Anime & Manga > Captain Tsubasa
Ricorda la storia  |       
Autore: anna900    11/06/2019    2 recensioni
Erano passati tre anni da quando Holly aveva salutato i suoi compagni di mille avventure e aveva visto per l’ultima volta lei…
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Ryo Ishizaki/Bruce Arper, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
CIAO A TUTTI.
AMORE NONOSTANTE TUTTO è stata la prima fanfiction che ho pubblicato su EFP. La scrissi senza prestarle le dovute attenzioni, con il tempo mi sono pentita di averlo fatto, ma non ho mai voluto sistemarla. Ieri l'ho riletta con attenzione, e mi sono resa conto di averla pubblicata in uno stato pietoso e così ho deciso di apportare alcune modifiche (in realtà parecchie 😅) e di dividerla in più capitoli.
AMORE NONOSTANTE TUTTO non può che parlare dell'amore della coppia che più mi piace nel panorama di Capitan Tsubasa, ma non sto a dire chi sono i protagonisti, perchè chi mi segue lo sa già!
Grazie a tutti coloro che hanno letto questa storia, anche se mal scritta.

Anna

AMORE NONOSTANTE TUTTO (REVISIONATA IL  27/04/2021)

PROLOGO
Erano passati tre anni da quando Holly aveva salutato i suoi compagni di mille avventure e aveva visto per l’ultima volta lei… l’aveva salutata regalandole il suo pallone portafortuna. In questi anni l’aveva sentita telefonicamente e le aveva scritto qualche lettera, ma si era reso conto di essersi allontanato tanto. Aveva sempre la testa a concentrarsi a far bene le sue amate partite di pallone e tutto ciò che non riguardava il calcio non gli interessava.
Ora però aveva compiuto 18 anni: era un bel ragazzo, era diventato professionista, guadagnava anche molto bene e parecchie fan gli si gettavano addosso, nel vero senso del termine. Aveva avuto alcune storie, che aveva catalogato subito come avventure passeggere, ma quando si lasciava andare, durante quei brevi attimi in cui la sua testa non pensava a qualche strategia di gioco o a qualche suo avversario, lui pensava alla sua prima manager, specie durante i rapporti con quelle ragazze bellissime…
Ora però aveva terminato i tre anni e il suo contratto con il San Paolo era concluso. Qualche mese prima aveva ricevuto la convocazione dalla Nazionale del Giappone: non vedeva l’ora di tornare a casa e rivedere Patty. Regalò la vittoria alla propria squadra per l’ultima volta, salutò i suoi tifosi e si incamminò all’aeroporto.

IL RITORNO
Finalmente l’aereo atterrò all’aeroporto di Tokio, una grande folla era lì per accoglierlo: fotografi, fans, ma soprattutto sua madre e suoi amici.
Il suo più caro amico Bruce gli saltò addosso come quando erano ragazzini e giocavano nella stessa squadra: “Finalmente capitano, sei tornato!!!”
Paul, Johnny e tutti gli altri: “Bentornato Capitano!!!”
Susy ed Eve lo abbracciarono: non potevano credere che il giorno del suo rientro fosse davvero arrivato, specie Susy che continuava a sperare in una storia con il suo primo amore. Anche la madre lo abbracciò e lo strinse forte a sè: “Come stai campione?”
Holly era felicissimo: "Benone mamma..” , ciò nonostante lui si guardava intorno come se cercasse qualcuno in particolare… anche Julian, Amy, Philip, Jenny lo salutarono, ma notarono che c’era qualcosa che non andava…
Tom se ne accorse e gli si avvicinò: “Tutto bene Holly, chi stai cercando?”.
Tom era tornato da due anni a giocare con la New Team dopo aver trascorso qualche anno in Francia. Holly divenne tutto rosso : “Beh, ecco… io ….”, Tom in realtà sapeva che il suo amico voleva avere notizia sulla prima manager. “Su Holly, dimmi chi cerchi, magari posso aiutarti!”.
“Beh, ecco, non vedo Patty…”, cominciò a farfugliare il giovane.
Tom gli sorrise: “Non l’hai sentita in questo periodo?”
“Purtroppo no, sono stato davvero preso e non ho pensato a chiamarla… l’ultima volta che le ho parlato è passato davvero tanto tempo…”.
“Beh, Holly, Patty non si trova in Giappone. Ha ricevuto una borsa di studio e si è trasferita in Spagna”, gli rispose a bruciapelo l'amico.
“Ma davvero? È sempre stata una ragazza bravissima negli studi, ma non credevo che arrivasse addirittura a vincere una borsa di studio all’estero”
“Già!, però è stata convocata dalla Nazionale anche lei, sai?”
“Veramente??!! E come mai?”. Holly fece uno sguardo da pesce lesso.
Tom sorrise nel vedere quell'espressione in volto tanto genuina: “Perché lei è stata la manager della New team per parecchi anni e poi conosce perfettamente lo spagnolo, il tedesco e il francese e insieme a Amy e Jenny saranno le nostre manager e le nostre traduttrici ufficiali!”.
“Caspita… ne ha fatta di strada la piccola Patty!”. Risero entrambi. Holly si sentiva davvero orgoglioso di Patty, per la sua forza di volontà, per la sua tenacia… chissà se una ragazza così in gamba pensava ancora a lui…
------
Nel frattempo, a Barcellona, Patty si stava preparando per sostenere due esami molto difficili ravvicinati fra loro, in poche settimane doveva sassolutamente essere pronta: solo così avrebbe potuto sperare di andare in Francia e rivedere i suoi vecchi amici…
“Chissà se Holly è stato convocato? Ma sì, sicuramente sì, se non lui, chi altri???!!! Ora però mi devo concentrare, altrimenti, mi toccherà rifiutare all’ultimo momento e mi dispiacerebbe proprio!”.
-----
Quando Holly arrivò a casa si mise a parlare con sua madre di tante cose, ma durante la cena, diventò improvvisamente tutto rosso: “Mamma io … volevo… chiederti una cosa…”.
La madre sospettava cosa volesse chiederle, ma si divertiva proprio a vedere suo figlio così imbarazzato: il grande giocatore, la promessa del calcio giapponese era imbarazzato per una ragazza!
“Dimmi pure Holly”
“Beh, ecco mamma, tu cosa sai di Patty?”
“Finalmente…” pensò tra sè la donna: “Beh Holly, lo scorso anno Patty venne convocata dal Preside. Le fu detto che i suoi voti, le sue prestazioni erano risultati i migliori di tutta Tokio e probabilmente di molte altre città giapponesi. Le propose pertanto di partecipare ad una selezione per una borsa di studio in Spagna. Lei era reticente, non voleva andarsene e lasciare la sua famiglia, i suoi amici e la New Team… (credo che lei sperasse un giorno di vederti tornare pensò la mamma). Ciò nonostante, tutti noi riuscimmo a convincerla a provare. Si buttò sullo studio e quando, un mese più tardi, affrontò la selezione, la superò in modo impeccabile. Vinse la borsa di studio in lingua estera. Sai, mi ricorda tanto te: tu hai sempre dato il massimo per il calcio e lei per gli studi, in due settori diversi, ma in ogni caso, entrambi con risultati brillanti!!!”.
Holly era rimasto sbigottito dal racconto della madre, già si immaginava Patty accerchiata dai suoi libri… e poi quell’ultima frase “…date sempre il massimo…” era vero, in modi diversi ma con esiti ugualmente eccezionali.
Oliver si fece serio “Mamma io… voglio parlarle… tu hai per caso il suo numero?”
Caspita il Brasile deve averlo svegliato… ma chissà se sarà arrivato in tempo, pensò tra sè Maggie: “Sì, io ho il numero del suo appartamento, dopo cena te lo cerco…”
“No, mamma, non posso aspettare. Cercalo subito per favore”.
La madre fissò il figlio sul volto e senza ribattere, si alzò in piedi, cercò il numero, lo scrisse su un foglio e glielo diede. La donna però era molto preoccupata, Holly era suo figlio, ma Patty aveva sofferto tanto per lui e non voleva che lui le desse ancora illusioni e dispiaceri.
Prima di darglielo gli disse: “Patty ha fatto tanta fatica a staccarsi da te, ne sei cosciente? Ti ha aspettato tanto tempo, ma ora è serena, vive la sua vita pensando ai suoi studi… se non sei ancora sicuro dei tuoi sentimenti, beh Holly, non turbarla…”
“No mamma, non lo farò.. ora ho capito e so cosa devo fare… spero solo che non sia troppo tardi…”.
E così facendo si alzò, diede un bacio alla sua adorata mamma e uscì alla ricerca di una cabina telefonica. Non voleva che sua madre lo ascoltasse, quella telefonata era un tentativo per avvicinarsi alla sua Patty, o almeno ci avrebbe provato…

Dopo un po’ arrivò alla cabina e fece il numero di telefono. ‘Finalmente! pensò, non stavo più nella pelle’
TUN TUN…TUN TUN….TUN..TUN…..TUN TUN… “Pronto, Patricia Gatsby qui al telefono, chi parla?”
Holly sentì una stretta al cuore, non riusciva a parlare… ma cosa gli stava succedendo?!
“Pronto, pronto???”
“Ci… ci.. ciao Patty”
“Holly???!!!”
“Sì, sono proprio io…” e cominciò a ridere come un ebete.
Dall’altra parte Patty era diventata rossa come un peperone e i suoi battiti erano accelerati, tentò comunque di intavolare una conversazione: “Ciao Holly, che piacere sentirti, ma chiami dal Giappone? Sei tornato? Hai vinto lo scudetto col San Paolo?”
“Certo, sono arrivato oggi e …ehm… sai, all’aeroporto ci sono rimasto male che… beh, ecco…tu non …”
“Anche a me sarebbe piaciuto tanto accoglierti Holly, (disse con un po’ di tristezza) ,ma io per il momento, non posso muovermi: ho due esami molto importanti da affrontare entro la fine della prossima settimana, e se non li supero, non potrò venire in Francia…Sai sono stata convocata anche io come traduttrice ufficiale, ma senza questi due esami non avrei i documenti per farlo e pertanto il mio posto o resterebbe vuoto o verrebbe assegnato a un’altra…”. La sua voce si intristì, rischiava di non rivedere il suo bel capitano, non poteva certo permettersi un volo A/R Spagna-Francia e poi vitto, alloggio…
“Patty c’è ancora tempo per il campionato. Il mister ha detto che dovremmo essere in Francia fra due settimane, poi inizieremo il ritiro e tutti gli allenamenti… intanto mi piacerebbe venire in Spagna: non conosco questo Stato e vorrei girarlo. Magari, quando hai terminato con i tuoi esami, così da non essere motivo di distrazione, potresti farmi vedere qualcosa della città prima del raduno in Francia… che ne pensi?”.
Patty non riusciva a credere alle sue orecchie, ma cosa stava cercando di dirle... voleva visitare la Spagna insieme a lei per approfittare della sua conoscenza come cicerone o veniva per…????!!!... Naaaaa voleva che lei gli facesse da guida, aveva capito tutto!
“Beh dipende Holly, tu quando vorresti venire?”
“Hai detto che entro settimana prossima dovresti dare i due esami, beh, io verrei tra 9 giorni, così non rischierei di distrarti! Che ne pensi?”.
Holly tremava mentre pronunciava quelle parole e sperava ardentemente che la bella manager gli desse la sua approvazione.
Patty riflettè tra sè qualche secondo e d'impulso rispose: “Tra 9 giorni dovrei finalmente essere libera,  ma se i miei esami andranno male, dalla Spagna dovrai andare da solo in Francia”.
“Sono sicuro che supererai tutto brillantemente. Mi farò dare da mia madre il tuo indirizzo, so che vi scrivete. A presto Patricia, e mi raccomando, lascia sbigottiti quei prof, sei l’unica che può farlo!”.
“Grazie Holly ci proverò, a presto!!!”
Misero giù la cornetta… a Patty non sembrò vero, era più di un anno e mezzo che non riceveva una lettera, una telefonata… cosa gli stava accadendo e ora voleva addirittura andare in Spagna… “Che strano!!! Aaaaahhhh devo concentrarmi altrimenti solo figuracce altro che biglietti aerei e alberghi pagati!”.
In Giappone,  intanto Holly continuava a tenere in mano la cornetta: “9 giorni… 9 giorni… 9 giorni, no ma io non posso aspettare altro tempo… Partirò al massimo dopodomani e arriverò in Spagna. Farò i miei allenamenti lì, così potrò vederla senza farglielo capire! E quando avrà finito i suoi esami io spunterò con un bel mazzo di rose rosse!!!”.
Corse a casa, abbracciò la madre e le disse: “Mamma vado in Spagna, vado a conquistare la donna che amo!” .






   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: anna900