Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: killian44peeta    07/05/2021    0 recensioni
Da Capitolo 28
- Ha provocato l'effetto farfalla. Un unica scelta che ha già scombussolato l'intero sistema-
-Scusami- faccio, abbastanza seccato, davanti allo stregone albino -Ma di cosa cavolo stai parlando? Effetto farfalla? E come mai anche tu sai e non hai mai fatto niente?-
-Non ho mai potuto. Ma ora tutto è cambiato.-
-Io non vedo nessun cambiamento, se devo dirlo- asserisco con stizza, facendo ruotare nella mia mano il coltello di riserva che avevo, fin dall'inizio, nascosto nella tasca.
"Avrò mandato al diavolo il fucile, la pistola e molto altro, ma almeno questo c'è ancora"
- Te le cedo-
-Cosa mi cedi? Potresti essere leggermente più chiaro invece di farmi scannare la testa con le tue frasi da... Visionario? No, cioè, seriamente! Non sono stupido, magari un po' giù di testa, ma non stupido... Però non ci capisco un fico secco di quello che stai dicendo, davvero. Perciò, vorresti farmi cortesemente il piacere di tradurre?-
Genere: Azione, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lysander
 

"Il computer. Devo trovare il computer. " Penso immediatamente, mentre inizia la ricerca.

Spero vivamente di trovare un portatile, così da poter prenderlo e da osservare il materiale della chiavetta con un clima più calmo, anche perché poi cercare di prestare attenzione con il rischio di incontrare guai grossi per via del Grimm... Ecco, decisamente non sarebbe la cosa migliore.

Prendo a correre, ignorando gli acciacchi delle parti del mio corpo, guardando a destra e manca per trovare quel maledetto aggeggio elettronico per non so quanto tempo esattamente.

Comincio a sentirmi in ansia più il tempo scorre, è come se riuscissi a sentire un orologio che mi sbatte nella testa, tanto forte da mandarmi abbastanza vicino ad una crisi di isteria.

Continuo però nel mio lavoro, nella mia ricerca che decisamente sarà più complicata che mai, ovvio.

Percorro un intera colonna. Non c'è niente.

Passo ad una seconda, sentendo che anche solo una distrazione potrebbe portarmi ad oltrepassare quel computer senza che io me ne renda conto.

Durante la ricerca mi ritrovo ad afferrare qualcosa di alquanto casuale, sapendo di dover avere un alibi.

Nonostante io non fumi -e mi faccia anche parecchio schifo il sapore di sigaretta, cosa testata a sedici anni in un totale disgusto- prendo un pacchetto di sigarette, scatole casuali di cui non so il contenuto, prese soltanto per la curiosità del prezzo alquanto alto e una felpa con cerniera di un rosso arancio.

A questo punto posso finalmente concentrarmi solo sul computer.

Passo alla terza colonna ed anche questa, dopo una rapida esaminazione, risulta un buco nell'acqua.

Con la quarta, invece, finalmente lo individuo e, ovviamente, non è portatile.

"Ma che cazzo. Spero solo che non venga richiesta la password"

Il computer é di un grigio topo, con un mouse scollegato alla corrente, come il computer stesso.

Difatti, non c'è una presa.

"Respira, Lysander... Troverai quella presa. La troverai. Nonostante a quanto pare qualcuno ti stia prendendo decisamente per il culo, lo troverai."

Mollo dunque le cose afferrate e riprendo la mia ricerca.

Una presa della corrente con un lungo filo da attaccare ad un computer che non si accenderà mai se non ha tutti i collegamenti e che per di più potrebbe avere una strafottuta password che non fa entrare neanche a volerlo? Già, ci mancava solo questa.

"A volte provo l'immenso desiderio di fare fuori tutto e tutti. L'unico dilemma è che anche se li uccido, si rialzano, quindi non cambia un tubo. Un po' come il freesbe o il boomerang. Lo lanci e ritorna indietro"

Un ennesimo cercare, lasciando il dolore in un piccolo lato della mia mente.

Come diavolo avrei potuto trovare uno spinotto della corrente da attaccare ad una presa completamente a caso?

"Potrei anche arrendermi qui, ma poi mi toccherebbe andare al quartier generale delle guardie. E sarebbe mille volte peggiore come cosa. Però... Qui come faccio? Proprio non c'è nulla! Che noi abbiamo sprecato tempo? Che mi tocchi prendere l'intero computer con tutti gli stramaledetti cavi con il rischio di perderne uno per strada? O continuo con la lunga ed alquanto inutile ricerca? Merda, quanto odio questo posto. Riesce a rendere una cosa che sembra semplice stramaledettamente complicata."

Continuo lo stesso nella mia ricerca, lo faccio fino a raggiungere il fondo del negozio, dove mi ritrovo a cercare qualche presa sul muro.

Se non c'è qui, non può essere da nessuna parte.

E non c'è, infatti.

"Ma porco demonio. Che dovrei fare, adesso? Eh?"

E mi ritrovo a sbattere le sopracciglia, bloccandomi di colpo, con un idea che va a fulminarmi il cervello.

"Perché non ci ho pensato subito?! Era la cosa più semplice del mondo!"

Cerco una sacca, fregandomene di quanto sia grande e la trovo senza troppi problemi, mettendomi poi a correre sgraziatamente alla quarta colonna, tornando dunque dal computer staccato.

Inizio ad afferrare ogni singolo filo e a infilarli nella sacca, per poi tenere soltanto le due scatole da quello che ho preso all'inizio e sollevando il computer.

Le mie braccia sembrano decisamente poco capaci di reggerlo, quell'aggeggio, anche perché un masso di marmo non sembra nulla a suo confronto e le ferite di certo non aiutano.

L'unica mia fortuna è che sono abituato al dolore.

"Devo solo riuscire a sollevarlo fino a che non sarò da Klaus. Poi lui farà il resto."

Okay che è un ragionamento un po' da scarica barile, ma, oi, lui ha i poteri, io no.

Già sollevarlo per tutto lo spazio di differenza sarà un impresa, davvero.

La sacca che ho preso, mettendoci le due scatole e la serie di fili, invece, é straordinariamente leggera a suo confronto, tanto che mi sembra di non averlo neppure.

Nonostante le mie braccia inizino ad urlare pietà per lo sforzo che il computer mi provoca, mi costringo a continuare con tutto me stesso.

C'é la grande possibilità che magari il computer mi caschi dalle mani e si rompa, ma non devo darmi il tempo per pensarci su e renderglielo possibile.

"Lysander, porco schifo, non mollare" mi ordino, accelerando sempre di più il passo in direzione dell'uscita.

Il percorso sembra non finire mai.

Le mie braccia possono essere tranquillamente paragonate a due stuzzicadenti sul punto di rottura e decisamente la cosa non mi piace... Ma proprio per nulla.

E mi ritrovo finalmente a destinazione, vedendo Klaus e Natalie, una che punta la pistola, tremando come una foglia, in direzione del fratello maggiore appena entrato nel negozio e l'altro che la ha indirizzata a Maximilian Grimm.

Neanche questa cosa mi piace, davvero.

Una volta arrivato, so che basta un solo istante, un solo stramaledetto istante per permettere al più grande di fare qualcosa, anche perché probabilmente nessuno sarebbe spaventato da una ragazza tremante dalla testa ai piedi.

Potrebbe fare una mossa, qualsiasi mossa e io non potrei invece fare nulla per impedire che questo accada, anche perché nel tempo di mollare il computer cercando di non romperlo possono accadere tante, troppe cose.

Siamo in una fase di stallo, sembra che tutti se ne rendano conto, anche perché il maggiore ci blocca l'uscita e Natalie non si azzarderà mai a premere il grilletto contro il fratello di Max.

Primo, perché non ha mai sparato a nessuno, secondo, perché è il fratello di Max, sperare che faccia qualcosa a qualcuno che c'entra con il Grimm é come chiedere allo zucchero di essere salato.

Decisamente una missione impossibile.

"E ora che si fa?"

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: killian44peeta