Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: eddiefrancesco    19/04/2021    0 recensioni
La Gran Bretagna vive un periodo di relativa pace.
Cosa c'è di peggio che stringere un patto col diavolo?
Forse accettare un compromesso con un impenitente libertino...La bella Rosalin, pur di salvare il patrimonio di famiglia perso al gioco dal fratello, acconsente di fingersi la fidanzata di lord Michael Stamford, famoso dongiovanni della capitale inglese.
Cosa ci ricava lui?
Trascrizione dell'opera di Harmony History.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Rosalin sarebbe voluta essere lontana mille miglia da Fairchilde, ma era praticamente impossibile sfuggirgli...a meno di scavalcare letteralmente le vecchiette che presidiavano il buffet. - Purtroppo ho assistito al gesto sconsiderato in cui vostro fratello ha voluto prodursi, milady - tenne a informarla lui con malcelata insofferenza. - Avrei tanto voluto trarlo d'impaccio, ma ahimè, era alle prese con un avversario come Stamford, uno che raramente perde a carte. Chissà come mai... A ogni modo non datevi pensiero. Eravamo solo in tre, quella sera, e potete fare completo affidamento sulla mia discrezione.- - Non so come ringraziarvi.- - Non c'è n'è bisogno, infatti. Scusate invece se insisto per aiutarvi. Mi piange il cuore al pensiero di vedervi sfrattata dalla vostra casa natale. Incontriamoci e vi informerò della proposta che avevo in animo di farvi.- - Mia cara, eccoti qua, finalmente! - Rosalin si voltò con sollievo verso sua nonna, l'inarrestabile lady Carlyn, improvvisamente apparsa al suo fianco. - Vogliate scusarmi, signore, ma debbo presentare mia nipote ad alcune persone prima che si congedino.- aggiunse freddamente lady Carlyn rivolgendosi a Fairchilde. La trascino' in una stanza attigua e riprese: - Mia cara, non dovresti conversare con quell' Edmund Fairchilde. Ha una pessima reputazione. Basterebbe un niente e ti ritroveresti sulla bocca di tutti.- - È stato lui a rivolgermi la parola. Sapete benissimo che è amico di James.- - Devo dire che tuo fratello mi sorprende con le sue frequentazioni ben poco raccomandabili. Spero che metta presto la testa a posto per occuparsi di Meryton. Una tenuta come la vostra richiede notevoli cure e attenzioni.- Rosalin non fiato'. Ancora non aveva cuore di svelare la follia che stava per costare loro l'amata proprietà. - A ogni modo dobbiamo concentrarci su di te. Sarebbe il caso che ti risposassi, tesoro.- divago' sua nonna. - Nonna, cosa dici? Non ci penso nemmeno! - - Fai male, mia cara. Hai soltanto ventisei anni e sei ancora un fiore. Capisco che aspiri a un buon partito, qualcuno che ti aggrada sotto ogni aspetto, un uomo affascinante, insomma. Ho già in mente qualche candidato da proporti.- Lady Carlyn si riaffaccio' nella sala del ricevimento alla ricerca di una possibile preda. - Per esempio, ecco là lord Brandon. So da fonti sicure che sta cercando moglie. Certo ha cinque figli, ma so che a te piacciono molto i bambini. - - Vi prego, nonna, sono molto stanca. Se non vi dispiace, vorrei riposare per qualche istante.- - Benissimo. Resta pure qui. Devo ammettere che sei un tantino pallida. Io vado a scambiare qualche parola con lady Winthrope.- si arrese lady Carlyn. Rosalin osservò sconsolata sua nonna fendere la folla che si accalcava nel maestoso salone, poi cercò una poltrona. Le dolevano i piedi e la bocca le tirava a causa dei grandi sorrisi che aveva dovuto sfoggiare. Non c'era neanche una seggiola a disposizione: evidentemente i mobili erano stati sgombrati per accogliere le centinaia di persone che la padrona di casa avrebbe ricevuto. Se non altro si era liberata dell'instancabile lady Carlyn per qualche minuto, si consolo'. La sua energia a volte la lasciava letteralmente spossata. Per non parlare poi della fissazione di trovarle un consorte. I suoi pensieri si volsero al fratello. Da quando la loro povera madre aveva seguito l'amato marito nella tomba, quattro anni prima, James aveva perso ogni freno dandosi a tutti i tipi di eccesso insieme ai suoi amici londinesi. Ed ecco il risultato: Meryton era perduta nella maniera più disonorevole. A peggiorare le cose, anche lui forse era perduto, per sempre. - Oh! - Uno degli invitati aveva inciampato urtandola con tale impeto da farle perdere l'equilibrio. Rosalin andò a sbattere contro una figura alta e aitante. Le sue braccia nude furono afferrate da una presa forte e decisa che le suscitò un'inaspettata ondata di calore in tutto il corpo. - Perdonatemi - mormorò a capo chino. - Non occorre che vi scusiate, milady. Sono sempre lieto di vedermi cadere le belle signore fra le braccia.- Il cuore di Rosalin si arrestò per un attimo al suono di quella voce familiare e detestabile al contempo. Alzò lentamente il capo incontrando lo sguardo beffardo del marchese di Stamford. - Lady Jeffreys! Che deliziosa sorpresa imbattermi di nuovo in voi in un simile frangente. Soprattutto dopo che mi avevate assicurato con particolare veemenza di non frequentare certi circoli un po' dissoluti.- Rosalin si staccò da lui bruscamente. Un senso di irritazione subentrò all'inaspettata sensazione che l'aveva colta ritrovandosi fra le sue forti braccia. - Vi prego di scusarmi, milord. Devo andare a cercare mia nonna, non ho tempo per le chiacchiere futili.- - Non ditemi che si tratta di qualche altro increscioso incidente occorso alla vostra famiglia. Fa niente. È che non vedevo l'ora d'incontrarvi di nuovo. Ho qualcosa per voi.- - Qualcosa per me? - - Già, il vostro ventaglio. Credo che vi sia caduto mentre mi attendevate nel salotto della mia modesta dimora. Volevo restituirvelo prima che vi chiedeste dove si fosse cacciato.- Stamford si infilò una mano sotto il soprabito da sera rivelando un panciotto bianco finemente ricamato. - Ma che fate? Non qui. - Lo scongiuro' lei quasi afferrandogli la mano. Cosa avrebbero pensato gli altri invitati nel vederlo porgerle un ventaglio che si era estratto dal panciotto? - Volete che ve lo porti a casa? - - No! - esclamò lei, e dopo essersi ricomposta, aggiunse: - Perché non me lo fate recapitare dal vostro domestico? - - Vi prego, ci tengo a restituirvelo di persona. Per essere certo che ritorni in mano vostra, naturalmente. Certo non posso negare che mi auguro di approfondire la conoscenza con voi.- Stamford concluse la frase abbozzando un sorriso sornione pieno di significato. Poi il suo sguardo si concentrò ulteriormente su di lei percorrendola da capo a piedi, come a volerne saggiare il valore. Rosalin lo fissò a sua volta come ipnotizzata. Si rese conto che gli occhi del marchese non erano affatto neri, ma di una cupa e ardente sfumatura di marrone. Non ne aveva mai visti di simili. E i suoi capelli, scuri come la notte, arricciati sulla nuca, erano davvero morbidi e serici al tatto come apparivano alla vista? Ma che cosa vado farneticando? - Scordatevelo! Non ho alcuna intenzione di accontentarvi.- Fuori di sé dalla collera girò i tacchi, ma la sua fuga fu subito interrotta da due signore in piedi proprio alle sue spalle. Dai loro sguardi di compiaciuta intesa e dal frenetico sventolio dei loro ventagli Rosalin capì che non avevano perso una sillaba di tutta la scena. Lord Stamford le salutò con un galante cenno del capo e le due impiccione furono costrette a voltarsi dall'altra parte. Poi, presa Rosalin per un braccio, si chino' verso di lei. - Vi consiglio di astenervi da una lite con me in pubblico. Sono certo che comprometterebbe il vostro ingresso in società qui a Londra - le sussurro' con aria complice. Rosalin fece per ribattere, ma le parole le morirono in gola. Niente nella sua limitata esperienza con l'altro sesso l'aveva preparata a trattare con un tipo quale lord Stamford. Un uomo dagli occhi espressivi e inquinanti, bello come il demonio, che la corteggiava in maniera così sfacciatamente sensuale da gettarla nel più totale smarrimento. Disperata, cercò con lo sguardo una via d'uscita. Si accorse con sollievo che lady Carlyn si stava facendo strada verso di loro, ma quella confortante sensazione durò poco quando notò l'espressione incredula che la nonna aveva assunto scorgendoli insieme. - Non temete, milady. Vi prometto che non farò parola a lady Carlyn della vostra audace visita. Per quanto mi riguarda, questa è la prima volta che ci incontriamo. Naturalmente non accennero' al vostro ventaglio, vedrò di restituirvelo in separata sede - la rassicuro' lui.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: eddiefrancesco