Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: ladypink88    24/04/2021    3 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quella mattina Serena si svegliò con un sorriso stampato in volto. Non c’era nessuno in casa in quel momento, suo padre era già andato via da un po’, ma lei al pensiero della sera prima non poteva non sorridere.
“ Sono sicura che d’ora in poi saremo una famiglia!” pensò fra sé e sé .

Si fece una rapida doccia e andò in cucina per prepararsi la colazione.
Vide sul tavolo una bustina ed un sacchetto:
“ Spero che ti piaccia questo croissant alla crema. Ci vediamo stasera tesoro”

Serena rimase senza parole.

Era passata dal niente al tutto. Non si riusciva a spiegare il perché del cambiamento di suo padre : o meglio riusciva a spiegarselo ma le sembrava molto semplicemente troppo bello per essere vero.
Sapeva che sicuramente Manuel ci aveva messo lo zampino.
Intuiva che qualcosa aveva a che fare il fatto che i loro padri fossero amici.

“ Non appena ne avrò l’occasione dovrò assolutamente trovare il modo per ringraziare Manuel, mi ha fatto un regalo grandissimo, e … insomma un modo lo troverò!”
Si preparò rapidamente un caffè e iniziò a gustarsi il croissant che le aveva lasciato Lorenzo.
“ Veramente divino!” esclamò. E se lo gustò in totale beatitudine in barba alla dieta.

Uscì di corsa in quanto non voleva assolutamente arrivare in ritardo a lezione.

Mentre stava per prendere la metro le venne in mente che era dal giorno prima che non degnava il suo cellulare di uno sguardo!
Aveva promesso che avrebbe fatto sapere sia a Silvia che a Laura come sarebbero andate le cose e invece non si era ancora fatta viva.

Bè a Laura avrebbe fatto prima a raccontarlo di persona , tanto da lì a pochi minuti si sarebbero trovate a lezione.
Per quanto riguarda invece Silvia l’avrebbe chiamata durante l’ora di pranzo senza ombra di dubbio.
Scese come di consueto alla fermata di Sant’Ambrogio e camminò spedita fino all’Aula del Giudizio.

Pensava di essere in ritardo invece mancavano ancora circa diezi minuti all’inizio della lezione.
Si guardò intorno ma non vide né Laura, né Manuel.
Si sedette più o meno al centro dell’aula dove la visione era ottimale e prese il cellulare.

In men che non si dica la campanella suonò.
“ Diamine Laura, dove ti sei cacciata ? Ho un sacco di cose da raccontarti!” pensava tra sé e sé la biondina impaziente.
Il professore entrò e prese posto davanti alla cattedra con la sua solita aria annoiata.
Quello che accadde subito dopo fu come un flash : Laura che entrava in aula con aria stanca e che dopo un paio passi perdeva i sensi e si accasciava al suolo.
“Lauraaaaa!”
 Non fece neanche in tempo a realizzare quello che stava succedendo che corse in suo aiuto.
 
***
 
Le sembrava proprio un brutto incubo.
La sua amica giaceva a terra incosciente e non sembrava voler riprendere conoscenza.
Sentì alcune voci attorno a lei.
“ Conviene chiamare la famiglia!”
“ Qualcuno la conosce?”
“Portiamola in infermeria!”
“ Ci penso io a portarla!”

Questa voce l’aveva già sentita da qualche parte. Alzò lo sguardo ed esclamò infuriata :
“ E tu che diamine ci fai qui?!”
“Ehm, frequento anche quest’università! Qualcosa da ridire?” sussurrò un Alessandro alquanto infastidito.
“ E comunque non è il momento di perdersi in sciocchezze, portiamola in infermeria!”.

Serena decise che avrebbe indagato più tardi.

Si stizzì e disse solo “ Va bene”.

La portarono in infermeria e venne messa sotto osservazione.

L’infermiera la visitò un attimo e lasciò tutti fuori dalla porta nel mentre.

Nell’attesa la biondina alzò il sopracciglio e partì all’attacco alla volta di Alessandro :
“ Senti tu non mi piaci e non mi convinci per niente! Sei stato utile per portare Laura in infermeria! Ora puoi gentilmente sparire?Grazie!”

Alessandro si spazientì.

“Accidenti a te Miss Gentilezza! Mi chiedo cosa ci trovi il mio amico di tanto speciale in te!”
“ A me non interessa affatto il tuo pensiero! Nessuno te lo ha chiesto! Ora puoi anche sparire!”
Serena non fu da meno e ripartì alla carica.
“Ascolta, neanche tu mi piaci e neanche a me interessa il tuo pensiero nei miei confronti! Vorrei rimanere e accertarmi che Laura stia bene tutto qui! Me lo concedi un’armistizio?” disse con fare ironicamente supplicante.
Serena lo guardò con fare poco convinto, lo osservò e sussurrò:
“E sia! Ma non appena te ne sarai sincerato sparirai è chiaro?”
“ Oh grazie Miss Gentilezza per la sua Reale Concessione!” la sbeffeggiò  prontamente Aessandro.
La biondina decise che quel tipo non meritava ulteriore risposta.

Proprio in quel frangente l’infermiera aprii la porta e disse:
“ Entrate se volete!”
Serena si precipitò dentro e chiese agitata:
“ Allora come sta la mia amica?”
La ragazza in camice fu sintetica :
“ Sembra stare bene , deve aver avuto un malore. Lei conosce la famiglia? Può mettersi in contatto con loro?”
La biondina pensò che la madre di Laura sarebbe tornata quella sera dal week-end lungo e l’unico che le veniva in mente era Manuel.
L’avrebbe contattato subito.
“ Ci penso io “ si limitò a dire la ragazza.
“ Bene allora per ora potete rimanere qui in attesa che riprenda conoscenza. Quando si sarà svegliata sarà meglio che mangi qualcosa e che vi sinceriate che torni a casa accompagnata. Le prescrivo le analisi che è auspicabile che faccia.”
La donna si mise a scribacchiare e Serena si limitò ad annuire.
“ Certamente. Grazie mille”

***

La stanza dell’infermeria dell’università Cattolica di Milano sembrava veramente una dimensione a se stante.
I muri in mattoncino a rilievo uniti a quell’arredamento bianco cangiante quasi asettico erano un accostamento che a Serena non piaceva affatto.
Le mancava quasi l’aria in quella stanza e la presenza di quel tizio fastidioso di sicuro non era di aiuto.

Prese il cellulare e gli disse con fare stizzito:
“ Io vado a fare una telefonata. Tu resta qui e vedi di comportarti bene! Non approfittartene di lei mentre è svenuta! Sappi che ti osservo e non mi fido di te!”

Alessandro la guardò esasperato :
“ Ma cosa diamine avrò mai fatto per doverti sopportare! Va bene Miss Isterica, resterò qui! Fai pure con calma….”
Chissà come mai gli veniva spontaneo usare quel tono strafottente nei confronti di quella biondina isterica.

La ragazza abbandonò la stanza e finalmente solo, tirò un sospiro di sollievo.

“ Accidenti bambolina! Ci hai proprio fatto prendere uno spavento… e poi mannaggia a te! Ma che amiche hai? Quella più che un’amica mi sembra una matta appena scappata dal manicomio…” sbuffò.
La osservò meglio e il suo sguardo si addolcì:
“ Forse è solo molto preoccupata per te e questo è il suo modo di dimostrarlo”.
Le accarezzò una mano e rimase assorto nei suoi pensieri.

***

Serena si trovava nell’atrio. Si appartò e chiamò Manuel.

Aveva il cuore in gola per mille motivi.
Voleva avvisarlo dell’accaduto e capire come gestire la situazione.
Voleva ringraziarlo per aver parlato con suo padre…
Voleva…

Ma la priorità era Laura.

Il telefono squillò e non dovette aspettare a lungo una risposta:
“ Pronto? Sere?”
“ Ciao Manuel! Scusami se ti disturbo ma… ti devo parlare?”
“ Parlare? Di cosa?” esclamò lui poco convinto.
La biondina parlò di getto :
“Senti.. Laura non sta bene, stamattina ha avuto un malore ed è svenuta Ora è in infermeria e non si è ancora svegliata…”
Dall’altra parte ci fu un attimo di silenzio.
“Cosa?” esclamò Manuel.
Ma Serena non ebbe il tempo di controbattere o di dire nulla.
“ Il tempo di arrivare. Aspettatemi lì.”

Il ragazzo chiuse la telefonata.

La biondina non avrebbe voluto far preoccupare Manuel, ma non aveva altre alternative.
Inoltre lui avrebbe saputo come avvisare la madre di Laura e come gestire meglio la situazione.

Il cuore le batteva per l’emozione.

Decisamente no, i suoi sentimenti per il biondino non se n’erano ancora andati.

Sospirò, e tornò con passo spedito verso l’infermeria.
 
***
 
Poteva  sentire in lontananza il vociare dei bambini che giocavano spensierati a nascondino.

La giornata era splendida : il sole alto nel cielo contorniato da un azzurro vivace che gli faceva da cornice, una leggera brezza le accarezzava il viso e la faceva sentire in pace con il mondo.
“ Tana libera tutti!” sentì in lontananza lo strillo vivace di una bimba, che correva veloce con l’obiettivo di vincere quella  manche di nascondino .

Laura si sentiva bene con sé stessa, quasi intoccabile. La pace che provava era davvero ultraterrena.
Ma quella sensazione non durò che pochi istanti, nel giro di pochi attimi tutto cambiò : il cielo da azzurro iniziò a diventare grigio, nuvoloni minaccianti apparvero e la dolce brezza divenne un freddo vento tagliente che non lasciava scampo.

Il vociare dei bambini scomparve , rimase solo una bimba nel prato : Laura la riconobbe subito non appena intravide i riccioli ed un vestitino rosso e bianco.
Lei era da sola, si guardava attorno .

Lui arrivò , la prese per mano e la portò via.
“ Lasciala in pace! Tornatene da dove sei venuto!” avrebbe voluto urlare la ragazza con disperazione, ma la voce le rimase nella gola riarsa.
Avrebbe voluto muoversi e correre da lei per portarla via da lui, ma suo malgrado si ritrovò bloccata e incapace di muoversi.
Calde lacrime disperate solcavano il suo viso, ma lei non poteva fare nulla se non piangere e guardare impotente.

***

“ Laura…”
“ Laura…”
“ Ehy Laura svegliati!”
La brunetta riconobbe la voce della sua amica, ed insieme alla sua un’altra che le pareva di conoscere ma che non riusciva chiaramente a distinguere.
Aprii gli occhi e cercò di mettere a fuoco l’ambiente : una stanza piccola, piastrelle bianche,un armadietto con delle medicine.
 La luce della finestra era troppo forte per lei e dovette richiudere gli occhi per un momento.
“ Laura mi senti?” la voce di Serena la stava scuotendo, si sentiva dal tono che era agitata e preoccupata.
“ Sono qui Sere” sussurrò la ragazza con un tono di voce appena percettibile.
Aveva sete e si sentiva la gola totalmente secca.
“ Ehy tu, dato che sei qui vedi di andare a procurarti qualcosa da bere ! Non vedi che Laura ha la gola secca? Dai muoviti! Vedi di renderti utile!”
Esclamò la biondina con voce di stizza verso l’altra persona che era nella stanza, ma che Laura non era ancora riuscita ad identificare.
La brunetta riaprì gli occhi e osservò la sua amica :
“ Dove mi trovo?” chiese confusa.
“ Hai avuto un malore non appena entrata in aula questa mattina! E per lo spavento me lo stavi per far venire anche a me! Ora sei in infermeria! Come ti senti?”
Laura sbarrò gli occhi con aria sorpresa. Addirittura era svenuta.
“ Mi sento un po’… spaesata” sussurrò cercando di alzarsi e nel vedere come le girava ancora la testa.
E nel riconoscere chi stava entrando in infermeria in quel momento  con una bottiglietta d’acqua in mano gliela fece girare ancora di più :
“ Ale, ma cosa ci fai tu qui?”….


Note dell'autrice :
OK. OK. OK. So di averci messo un pò di tempo ad aggiornare con un capitolo consistente, ma infine è arrivato! Sembrerebbe che la nostra Laura non stia troppo male e Manuel è in arrivo.
Ma come mai Laura si è sentita male? Cosa succederà ora che Alessandro è rientrato in gioco? E sopratutto questi strani sogni di Laura cosa stanno ad indicare? 
Spero che questa storia vi piaccia e continui ad incuriosirvi....

Io ringrazio tutti coloro che passano di qui, leggono e recensiscono, siete fantastici e mi date la motivazione per portare avanti questa storia!
Un bacione,
Lady
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: ladypink88