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Autore: anna900    27/04/2021    0 recensioni
Erano passati tre anni da quando Holly aveva salutato i suoi compagni di mille avventure e aveva visto per l’ultima volta lei…
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Ryo Ishizaki/Bruce Arper, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IN SPAGNA, A BARCELLONA.
Holly resistette a casa solo due giorni, poi salutò la madre e i suoi compagni e si recò nuovamente in aeroporto; aveva un obiettivo importante: rivedere la donna che amava, ma senza farsi scoprire per non turbarla e distrarla dagli studi. Tenne in mano il biglietto con il suo indirizzo e si diresse all’albergo che aveva prenotato e che non si trovava molto lontano dall’appartamento di Patty. L’albergo era un tre stelle ed era abbastanza carino. Subito posò i suoi bagagli, indossò un cappellino e degli occhiali da sole e iniziò a correre per le vie del parco. Rinunciò a portare in giro il suo adorato pallone, perché se lei avesse visto un ragazzo col pallone ai piedi lo avrebbe sicuramente riconosciuto. E così ogni mattina si alzava alle 6:00 per iniziare i suoi allenamenti.
Nel frattempo erano passati cinque giorni dal suo arrivo e durante una corsa al parco vide una figura a lui familiare… era Patty che faceva stretching su un albero. Indossava un pantalone nero aderente e un top che le lasciava scoperto l’ombelico e mostrava il suo seno generoso.
Lui si fermò come un maniaco nascondendosi dietro a un albero per osservarla senza essere visto: “Come è diventata bella!!! E come si capisce che adesso è una donna: si mostra sicura negli atteggiamenti… è stupenda…”.
Holly però si rese conto da solo che quello che stava facendo non andava bene, dagli sguardi poco carini di molti passanti che lo fissavano… pensò: “E' meglio che mi sposto prima di essere arrestato”.
Il giorno prima dell’esame la chiamò utilizzando un cellulare con una sim acquistata in Giappone.
TUN TUN…. TUN TUN… “Pronto, Patricia Gatsby”
“Ciao Patty, come stai?”
“Oh Holly… bene grazie, sono ancora presa dagli studi, ma domani finalmente affronterò gli esami!”.
“A che ora Patricia?”
“Il primo è alle 10, il secondo è alle 13. Speriamo vadano bene entrambi… io però non ho rimpianti, ce l’ho messa davvero tutta!”, disse con un sorriso.
“Sono sicuro che non hai nulla di cui preoccuparti! Allora ci risentiamo tra qualche giorno per sapere quando è meglio fare i biglietti”
“Mmmm… Holly scusa se te lo chiedo, ma perché vuoi venire in Spagna? Dopotutto, dopo pochi giorni dovrai affrontare un nuovo volo per la Francia. Non è meglio che tu ti riposi in Giappone e poi affronti un solo viaggio direttamente per la Francia?”
“Forse… comunque ormai ho voglia di visitare la Spagna e se tutto andrà come spero, ne sarà valsa la pena…”
“A cosa ti riferisci?”, chiese l'ex manager incuriosita.
“No no nulla, scusa, è una cosa che… insomma… vorrei vedere la Spagna, non c’è un motivo reale… (che stupido, non posso certo dichiararmi telefonicamente…)
“Ok…”, rispose una Patty non troppo convinta.
“Allora in bocca al lupo per i tuoi esami di domani!”
“Crepi, grazie Holly”.
Patty riagganciò “è proprio strano… non si fa sentire per più di un anno e ora si ricorda addirittura quando farò gli esami e ha voluto sapere l’ora per chiamarmi…sicuramente vorrà accertarsi che sia andato tutto bene per poter partire. Ormai è così sicuro di voler venire. AAAAHHHHH, che sto facendo… devo muovermi…”
Il giorno dopo Holly si alzò di buon ora, indossò un completo elegante (Patty non l’aveva mai visto vestito così se non in rare occasioni), si diresse dalla fioraia e comprò un bel mazzo di rose rosse. “Andrò ad assistere ai suoi esami e al termine mi presenterò con le rose… chissà se conosce il linguaggio dei fiori…”.
Alle 10:00 la ragazza iniziò il suo primo esame in lingua tedesca: riuscì senza fatica a ricevere il trenta e lode sul suo libretto universitario.
Holly l’aveva sentita discutere in modo scorrevole e perfetto davanti al docente di tedesco e alla fine aveva ricevuto addirittura i complimenti.
Lui si sentiva super orgoglioso della sua Patty e continuava a pensare: “Come ho fatto a non avvicinarmi prima a lei: è così bella, intelligente… come è possibile essere così completi!”.
Al termine dell’esame Patty si sentì sollevata, si girò verso la plenaria e notò un uomo, pareva più un ragazzo giovane, con un bel vestito e delle rose rosse.
Lo guardò e pensò: “deve essere venuto a fare una bella sorpresa a qualche ragazza dopo l’esame…che cosa romantica!!!”.
Si rigirò subito, notando di essere stata vista fissarlo, si imbarazzò, uscì fuori dall’aula e si recò davanti la porta dove avrebbe dovuto sostenere l'esame successivo.
Holly rimase immobile: “Mi avrà riconosciuto???!!! Non credo, altrimenti si sarebbe avvicinata…ora devo fare attenzione… se mi vedrà ancora al prossimo esame capirà tutto”.
Alle 13:30 con un po’ di ritardo, iniziò il suo secondo esame. Stavolta era su letteratura araba. Era difficile, ma lei credeva di essere abbastanza pronta.
Il docente però, non si lasciò impressionare, rispose a quasi tutto, ma a lui non bastò: “Signorina, posso vedere il suo libretto?”
“Certo” e glielo porse.
“E’ iscritta da soli dieci mesi e ha dato così tanti esami??? Beh, si vede che lei è davvero studiosa, anche perché sono tutti con la media del trenta… dunque, signorina, le dico semplicemente, io non sono soddisfatto del suo lavoro… posso darle al massimo 20. Accetta?”
Patty si sentì morire, accettare significava laurearsi non con il massimo e pertanto molte porte lavorative, quelle a cui aspirava lei, le sarebbero state precluse. Non sapeva che fare, ma quando il prof parlò intravide un barlume di speranza : “Vedo che lei è incerta sul da farsi… voglio però offrirle un' alternativa. Ho visto che solo stamani ha superato l'esame di tedesco con il massimo, è possibile che lei non sia riuscita a concentrarsi bene su entrambe le discipline. Le darò un’ opportunità che dò solo ai migliori. Tra cinque giorni farò fare questo esame ad altri ragazzi. Vuole provare a ripeterlo? Sono sicuro che qualche giorni in più le permetterà di stupirmi…”.
La ragazza non sapeva che fare… voleva rivedere Holly, ma se avesse dovuto sostenere di nuovo l’esame avrebbe dovuto chiedergli di non venire più. Non sarebbe stata capace di studiare seriamente sapendolo vicino, ma lui quando aveva dovuto scegliere tra lei e il calcio non aveva avuto dubbi, ora anche lei doveva fare come lui se voleva diventare qualcuno nella vita…
“Allora signorina? Mi dica cosa vuole fare?”, incalzò il docente.
 “Sì, la ringrazio per l’occasione che mi offre. Tra cinque giorni ripeterò l’esame e sono sicura che andrà meglio!”.
“Bene l’aspetto. Signorina Gaatsby, non mi deluda!”.
"Non lo farò!".
Detto questo Patty si alzò, guardò ancora verso la plenaria e vide un po’ di ragazzi che la guardavano stranita…
"Sicuramente pensano che sono una pazza se rinuncio al voto e preferisco ripetere l’esame, ma loro non conoscono i miei obiettivi”.
Holly aveva sentito tutto, ma stavolta si era nascosto bene.
La fece uscire dall’aula, capì che non poteva ancora andare da lei, non era il momento. Stavolta toccava a lui avere pazienza… uscì dopo un bel po’ dall’Università e nel primo cestino buttò il mazzo di rose. Non era ancora il momento per dichiararsi…
Aspettò un paio d’ore per chiamarla, doveva lasciarla tranquilla di concentrarsi bene per ripetere l’esame. TUN TUN…TUN TUN…
"Patricia Gatsby. Chi parla?”
“Ciao Patty sono Holly”. Lei restò in silenzio per qualche secondo..
Holly non le diede modo di parlare: “Patty devo dirti una cosa che a me dispiace molto… non potrò venire in Spagna nei prossimi giorni, sono molto preso dagli allenamenti… il mister non mi lascia partire (fece una risata sforzata)… dice che non è ancora soddisfatto… “.
A quelle parole Patty si sentì sollevata e rispose: “Ok Holly, non preoccuparti, anche per me sarebbe stata dura farti da Cicerone a Barcellona; sai oggi ho dato i due esami… uno è andato bene, mentre l’altro dovrò ripeterlo tra cinque giorni per migliorare la valutazione”.
Oliver decise di recitare una parte ben costruita: “Ah bene, sono proprio contento che questo imprevisto non ti abbia fatto arrabbiare, mi sento meno in colpa! Però ci vedremo in Francia”.
“Lo spero tanto, ora devo impegnarmi per prendere un voto più alto e poi vi raggiungerò. Non vedo l’ora di veder..vedervi!!!”.
“Anche io non vedo l’ora di vederti!!! Ho tante cose da dirti. Allora ci vediamo settimana prossima in Francia, ok?”
 “Ok, a presto Holly!”. E chiuse il telefono. Patty era stranita sempre più dalle parole di Holly… le aveva detto che non vedeva l’ora di vederla… che strano, non aveva mai usato queste parole con lei… “AAAHHHH CHE STO PENSANDO, ORA DEVO CONCENTRARMI. LO STUDIO PER PRIMA COSA!!!”.



   
 
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