanti farne.
Maria: Ah! Allora per me 2!
Marco: Anche per me 3, ci sono!
Nonno Libero e nonna Enrica sorrisero.
Maria si alzò dal tavolo e prese la borsa: Allora io vado al lavoro, siete sicuri di poter badare a queste quattro pesti?
Nonno Libero: ne ho cresciuti 5, figuriamoci. E poi questi so' angeli.
Marco rise e si alzò anche lui: Grazie mille Libero, davvero.
Maria diede un bacio al nonno e alla nonna ed uscì insieme a Marco per andare a lavorare.

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Nel frattempo, al piano di sopra, Bobò e Tommy si erano appena svegliati. O meglio, Tommy si era svegliato a causa dei rumori che faceva Bobò.

Tommy, mugolando, sussurrò: Bobò, smettila, mi stai svegliando all'alba e stiamo in vacanza.
Bobò, intruppando di nuovo contro l'armadio, facendo rumore, disse: Scusami Tommy. Comunque svegliarti presto ogni tanto non ti farebbe male. So che hai lavorato tutta l'estate ed ora ti stai riposando, ma puoi riposarti anche essendo sveglio.
Tommy alzò gli occhi al cielo e si alzò dal letto, infilandosi una maglietta.
Tommy: Sì, puoi anche smetterla ora. Sono sveglio, in piedi, e soprattutto ti sto battendo per il bagno.
Iniziò a ridere e corse verso il bagno, occupandolo prima di Bobò. Si fece una doccia e come suo solito occupò il bagno per un'infinità di tempo.

Elena si alzò dal letto, maledicendosi per non essersi svegliata prima. Mancavano solo due giorni all'esame e doveva sfruttare tutto il tempo che aveva a disposizione per ripassare le due materie.
Corse verso il bagno ma trovò solo la porta chiusa e Bobò che stava aspettando.
Elena: Tommy, vero?
Bobò annuì: E' già dentro da 45 minuti.
Elena bussò rumorosamente ed urlò: Tommy, ti prego, non ho tempo muoviti.

Tommy aprì la porta mezzo nudo, con solo un asciugamano legato in vita ed ancora tutto gocciolante. Elena rimase a fissarlo a bocca aperta, concentrandosi sugli addominali. E' vero, la cotta gli era passata -o forse cercava solo di autoconvincersi-, ma gli faceva sempre effetto nonostante fosse suo cugino.
Elena si riprese, scrollando la testa e spostò Bobò di peso: devo assolutamente andare a studiare, quindi ho la precedenza.
Bobò sbuffò, e come al solito fu l'ultimo ad andare in bagno.

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Elena, Tommy e Bobò scesero a fare colazione, trovando solo nonno Libero, Emiliano che era appena arrivato e Melina. Ognuno diede un bacio al nonno e si sedettero.
Elena: Nonno, ma nonna dov'è?
Nonno Libero: Ha portato Palù, Jonathan e i due gemellini al parco. Maria oggi ha ripreso a lavorare, e Marco lavora troppo.
Elena annuì e iniziò a sorseggiare il latte che aveva davanti.
Bobò, che nel frattempo era al secondo cornetto: Piani per oggi?
Tommy: Non lo so. Il mio piano era dormire, ma qualcuno me lo ha rovinato, penso che resterò a casa.
Elena: Studiare come una pazza e restare a casa.
Nonno Libero: Restate a casa? Perfetto. Perché io e la nonna dobbiamo uscire e non sappiamo a chi lasciare i bambini.. Melina non è molto affidabile.
Melina: Eeh, Signor Libero. Io sto sempre qua eh, vi ascolto.
Bobò: Io devo uscire con Alice stamattina, ma torno per pranzo.
Elena: Ce ne occupiamo io e Tommy, tranquillo nonno.
Melina: E pure io.

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Intanto si erano fatte le 11 e nonno Libero e nonna Enrica scapparono di casa in fretta e furia, sotto gli occhi confusi di Elena e Tommy.
Elena: amori della zia, ora perfavore vi mettete qui a giocare con i fratellini? Io devo studiare, non posso fare mille cose.
Palù: Va bene zia, tranquilla.
Diede un bacio ad Elena ed uno a Tommy e iniziarono a giocare con i fratellini.
Elena abbassò lo sguardo verso il libro di latino e iniziò a ripetere sotto lo sguardo fisso di Tommy. Appena si accorse che la stava fissando, alzò lo sguardò.
Elena: Se invece di guardare mi aiutassi sarebbe meglio, sai?
Tommy rise e prese il libro che aveva tra le mani Elena.
Tommy: Okay, ora ti aiuto. Fai finta che sono il tuo insegnante e ripeti tutto quello che ti ricordi.
Elena si sentì un po' a disagio, gli occhi di Tommaso la mettevano in soggezione, ma comunque iniziò a ripetere.

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Nonno Libero intanto riuscì ad arrivare con 10 minuti di anticipo in aeroporto, grazie alla guida spericolata della moglie.
Libero: Ma c'era bisogno di correre così tanto? Per poco non ci schiantavamo.
Enrica: Quanto la fai lunga Libero, per due curve tagliate. E poi non è colpa mia se siamo usciti tardi da casa.
Libero: Eh sì, ora è colpa mia. Pensiamo a cercare Lele.

Enrica e Libero andarono velocemente agli arrivi e cercarono con lo sguardo Lele e Bianca.
Enrica: Ma tu li vedi Libero?
Libero: No, sennò non starei qui no? Che domande sono Enrica..
D'un tratto sentirono una voce e si girarono subito.
Carletto: Nonniiiii
Libero sorrise, commuovendosi, e lo prese in braccio.
Libero: Amore di nonno, finalmente sei arrivato. E mamma e papà?
Lele: Eccoci, siamo qui papà.
Bianca: Finalmente a casa!
Enrica abbracciò Bianca e Libero abbracciò Lele, commuovendosi ancora di più.

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Intanto era ora di pranzo, e a casa tornarono tutti. Sara si mise a tavola, dopo aver fatto una lunga doccia. Entrò anche Marco, che venne assalito dai figli con un abbraccio enorme. Bobò rientrò con Alice.
Rientrarono anche Maria e Lorenzo, grazie alla pausa pranzo, che si misero subito a tavola
Erano tutti a tavola, quando dalla porta finestra entrò anche Anna mano per la mano con Emiliano.
Anna iniziò a saltellare per casa ed urlò: Ho preso 30 e lode!
Maria si alzò abbracciandola e le diede un bacio sulla guancia: Ma che brava la mia sorellina secchiona!
Anna rise e si sedette accanto ad Emiliano.
Elena: Ma il nonno e la nonna? Ancora non sono rientrati?
Sara: Eh no!
Lorenzo: Ma tra poco saranno qui, li ho sentiti prima.
Intanto Melina sfornò le teglie dei cannelloni con la ricetta della cugina, sembrava avesse cucinato per un esercito.
La porta si aprì ed entrarono Libero, Enrica insieme a Lele, Bianca e Carletto.
Chiusero piano la porta per non farsi sentire ed entrarono tutti in cucina, sotto lo sguardo sorpreso e sbalordito di tutti quanti.
Lele: Ciao Famiglia!

 

   
 
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