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Autore: Meramadia94    04/05/2021    4 recensioni
[Scuola di Polizia]
Harris desidera diventare comandante. Per farlo deve togliere di mezzo sia Lassard che l'odiato Mahoney. Per farlo organizza un piano per far passare il primo un pessimo comandante ed il secondo un incapace. Purtroppo, a causa di questo piano, durante una retata, Mahoney rimane ferito e dovrà lottare contro la morte. Harris, pur facendo finta di niente, rimane sconvolto per l'accaduto ed inizia a provare un serio rimorso di coscienza. Quando la sua responsabilità viene a galla, viene cacciato dalla polizia. Riuscirà il capitano a riscattare il suo nome e dimostrare il suo sincero pentimento?
Scritta in società con Marlena-Libby
Genere: Angst, Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Ottimo lavoro agenti.- fece il capo della polizia dopo essere stato informato del brillante esito dell'operazione - soprattutto a lei Jones.-
- Grazie.- fece l'interpellato senza troppa convinzione. 
In quel momento non erano dell'umore per prenderci meriti e complimenti. Pareva strano che il capitano non fosse ancora intervenuto millantando qualcosa sulle sue tattiche di addestramento. 
Il loro superiore era stranamente muto. Non sapeva dire però se era imbarazzato, arrabbiato, infelice o altro.
'' Forse si sta solo meravigliando che ce l'abbiamo fatta senza Mahoney.''
- Ci sono notizie del sergente Mahoney?- fece il capo della polizia.
Jones scosse la testa - Era ancora svenuto prima che mettessimo in atto il piano...- -fece il poliziotto - ora che abbiamo risolto il caso, vorremmo una licenza per stargli vicino, almeno finchè non si sarà ripreso.- 
- Ma certo. Niente da dire, ve la siete meritata.- fece il capo - E portate al sergente i miei auguri di pronta guarigione, se non vi dispiace. Spero vivamente che si riprenda.-
Proctor commentò - Capo stia tranquillo, Mahoney ha la pelle dura, non dobbiamo disperare...- Harris gli pestò un piede come per dirgli di tacere, ma quel dolore era niente in confronto all'offensiva tutto campo a cui gli amici di Mahoney l'avrebbero sottoposto. 
- Che c'è...?- chiese ingenuamente Proctor. 
- Ed hai anche il coraggio di chiederlo?- fece Hightower - parli di quanto è in gamba Mahoney, di quanto è forte nemmeno lo conoscessi.- 
- Lo conosco infatti.- fece Proctor. 
- No, tu e lui lavorate negli stessi uffici è molto diverso.- fece Jones trattenendosi dall'usare il karate nei confronti del lecchino più fedele di Harris - Io. Hightower, Hooks, Callahan, Tuck, Zed, Sweetchuck, House e Lassard. Noi lo conosciamo. Siamo la sua famiglia. Tu sei solo uno che lecca i piedi a chi ha i gradi alti nella speranza di far carriera.- 
- E se ti azzardi di nuovo ad associarti a Mahoney ti farò conoscere personalmente il mio nuovo bazooka.- lo minacciò Tack.
- Questo ovviamente vale anche per me.- fece Callahan. 
Dopo la raffica di minacce, Proctor battè la ritirata. 
- Bene.- fece Jones - Io torno da Mahoney.- 
- Il tempo di darci una rinfrescata e ti raggiungiamo.- fece Sweetchuck. 
...
...
...
-Ciao, amico. - fece Larvell entrando nella stanza dove l'amico riposava di un sonno ininterrotto e per nulla ristoratore da almeno tre giorni -Volevo dirti che l'operazione è stata un successo. I Wild Phantom ora sono dietro le sbarre. Senti... Volevo dirti che mi dispiace di non essere riuscito a proteggerti quel giorno. Io ero lì quando ti hanno sparato e avrei dovuto fare qualcosa. Farò di tutto per farmi perdonare perché, non smetterò mai di dirtelo Mahoney, tu sei il mio migliore amico e ti voglio bene! Ti prego, torna fra noi!- fece Jones stringendogli forte la mano - ti prego...- 
Sussultò quando sentì la mano dell'amico stringere la sua. 
- Mahoney...- 
In quel preciso istante il sergente, spalancò gli occhi, iniziando ad annaspare per via del tubo in gola.
- MAHONEY!- urlò Jones con un sorriso di gioiosa incredulità per poi mettersi a mimare il suono di un elettrocardiogramma impazzito per attirare l'attenzione dei medici. Quando il personale medico intervenne urlò - Si è svegliato!- 
- Per favore, si allontani.- fece uno dei dottori obbligandolo ad andar via dalla stanza. 
Jones obbedì, seppur a malincuore... ma la gioia di quel momento era troppo grande per darvi peso. 
Prese la ricetrasmittente ed urlò così forte che quasi lo sentì tutta la città - HOOKS, RAGAZZI, VENITE PRESTO, MAHONEY SI E' SVEGLIATO!!!!- 
...
...
...
Poco più di un quarto d'ora dopo, il medico riferì agli otto poliziotti - Il sergente Mahoney sta bene. E' cosciente, reagisce agli stimoli, non ha subito danni neurologici... ora dovrà avere solo un po' di pazienza con la ferita.- 
- Possiamo vederlo?- fece Callahan. 
Il medico annuì - D'accordo. Ma non fatelo stancare troppo. Ha bisogno di riposare.- 
- Certo, non si preoccupi.- fece Sweetchuck.
Quando Mahoney vide i suoi amici entrare nella stanza sorrise ed alzò debolmente una mano in cenno di saluto.
- ODDIO SONO COSI' FELICE CHE TU STIA BENE!!!- fece Zed buttandosi ad abbracciarlo. 
- Piano Zed, non è che visto che non mi hanno ammazzato quelli mi devi ammazzare tu.- fece Mahoney. 
- Giusto...- fece Zed mollando la presa - Scusa capo.- 
- Ci hai fatto prendere un bello spavento amico.- fece Hightower - Guai a te se lo rifai.- 
- Certo, perchè è colpa sua.- sorrise Hokks. 
- I Wild Phantom...?- fece Mahoney. 
- Li abbiamo presi, non preoccuparti.- fece Jones - Sono dietro le sbarre. Non potranno fare del male a nessuno.- 
- Bene sono contento... ma dov'è il comandante Lassard?-  fece Mahoney guardandosi attorno, notando che mancava proprio il comandante all'appello.
A dire la verità mancavano anche Harris e Proctor, ma dubitava fortemente che sarebbero andati a fargli visita e portargli dei fiori  o un cesto di frutta per una pronta guarigione. 
- Lo abbiamo avvisato...- fece House. 
- Ma dice che per ora non se la sente di venire.- fece Sweetchuck - si sente responsabile per quel che è successo... anzi, si è proprio dimesso.- 
-Come?- fece Mahoney alzandosi di scatto per poi scendere dal letto... appena mise i piedi sul pavimento iniziò a barcollare, per poi tenersi il fianco ferito. Sarebbe caduto a terra come un sacco di patate se Tack e Zed non lo avessero aiutato a rimettersi a letto. 
- Abbi riguardo.- fece Callahan - Rischi che la ferita si riapra.- 
- Devo parlare con Lassard, spiegargli che è stata una fatalità e che non è colpa sua...- fece Mahoney. 
- Stai tranquillo.- fece Jones - Lasciamo passare un paio di giorni, se ancora non si decide lo portiamo qui. Adesso devi solo pensare a rimetterti in sesto.
- Ok...- fece Mahoney per poi guardare sospettosamente Tack. 
Era pronto a giurare di aver visto una lacrima scendergli lungo il viso. 
- Tack, ma... stai piangendo?- 
- Negativo, sergente.- fece Tack cercando di recuperare il suo solito aplomp - Mi è solo entrato qualcosa in un occhio.- 
I presenti scoppiarono a ridere pensando '' Si, con gli occhiali da sole!''
...
...
...
Proctor aveva vissuto con gioia la notizia che Mahoney fosse fuori pericolo. Si era sentito come liberato di un macigno che gli opprimeva la coscienza. Nella sua ingenuità era convinto che anche Harris fosse felice che Mahoney si fosse ripreso. 
Che facesse il duro, ma che in realtà fosse un sollievo anche per lui... invece niente.
Gli aveva proposto di andare a trovarlo assieme per sentirsi dire -'' Figuriamoci, non penserai mica che voglia dare a quel babbeo l'impressione che mi preoccupi se vive o meno.''
E lui aveva deciso che non lo avrebbe coperto. 
Gli avrebbe rivelato tutto. Incluso il suo coinvolgimento. 
Non gli interessava poi molto fare carriera. Ne che Harris lo chiamasse traditore ingrato. Ne di essere cacciato dalle forze dell'ordine. 
Gli interessava solo potersi guardare in uno specchio senza vedere un verme schifoso.
'' Coraggio''- pensò il tenente -'' E' questione di un minuto.'' 
...
...
...
Toc. Toc.
- Avanti...- fece Mahoney scuotendosi piano piano dal sonno in cui stava per cadere. La sua sorpresa fu immensa quando vide sulla porta il tenente Proctor - Prego, entra...- 
Proctor si guardò attorno. 
- Gli altri...?- 
- Sono scesi al bar a prendere un caffè... mi era venuto un po' di sonno.- 
- Allora ti ho svegliato, scusami...- fece Proctor poggiando sul comodino un sacchetto del fast food - Hamburger e patatine. Il cibo dell'ospedale non deve essere un granchè così ho pensato...- 
Mahoney lo guardò con sospetto - Che ci hai messo dentro?- 
- Niente...- 
- Dai, sto scherzando.- fece Mahoney - Grazie per il pensiero comunque.- 
Proctor prese coraggio a due mani - Mahoney... ti devo delle scuse...- 
- Per cosa?- 
- Beh... non puoi certo dire che io e te fossimo amici. Insomma, non è che io sia stato bendisposto ed accomodante nei tuoi confronti.- fece Proctor - Tu invece sei sempre disposto ad essere amico di tutti...-  ricordava ancora quando il criminale Testadura voleva rompere la testa al capitano che lo aveva arrestato ( anche se grazie ad un colpo di fortuna), dopo essere evaso... Mahoney, al contrario di ogni aspettativa, nonostante tutto quello che Harris gli faceva passare, aveva dato disposizioni alla sua squadra per dare supporto al loro superiore. 
- Beh, non si può essere amici di tutti... e comunque ti ammiro, perchè nonostante tutto, sei sempre stato fedele ad Harris.- 
- Ecco, non dirlo... perchè temo che quella fedeltà sia storia antica.- 
- In che senso?- 
- Che tu ci creda o meno, io ho deciso di fare il poliziotto per proteggere la gente... da ragazzino i miei mi portavano sempre alla parata della polizia, ed io pensavo sempre che i poliziotti fossero degli eroi, ed avrei dato qualunque cosa per essere come loro...- fece Proctor - Ed il primo dovere di un poliziotto è la fedeltà assoluta al proprio superiore... ma temo che quella fedeltà, mi stia costando più di quando non immaginassi...- 
- Ora mi stai facendo paura...- fece Mahoney che non aveva mai visto il '' giullare'' del distretto così serio. 
- Mahoney... c'è una cosa che devo dirti. Mi costa molto ammetterlo...- fece Proctor - Quello che ti è successo... non è stata colpa di Lassard.- 
- Guarda che lo so.- fece Mahoney - E' colpa mia, se fossi stato più attento...- 
- No. No.- fece Proctor - è stata tutta un'idea del capitano.-
Mahoney sbiancò - Cosa...?- 
- Si. Voleva farti cacciare e deporre Lassard, così ha fatto in modo che sembrasse che il comandante ti avesse mandato, da solo, a catturare una banda di criminali...- fece Proctor - voleva dimostrare che tu eri un incapace, Lassard un incompetente... -
Mahoney lo guardò di sottecchi. Non riusciva a credere alle sue orecchie. Sapeva che Harris lo detestava, che sarebbe stato felice di non rivederlo più... ma non avrebbe mai immaginato che volesse addirittura vederlo sparire dalla faccia della Terra. 
Quell'immobilità parve spaventare Proctor che gli sfiorò un braccio, per assicurarsi che fosse ancora vivo. 
- Per favore, non mi toccare.- fece Mahoney.
In quel momento, nella stanza fecero il loro ingresso Jones ed Hightower. 
- Facciamo piano...- si raccomandava Jones - Se dorme... Mahoney!-  fece Jones, spaventandosi nel vedere l'amico con lo sguardo perso nel vuoto, in evidente stato di shock. 
Jones gli fu subito accanto, mentre Hightower, accortosi della presenza di Proctor lo afferrò per il colletto della camicia.
- Che gli hai fatto, lecchino dei miei stivali???- 
- Niente, non gli ho fatto niente, lo giuro!- 
- Mahoney, ti prego di qualcosa...- fece Jones. 
Dopo un silenzio interminabile, Mahoney proferì con un fil di voce - Devo andare al distretto.- con due occhi così imploranti che i suoi amici non ebbero il cuore di negargli quel desiderio.
  
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