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Autore: Allen Glassred    11/04/2021    1 recensioni
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Ogni storia è fine a sè stessa ed eventualmente collegata ad altre long, quindi potrete decidere di recensire quella che volete senza tener conto delle altre. Spero che questo originale Writeapril sia di vostro gradimento e che vorrete lasciarmi un vostro parere sulle storie che più gradirete.
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: OOC | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Write... '
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Day 11: Frutto del nostro amore
Storia: Bloody Sunset
Personaggi: Michael, Kelly ed Amara

 

Una giovane dalla chioma bruna si volge di scatto verso la porta: l’ha lasciata aperta per un solo istante, a quanto pare il tempo sufficiente perché sua figlia ne uscisse disobbedendo così ai suoi ammonimenti. “ Oh no… “. Mormora solamente la fanciulla che, lasciando incompiuto il lavoro che stava svolgendo si affretta ad uscire di casa quasi scordando se ha chiuso o meno la porta. “ Dove può essere andata a cacciarsi, quella peste? “. Chiede la donna misteriosa. Un urlo la fa sussultare: riconosce la voce di sua figlia. “ Oh no! Amara! “. La chiama e, senza esitazione alcuna inizia a correre in direzione di tale grido: il giardino non è enorme, pensa la donna. Sicuramente sua figlia è vicina e se ha gridato, potrebbe essere in pericolo.

Di lì ad alcuni, interminabili minuti la donna raggiunge la fanciulla di circa quindici anni, fanciulla che per lei rimarrà sempre e comunque una bambina, la sua amata bambina. La ragazzina dalla chioma ramata osserva prima un punto imprecisato ed in seguito la madre, ancora seduta a terra e tremante. “ Amara! Amore mio, cos’è successo? Ma perché sei uscita? Ti avevo detto che quest’oggi era pericoloso farlo! “. La ammonisce ma, di lì a poco si china per poi prendere la ragazza tra le braccia. La rossa si lascia stringere: è vero, pensa. Sua madre le ha raccomandato di non uscire in particolari giornate dell’anno, ed oggi è uno di quei giorni. Ma, incuriosita e non capendo come mai dovesse stare chiusa in casa senza ragione la fanciulla ha disobbedito e, approfittando del momento di distrazione da parte della madre è così uscita in giardino. In seguito, spinta da una sorta di forza maggiore si è un po' allontanata dalla casa: non lo avesse mai fatto. “ Ma cos’è successo? Perché hai gridato? “. Chiede preoccupata la donna, prendendo il volto della figlia tra le mani e guardandola preoccupata. Amara fa un semplice gesto con il braccio e punta il dito in una direzione precisa.

“ C’era un uomo, mamma! Un uomo con delle ali! Ho avuto tanta paura! “. Inizia a piangere la fanciulla. Preoccupata la bruna si guarda intorno: non c’è nessuno, non che lei noti almeno. Tuttavia sa bene che Amara non può essersi immaginata tutto: se dice di aver visto qualcuno, sicuramente c’era.

“ Io vado a controllare, tu intanto corri in casa e disegna sulla porta il sigillo che ti ho fatto vedere. Non aprire per nessun motivo e chiudi le finestre, siamo intese? “. Chiede. Amara pare un po' smarrita, tuttavia pensa sia meglio non disobbedire più a sua madre, dato com’è finita poco prima. Fa un cenno affermativo con il capo per poi correre in casa, chiudendo la porta e ponendo su di essa il sigillo. Chiude in seguito le finestre e si rannicchia in un angolo della stanza, preoccupata: chi era quell’uomo alato? Cosa voleva da lei e che cosa potrebbe fare, in caso la madre lo incontrasse?

La bruna estrae dalla tasca dell’abito un pugnale: non è un comune pugnale, la lama sembra essere fatta di cristallo. No, si corregge: la lama è fatta di cristallo, cristallo d’angelo per la precisione. La sola ed unica arma a parte quelle delle Virtù e del peccati in grado di distruggere angeli e demoni, senza distinzione. Un fruscio, la donna si guarda intorno. “ Avanti, fatti vedere! Sappi che ho un’arma e non esiterò ad usarla: non ti permetterò di far male a mia figlia! “. Grida: non è la prima volta che si trova in simili situazioni: sia i demoni che gli stessi Angeli l’hanno attaccata numerose volte e cercato di portare con loro o uccidere sua figlia e, dato chi è suo padre non se ne stupisce affatto. È proprio per questo che, circa quindici anni prima, uno degli zii della piccola ora divenuta una giovane donna le consegnò il pugnale di cristallo e le diede istruzioni su come usarlo e su come proteggere sé stessa e la figlia. “ Avanti, vieni fuori… “. Sibila. Improvvisamente un rumore la fa sussultare: sta per pugnalare la persona dietro di lei, ma questo la blocca improvvisamente e la afferra per il polso, afferrandolo in una ferrea presa. La bruna rimane sbigottita e non può fare a meno di spalancare gli occhi. “ Tu?! “. Chiede sorpresa, lui la guarda altrettanto stupefatto: ha seguito le orme di un Nephilim, orme che lo hanno condotto fin li. Quando ha incontrato Amara ha capito che si doveva trattare di lei senza dubbio, ma la ragazza è fuggita prima che potesse appurare effettivamente di chi sia figlia e se abbia una grazia angelica o demoniaca.

“ Kelly?! “. Chiede solamente il giovane dalla chioma rossa, non mollando la presa sul polso della donna. Colei che si rivela chiamarsi Kelly prende finalmente parola, dopo alcuni momenti di comprensibile smarrimento.

“ M… Michael?! Che cosa… io credevo che tu… “. Balbetta: riconosce quell’uomo, lo riconoscerebbe tra mille e più persone.

“ Vuoi spiegarmi?! Perchè proteggi una Nephilim? Ho avvertito la sua grazia, ma non ho capito se sia angelica o demoniaca “. Spiega senza troppi giri di parole. La bruna porta lo sguardo sul polso ancora stretto in quella ferrea presa e, come se se ne fosse ricordato solo ora colui che si rivela essere Michael lascia il suo braccio. La donna lo guarda un po' in imbarazzo: inutile mentire, pensa: in un modo o nell’altro lui scoprirebbe la verità e, soprattutto, la vera paternità di Amara.

“ La proteggo perché è mia figlia, o meglio: nostra figlia. Il frutto del nostro amore “. Sentenzia la donna. Lui la guarda sconvolto: ha avuto una breve relazione con Kelly, ma non avrebbe mai immaginato che da quella storia potesse nascere una figlia. “ Quando te ne andasti, quando decidesti di tornare da Anael per proteggere lei ed il bimbo che portava in grembo, vostro figlio, io scoprii di essere a mia volta incinta di tuo figlio. Ma non volevo essere un ostacolo per la tua felicià: sapevo che mi volevi bene, ma il tuo cuore apparteneva ad Anael e non volevo che rimanessi con me solo per il bimbo che attendevo. Decisi di crescere da sola la creatura che cresceva nel mio grembo, ma non fu facile: io sono umana, partorire un Nephilim sarebbe significato morire. E sarei morta, se non fosse intervenuto uno dei tuoi fratelli a salvarmi “. per un istante anche il glorioso arcangelo Michael, la spada di Dio, rimane in silenzio come se dovesse elaborare tutte quelle notizie: quella Nephilim è sua figlia, il frutto dell’amore suo e di Kelly. “ Gabriel mi salvò e mi disse come avrei dovuto comportarmi. Mi diede il pugnale di cristallo d’angelo e mi disse come usarlo, raccomandandomi di non far uscire Amara di casa nei giorni in cui le forze demoniache sarebbero state al culmine della loro forza. Ed è quello che ho fatto fino ad oggi: ma non credo sia un caso che Amara sia uscita, credo t cercasse. Il legame di sangue non mente mai, a maggior ragione il legame tra un angelo e suo figlio, no? Me lo hai sempre detto tu “. Quelle parole fanno sussultare il rosso, come se se ne rendesse conto solo ora: ha una figlia. Oltre ad Amenadiel ha anche un’altra figlia, figlia che se non fosse stato punito dal padre che, prima di restituirgli le ali, vuole farlo vivere ancora un po' tra gli umani, probabilmente non avrebbe mai conosciuto.

“ Una figlia. Io… io ho una figlia… “. Sussurra semplicemente. Kelly annuisce mentre alcune lacrime rigano il suo viso.

“ So che probabilmente, non potrai mai amarla come ami Amenadiel e lo capisco: lui è il figlio della donna che amavi, la donna che hai sempre amato. Ma ti prego: almeno, cerca di non ferire Amara. Ha sempre voluto conoscere suo padre, sarebbe un colpo troppo duro per lei scoprire… “. Ma lui la blocca di scatto, sorprendendo persino sé stesso. La afferra per le spalle per poi puntare il suo sguardo in quello smeraldo di lei.

“ Sciocca, come puoi solo pensare che ami Amara meno di Amenadiel? Entrambi sono frutti dell’amore, miei figli. Non pensare che lei sia meno importante di suo fratello nel mio cuore, perché non è vero: come ho amato le loro madri allo stesso modo, così sarà per i miei figli “. Si sorprende: un tempo non avrebbe mai parlato così, ammettendo apertamente i propri sentimenti. Ma sa anche di essere cambiato molto, Anael è viva, suo figlio è vivo ed ora scopre di avere un’altra figlia. Non gli dispiace che la madre sia Kelly: entrambe le donne che ha amato gli hanno donato un figlio, tutto ai suoi occhi sembra quasi perfetto. “ E’ perfetto… “. Sussurra solamente, mentre Kelly non può fare a meno di sentire i battiti del proprio cuore aumentare: ha sempre amato Michael e probabilmente non smetterà mai di amarlo e sapere che non considera loro figlia un errore, per lei è la più grande gioia. Ora resta solo una cosa da fare: comunicare ad Amara la verità, ed in seguito ad Anael ed Amenadiel. Michael riflette: forse pensa, un solo uomo può aiutarlo in quest’impresa. Colui che un tempo gli fece da tramite e che ora è il suo solo ed unico amico sulla Terra: Castiel.

   
 
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