Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Spirit734    11/04/2021    19 recensioni
Il Torneo Tremaghi è sempre stato un evento eccezionale, alcuni dei nostri eroi dovranno destreggiarsi tra le sfide di magia per poter emergere, ma in questa storia l'evento non sarà come tutti se lo sarebbero aspettato: Una terribile tragedia sta colpendo le mura di Hogwarts, gli strani incubi di Anna non hanno fine e gli studenti si ritroveranno ad indagare su un male ben più grande.
[Hogwarts/AU - Crossover Disney/Dreamworks e altri film]
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap 14: Acqua, acqua...Fuoco! 

 

 
Graphics Riders of Berk | How to train dragon, How train your dragon, How  to train your dragon



 

"Merida non è ancora arrivata..." mormorò Anna mentre stava dando una veloce occhiata all'entrata del Campo "Dovevamo aspettarla, si sarà riaddormentata."
La lieve risata del Corvonero accanto a lei riuscì però a rilassarla un pochino "Ha diciassette anni. E' in grado di svegliarsi da sola, vedrai che..." ma l'occhiata dell'amica bloccò inevitabilmente le sue parole "...Che arriverà tardi" si corresse, ammettendo a se stesso che stavano parlando di Merida e non di uno studente qualsiasi. Quella sarebbe stata in grado di tardare anche in una gara a chi arrivava più in ritardo.
Forse non dovevano sul serio lasciarla ad Hogwarts.
"Vedo che il Torneo non è ancora iniziato!" squillò una voce alle loro spalle. Appena i due si voltarono videro davanti a loro Merida, con i capelli scompigliati che ansimava: a giudicare dal suo aspetto doveva aver corso come una matta fino al Campo.
"Credevo ti saresti persa la sfida!" disse Anna mentre si spostava poco più distante da Hiccup per permettere all'amica di sedersi in mezzo. la Grifondoro si gettò a peso morto sulla panchina e solo in quel momento i due videro che teneva tra le mani la sua scopa del Quidditch.
"L'hai usata per arrivare fin qui?" domandò Hiccup, la rossa si limitò a grugnire un sì, spostando poi lo sguardo verso di lui.
"Lo sapete che dormire il sabato per me è un rituale." 
"Ed è per questo che esiste una sveglia!" la punzecchiò il Corvonero.
Merida gli fece una linguaccia in risposta, puntando poi gli occhi verso il campo di battaglia "Moana e Jim si sono già presentati?"
"Non ancora, il preside deve iniziare il solito discorso."
La vide serrare le labbra poco prima di riprendere a parlare. Quasi come se temesse la risposta 
"E' vero quello che si dice sulle... Creature?" esitò ancora qualche istante "Sono... Dei draghi?"
Lui la fissò stupito.
"Come sai che..."
"Mentre atterravo ho sentito qualcuno parlarne..." 
Il suo sguardo era cambiato notevolmente, il lieve sorriso ormai era sparito quasi del tutto. Hiccup aveva immaginato una reazione simile: lei odiava fortemente quegli animali, gli avevano portato via suo padre anni fa e ancora non se ne dava pace. Era piccola e per via di quell'attacco si era paralizzata dalla paura. Fergus aveva semplicemente cercato di proteggerla, portandola in salvo da quelle fiamme, ma sfortunatamente non riuscì a farcela e venne aggredito da uno di loro durante la fuga.
Non si era mai data pace per quello che era successo.
"Non riesco a crederci! Davvero come prima prova vogliono farli affrontare quelle bestiacce?"
"Credimi, tutti noi siamo sconvolti" con la testa indicò Anna li accanto che non faceva altro che passarsi nervosamente la treccia tra le mani: di questo passo se la sarebbe distrutta.
"Ascoltami..." si chinò leggermente verso di lei, dando una breve occhiata attorno a loro per controllare se qualcuno li potesse sentire "So che per te è un problema, se non te la senti possiamo uscire di qua e..."
"Non preoccuparti" lo fermò, stupendo non poco l'amico.
"Sicura? Lo sai che..."
"Tranquillo Hiccup" l'espressione della ragazza si fece più dolce "Paura o meno, tutti noi siamo qui per sostenerli. Gli altri hanno bisogno di tutto l'appoggio possibile, non posso andarmene."
L'altro rimase piacevolmente stupito. Anche lui non era al settimo cielo per la sfida, ma sapeva quanto fosse difficile per lei assistere ad un incontro simile e sarebbe stato il primo a sostenerla per allontanarsi da li.
Ma nonostante la paura, Merida preferiva rimanere a fare il tifo per i suoi amici, anche in quel caso si stava dimostrando un'amica fantastica ed Hiccup non poté fare a meno di fissarla meravigliato. Lei sembrò accorgersene e distolse subito lo sguardo, arrossendo appena "E comunque, grazie" gli sorrise ed Hiccup ricambiò, portando anche lui l'attenzione altrove, visibilmente imbarazzato.
La Grifondoro puntò poi gli occhi su Anna che nel frattempo aveva preso a giocherellare nervosamente con l'altra treccia e le mise una mano sulla spalla per calmarla un pochino "Se continui a tirarti i capelli diventerai calva."
Quella battuta la fece sobbalzare appena "C_cosa?!"
Merida ed Hiccup risero, poi quest'ultima alzò lo sguardo verso Nick, che stava vendendo un paio di bandierine a due Grifondoro del secondo anno qualche spalto più in là "Credete che venda anche dei dolci? Non ho fatto colazione e sto morendo di fame!"
Anna non poté fare a meno di trattenere una risata, ringraziandola nella mente per la sua presenza. Si sentiva terribilmente agitata e scombussolata per il Torneo e, anche se quei sentimenti erano ancora nella sua testa, la presenza di Merida la aiutava in parte a stare meglio.
Finché ovviamente non la sentì chiamare un nome "Oh ciao Kristoff!"
La fulva spostò l'attenzione sul punto in cui l'amica aveva gridato e vide il Tassorosso diversi spalti più distanti da loro.
"Unisciti a noi!" gli disse Merida.
"Credimi, meglio se resto qua" rispose l'altro con un sorrisetto.
Solo allora Anna si rese conto che se ne stava in disparte, ben lontano anche dai suoi compagni. Merida le aveva accennato che fosse un tipo piuttosto solitario: amava passare il tempo con le creature magiche e non aveva molti amici.
Iniziava a dispiacerle il fatto di averlo conosciuto così tardi, seppur fossero dello stesso anno, si era trovata così bene con lui durante quella punizione e aveva saputo metterla a suo agio, nonostante le sue pessime figure nell'aiutarlo.
Con sorpresa vedeva che anche Judy e Jack sembravano conoscerlo. Non volendo sembrare maleducata, anche lei lo salutò timidamente, arrossendo un pochino non appena lo vide rispondere al cenno con un sorriso.
Immediatamente si girò  e si mise a fissare il terreno di gioco nella speranza che iniziasse la sfida. Si vergognava ancora per il loro ultimo incontro, quando per salvarlo dal morso di un purvincolo aveva lanciato un incantesimo contro la creatura, finendo però strettamente vicina a lui.
Ancora.
E non era la prima volta che capitava, si domandò perché ogni volta dovevano finire in una situazione tanto imbarazzante.
Probabilmente al contrario di lei, Kristoff non ci stava nemmeno più pensando a quel giorno. 
Almeno questo le permise di distrarsi un pochino alla vista del Torneo, anche solo per pochi minuti, finché la voce di Nord la attirò:


 
"Che prima prova di Torneo Tremaghi abbia inizio!"



~~~~ ~~~~ ~~~~ ~~~~



 
Sebbene il preside avesse parlato solo per pochi minuti, all'interno della tenda dei Campioni sembrava fosse passata un'eternità: I ragazzi avevano ormai smesso di parlare e restavano in attesa, sperando che quella tortura finisse al più presto.
Moana stava per dire qualcosa quando sentì il fruscio delle tende aprirsi, rivelando Filottete. Con lo sguardo passò tra tutti i concorrenti fino a fermarsi al Serpeverde. 
"Ragazzo, tocca a te."
Lo vide alzarsi e scambiarsi un'occhiata con lui poco prima che uscisse dalla tenda. 
Ammirava il suo atteggiamento nell'affrontare quella sfida: sul suo volto non sembrava trasparire paura, o era molto coraggioso, o sapeva nascondere benissimo la sua fifa. In entrambi i casi sperava riuscisse a cavarsela, così come anche gli altri.
Non seppe effettivamente quanto tempo fosse passato da quando Jim era uscito.
Per combattere lo stress, aveva camminato tutto il tempo, fermandosi di tanto in tanto e finendo per dare un ulteriore occhiata alle fessure di quella tenda, nella speranza forse di sentir chiamare il suo nome e togliersi definitivamente il pensiero.
E come se le sue preghiere fossero state esaudite, mezz'ora dopo Filottete rientrò e, scrutando un ultima volta i tre rimasti, fece cenno a Tadashi di alzarsi.
Quest'ultimo rivolse un sorriso alle due ragazze, si diede una veloce sistemata al cappello ed avanzò verso l'uscita, seguito da Phil.
Restarono solo loro due e il netto silenzio che si creò risultava quasi imbarazzante.
Perfino Elsa ad un certo punto non ne poté più di tutta quella tensione e fece per parlare, o almeno ci provò, ma dalla sua bocca non uscì nulla. Forse nemmeno lei sapeva esattamente cosa dire in una situazione simile. Non aveva nemmeno una confidenza tale con Moana da raccontarle su quanto in realtà fosse agitata al solo pensiero di poter ferire qualcuno.
Si, perché in quel momento, l'unica cosa che riusciva a preoccuparla realmente era l'idea di far del male.
Nulla da togliere al drago, anche uno dei migliori Auror sarebbe stato preoccupato al posto loro, ma la sua mente era rivolta altrove.
"...Elsa?"
Temeva di rivivere di nuovo quella sensazione. Quelle immagini le continuavano a passare nella mente senza fermarsi e più provava paura, più quelle sensazioni aumentavano.
"Elsa?"
Sentiva che presto sarebbe tornata in quel baratro di terrore.
"Elsa!"
Quel richiamo fece finalmente tornare la ragazza sui suoi pensieri, scorse nello sguardo di Moana la preoccupazione e senza pensarci oltre si guardò subito le mani, temendo in quell'istante di non avere più i suoi guanti con sé. Fortunatamente li vide al loro posto e tirò un sospiro di sollievo. 
Per un attimo aveva seriamente creduto di aver perso il controllo del suo potere davanti ad un'altra persona. C'era già Hans a preoccuparla ed anche Anna sembrava starle spesso vicina, non voleva in alcun modo attirare ulteriormente l'attenzione. Non più del dovuto. Dopotutto era pur sempre la Campionessa.
Moana nel frattempo le si avvicinò un pochino, guardandole di sfuggita le mani "Stavi tremando e... Insomma..."
Le mani di Elsa si strinsero debolmente in pugni "Si. Io...Sono solo agitata per la prova."
L'altra le sorrise, e tornò a fissare l'entrata della tenda, iniziando a giocherellare con la sciarpa che portava al collo. 
Elsa la fissò, vedendo quanto fosse agitata anche lei, si sentì quasi più rassicurata. Ma al tempo stesso avrebbe voluto raccontarle come si stesse sentendo.
Si morse il labbro inferiore, guardando un ultima volta l'uscita "Hai mai..." ma si fermò prima di poter dire altro.
L'altra si sporse verso di lei "Hai mai... cosa?"
Elsa sorrise amaramente, puntando lo sguardo sulle sue mani "...Hai mai provato paura?"
Forse era semplicemente una tattica per sdrammatizzare, vista la situazione. Moana non poteva saperlo, ma nonostante tutto la domanda la fece quasi divertire "Intendi paura come...Affrontare da sola un drago spaventoso?"
"So che può sembrare stupido in un contesto del genere ma...Intendo la vera paura. Quella che blocca ogni tua capacità. Quella che ti fa perdere ogni speranza..." si fermò per qualche secondo, prendendo un lungo respiro "Perdere tutto quello che hai, le persone a te care. Io... Non voglio che succeda. Per me...È questa la vera paura."
La Grifondoro la guardò, notando come l'espressione di Elsa fosse così triste nonostante cercasse di forzare un sorriso.
"Una volta... Quand'ero piccola, ho rischiato di morire."
Elsa si voltò subito verso di lei con gli occhi sgranati.
"Mio padre amava andare in barca e spesso lo guardavo sulla riva mentre lui andava a pescare con mia madre facendo il giro di tutta l'isola. Continuava a promettermi che un giorno avrei navigato anche io con lui, ma ero ancora troppo piccola e dovevo aspettare..." mentre raccontava, il suo volto sembrava più rilassato, malinconico "... Alla fine riuscii a convincerlo e il giorno del mio sesto compleanno partimmo tutti e tre per una gita in barca. Lui inizialmente non era molto convinto, ma poco dopo si lasciò andare e passammo una  splendida giornata..." 
Poi improvvisamente la sua espressione si indurì 
"...Finché non arrivò una forte tempesta, una delle peggiori che abbia mai visto. I miei genitori tentarono di tornare indietro, ma le onde erano sempre più alte e la pioggia non faceva che aumentare..." si fermò, sembrava quasi titubante nel proseguire.
"...Non ho avuto pienamente paura finché non scivolai dalle braccia di mia madre e precipitai in acqua. Tentai di aggrapparmi al salvagente, urlai e nuotai con tutte le mie forze per raggiungere la barca, ma più provavo a muovermi, più sentivo le onde trascinarmi sempre più a fondo..." 
Ricordava ancora perfettamente ogni dettaglio di quel giorno: Il panico di non poter tornare a galla, il peso dell'acqua trascinarla via, le urla di sua madre farsi sempre più distanti. Fu una delle sensazioni più orribili di tutta la sua vita.
"Pensai davvero di morire, non avrei più rivisto i miei genitori, mia nonna, il mio villaggio...Avrei perso tutto..." alzò lo sguardo "Il giorno dopo venni ritrovata sulla riva, ero priva di sensi ma salva. Mia nonna disse che era stato un miracolo del mare" con una mano spostò la sciarpa, rivelando al di sotto una collana "Questa me l'ha regalata lei quel giorno. Disse che l'oceano mi aveva dato una seconda possibilità. Mi aveva scelta."
Solo allora l'attenzione di Elsa si concentrò su quell'oggetto, trovandolo molto particolare. Si trattava di un ciondolo dalla forma ovale, diviso in due parti. La metà inferiore era composta da una gemma azzurra come l'oceano. Quella superiore era pietra levigata, bianca come la spuma delle onde, e recava incisi alcuni segni tribali.
Moana passò con le dita sulla parte intagliata del monile e sul suo volto si formò un sorriso amaro "Non so davvero cosa accadde quel giorno, i miei ricordi non sono precisi ed ero molto piccola...Ma sì. Ho provato la vera paura."
"Mi dispiace..." mormorò Elsa, cercando di forzare un debole sorriso "Immagino che ora sarai terrorizzata dall'acqua."
L'altra fece le spaucce "All'inizio sì, ma poi è stato più forte di me. Alla fine ho pensato: perché rinunciare a qualcosa che amo? Il mare era tutta la mia vita" il suo sguardo si fece più deciso "Dovevo provarci, a discapito della mia paura." 
L'altra la fissò stupita. Quanto avrebbe voluto avere anche solo una parte di quel coraggio.
Trovava incredibile la forza d'animo di quella ragazza, di come fosse riuscita ad affrontare in quel modo le sue paure dopo un'esperienza simile. Rispecchiava perfettamente i tratti della sua Casa e il suo discorso non poteva che confermarle il valore della scelta del Calice.
Forse per lei non c'era stato un errore, forse erano stati scelti effettivamente due Campioni.
Si scambiarono un sorriso, accorgendosi poi dell'arrivo di Filottete, l'uomo fece un debole cenno col capo alle due, soffermandosi infine sulla giovane di Beauxbatons
"E' il tuo turno, ragazza."
Al suono di quelle parole ogni vago sorriso sul volto delle due svanì, Moana la vide bloccarsi come un pezzo di ghiaccio davanti ai suoi occhi.
Era letteralmente terrorizzata.
"Non posso... Non posso..." continuava a ripetere sottovoce.
Mille domande le stavano passando per la testa: E se non fosse riuscita a resistere? Se tutti avessero scoperto il suo segreto? Come avrebbe affrontato sua sorella? Come poteva, dopotutto quello che le aveva fatto?
L'avrebbe odiata.
Tutti lo avrebbero fatto.
Moana si domandò se fosse solo la tensione della gara. Anche lei e gli altri avevano timore, ma Elsa sembrava totalmente nel pallone.
"Ascolta..." la sua voce fu ferma e decisa, stupendosi anche lei di tutta quel sangue freddo "Vado prima io" le disse.
"C_cosa?"
"Sì. Andrò prima io" inizialmente anche lei sembrò titubante, come se si fosse resa conto delle sue parole troppo tardi, ma poi riprese a guardarla seriamente "Se per te va bene."
Elsa rimase a fissarla con la bocca socchiusa, cercando di dire qualcosa di più, ma l'altra nel frattempo si era già alzata e aveva raggiunto Phil "E' un problema?"
L'uomo passò lo sguardo da entrambe le concorrenti e fece le spallucce "Non direi ma..."
"Allora è deciso. Ad ogni modo, prima o poi sarebbe toccato a me." 
"A_aspetta!" la fermò Elsa, alzandosi finalmente in piedi "Io..."
"Non preoccuparti. Prenditi del tempo."
"Ma...Sei sicura...?"
"Sicurissima! Assolutamente sicur.." andò a sbattere proprio in quel momento contro un palo che sorreggeva la tenda e dopo aver rivolto un ulteriore sorriso per rassicurare la ragazza, fece per uscire, dietro lo sguardo stupito di Phil.
"Hai fatto un bel gesto."
La ragazza sorrise compiaciuta.
"Ma questa è una battaglia. Le regole dicono..."
"So bene cosa dicono le regole" il sorriso si spense "Ma Elsa era terrorizzata, dovevo aiutarla almeno un po'!"
Dopo un attimo di esitazione, Filottete riprese a parlare "Non hai ripassato a dovere. La regola 45 dice che dovresti sfruttare i vantaggi che si presentano..." Moana nel frattempo stava già alzando gli occhi al cielo, aspettandosi il peggio.
"...Ma la regola 8 dice di giocare sempre con correttezza."
Abbassò dunque lo sguardo su di lui ed abbozzò un sorrisetto "Direi che siamo pari."
"Prima analizza la situazione, non buttarti senza riflettere! So bene quanto sapete essere impulsivi voi Grifondoro. Ho avuto parecchie teste calde come voi quando allenavo la squadra di Quidditch!" 
L'altra sospirò nuovamente, ma una volta resa conto che mancava davvero poco all'entrata nell'arena, rallentò il passo e prese un lungo respiro "Qualche altro consiglio?"
Di colpo tutta l'audacia che aveva dimostrato poco prima sembrava essere svanita.
"Phil?"
Vedendola così bloccata, l'uomo le diede una spinta per farla andare oltre "Ti dirò quello che ho sempre detto ai miei allievi. Due parole: Usa la testa" disse, mentre pian piano si allontanava.
Moana ingenuamente contò le parole, rimanendo un pochino perplessa per quella strana battuta, poi però si fece coraggio ed avanzò nuovamente.
Una volta entrata nell'arena, udì le forti urla dei concorrenti che incitavano il suo nome. In quel momento Il cuore le balzò in petto, si sentì tornare un po' di coraggio.
Non appena vide la coda lunga e spinosa, estrasse immediatamente fuori la bacchetta, preparandosi alla battaglia. Davanti a lei vide un enorme drago dal manto rosso come il fuoco, il corpo e la testa lunghi come serpenti, ali grandi con due artigli ricurvi e tre lunghe corna sulla testa. Camminava a quattro zampe, reggendosi con gli artigli delle ali e le zampe posteriori. Quella destra fortunatamente la vide bloccata con delle catene, probabilmente per impedire all'animale di fuggire o di ferire qualcun altro durante la sfida.
Cercò di pensare velocemente a quale drago potesse essere. Una volta incrociato il suo sguardo ed aver prestato particolare attenzione su quel muso lungo ed appuntito, simile quasi ad un coccodrillo, capì.
Non c'erano dubbi, era: un Incubo Orrendo.
Pensò che quel nome gli si addiceva terribilmente.
Nei giorni precedenti Hiccup diede loro veloci consigli su come affrontare un drago, sebbene avesse avuto come sola esperienza la Furia Buia. 
Studiarono qualsiasi cosa avesse potuto aiutarli, pensando anche a delle possibili strategie.
Il drago si mise a fissarla con i suoi occhietti scuri e subito fece per aprire la sua enorme bocca, scoprendo una serie di lunghi e affilati denti. Moana vide il fuoco formarsi velocemente all'interno della sua bocca e subito scappò a ripararsi dietro una roccia. Si gettò così bruscamente che subito ringraziò il fatto di avere i paragoniti a proteggerla.
Un enorme getto di fuoco la sfiorò per poco, facendole maledire immediatamente la brillante idea di aver messo il suo nome in quello stupido Calice di legno.
Doveva pensare subito ad un piano e ripassò velocemente le caratteristiche dell'Incubo Orrendo, sperando con tutta se stessa di non confondersi con un altro tipo di drago. Studiando le sere precedenti con Hiccup, non si era mai resa conto della grande quantità di draghi ancora presenti.
Aveva una buona memoria ed era sicura di ricordarsi qualcosa, ma la situazione era diversa rispetto a sfogliare un libro nella Biblioteca. Qui rischiava di bruciare.
E lei aveva sempre odiato il caldo.






 
"D'accordo..." Iniziò Hiccup "Un'ultima volta: A cosa bisogna fare attenzione contro un Incubo Orrendo?"
Moana lasciò passare qualche breve secondo, si era legata i capelli in una coda alta e con una mano aveva iniziato a giocherellare con un ricciolo, intrecciandolo tra le dita "Ehm...Vediamo..." ma prima che potesse rispondere, Jim si affrettò a parlare al posto suo.
"Io lo so: la coda che..."
Ma Hiccup alzò una mano per poterlo frenare e chiuse il libro "Quello è l'Uncinato Mortale. L'Incubo Orrendo infiamma tutto il suo corpo. E' uno dei draghi più veloci e pericolosi sotto questo punto di vista." 
"Non era il Gronchio?" chiese ingenuamente la Grifondoro. 
"No. Quelli sono lenti, pigri e irritabili."
Un sorrisetto le comparve sul volto "Ah, come Jim!"
L'altro la fulminò con lo sguardo e con la piuma della penna iniziò a farle il solletico "Ma sentila!"
Hiccup osservò per qualche secondo buono la sua amica che, tra le lacrime per le risate, tentava invano di sfilare la piuma dalle grinfie di Jim. 
"Ragazzi!" esclamò con voce più alta, una volta che entrambi prestarono nuovamente attenzione, riprese a parlare "Allora, per rimanere in tema, ripetetemi le caratteristiche del Gronchio.
"
Moana si accasciò con la testa china sul tavolo, ormai esasperata da tutte quelle nozioni, il tonfo fu così forte da farle cadere un libro addosso, ma sembrò non importargliene.
Non era nuova a studiare fino a tardi, spesso le capitava di rimanere in Biblioteca più del dovuto per prepararsi a qualche esame, ma studiare con Hiccup era sempre stato difficile perfino per lei. Era estraneamente meticoloso, non ti faceva alzare finché non sapevi ripetere ogni cosa alla perfezione.
Non aveva molti compagni di studio, se non Belle o occasionalmente lei o Anna. Jim e Merida ci provarono qualche volta, ma per non rischiare di rovinare la loro amicizia optarono per studiare separatamente.
"Non è uno scherzo. Concentratevi!"
La ragazza sbucò da sotto il libro e si appoggiò con le braccia sopra al tavolo "Hic, sono ore che stiamo qua a studiare. Perfino io credo che ci serva una pausa" sospirò "Credi che non la prendiamo seriamente?"
"Di te mi fido." 
Jim lo guardò si sbieco ed iniziò a dondolarsi svogliatamente con la sedia "Ah ti ringrazio. Ma scommetto che la tua preferita non ha ancora una strategia." 
Hiccup lo fissò curioso "Perché, tu ce l'hai?"
Lui si passò una mano sul mento e fece finta di pensarci qualche secondo, poi i suoi occhi brillarono entusiasti "Ovvio! Me la cavo bene nel volo!"
"Non puoi portare con te un oggetto all'interno dell'arena!" lo rimproverò la riccia. 
Jim rise ed appoggiò i piedi sopra il tavolo, facendo cadere un libro per terra "Possiamo sempre crearli... O attirarli."
Moana lo guardò confusa, ma lui si affrettò a continuare il discorso "Un po' di strategia. Usa la testolina Waialiki, so che ce la puoi fare!" disse mentre con un dito picchiettò la fronte della ragazza.
Lei lo scostò con una mano, facendo finalmente scivolare il libro da sopra la sua testa "Quindi sarebbe questo il tuo piano?"
L'altro rise e la fissò "Può darsi. E tu cosa farai?"
Quella domanda la lasciò spiazzata. "Io..." boccheggiò qualcosa ma per fortuna Hiccup arrivò in suo soccorso.
"Quali sono i tuoi punti di forza?"
"Sono brava in Trasfigurazione!" rispose subito e, improvvisamente fu come se una lampadina le si fosse accesa in testa. 
Sapeva cosa fare.
Si alzò dalla sedia talmente veloce che rischiò quasi di scivolare, dopo averli salutati raccolse immediatamente le sue cose e se ne andò. Lasciando da soli i due ragazzi con più domande che risposte.






Quando le fiamme si esaurirono, Moana capì che era giunto il momento di spostarsi. Nella sua lettura serale aveva imparato che il fuoco dell' Incubo Orrendo era uno tra i più letali, ma per incanalare tutta quella energia gli serviva comunque qualche secondo buono di tempo.
Sarebbe stato il suo vantaggio.
Non poteva restare a lungo dietro la stessa roccia o il drago l'avrebbe intrappolata.
Prese un bel respiro e corse subito in un'altra zona dell'arena e sentì il fuoco divampare sfiorandole nuovamente i capelli, ma riuscì anche questa volta a pararsi in tempo. Era fortunata ad essere così atletica.
Appena le fiamme si dileguarono, sciolse dal suo collo la sciarpa che teneva addosso e la gettò al di la della roccia. Tenendo con la mano destra la bacchetta pronunciò l'incantesimo "Lapifors" sull'oggetto e nel giro di pochi secondi assunse la forma di un adorabile coniglietto.
Le pupille del drago si allargarono ed improvvisamente sembrò che tutta la sua attenzione fosse rivolta a quel piccolo animale.
In quel momento Moana ne approfittò per cercare con lo sguardo la campana e finalmente dopo pochi secondi la vide: era appesa ad una roccia piuttosto alta. Sebbene non fosse bassa di statura, non ce l'avrebbe mai fatta a raggiungere l'oggetto con un solo balzo. Si sarebbe dovuta arrampicare.
Cosi iniziò pian piano a passare attorno all'arena, tenendosi ben distante dall'enorme drago che nel frattempo sembrava completamente rapito dal coniglio. Ci aveva rimesso una sciarpa, ma almeno si era assicurata un utile diversivo per quel grosso animale. Avrebbe recuperato quella campanella nel giro di pochi minuti.
Tra gli spalti Hiccup non poté fare a meno di sorridere compiaciuto. Il cibo preferito degli Incubi Orrendi erano i conigli, Moana se l'era ricordato e lo stava usando per distrarlo.
Dopotutto, come aveva detto Jim: Bisognava semplicemente giocare di astuzia.
Il coniglio d'altra parte non sembrava molto incline a farsi divorare e con le sue lunghe zampette saltò da una zona all'altra per cercare di sfuggire dalle fauci dell'animale. Nel frattempo Moana si arrampicò sulla roccia, allungando il braccio come meglio poteva per poter afferrare quella campana.
Sfortunatamente l'incantesimo di Trasfigurazione sulla sciarpa sembrò svanire proprio nel momento cruciale. Ma non c'era tempo per rimuginare: non appena vide il coniglio tornare ad essere una normale sciarpa, l'Incubo si voltò subito per cercare la ragazza e non appena la individuò, ridusse i suoi grandi occhi a due fessure. Dopo aver emanato un ruggito talmente forte da bloccare ogni sua azione, Moana si vide arrivare incontro il drago con una velocità tale che dovette immediatamente reagire.
Senza pensarci oltre si gettò subito via da quella roccia e anche questa volta dovette benedire il suo tempismo, perché riuscì a spostarsi appena in tempo. Il drago colpì con la testa l'enorme roccia, spaccandone metà.
Tra gli spalti si levarono diversi sussulti.
"Uh... Quello farà molto male domani" commentò Hiro, mentre Jack e Nick si sporgevano di più per poter osservare la scena.
Nonostante la forte botta, il drago dimostrò di avere anche un testone particolarmente resistente. Nella colluttazione sprigionò delle piccole fiammate attorno al suo corpo, creando così del fumo che si propagò attorno all'arena.
Moana ne approfittò per allontanarsi e non appena vide la testa del drago sbucare sopra il fumo, si rese conto di un particolare ancora più problematico.
"Grandioso..." sospirò mentre osservava la campana, rimasta appesa tramite il suo anello a una delle corna del drago, precisamente quella alla destra.
Ora si che era nei guai.





 
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NOTE AUTRICE:
Spero abbiate passato una Buona Pasqua! ❤❤❤
Mi spiace non aver aggiornato settimana scorsa, ma sono stata impegnata in quei giorni e mi turbava un sacco pubblicare durante la settimana xD
Ho le mie fisse u.u
Ad ogni modo....Non volevo farvi attendere oltre e finalmente è iniziata la sfida!
Come avete notato qui la protagonista resta Moana.
Ho pensato di strutturare ogni prova dal punto di vista di un personaggio diverso, in questo caso per la prima abbiamo lei, non ho voluto switchare oltre per non creare troppa confusione.
L'ho fatto per non ripetermi, dopotutto qui, rispetto a HP i protagonisti sono parecchi e ben tre principali gareggiano nella sfida.
Per il resto, ci tengo a precisare che mi prendo comunque alcune libertà nel mondo di HP.
Questa è solo una prima parte della sfida, spero di averla resa interessante! Sto cercando di buttarla un po' di più sull'astuzia per Moana, visto che Jim avrebbe puntato tutto sul volo come Harry, non volevo ripetermi.
Ed Elsa beh...Di lei se ne parlerà dopo.
Ah i draghi usati per questo Torneo sono quelli di Dragon Trainer.
Anche per l'Incubo Orrendo mi sono presa alcune libertà come la stazza leggermente più grande e la preferenza per i conigli.
Per i più afferrati, con Filottete mi sono data alla pazza gioia con i riferimenti e le citazioni al film Hercules. Tanti cioccolatini per chi li indovina <3

Per il resto, grazie ancora a tutti e spero vi sia piaciuta almeno un po' 


 

~Un abbraccio~
  
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