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Autore: Spensieratezza    03/05/2021    2 recensioni
Questa storia è uno spin off della storia "Il salto quantico" e comprende dei missing moment degli altri personaggi e che vanno a risolvere alcune cose lasciate in sospeso nella storia principale che non sono riuscita a inserire li. I missing moment saranno tutti dolcissimi a modo loro.
Genere: Comico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Sam e Dean erano arrivati a casa di Adam, di corsa. Erano stati informati al cellulare del problema di Gabriel, Castiel aveva chiesto a loro di stringersi tutti intorno a lui per un po’, aveva raccontato a loro anche di un angelo di cui Gabriel si prendeva cura, ma non aveva fornito loro i dettagli del perché, solo il fatto che era come un figlio per Gabriel ed era un po’ emarginato dagli altri angeli.

Quando arrivarono a casa di Adam, i due fratelli abbracciarono il loro fratellino.

“Come stai, Sam?” chiese Adam.
“Sono guarito.” Disse Sam con un grande sorriso. “Abbiamo scoperto che la mia più grande paura era LISA,  forse una qualche competizione inconscia che avevo ancora con lei.”

“Che stupido!” disse Adam abbracciandolo ancora.
“Concordo!” disse Dean. “È lui il ragazzo di cui ci ha parlato Gabriel?”
Adam si voltò verso Jack, che era seduto sul divano in soggiorno e teneva lo sguardo basso.

“Sì, ho parlato un po’ con lui, sapete, è un ragazzo simpatico.”
“Sembra un ragazzino.” Osservò Sam.

“Sì, beh, Castiel dice che non è abituato a interagire sulla Terra. È un po’ timido.”
“Però Gabriel si fida di lui abbastanza da averlo coinvolto con noi.” disse Dean.

“Sì.” Disse Adam, poi si chiuse in un silenzio definitivo.
“Andiamo a conoscerlo.” Disse Dean.
Quando si avvicinarono, il biondo cercò la mano del ragazzino.
“Piacere, sono Dean.”
“Oh…uhm..ehm..Jack.”

“Sono Sam, il fratello. Ci conosci?” chiese l’altro.
“Abbastanza.. sì, Gabriel mi ha raccontato.” Sorrise.
“Cas ci ha detto che ti sei preso cura di lui. Come hai fatto a trovarlo?” disse Sam.

“Sì, Gabriel ha chiesto il mio auto telepaticamente, è una cosa di angeli..non credo neanche l'abbia fatto in maniera consapevole, ho avvertito più come un richiamo e ho capito che aveva bisogno di aiuto..Gabriel ha fatto tanto per me e quando ho capito che era in pericolo sono subito accorso, quando l’ho trovato conciato così…io..non potevo lasciarlo da solo, mi sono spaventato molto. Mi dispiace di non avervi avvertiti, ma Gabriel ha sempre tenuto la bocca chiusa su quanto fosse successo, disse soltanto che aveva fatto un favore a un amico..”

Il cuore di Sam si sciolse in un soffio.

“Noi lo aiuteremo, promesso. Anche io considero Gabriel un amico, dopo tutto quello che ha fatto per me da quando sono uscito dalla gabbia…saprai quello che..”

“Sì, beh, non sono molto a mio agio a parlare degli angeli..cioè di quello che i miei fratelli hanno combinato con tutta quella cosa dell’apocalisse…scusatemi..e con scusatemi non intendo solo questo, chiedo scusa io anche a nome loro e vi RINGRAZIO.”

Qualche scintillio argenteo brillò negli occhi del nephilim e questo accigliò lo sguardo dei due fratelli.
“Che ne direste di cominciare a preparare la cena? Jack, vieni con me, così i miei fratelli possono vedere colui che ha permesso…insomma a Sam una certa cosa.” disse Adam in tono eloquente.
I fratelli si guardarono imbarazzati.

“Ehm, certo, non l’abbiamo ancora ringraziato.” Disse Sam.
 
Poco dopo Sam e Dean andarono da Gabriel che si trovava in una delle camere da letto a sistemare i letti.
“Te l’ha detto Castiel? Sono guarito.” Disse Sam.

“Sì, me l’ha detto, sono molto contento.” Disse Gabriel.
Sam e Gabriel si abbracciarono.
Dean tossì.

“Anche io volevo dirti grazie e dirti che uhhh quello che è successo tra noi, è tutto dimenticato.”
“Grazie Dean.” Disse Gabe, stringendogli la mano. “Anche se non sono sicuro di meritarlo. Vi ho tenuto nascosto di Jack.”

“Non dirlo neanche per scherzo, perché dovresti essere obbligato a dirci di tutte le tue amicizie? Poi, se Castiel non è geloso..se va bene a lui.." scherzò Dean.
"Già, avete ragione." disse Gabriel ridacchiando, poi distolse lo sguardo. Aveva combinato con Castiel di non dire nulla riguardo alla vera natura di Jack, ma i suoi sensi di colpa, a volte agivano da soli, chiedendo comunque un perdono immediato.

"Gabriel, dobbiamo parlare del tuo stato psicofisico.” disse Dean, fraintendendo il cambio umorale di Gabriel.
“Sì, lo faremo, ma non adesso. Quando starò meglio. Io…faccio un po’ fatica a mettere ordine nei pensieri ultimamente.” disse, lasciando la stanza.
Sam e Dean si guardarono, perplessi e preoccupati sia dall'esternazione che dal brusco congedo.
 



Più tardi, Sam, Dean e Castiel, andarono alla pasticceria di Gabriel per occuparsi di dargli una sistemata, far arieggiare un po' il locale e pulirlo, visto che Gabriel lo teneva chiuso da almeno due settimane, un'operazione che li tenne occupati fino a tarda serata, infatti ordinarono delle pizze e mangiarono lì. Quando poi tornarono a casa, trovarono la casa buia.
Balthazar stava dormendo nel divano letto in soggiorno insieme a Gabe, Crowley su un materasso nel pavimento, Sam e Dean andarono a guardare le altre stanze e una era occupata da Bobby e l’altra da JACK.”

“Oh, vorrai scherzare!!” disse Sam.

"Veramente! Un DEMONE che dorme a casa tua? Sbattilo subito fuori, Castiel!" disse Dean, allibito di trovare il demone in quella casa che dormiva beatamente su un materasso per terra.
“Mi sa che voi due dovrete dormire con Jack.” Disse Castiel.

“Cosa?? Stai scherzando, vero? Sbatti subito quella COSA fuori di qui!!” disse Dean.

“Non dormiremo nello stesso letto con un angelo che non conosciamo, che ha per giunta le sembianze di un ragazzino.” disse Sam.

"Sam, concentrati sul punto più importante della questione! Castiel, sei uscito di senno??"

“Beh, se io accetto senza fiatare che il mio compagno dorma con Balthazar, voi potete accettare Crowley qui, per quanto riguarda Crowley, Dean, non sarei così ostile se fossi in te! Mi ha aiutato a riportare qui Sam, ha restituito l'anima a Bobby e anche le gambe, mi sta aiutando con il purgatorio! Credo sia giunto il momento che lo accettiate tra voi.”
“E tu dove dormirai” chiese Dean, cercando una scappatoia da quella logica insormontabile.
“Sul dondolo fuori in giardino.”
Sam e Dean soffocarono una risatina.

“Che c’è? Mi piacciono le stelle. Ma se non soffrite di crisi di gelosia, Sam potrebbe dormire con Adam e Dean sul dondolo o in macchina.”
Sam e Dean si guardarono atterriti. Chiaramente nessuno di loro due aveva intenzione di dormire separati per la notte.
“Credo che mentre voi decidiate, io vado a prendere una coperta!”



Sam e Dean stavano ancora discutendo sui posti letto, quando Castiel, andato vicino al dondolo per adagiarvi una coperta pesante, li richiamò.
“Venite a vedere. È vostro questo libro?”
“Ricordo di averlo visto sfogliare da Adam, deve essere suo.” Disse Sam.

“Sembra carino..è un libro di favole. Magari vi concilia il sonno.” Disse Cas.
Dean stava per buttarglielo dietro, ma Sam lo fermò.
“Fammi vedere.” Disse.
 
Si misero sul dondolo, a sfogliarlo, stranamente Cas sembrava sparito, ma i fratelli non andarono a cercarlo.
Sam cominciò a leggere ad alta voce.



C’era una volta il Sole che illuminava il giorno e faceva splendere il cielo, riscaldando la terra, lui era tanto bello, quanto solo, gli mancava una compagna da amare.
Un giorno, si innamorò della bellissima Luna, luminosa e dalla pelle chiara, che illuminava le stelle, quando ogni notte tutte le altre luci si spegnevano.

Un giorno il Sole le chiese un appuntamento e vide delle macchie rossastre sulla sua pelle candida, era arrossita.
Luna decise quindi di scendere sulla Terra per vedere il bel Sole.

Cominciarono a uscire, facendo lunghe passeggiate romantiche presso i fiumi e i mari, il Sole si complimentava per quello che Luna riusciva a fare, illuminare la notte che spaventava tutti, essere un faro nella notte, rendere romantici gli specchi d’acqua, Luna invece era ammaliata dalla potenza del sole, di riscaldare anche le anime e i cuori più tormentati, poter asciugare il gelo dell’acqua e donare benessere e felicità negli esseri viventi, donare la vita e creare cose meravigliose come il crepuscolo, il tramonto, l’alba.

Sole sosteneva che le stelle erano innamorate di lei, Luna sosteneva che lui Sole, era l’essenziale, la Vita.

Nacque l’amore e Sole e Luna decisero di sposarsi e avere un loro nido d’amore nella terra che tutto può, una dimensione a cavallo tra il terreno e l’impossibile, presto ebbero dei figli e si chiamavano cuori danzanti, rappresentavano la vita che pulsa e fiorisce, l’innocenza e la gioventù, dei figli che sarebbero rimasti fanciulli in eterno, nella Terra che tutto può, la terra promessa, la Terra indimenticabile.


Sam e Dean si commossero, leggendo la storia. Andarono a letto cercando di non svegliare Jack, che era in mezzo al lettone, quindi non potevano dormire vicini ma non sembrava importante dopo aver letto quella favola. Non era importante ora che sentivano i loro cuori così vicini. Si addormentarono sognando di essere Luna e Sole – Sam era la luna e Dean il sole – Jack era il guardiano della Terra e aveva lunghi capelli celesti fino alla schiena e un viso da fanciullo.



La mattina dopo, il minore dei Winchester, aprì la porta della stanza, presumibilmente cercando i suoi fratelli e si trovò davanti una scena insolita. I suoi fratelli che abbracciavano Jack, in mezzo a loro mentre dormivano tutti e tre. Adam gridò.
“Non ci posso credere!” disse indignato, mentre loro tre si svegliavano insonnoliti.

"Adam? Perché stai gridando?" Chiese Dean.

“Aspetta, Adam, lascia che ti spieghiamo!” disse Sam, ma era troppo tardi. Adam aveva appena chiuso loro la porta in faccia.
“Credo sia arrabbiato, devo andare a parlargli.” Disse Jack.

“Siamo diventati dei molestatori? Voglio scomparire.” Disse Dean.

“Io voglio sprofondare nelle viscere della terra e non ritornare mai più! Dean, perché cazzo lo stavamo abbracciando??” disse Sam coprendosi da capo a piedi con il lenzuolo.
Dean si rivoltò a pancia in sopra.
“Mi sentivo così in pace. Ho fatto uno strano sogno.”
“Anch’io.”

“Dubito può essere più strano del mio.”
 
“Potresti sorprenderti.”
“Tu hai sognato di essere il sole?”
“Tu hai sognato di essere la luna?”
Si guardarono.
“Oddio!!”
 


“Adam, Adam, dove stai andando? Fermati!”
“Perché cazzo stavi lì in camera con i miei fratelli?” Adam si sforzava di mantenere la voce bassa, per non svegliare gli altri, ma era difficile.
“Io..io non lo so. Mi sono svegliato così.”
Adam era sconcertato.
“Senti, probabilmente non hanno trovato altri posti letto.”
“Si sono presi comunque troppa confidenza!”
Jack lo fissò.

“Io non sono scontento di questo.”
“Cosa?”

“Sì, voglio dire..non li conosco, ma è stato bello svegliarsi cullato da due braccia che ti stringono con affetto, sai? I peluche non possono farlo. Senti, sono sicuro che non avevano cattive attenzioni. “

“Se lo chiedevi a me, potevo farlo io."

"Puoi ripetere??"

"Oh, dimentica quello che ho detto.”

“Davvero lo faresti?”
“No! Cioè…se non ti da fastidio.”
 
 
 
*
 
 
Jack si era assentato in bagno per farsi una doccia e Sam e Dean ne avevano approfittato per andare in giardino dove trovarono un Adam solitario e pensieroso, seduto sui gradini dell'ingresso.  
 
“Adam, ascolta, quello che hai visto..non è quello che pensavi.” cominciò Dean.

"Non ci siamo accorti di abbracciare Jack nel sonno!" disse Sam.

“Avete rischiato che dicessi qualcosa di molto compromettente preso dall’ira.” bofonchiò lui.
“Tipo cosa?” chiese Dean.
“Tipo: non vi bastate voi due, ora ne volete un altro?” disse cercando di smorzare un sorrisetto.

Sam si voltò verso Dean mettendo le braccia conserte.
“ Hai capito lo stronzetto che bel cappottino che voleva farci!! Tu cosa avresti fatto Dean?”

“Credo sarei stato indeciso se uccidere mio fratello, oppure fargli un applauso.”
 
All'improvviso fece capolino Bobby.

"Se avete finito con la soap opera domestica, sì, perchè malgrado i tentativi di vostro fratello di essere il più discreto possibile su eventuali bisticci mattutini riguardo i posti letti, era difficile non sentire il rumore di porte sbattute, volevo informarvi che la colazione è PRONTA e che questa è la prima e ultima volta che faccio da massaia!"



*
 
In cucina, mentre Jack faceva colazione, Sam e Dean cercavano bizzarramente di giustificarsi.
“Non sappiamo come scusarci. Vedi, solitamente noi dormiamo insieme abbracciati.” disse Dean.
“Dean!!” lo rimproverò Sam.
“Cosa?” disse Dean fischiettando.

Jack sorrise mentre mescolava lo zucchero nella sua tazza di latte.  
 
“Non preoccupatevi, è tutto a posto.”
 
Una volta spezzato il ghiaccio riuscirono anche a passare un bel pomeriggio giocando alla playstation assieme ad Adam e Jack, quando a pranzo Castiel mise di nuovo in allarme il gruppo, enunciando:

“Credo sia arrivato il momento di raccontarvi la vera natura di Jack. Non è solo un angelo, è…un nephilim! La verità è che c’è un motivo se mi sta tanto a cuore, è mio nipote…è il figlio di un angelo caduto. Mio fratello Lucifer."
 
Tutto il gruppo rimase così spiazzato da non sapere che dire inizialmente.
“Lucifer ha un figlio??” fu Bobby il primo a parlare. “Ma se è stato nella gabbia!”
 
“Lucifer ha avuto un rapporto con una donna, DOPO che è uscito. Per un periodo. Questa donna è rimasta incinta.”

“Aspetta un secondo! Di che tramite stiamo parlando?? Perché Lucifer ha posseduto me e io non ricordo che Lucifer si sia mai intrattenuto con una donna..quando possedeva me.”
 
“Interessante quesito.” Disse Dean.
“Lucifer ha avuto la relazione con la mamma di Jack, quando possedeva il tramite di Nick.”

Tutti sollevarono un sospiro di sollievo.
Gabriel a quel punto raccontò lo stesso racconto che aveva già raccontato a casa di Bobby.
Sam e Dean non riuscirono a parlare, ma fu Jack il primo a scusarsi, e a scappare in cortile.
“Sam, Dean, credo dobbiamo parlare.” Disse Gabriel.
 
 
 

Gabe, Cas, Dean e Sam si trovavano nel cortile della casa, Adam a poca distanza, stava sul dondolo con aria depressa.
“Lo so, adesso siete arrabbiati con me per non avervelo detto..” disse Gabe.
 
“Arrabbiati è un eufemismo, Gabe, il figlio di Lucifer! Come puoi avercelo tenuto nascosto!!” disse Dean.

"Temevo le vostre reazioni, Sam era da poco uscito dalla gabbia."

"Va bene, ma almeno tu Cas, avresti potuto dircelo, quando stavamo tornando a casa! Ormai è passato abbastanza tempo! Possiamo capire l'inizio, ma DOPO..." disse Sam.

“Io l’ho fatto in buona fede, sia prima che quando vi ho chiamati per tornare qui.. volevo che non foste influenzati da nessun fatto esterno o pregiudizio.”
 
“Noi non l’avremmo giudicato!” disse Sam.

“Voi dite così, ma io sono sicuro che l’avreste fatto. Sentite…stanotte vi ho visti…abbracciati a lui mentre dormivate.”
Sam e Dean avvamparono.
“Non ci siamo accorti di averlo fatto!” disse Sam.
“Tu ci hai costretti a dormire con quel ragazzino! Come hai potuto, Cas? è stato davvero..inquietante, probabilmente l'abbiamo spaventato a morte!”
 
“Voi non capite.” Insistette Castiel. “Jack non è un ragazzino qualunque…è il figlio di Lucifer, che veniva anche chiamato come Stella del mattino e sapete perché si chiamava così? Perché illuminava tutto attorno a lui, era splendente, esattamente come il Sole. Era un angelo gentile e suo figlio…è come lui e forse meglio.”
Si voltarono a guardarlo.
 
“Spesso la razionalità porta gli esseri umani a giudicare le persone in base alla logica piuttosto che dare retta a come loro li fanno SENTIRE! Avete mai letto il piccolo principe? Esso disse riferito al suo fiore: "Non ho saputo capire niente allora! Avrei dovuto giudicarlo dagli atti, non dalle parole. Mi profumava e mi illuminava. Non avrei mai dovuto venirmene via. Sono sicuro che non conoscendolo, avete provato una sensazione di calore e di affetto solo standogli vicino, ho ragione? Avete provato una fiducia a pelle, perchè avete sentito che è BUONO, una cosa che forse non sarebbe successa se aveste saputo da subito di chi è figlio davvero, i pregiudizi ve l'avrebbero impedito e vi avrebbero impedito di giudicarlo solo per quello che era, è come pensavo. Senza sapere chi era davvero, avete provato benessere standogli vicino e una tenerezza che..”
“Il suo libro di favole ci ha influenzati. Non avremmo dovuto leggerlo prima di addormentarci.” Disse Dean, interrompendolo.

“Voi sapevate che potevate fidarvi di lui. Sapevate che non è cattivo. Adesso scusatemi, vado da lui.” disse Gabriel.
 
Dean guardò Gabriel allontanarsi poi sbottò: “Questa non è una buona ragione per costringerci nella stessa stanza, Castiel, cazzo, mi sono sentito come u…un molestatore di ragazzini!” disse Dean.
 
“La malizia è nell’occhio di chi guarda, quel ragazzo ha un grande bisogno d’amore e più possiamo dargliene e meglio è. Ha perso una madre, sarebbe bello che conquistasse una famiglia e non dico che sarebbe bello solo per lui. Eravate belli, abbracciati insieme, sembrava come foste un altro fratellino Winchester per voi, anche se penso che Adam non lo veda in quel modo.”
 
“Che cosa intendi dire con questo? ehi, Castiel, dove vai? Razza di pennuto, lui e le sue allusioni”
“Dean…”
“Mmm..“

“Mi fa tenerezza quel ragazzino. Sento di volerlo proteggere.”
Dean cercò di trovare le parole.
“Mi odio perché lo sto ammettendo, ma..anch’io!”
Si sorrisero.
“Andiamo da lui.”
 
 






















Note dell'autrice: ciaoooo ragazzi. Mamma mia, sono molto emozionata xd non so cosa vi aspettavate per l'incontro tra i bross e Jack, ma mai al mondo avrei costruito qualcosa di banale o già visto xd piuttosto non l'avrei scritto xd l'idea dei bross abbracciati a Jack...mi sono innamorata subito di questa idea ma la cosa un po' mi bloccava, proprio per gli stessi motivi che hanno esternato sam e Dean. Non mi sembrava molto giusto nei confronti di Jack, ma ho voluto lasciare che l'AMORE prevalesse su tutto, anche sulle malignità! Non c'è niente di male in un abbraccio giusto? Spero vi sia piaciuta anche la scenata di gelosia di Adam ahahh vi lascio inoltre con questa immagine STUPENDA:

   
 
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