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Autore: Meramadia94    06/05/2021    4 recensioni
[Scuola di Polizia]
Harris desidera diventare comandante. Per farlo deve togliere di mezzo sia Lassard che l'odiato Mahoney. Per farlo organizza un piano per far passare il primo un pessimo comandante ed il secondo un incapace. Purtroppo, a causa di questo piano, durante una retata, Mahoney rimane ferito e dovrà lottare contro la morte. Harris, pur facendo finta di niente, rimane sconvolto per l'accaduto ed inizia a provare un serio rimorso di coscienza. Quando la sua responsabilità viene a galla, viene cacciato dalla polizia. Riuscirà il capitano a riscattare il suo nome e dimostrare il suo sincero pentimento?
Scritta in società con Marlena-Libby
Genere: Angst, Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Harris era ben lontano dall'immaginarsi l'uragano che stava per abbattersi su di lui, mentre era nel suo ufficio.
Il capo della polizia era tornato per complimentarsi con lui per l'eccellente operazione, e che gli dava un mese di preavviso.
Sarebbe rimasto al comando del distretto per un mese ancora prima di avanzare di grado. 
Ma tutto questo era destinato a dissolversi come neve sul palmo di una mano. 
Mahoney entrò nell'ufficio del suo superiore con un'espressione disperata e sconvolta sul volto. I suoi amici erano preoccupati e perplessi.
- Mi dica che non è vero...- fece Mahoney. Non aveva mai supplicato Harris da che lo conosceva, nemmeno quando era stato sul punto di cacciarlo dalla scuola di polizia per una rissa in cui era stato tirato in mezzo a forza, ma in quel momento non poteva farne a meno. Doveva sapere se era vero che il suo stesso superiore, quello che in più di un'occasione davanti alle telecamere aveva detto '' Per me i miei agenti sono come dei figli'', lo aveva mandato a morire - Mi dica che quello che mi ha raccontato Proctor è una delle sue stupidaggini...- 
- Mahoney che fa qui?- fece il capo della polizia sorpreso di quell'irruenza improvvisa - le hanno sparato dovrebbe essere in ospedale e riposarsi...- 
- Non si preoccupi per me, io sto bene...- fece Mahoney senza dargli troppa importanza - Allora? Sto aspettando una risposta.- 
- Una risposta per cosa?- chiese il capo della polizia, insospettito. 
- Il tenente Proctor sostiene che Lassard fosse totalmente estraneo alla retata solitaria...- fece Mahoney - Che in realtà sia stato tutto opera del capitano Harris...- 
Il capo della polizia lo fulminò - Capitano Harris. Risponda: è la verità?- 
Harris guardò Proctor sconvolto. Non poteva credere che il suo più fedele subalterno lo avesse tradito in quel modo... anche se doveva ammettere che era un sollievo che lo avessero scoperto. Tenersi quel segreto dentro per quei quattro giorni era stato un inferno in terra, non voleva nemmeno provare ad immaginare come sarebbe stato tacere tutta la vita. 
- Beh... ecco... si, è andata così ma... non ho mai voluto che il sergente Mahoney si facesse male...- 
- Quindi lo ammette!!!!- fece Hooks - E' stato lei a falsificare l'ordine, lo ha mandato a farsi ammazzare!!!- 
Jones a quel punto non ci vide più dalla collera. Mahoney durante il tragitto dall'ospedale era rimasto in silenzio, chiuso in sè stesso, se non fosse stato per il rumore del suo respiro avrebbero creduto che fosse svenuto per lo sforzo e per lo strapazzo... solo ora capiva quanto avesse lottato per non mettersi ad urlare dalla rabbia e dal dolore. 
- LEI E' UN GRANDISSIMO BASTARDO!!!!- fece Jones appiccicandolo letteralmente al muro dopo averlo afferrato per il colletto della camicia - MA SI RENDE CONTO SI O NO CHE LO AVREBBE POTUTO AMMAZZARE?- Lo avrebbe sicuramente linciato con le sue migliori mosse di karate, se Zed, Sweetchuck ed Hooks non glielo avessero tolto dalle mani. 
Quando Harris si riprese poteva vedere il biasimo negli occhi del capo, la delusione ed il dolore in quelli di Mahoney.... e la rabbia ceca negli occhi dei suoi otto compagni. Non li aveva mai visti così furiosi, nemmeno quando li rimproverava con epiteti coloriti e poco lusinghieri. 
- Voglio.... solo... sapere una cosa...- fece Mahoney raccogliendo tutto il fiato di cui disponeva - Cosa le ho fatto di così grave da meritarmi questo?
Che razza di crimine contro la sua persona ho mai commesso per meritarmi la pena capitale????- poco dopo il poliziotto sentì una fitta lancinante irradiarsi dal fianco ferito, fino a fargli stringere gli occhi per il dolore. 
- Mahoney!- fecero i suoi amici, primo tra tutti Jones.
- Sergente!- fece il capo - Vuole che la faccia riaccompagnare all'ospedale?- 
Harris fece per avvicinarsi e dare il suo contributo, ma Tack e Callahan gli fecero passare la voglia puntandolo con il bazooka. 
- Non si azzardi ad avvicinarsi a lui capitano.- fece la bionda. 
- Sto... sto bene...- fece Mahoney ancora pallido per la scarica di dolore ricevuta - E' stato solo un momento...- 
Proctor gli tese la mano per aiutarlo ad alzarsi - Vieni... andiamo a fare due passi e a prendere un bicchier d'acqua.- fece il tenente. 
E stavolta nessuno ebbe da ridire.
Era ben altro il bersaglio della loro collera.
...
...
- CAPITANO HARRIS!- fece il capo furente - Lei ha mandato un suo subalterno incontro ad una banda di ladri, armati, senza supporto e ha pure cercato di far passare il tutto come un'idea di un altro! Si rende conto che con il suo comportamento snaturato, oltre a disonorare l'uniforme che indossa, ha rischiato una vita umana?- 
- E' stato un incidente!- fece Harris tentando di giustificarsi, ormai sentendosi in trappola - non penserete mica che lo volessi ammazzare veramente!- 
- Oh certo.- fece Tack sarcastico - Lo ha mandato in missione, in solitaria, contro una banda di ladri armati, mica ha pensato che potesse farsi male!- 
- E come...- fece Sweetchuck rosso di rabbia, cercando di sembrare minaccioso - come si aspetta che le crediamo???- 
- Non ha mai fatto nulla per proteggerlo, mai, nemmeno quando aveva bisogno di lei!- fece Hightower. Non c'era bisogno di specificare a cosa si stesse riferendo.
Quando Mahoney era stato incastrato per quel furto. Ad onor del vero, nessuno di loro incolpava Harris per l'arresto... ma le prove erano prettamente circostanziali, ed il fermo non sarebbe dovuto durare più di qualche oretta, come da procedura. Ma era l'atteggiamento di Harris che li aveva scioccati. Avrebbe dovuto aspettare il ritorno di Mahoney in centrale, metterlo al corrente di quello che risultava dalle prime analisi, consigliargli di mantenere la calma, parlargli per cercare di capire, rassicurarlo, fare un super plus d'indagine... ed invece gli aveva fatto scoprire tramite un avviso, mentre era di pattuglia, che aveva intenzione d metterlo in galera. 
- Devo dire che non mi stupirei se avesse organizzato tutto per far si che ci rimettesse le penne!- accusò House. 
- Adesso non esageriamo!- fece Harris punto sul vivo e nell'orgoglio -  Io avrò anche sottovalutato il pericolo, ma lo sapete tutti quanto Mahoney sia stupido e non sappia stare attento!- 
- NON SI AZZARDI!!!- fece Jones urlando fuori di sè dalla collera - MAHONEY E' UN POLIZIOTTO MIGLIORE DI LEI, LO E' SEMPRE STATO E LEI LO SA! PER QUESTO NON SOPPORTA NEMMENO L'IDEA DI DOVER CONDIVIDERE LO STESSO OSSIGENO CON LUI!!!- 
Callahan gli andò contro, furibonda- Non posso credere che si sia comportato così! Nonostante il modo in cui ci trattava, credevo ci fosse del buono in lei, ma mi sbagliavo! Come ho potuto essere così stupida?! Una persona a cui importa solo del successo e che non si fa scrupoli a calpestare gente innocente per ottenerlo, non è degna di fare il poliziotto! THADDEUS HARRIS, TU SEI MARCIO DENTRO!!- e nel dir così gli diede un ceffone così forte da lasciargli l'impronta della mano sulla faccia. 
Il silenzio regnò sovrano per qualche minuto. 
Poi il capo della polizia prese la parola.
- Capitano Harris.- fece l'uomo - Devo dire che sono molto molto deluso dal suo comportamento. 
Come capitano di polizia lei non ha solo il compito di garantire che l'ordine regni in città, e che nel suo distretto ci sia rispetto e disciplina... ma ha anche il compito di proteggere i suoi subalterni ed impedire loro di mettersi in pericolo inutilmente... lei ha tentato di rovinare la reputazione di un ottimo poliziotto e ha messo in serio pericolo la vita di un suo subalterno.- 
- Si... lo ammetto, ma le giuro che non era mia intenzione...- 
- Le sue scuse non mi interessano.- fece il capo - E' chiaro che lei non solo non è portato per il comando, visto che i suoi sottoposti sono più leali ad un loro collega di quanto non siano mai stati a lei, ma da quel che ho visto...- fece il capo strappandogli i galloni dalla divisa - non è degno nemmeno di fare il poliziotto.-
Harris era letteralmente senza parole. 
- Liberi la sua scrivania oggi stesso e consegni distintivo, pistola e manette. Qui lei ha chiuso.- 
Harris si lasciò andare quasi senza forze. Prese le sue poche cose dalla scrivania e fece per uscire. Gli otto poliziotti si erano sistemati in modo da formare due file ai lati: Tuck, Callahan, Hightower e Jones a destra.
Zed, Hooks, Sweetchuck ed House a sinistra.
Quando Harris fece per uscire si voltarono. 
Una camminata della vergogna solo per Harris.
'' Te lo meriti.''- fece la sua voce interiore. 
...
...
...
- Tieni. E' caldo.- fece Proctor porgendo a Mahoney una tazza di tè fumante da cui si sprigionava un odore aspro ma molto gradevole - Ti farà bene.- 
- Grazie...- fece Mahoney soffiando sulla tazza prima di bere a piccoli sorsi. 
Proctor lo guardò imbarazzato. 
- Mahoney... io... volevo chiederti scusa. Si lo so, che sapere questa cosa ti ha fatto male, ma io pensavo che tu avessi il diritto di saperlo...- 
- Hai fatto bene, ti ringrazio...- fece il sergente - Solo mi viene da chiedermi... perchè? Tu non mi sopporti.- 
Proctor distolse lo sguardo. Solo in quel momento si rendeva conto di quanto il suo '' non sopportare'' Mahoney fosse vuoto e privo di significato. Lui a ben vedere non lo aveva mai detestato davvero. Ne lui ne i suoi amici. Perchè avrebbe dovuto del resto? Non gli avevano mai fatto niente di male. Si, a volte Mahoney gli aveva fatto qualche scherzo, ma la parola odio era troppo forte. 
Si rendeva conto solo ora che tutto quello che aveva sempre pensato di Mahoney, che fosse un incapace da cacciar via dalla polizia, che sperava che facesse fiasco, in realtà non lo pensava davvero. Dava ragione ad Harris, perchè era il suo capitano, e gli avevano insegnato che doveva rispetto ed obbedienza al suo superiore. 
Ma si erano scordati di dirgli che quel rispetto e quella ceca fedeltà avrebbe potuto costargli il rispetto di sè stesso. 
Proctor fece per rispondere.
- Mahoney!- fece Jones raggiungendoli nello spogliatoio. Il tenente se la filò in fretta, ancora intimorito dalla litigata avuta con gli altri. 
'' Bravo, scappa''- pensò Jones per poi rivolgersi all'amico - Come ti senti?- 
- Bene. Tutto sommato...- 
- Sei pallido.- fece Jones - Ti riaccompagno in ospedale.- 
Mahoney fece cenno di no con il capo - No... no, sono stanco, voglio tornare a casa mia... se mi sento male chiamo subito un medico, non preoccuparti.- 
- Rimango con te allora. Sto più tranquillo.- fece Jones - Ci ordiamo qualcosa al cinese, una pizza, un hamburger, quello che vuoi e ci guardiamo un film. Che ne dici ti va come idea?- 
Mahoney sorrise.
- Solo se ti occupi tu del sonoro. Gli effetti sonori a volte non sono un granchè.- fece il moro alzandosi per poi uscire dallo spogliatoio. 
Doveva ritornare alla sua vita. E voleva ricominciare fin da subito. 
Nel corridoio incontrò Harris. 
Lassard lo stava rimproverando di brutto. Riusciva a vedere le vene del collo del comandante pulsare dalla rabbia. Non l'avevano mai visto in quelle condizioni. Ed era quasi divertente. 
Mahoney fece per raggiungerli, ma Jones lo tenen fermo per un braccio. 
-Andiamo. Non gli devi niente.- 
  
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