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Autore: Allen Glassred    15/04/2021    1 recensioni
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Ogni storia è fine a sè stessa ed eventualmente collegata ad altre long, quindi potrete decidere di recensire quella che volete senza tener conto delle altre. Spero che questo originale Writeapril sia di vostro gradimento e che vorrete lasciarmi un vostro parere sulle storie che più gradirete.
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: OOC | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Write... '
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Day 15: Maneki neko
Storia: Bloody Sunset
Personaggi: Serena Klyne e Michael

Questo prompt è un regalo ad un'amica, che ha inserito nella serie canonica la sua pg di cui si legegrà in questa storia.
 

Il giovane dalla chioma rossa raccoglie il maneki neko, dopo che questo è finito a terra. La bambina dalla chioma bionda lo osserva incuriosita: vorrebbe rientrare in possesso del proprio portafortuna, ma quell’essere alato le mette paura e non riesce a proferire verbo. “ Cos’hai da fissarmi, Nephilim? “. La chiama gelidamente ed in tono dispregiativo il giovane con quelle ali così maestose, delle quali la ragazzina non riesce nemmeno ad intuire il numero.

“ Aspettavo da tanto tempo di incontrarti, sai? “. Chiede e, a quella frase gli occhi di ghiaccio di lui vengono puntati in quelli celesti di lei.

“ E perché volevi incontrare me? “. Chiede in tono gelido, la bambina di cinque anni tuttavia non pare intimidirsi. Lo guarda intensamente per poi sorridere dolcemente.

“ Sei stato tu a regalarmi quel maneki neko! Lo hai messo sul mio comodino per farmi smettere di piangere, quando ero solo una neonata. Io mi ricordo bene”. Immediatamente il giovane Arcangelo ricorda: il giorno in cui, non sa nemmeno lui perché, scese sulla Terra per vedere l’odiata figlia di suo fratello: la figlia che, per un po' di tempo, credette essere sua salvo poi scoprire, tramite la sua grazia, che non è così. Tuttavia pensa, una parte di lui non è mai riuscita a recidere il legame che ha con quella bambina che, volente o nolente ha anche una parte del suo sangue essendo sua nipote. Ricorda di come il suo pianto lo disturbasse e, per quietarla, le avesse fatto dono di quel maneki neko: un portafortuna che parve immediatamente attrarre l’attenzione dell’allora neonata, che guardandolo muoversi si quietò e smise di piangere. Tuttavia, ciò che l’Arcangelo non può sapere è che la piccola vide anche lui, malgrado la luce divina lo circondasse e lui cercasse di celare il viso con le ali. Lei lo riconobbe e, a distanza di anni, ricorda ancora il suo viso.

“ Piantala di dire sciocchezze “. Sibila acido colui che si rivela essere Michael: Arcangelo del fuoco e secondo figlio di Dio, gemello di Lucifero. “ Non sono stato io a darti quell’affare “. Mente e lo fa anche male, pensa la piccola. Si alza da terra per poi avvicinarsi senza paura a colui che sa essere suo zio.

“ Invece si che sei stato tu, io ti ho visto! Riconosco la tua grazia. Io so bene chi sei! “. Insiste e, a quel punto e vedendola avvicinarsi lui fa istintivamente un passo indietro.

“ Sta indietro, mocciosa. Non osare avvicinarti a me “. Sussurra semplicemente il rosso ma, a sorpresa, la piccola lo abbraccia forte, cingendogli a stento la vita dato che ancora non arriva alla perfezione a cingere con le braccia di bimba quell’altezza.

“ Tu sei il mio Angelo custode! Io lo so, vegli sempre su di me quando papà non c’è! c’eri anche quando ho avuto la febbre, ogni tanto fai muovere quel maneki neko ed io capisco che sei nella stanza con me! “. Fa semplicemente ed ingenua. Quando si riferisce a suo padre, ovviamente parla di Castiel, suo padre scelto dato che, come si sa, purtroppo il suo padre biologico non può al momento essere lì con lei. “ Tu sei l’Arcangelo Michele! “. Conclude la frase lei. Per la prima volta qualcosa pare spezzarsi nel cuore del gelido arcangelo, della “ spada di Dio “: sembra che una coltre di ghiaccio abbia fatto spazio ad un calore anomalo, come il calore che da il fuoco di cui lui stesso è signore. Non fa nulla: non cerca più di allontanarsi, non sa perché ma sente di non averne più necessità.

“ Già… il tuo Angelo custode… “. Sussurra semplicemente: non intende ricambiare l’abbraccio della bambina. “ Non me ne frega nulla di te, sai? Io ti odio “. Commenta semplicemente, lei tuttavia non gli crede e scuote il capo.

“ E invece non è vero! Non sai che gli Angeli non devono dire le bugie? “. Chiede innocentemente e, per la prima volta, anche l’Arcangelo Michael non può fare altro se non rimanere in silenzio. Sospira pesantemente, rimanendo in attesa: era venuto per dare una lezione a colei che poteva essere sua figlia, invece qualcosa glielo ha impedito. Cosa sia? Nemmeno lui lo sa.

 
 
   
 
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