Piega
30
aprile – Prompt: hair drying
Hinata
era sempre pieno di energie
quando facevano il bagno insieme, anche dopo essere appena tornati da
due
intense ore di corsa. Riusciva a divertirsi facendo le bollicine
sott'acqua con
la bocca, disegnando strani soggetti con la schiuma e irritandosi
perché lui
non li riconosceva mai.
Ormai non provavano più imbarazzo: erano passati alcuni mesi da quando avevano incominciato a dividere un appartamento e occupare il bagno nello stesso momento era diventata una piacevole abitudine.
“È un pallone da pallavolo.” disse Kageyama, perfettamente calmo. L'aria calda presente nel bagno lo stava rilassando e i suoi muscoli si stavano sciogliendo a contatto con l'acqua bollente e con le bollicine. Hinata gli lanciò uno sguardo incredulo e scosse la testa.
“Pensi sempre alla pallavolo!” esclamò “Era un nikuman![1]”
“E tu pensi sempre al cibo.” avrebbe voluto ribattere Kageyama, ma strinse più forte le labbra e si limitò a lanciargli un'occhiata imbronciata: si stava rilassando troppo per cominciare a discutere. Hinata, però, non ne aveva abbastanza di parlare e si lanciò in un lunghissimo racconto su una strana coppia che aveva incontrato al kombini quella mattina. Kageyama chiuse gli occhi, senza ascoltare una parola: era certo che si sarebbe trattato della solita storia che non aveva utilità. Hinata stava ancora chiacchierando quando l’altro uscì dalla vasca e cominciò ad asciugarsi, in piedi ben saldi sul tappeto.
Fuori dall'acqua, il corpo incominciava a dolergli: avevano passato il sabato mattina a giocare a pallavolo uno contro uno nel parco sotto casa e gli facevano male le braccia per i troppi palloni storti ricevuti.
Con un sospiro, si sedette sul bordo della vasca.
“Cosa c'è?” chiese Hinata dietro di lui. Sentì che gli aveva posato le mani ancora bagnate sulle spalle e si ritrovò all'improvviso il suo corpo incollato alla schiena e il suo viso accanto alla guancia sinistra a fissarlo.
“Le braccia.” grugnì.
Hinata sorrise, sornione.
“Ho capito, ho capito. Non c'è bisogno di fare tutte queste scene, ti asciugo io i capelli!”
“Non sto facendo nessuna scena!” ribatté Kageyema, cominciando ad innervosirsi e a sentire i benefici del bagno volare via all’improvviso. Ma quanta forza aveva ancora Hinata?
Sospirò, sconsolato, e abbassò il capo in avanti.
Hinata sgattaiolò fuori dalla vasca ormai vuota e, schizzando acqua dappertutto, corse a prendere il phon nel mobiletto che era di fronte a loro. Gli si parlò davanti e lo accese. L'aria calda cominciò a colpirgli la nuca e Kageyama sospirò ancora: forse non tutto era perduto. La mano di Hinata gli carezzava lentamente la nuca dal basso verso l'alto, cercando di dare la forma ai suoi capelli senza utilizzare la spazzola. Era piacevole, nonostante il brivido che sentiva, continuo, lungo la schiena.
“Te li faccio sparati in alto come li porto io?” gli chiese all'improvviso Hinata in tono troppo entusiasta e speranzoso, facendolo sobbalzare. Dimenticava costantemente che l'essenza stessa di Hinata era impedirgli di stare tranquillo, sin da quando gli aveva confessato, di punto in bianco, che lui gli piaceva, causandogli un infarto multiplo.
“Assolutamente no! Falli come al solito!” ribatté a voce troppo alta, perentorio.
Hinata annuì, divertito, e cominciò a canticchiare al ritmo del fruscio del phon.
Note:
Ricordo che anche questa fic partecipa alla KageHina Soft Week 2021 indetta su Twitter! ^^
L’idea di oggi è stata ispirata dal bellissimo panel del manga derivante dal primo volume. Muoio dal ridere tutte le volte che Hinata cerca di imitare la pettinatura di Kageyama schiacciandosi i capelli, quindi per una volta ho provato a scrivere il contrario. XD Ovviamente il nostro Tobio-chan è maniaco del controllo e non si lascia fregare, ma l’importante è provarci! Prima o poi, Hinata, ce la farai! XD
In questo capitolo è passato un po’ di tempo da quando i due si sono messi insieme (nella mia testa a scuola), e i personaggi hanno all’incirca vent’anni.
Fatemi sapere cosa ne pensate! : )
Approfitto di queste note per ringraziare tutti i ragazzi del gruppo Telegram (unitevi a noi, non mordiamo!) che hanno avuto il coraggio di leggere il primo capitolo, dandogli fiducia, ed in particolare Arianna, che ha avuto anche la pazienza di recensire! Grazie davvero!
Ringrazio di cuore chi è passato di qui ieri, leggendo e mettendo la raccolta nelle seguite e nelle ricordate. Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto! Se si va, fatemi sapere cosa ne pensate! :)
A domani con il prossimo capitolo!
Ayumi
Ormai non provavano più imbarazzo: erano passati alcuni mesi da quando avevano incominciato a dividere un appartamento e occupare il bagno nello stesso momento era diventata una piacevole abitudine.
“È un pallone da pallavolo.” disse Kageyama, perfettamente calmo. L'aria calda presente nel bagno lo stava rilassando e i suoi muscoli si stavano sciogliendo a contatto con l'acqua bollente e con le bollicine. Hinata gli lanciò uno sguardo incredulo e scosse la testa.
“Pensi sempre alla pallavolo!” esclamò “Era un nikuman![1]”
“E tu pensi sempre al cibo.” avrebbe voluto ribattere Kageyama, ma strinse più forte le labbra e si limitò a lanciargli un'occhiata imbronciata: si stava rilassando troppo per cominciare a discutere. Hinata, però, non ne aveva abbastanza di parlare e si lanciò in un lunghissimo racconto su una strana coppia che aveva incontrato al kombini quella mattina. Kageyama chiuse gli occhi, senza ascoltare una parola: era certo che si sarebbe trattato della solita storia che non aveva utilità. Hinata stava ancora chiacchierando quando l’altro uscì dalla vasca e cominciò ad asciugarsi, in piedi ben saldi sul tappeto.
Fuori dall'acqua, il corpo incominciava a dolergli: avevano passato il sabato mattina a giocare a pallavolo uno contro uno nel parco sotto casa e gli facevano male le braccia per i troppi palloni storti ricevuti.
Con un sospiro, si sedette sul bordo della vasca.
“Cosa c'è?” chiese Hinata dietro di lui. Sentì che gli aveva posato le mani ancora bagnate sulle spalle e si ritrovò all'improvviso il suo corpo incollato alla schiena e il suo viso accanto alla guancia sinistra a fissarlo.
“Le braccia.” grugnì.
Hinata sorrise, sornione.
“Ho capito, ho capito. Non c'è bisogno di fare tutte queste scene, ti asciugo io i capelli!”
“Non sto facendo nessuna scena!” ribatté Kageyema, cominciando ad innervosirsi e a sentire i benefici del bagno volare via all’improvviso. Ma quanta forza aveva ancora Hinata?
Sospirò, sconsolato, e abbassò il capo in avanti.
Hinata sgattaiolò fuori dalla vasca ormai vuota e, schizzando acqua dappertutto, corse a prendere il phon nel mobiletto che era di fronte a loro. Gli si parlò davanti e lo accese. L'aria calda cominciò a colpirgli la nuca e Kageyama sospirò ancora: forse non tutto era perduto. La mano di Hinata gli carezzava lentamente la nuca dal basso verso l'alto, cercando di dare la forma ai suoi capelli senza utilizzare la spazzola. Era piacevole, nonostante il brivido che sentiva, continuo, lungo la schiena.
“Te li faccio sparati in alto come li porto io?” gli chiese all'improvviso Hinata in tono troppo entusiasta e speranzoso, facendolo sobbalzare. Dimenticava costantemente che l'essenza stessa di Hinata era impedirgli di stare tranquillo, sin da quando gli aveva confessato, di punto in bianco, che lui gli piaceva, causandogli un infarto multiplo.
“Assolutamente no! Falli come al solito!” ribatté a voce troppo alta, perentorio.
Hinata annuì, divertito, e cominciò a canticchiare al ritmo del fruscio del phon.
Note:
Ricordo che anche questa fic partecipa alla KageHina Soft Week 2021 indetta su Twitter! ^^
L’idea di oggi è stata ispirata dal bellissimo panel del manga derivante dal primo volume. Muoio dal ridere tutte le volte che Hinata cerca di imitare la pettinatura di Kageyama schiacciandosi i capelli, quindi per una volta ho provato a scrivere il contrario. XD Ovviamente il nostro Tobio-chan è maniaco del controllo e non si lascia fregare, ma l’importante è provarci! Prima o poi, Hinata, ce la farai! XD
In questo capitolo è passato un po’ di tempo da quando i due si sono messi insieme (nella mia testa a scuola), e i personaggi hanno all’incirca vent’anni.
Fatemi sapere cosa ne pensate! : )
Approfitto di queste note per ringraziare tutti i ragazzi del gruppo Telegram (unitevi a noi, non mordiamo!) che hanno avuto il coraggio di leggere il primo capitolo, dandogli fiducia, ed in particolare Arianna, che ha avuto anche la pazienza di recensire! Grazie davvero!
Ringrazio di cuore chi è passato di qui ieri, leggendo e mettendo la raccolta nelle seguite e nelle ricordate. Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto! Se si va, fatemi sapere cosa ne pensate! :)
A domani con il prossimo capitolo!
Ayumi