Videogiochi > Fire Emblem
Segui la storia  |       
Autore: _ K a r i n    07/05/2021    0 recensioni
[ispirazione da light novel “Death is the only ending”] [FE3H: Twin!AU + oc!Eisner] [Byleth/Edelgard][Beleth/Dimitri][OC/Claude] [what if/canon divergence]
“Aaah, potrei morire qui e adesso…”.
Mentre formulava quel pensiero, la bambina lo sussurrò senza farci caso. Credette che nessuno la stesse ascoltando ma, in realtà, aveva catturato l’attenzione di due giovani passanti, due gemelli, appena più grandi della bambina del vicolo dai folti e scompigliati capelli nero pece. Sotto la neve che continuava a cadere, in quel pomeriggio del primo giorno di Luna Eterea, la bambina ebbe un destinato incontro.
————
Morta di stenti il giorno del 25 Dicembre per aver giocato troppo ad un videogioco, Balan prese al balzo con ottimismo quella sua seconda occasione. Dopo aver compreso di essere nel mondo dell’ultimo videogioco cui lei aveva giocato, la sua adozione nella famiglia Eisner le diede un sogno da voler assolutamente realizzare: portare un’alba diversa nel Fodlan. Avrebbe fatto di tutto pur di evitare certe stragi o strazianti eventi, anche sacrificare la sua sanità o uccidere la sua passata moralità.
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Byleth Eisner, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cinque:

Parte 1, Nubi Bianche — Luna della Ghirlanda

 

 

-…e grazie a questo soldato almyrano, dovrebbe venirvi semplice comprendere questo tipo di tattica- finiva di dire Balan alla classe. Proprio in quel momento suonarono le campane e la corvina si era bloccata, togliendo lo sguardo dalla lavagna piena di scritti e diagrammi.

-Ok, le lezioni sono finite per oggi, ma non dimenticatevi di rileggere questa parte. Potrei, come non potrei, inserirlo in un compito. Dipende da come mi sento…- concluse sogghignante, osservando la sua classe. Alcuni finivano di prendere appunti e altri sospiravano esausti: stava iniziando ad amare il lavoro da professoressa.

Dopo aver chiarito delle considerazioni di Ignatz e Lysithea, cominciava a prepararsi per portare le sue cose nel suo studio. Le sue intenzioni erano quelle di mangiare qualcosa al volo dal refettorio e poi passare dal campo marzio per allenarsi un poco: stare sempre seduta sui libri non era sempre un bene, e poi non voleva arrugginirsi.

-Professoressa-.

Balan si era voltata, essendosi sentita chiamata, notando che si trattava di Cyril. -Si, posso fare qualcosa per te?-.

-Oh nulla. Sono solo passato a riferirvi che Lady Rhea ha chiesto di vedervi- esclamava il ragazzo e Balan gli sorrise.

-Ok! Grazie mille, passo subito da lei!-.

“Cambio di programma, System. Dopo lo studio, passare da Rhea e dopo a mettere qualcosa sotto i denti”.

 

“Appuntato. Deve trattarsi dell’incarico di questo mese.”

 

Balan annuiva mentalmente, mentre si incamminava. Adesso che si stava abituando a quella routine, poteva affermarlo: fare il professore responsabile, non era per niente un lavoro facile, anche se a tratti parecchio gratificante.

 

-Eccoti Professoressa- Rhea la chiamava, non appena la vide entrare nella Sala delle Udienze. Era in piedi che la stava aspettando, insieme a Seteth.

-Salve, mi scusi per il ritardo. Avevo appena finito una lezione- esclamava Balan, cercando di essere più riverente e calma possibile. Quella donna le metteva soggezione e la cosa peggiorava nel sapere cosa era in grado di fare.

-Non ti preoccupare.- iniziava lei, sorridendole. -Sei qui per l’incarico del mese della tua casa-.

Seteth continuava per l’arcivescova, illustrando la corvina della ribellione che stava per istigare Lord Lonato, spiegando chi fosse.

Se stanno parlando di Lord Lonato, vuol dire che…”.

-Vorrei che la tua classe vada, insieme ai Cavalieri, per trattare con le conseguenze- le disse Rhea, dandole una conferma del suo pensiero.

-Le zone di guerra sono imprevedibili. Non ci aspettiamo che combatterete, ma tieniti preparata per la possibilità- le aveva suggerito Seteth.

Balan annuiva, calma. -Va bene, faremo attenzione-.

In quel momento, era entrata una donna bionda. Balan la riconobbe  subito. -Mi scusi, lady Rhea. Mi avete chiamata?-.

-Questa è Catherine, guiderà i Cavalieri che verranno con te.- la presentava Rhea e la Cavaliere la salutava, con un cenno della testa.

-Piacere di conoscerti. Ho sentito molto parlare di te e dei tuoi fratelli. Se hai bisogno di qualcosa, basta chiedere-.

Balan le annuiva, sorridendo e ringraziandola. Dentro di sé, era emozionata nell’incontrare un’altra dei suoi personaggi preferiti, ma aveva provato a non mostrarlo con tutta se stessa.

-Questa missione sarà utile per insegnare quanto sia inutile ribellarsi alla Chiesa…- commentava, infine, Rhea con un misterioso tono che nascondeva una velata minaccia.

Balan rimase in silenzio, potendo solo annuire. Per un attimo, era convinta che si stesse rivolgendo a lei e non ne comprendeva il motivo. Una volta uscita dall’aula fece un respiro di sollievo, che non sapeva di aver trattenuto.

 

“Appunto: al 100% non poteva avercela con te”.

 

Balan annuiva, mentalmente, a System.

“Si, è solo la mia immaginazione… è perchè conosco le cose che ha fatto in passato, tutto qua” rifletteva la corvina, prima di passare all’incarico del mese. “La ribellione di Lord Lonato… così questa missione sarà per noi Cervi Dorati…”, Balan fece un altro sospiro, prima di incamminarsi verso il refettorio.

“System, preparati… questo mese si combatte!”.

 

**

 

Balan venne a sapere da Catherine che la missione si sarebbe svolta il 30 di quel mese, così il suo compito, per ora, era preparare i suoi allievi. Cercava di non pensare alle ultime parole che le aveva detto Rhea, dandosi del lavoro o cose da fare per tenersi impegnata. Aveva provato anche la pesca, insieme ai suoi fratelli, ma credeva di non essere portata come i gemelli. Non smetteva nemmeno di passare a rassegna qualsiasi libro della biblioteca, adocchiando sempre i nuovi arrivati. Passava, anche, il tempo a conoscere meglio gli studenti della sua casa e ad aiutarli in qualcosa, se serviva. Come quella volta in cui si trovava nella serra, per scegliere i fiori adatti per il mazzo che intendeva regalare a Lorenz, per il suo compleanno: Hilda l’aveva fermata, non appena l’aveva vista.

-Oh, professoressa! Non sapevo fossi un’amante di fiori! A chi intendi regalare quel mazzo? Qualcuno di speciale, magari? Se è così, consiglio di preparare una ghirlanda di rose bianche. Questo è il mese adatto, dopotutto!- le si affiancava la ragazza, curiosa e piena di idee nella sua mente.

-Ghirlande bianche… potrei farle per babbo e i gemelli…- esclamava ad alta voce, sovrappensiero, prima di scuotere la testa e riportare lo sguardo sul suo mazzo.

-No, queste sono solo per Lorenz. Domani è il suo compleanno ed è uno dei miei studenti… perciò, ci tengo a fare a tutti voi un regalo-.

Ricordandosi del mazzo che aveva preparato per il compleanno di Raphael, Hilda fece un segno di comprensione, mettendosi una mano nella guancia. -Eeeh, eccola la nostra diligente professoressa! Non credo che altri professori farebbero la stessa cosa…. ma mi piace questo lato di te, sai!-.

La corvina spostava lo sguardo su Hilda, inclinandola di lato. -Beh, mia sorella ha fatto un regalo a Sylvain… e so che anche mio fratello vuole farne uno a Edelgard la prossima settimana…-.

-Ed è proprio questo ciò che intendo… voi tre siete davvero unici, sai?- vedendo il sopracciglio che Balan aveva alzato, non comprendendo le sue parole, Hilda decise di cambiare argomento.

-Comunque, professoressa, mi chiedevo, nella prossima battaglia posso soffermarmi sul supporto emotivo? Magari… nelle retrovie? O fuori dal campo di battaglia?-.

La corvina sorrise, capendo dove la ragazza volesse andare a parare.

-E perchè?-.

-È meglio non avere fra i piedi una deboluccia come me e poi abbasserebbe il morale se venissi uccisa-.

Balan scosse la testa. -Non sei debole, Hilda, e non permetterei mai che tu venga uccisa-.

Hilda fece uno sguardo sorpreso. -Ma mi avete vista, professoressa? Guardi le mie esili braccia! Dovrei piuttosto supportare dalle retrovie! Alzerebbe il morale dei ragazzi, no?-.

Balan, pensierosa, alla fine le chiese il motivo per cui non volesse combattere, nonostante sapesse già cosa le avrebbe risposto.

-Perchè resterei comunque debole.- rispose Hilda, confutando il pensiero della corvina. -È mio fratello maggiore il tipo da stare sul campo di battaglia. Per me, è solo spreco di energie. È inutile. Ognuno è portato a fare qualcosa… la persona giusta per la cosa giusta, no?- esclamava, prima di inchinarsi un attimo per supplicarla un’ultima volta.

Balan sospirava ancora al ricordo di quella conversazione con la ragazza dai codini rosa.

-Qualcosa non va, professoressa?-.

Una voce maschile la fece sussultare, troppo presa dai suoi pensieri per sentire che qualcuno l’aveva avvicinata, lì in biblioteca.

Osservando chi fosse, mentre assottigliava gli occhi color ghiaccio freddamente, Balan si appuntava mentalmente di non abbassare mai la guardia, anche in momenti come quelli. “Ma anche sovrappensiero, avrei dovuto avvertito… ma non l’ho per niente sentito..!”.

La corvina mise su, immediatamente, uno dei suoi sorrisi falsi; non voleva che lui sospettasse qualcosa su di lei.

-Oh, Tomas! Nulla, sono solo stanca. È meglio riposare un po’ per oggi!- dicendo questo, si allontanava rapidamente dal bibliotecario, senza nemmeno aspettare che rispondesse.

Dopo aver riposto i libri al loro posto, era uscita dalla biblioteca e decise di ritornare nella sua stanza: prima gli aveva mentito, ma adesso si sentiva davvero stanca. Succedeva sempre quando vedeva Tomas. Il sapere cosa avrebbe fatto in futuro e a chi fosse affiliato l’agitava e la rendeva irrequieta. Però sapeva di dover essere paziente. Un giorno, sarebbe riuscita a trovare qualcosa o un modo che le permettesse di incastrare Tomas; per adesso lo avrebbe tenuto d’occhio. Era l’unica cosa che poteva fare.

Sussultò nuovamente, nel sentire una mano afferrarle la spalla destra.

“Devo davvero alzare la guardia… non posso sussultare ogni volta che qualcuno mi si avvicina! Ero una mercenaria, per Sothis!” si rimproverava la corvina, col cuore che le pesava, prima di vedere di chi si trattasse e calmarsi un attimo.

-Ehi, Prof! Ti vedo sovrappensiero… tutto apposto?- si trattava di Claude, che adesso la stava fissando, con uno sguardo che le sembrava essere in grado di penetrarla dentro, mentre incrociava le mani dietro la nuca.

Lei decise di annuire, lentamente. Gli fece un piccolo, stanco, sorriso. Claude, in cambio, non le credette nemmeno un po’.

-Mm, ma davvero? Ah, ho capito! Sei stata tutto il tempo sui libri, non è così? Non si fa, prof, sono sicuro che non hai ancora cenato, vero?-.

-Beh, in effetti…-.

Claude si mise a ridere. -Visto? Sei fortunata, stavo giusto andando giù al refettorio! Su, vieni con me, prof…-.

Non appena concluse quelle parole, aveva iniziato a trascinarla piano per le spalle, verso il luogo citato, continuando a parlarle di come anche “la seria e diligente prof dovesse rilassarsi per mettere qualcosa sotto i denti, se voleva continuare a funzionare”.

Balan rimase in silenzio, sorridendo e annuendo semplicemente. Si lasciava piacevolmente trascinare dal capo-casa dei Cervi Dorati.

-Sai una cosa, prof? Queste tue lezioni sono davvero uniche e interessanti, te lo ha mai detto qualcuno?-.

Balan rise al commento di Claude. -Mm, giusto un paio di persone…-.

Decisamente, la corvina si sentiva già molto meglio: sentiva il peso sul suo cuore alleviato, anche se di poco. Era questa, l’abilità di un futuro regnante, per caso?

 

**

 

Anche se, per Balan, il mese era sembrato durare un’eternità… per tutti gli altri il 30 era arrivato in fretta. Una volta arrivati nel Magdred, la situazione si evolse effettivamente come la corvina ricordava dal gioco. Così, anche gli studenti dovettero prendere le armi e combattere.

La nebbia era davvero la maggior seccatura, e Balan dovette usare tutto il tempo ricerca sul campo per individuare eventuali avversari nascosti ed evitare brutte sorprese. Consigliava ai suoi studenti di avanzare cautamente, tenendoli d’occhio, mentre avanzava attraverso i nemici.

-È Cassandra la Tempesta!-.

-Adesso rispondo ad un solo nome: Catherine!-.

Balan, per un attimo, perse un battito dall’emozione di vedere con i propri occhi quella scena. Però si trovava in un campo di battaglia e, così, aveva lasciato subito andare quelle emozioni. Dopo andava bene perdersi nell’eccitazione della vista… ma, in quel momento, era la cosa meno adatta da fare.

Eventualmente, riuscirono ad avere la meglio, proprio grazie ai suoi comandi e alla sua magia. Con l’aiuto di Catherine, Balan fu quella che prese, alla fine, la vita di Lord Lonato. Nonostante credeva di essersi abituata ad uccidere, non era mai facile prendere una vita. Fin da quando aveva preso conoscenza di quel mondo, a cinque anni, era stato un “prendere o essere preso”, “uccidi o essere ucciso”, “bianco o nero”. Nessuno mai notava il grigio, che vi si celava dietro, Balan se ne era resa conto rapidamente. Questo mondo puniva, allo stesso modo, la violenza con la violenza e questo lei lo odiava profondamente. Conoscere i motivi del perchè quell’uomo avesse incitato una rivolta, non l’aiutava affatto: la sua mente era immediatamente andata verso Ashe. Per un attimo, fu grata che quella missione fosse stata affidata ai suoi Cervi Dorati, e non ai Leoni Blu della sorella. Sarebbe stata una vista troppo crudele per il ragazzo.

-Tutto apposto, Professoressa?- le chiese Catherine, notandole lo sguardo scuro, alla fine di tutto, mentre si puliva dal sangue non suo.

Balan fece buon viso a cattivo gioco, sorridendole; era brava in questo.

-Certo, anche se non mi ero aspettata quest’evolversi degli eventi-.

Quando fu tutto finito, trovarono una lettera, tra gli effetti di Lord Lonato: vi si tramava un attentato assassinio nei confronti di Lady Rhea.

 

 

***

Piccola Nota:
Eccomi con un nuovo aggiornamento! Spero che vi sia piaciuto... e che non abbiate trovato errori, anche stavolta! 
Per prima cosa, anche questo mese è andato... iniziato con uno sguardo sul metodo d'insegnamento di Balan e finito con la rivolta di Lord Lonato.
Ecco la nota di oggi: come avete notato, ho deciso di dividere tra le tre case le varie missioni del mese! Spero non vi dispiaccia questa idea.
Balan comincia a sentirsi tesa tra Rhea da un lato, e Tomas dall'altro... per fortuna ha delle persone che la rassicurano, anche se inconsciamente... come Claude, in questo caso. Infine... a fine capitolo trovate uno squarcio della mentalità contradditoria di Balan che ha inconsciamente acquisito, a causa di forze maggiori. Più in avanti, verrà meglio approfondita! Magari state pensando: "Cosa c'è di contraddittorio in questo?"... beh, lo saprete a tempo debito!
Al prossimo aggiornamento, 
Karin.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Fire Emblem / Vai alla pagina dell'autore: _ K a r i n