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Autore: ArrowVI    15/04/2021    0 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 10-34: Strega [1-2]

 



<< Puoi farlo? >>
Il soldato non mise in dubbio le abilità della sua compagna, ma era ovvio che fosse provata dagli scontri a cui prese parte. Usare il Permafrost per imprigionare, anche se momentaneamente, un avversario di quel livello, sicuramente avrebbe richiesto un quantitativo di mana inimmaginabile.

La domanda di Andromeda non colse Sarah alla sprovvista.
Poteva farlo, senza alcun dubbio... Ma sarebbe stato rischioso.

<< Si... Ma c'è un problema. >>
Rispose la donna, tenendo il suo sguardo fisso su Astarte.
Andromeda non rispose nulla: continuò ad ascoltare in silenzio le parole di Sarah, con uno sguardo cupo.

<< Ho già usato il Permafrost per imprigionare Ifrit. >>
Quelle parole lasciarono Andromeda completamente di stucco, non aveva idea che avesse fatto una cosa del genere.

<< Cosa? Perché?! >>
Le domandò, incredulo, furioso davanti al fatto che un demone potente come Ifrit non fosse ancora morto.

<< Ehra mi ha chiesto di non ucciderlo. >>
Rispose la donna, sospirando.
Ancora una volta, Andromeda non riuscì a credere a quelle parole.
"Per quale motivo Ehra vorrebbe tenere in vita un demone pericoloso come Ifrit?" Si domandò, senza però fare quella domanda alla sua compagna.

Dopotutto, stava parlando di Ehra. Si fidava ciecamente di lei, ormai: qualunque fosse il motivo di quella scelta, era sicuro che fosse importante.



<< Posso farlo. >>
Aggiunse subito dopo, Sarah, attirando su di se l'attenzione del soldato.

<< Ma non potrò più correre in soccorso di Arthur. Ho riservato una buona parte delle mie riserve di mana solamente per mantenere Ifrit imprigionato, creare un'altra bara di ghiaccio per contenere un altro demone non farà altro che peggiorare la situazione... >>
Concluse.

Andromeda fissò la sua compagna con uno sguardo preoccupato e infastidito.

<< Non rischi di morire, facendolo, vero? >>
Quella domanda fu semplice e concisa. Si fidava ciecamente di lei, ma non poteva fare a meno di preoccuparsi.
Nonostante il suo comportamento distaccato e aggressivo, tutti i suoi compagni sapevano perfettamente quanto Andromeda fosse in verità affidabile e di quanto li trattasse con riguardo.

Sarah sogghignò, sentendo le sue parole.

<< Per quanto possa sembrare cliché, Andrew... Ci vuole ben altro per uccidermi. >>
Sentendo la risposta della sua compagna, Arthur ridacchiò.

<< D'accordo. >>
Disse, allungando la sua lama verso Astarte.

<< Fai quello che devi fare. Io tengo questa stronza occupata. >>
Aggiunse subito dopo.




<< Io so chi sei. >>
Quelle parole fecero cadere un silenzio assordante dentro quella stanza.
Ehra impallidì di colpo, mentre rimase in silenzio a guardare il ragazzino davanti a se con occhi terrorizzati.

Sapeva di non aver mai incontrato Azael, in vita sua... Quindi come era possibile che...?

<< So cosa hai fatto. >>


Quel silenzio e il comportamento inusuale di Ehra attirarono l'attenzione di Xernes, che ben presto le chiese spiegazioni su cosa Azael intendesse dire, con quelle parole.
La risposta di Ehra fu rapida, ma non convincente.

<< Niente! >>
Esclamò, ancora scioccata da quelle parole.

<< Sta cercando di confonderci, non dobbiamo dargli importanza! >>


<< Perché sembri così preoccupata, Ehra? >>
Ridacchiò il demone, divertito dal comportamento della donna.

<< Se stessi davvero mentendo, le mie parole non dovrebbero spaventarti. >>


Nessuna bugia poteva ingannare gli occhi attenti di Xernes: in quell'istante, il Gran Generale realizzò in un battito di ciglia che Ehra stesse mentendo.

"Eppure... Perché dovrebbe farlo?"
Si domandò l'uomo, non riuscendo a capire il motivo che potesse nascondersi dietro quel comportamento.


<< Non ci siamo mai incontrati prima, Azael. >>
Disse la donna al demone davanti a se, mostrando una espressione più decisa, rispetto a prima, ma ancora preoccupata.

<< Non ho idea di cosa stai parlando. >>
Continuò subito dopo, mostrandogli uno sguardo minaccioso.


<< Oh, ma mi hai già incontrato, Ehra. >>
Rispose il demone, con un sorrisetto divertito stampato in volto.

<< Semplicemente... Non come "Azael". >>


Xernes non riuscì a credere a quello che sentì. Le parole di quel demone avevano... Delle implicazioni piuttosto problematiche.

<< Di cosa stai parlando, demone? >>
Domandò il Gran Generale, attirando la sua attenzione.

<< I primi avvistamenti inerenti ad Azael risalgono a più di settecento anni fa. Non è possibile che Ehra ti abbia incontrato prima che tu fossi conosciuto con quel nome. >>
Continuò subito dopo, mentre Azael cominciò a ridacchiare sotto i baffi.

<< Oh, mio caro Xernes. >>
Gli rispose Azael, divertito.

<< Hai capito perfettamente che cosa intendo dire. >>



Xernes posò il suo sguardo cupo sulla donna davanti a se, toccando l'elsa della sua spada, pronto a estrarla in qualunque momento.

<< Ehra... >>
Disse, con tono minaccioso.

<< Generale... Non ha davvero intenzione di credere a questo demone piuttosto che a me, vero? >>
Domandò Ehra, pallida in volto.

Lo sguardo di Xernes non vacillò neanche per un istante.

<< Sai perfettamente che le bugie non sono in grado d'ingannarmi, Ehra. Cosa mi stai nascondendo? >>
Ehra non riuscì a rispondere a quella domanda. Sapeva che niente di quello che avrebbe detto l'avrebbe convinto, a quel punto.


<< Quella si che è un'abilità interessante, Generale. >>
Disse Azael, divertito, attirando l'attenzione dell'uomo su di se.

Xernes osservò in silenzio il ragazzo, senza proferire parola per qualche istante.

<< Che ne dici se la sfrutto un pochino per un gioco? >>
Domandò il demone, subito dopo. Quella domanda sembrò incuriosire il Generale.

<< Che genere di gioco? >>
Rispose Xernes, rapidamente.

Un enorme sorriso malizioso si fece ancora una volta largo nel volto di Azael, ormai divertito oltre ogni immaginazione da quella situazione.

<< Non andremo da nessuna parte, aspettando che sia Ehra a dare le risposte... Quindi voglio farlo io stesso. >>
Quelle parole fecero spaventare Ehra ancora di più.

<< Non osare! >>
Esclamò, realizzando, però, troppo tardi di essere caduta nella trappola di Azael, che ricambiò con un sorriso compiaciuto.

<< Sono annoiato, quindi vi dirò tre semplici cose e poi ho intenzione di andare a farmi un pisolino. Spetta a voi decidere se volete credermi, o meno. >>
Disse il demone, posando poi il suo sguardo su Xernes, che ormai decise di ascoltare ciò che lui avesse da dire.

<< Numero uno... Tra i presenti, oggi, al palazzo... C'è una talpa. >>
Quelle parole lasciarono tutti presenti di stucco.

<< Di cosa stai parlando?! Cosa vorresti dire "una talpa"?! >>
Esclamò Xernes, non riuscendo a credere al fatto che, tra le sue fila, ci fosse un traditore.

<< Qualcuno è in contatto con Lucifer e lo ha tenuto informato della maggior parte delle cose di cui avete discusso. Non ti sei mai chiesto, Generale, come facesse a essere al corrente di quella "riunione improvvisa" dove Lucifer fece la sua apparizione? Fu qualcuno, ad avvertirlo, e Lucifer semplicemente prese la palla al balzo. >>
Rispose Azael, sorridendo.
Istintivamente, Xernes posò il suo sguardo su Ehra. Dopotutto, l'assalto all'istituto Star per poco non ebbe successo a causa della distrazione della donna.

<< E come fai a sapere questo dettaglio? >>
Domandò Xane, al demone.

<< Li ho visti per puro caso, quando parlarono insieme. >>
Rispose Azael, senza scendere nel dettaglio per non rovinare il gioco.

<< Lascio a voi il divertimento di trovare il traditore. >>
Aggiunse subito dopo.

<< Numero due... >>
Continuò, indicando il Gran Generale.

<< E' davvero una bella spada la tua, Generale. >>
Disse, cogliendo l'uomo alla sprovvista.

<< Direi che il progetto di replicare Excalibur sia stato un successo... Più o meno. >>
Ridacchiò.
Sfortunatamente per i presenti, però, Azael non diede loro neanche un istante per realizzare le implicazioni di ciò che rivelò.


<< Terzo e ultimo punto... >>
Continuò, mostrando un sorriso divertito e infernale.

<< Il vero nome di Ehra... E' Morgana. >>



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Fine del capitolo 10-34, grazie di avermi seguito e alla prossima!



 

   
 
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