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Autore: FaithMore_95    09/05/2021    1 recensioni
[Sly Raccoon ]
[Sly Raccoon ]Vi siete mai chiesti come sarebbero andate le cose se Sly non fosse stato solo, ma avesse avuto una sorella di due anni più piccola di lui?
Sly e Harriett hanno rispettivamente 8 e 6 anni quando perdono i genitori a causa del quintetto diabolico.
La sofferenza è stata tanta, ma per fortuna non sono mai soli, perché possono contare l'uno sull'altra. E successivamente anche quello di Bentley e Murray. I loro migliori amici e successivamente compagni di avventure.
Questi racconti sono tante piccole One Shot che riprendono alcune storie del videogioco di Sly Cooper dal primo gioco fino al quarto. con l'aggiunta di Harriet.
Sly manterrà sempre il suo carattere spavaldo, responsabile, divertente, ma lo vedremo anche in una nuova veste di fratello maggiore.
Alcune le scriverò prima, altre dopo, ma verranno lo stesso sistemate in sequenza in base a cosa sta succedendo nel gioco.
Spero possiate apprezzare la mia idea.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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*Storia ambientata nel terzo gioco di Sly, livello “A Cold Alliance."
 

Una fredda alleanza. Pt. 1 


Seduta sul davanzale della finestra del covo con una coperta, guardo il panorama all’esterno mentre tento invano di sorseggiare una cioccolata calda. La neve non cessa di cadere da stamattina e mi regala una vista meravigliosa.

Mi lascio invadere dalla tranquillità che trasmette un paesaggio del genere e tento di staccare la mente da tutte le preoccupazioni che l’attanagliano.

Accanto a me, Sly si lascia cadere in una delle sedie attorno al tavolo dopo aver spento una sigaretta e sospira pesantemente.

Con una mano inizia a pizzicarsi i peli del collo con così tanta forza che rischia quasi di strapparseli tutti e con l’altra tamburella le dita sul tavolo così tanto insistentemente che rende impossibile il mio tentativo di non pensare a niente.

Distolgo gli occhi dal panorama e lo guardo di traverso. L’impulso mi dice di prenderlo a sberle senza pensarci troppo. La parte razionale del mio cervello, invece, mi porta a comprendere il suo stato d’animo perché sicuramente è uguale al mio.

 

“Ci sono!” dice d’un tratto Bentley distogliendo lo sguardo dal computer e guardando Sly con gli che brillano come diamanti.

 

“Cosa? Cosa hai pensato?” gli si avvicina di velocemente Sly incrociando le braccia al petto.

 

“Come tutti sappiamo, Panda King deciderà di unirsi alla banda solo dopo aver salvato la figlia Jeen King, che è stata rapi…”

 

“Si, si! Questo lo sappiamo. Vai dritto al punto!” dico a denti stretti interrompendo il suo discorso. Sentire quel nome mi da ai nervi. Tutti mi guardano come se mi volessero fucilare sul posto. Bentley si schiarisce la gola e riprende il discorso.

 

“Dicevo. Panda King si unirà a noi soltanto se salviamo la figlia che è stata rapita dal generale Tsao ed è costretta a sposarlo sabato prossimo. L’idea è questa: io mi infiltrerò nel palazzo di Tsao con la scusa di propormi come l’organizzatore del più grande matrimonio di tutti i tempi, così verrà più facile tenere d’occhio Jeen King se uno di noi può osservare tutto dall’interno. Nel frattempo…”

“Non sapevo di questo doppio lavoro come Wedding Planner. Quando finalmente riuscirò a sposare Carmelita, ricordami di prenderti in considerazione.” dice Sly sorridendo rilassando tutti i muscoli con l’intento di smorzare un po’ la tensione nella stanza, interrompendo Bentley nuovamente. Lo guardo con la bocca aperta e lui, in risposta, mi fa l’occhiolino.

“Devo pur trovare un impiego alternativo per quando andrai in pensione.” dice Bentley sorpreso dal cambio d’umore di Sly. “Posso continuare con la spiegazione o c’è qualcun altro che deve dire cose che non c’entrano niente?” continua Bentley guardandoci tutti e inarcando un sopracciglio. Tutti tacciamo. Anche se il rumore di sottofondo di Murray intento a mangiare dei pop corn ci fa scoppiare tutti a ridere.

 

“Bene! Stavo dicendo. Nel frattempo, Sly e Harriett, che sono quelli più abili nell’arte del furto…”
 

“Ora si che questo piano inizia a piacermi, finalmente si entra in azione!” dico alzando le braccia in segno di vittoria, come se stessi mostrando a tutti il mio premio. Tutti mi guardano sbigottiti nel vedere questa mia reazione così esagerata. Rido nervosamente e cerco qualcosa su cui focalizzare la mia attenzione. Chissà se Murray è disposto a darmi un po’ dei suoi pop corn.

L’aria nella stanza è molto più leggera rispetto poc’anzi.

Distendo i muscoli e mi abbandono all’ascolto del piano. L’ironia di Sly mi ha messo il buon’umore e preferisco godermi questo attimo di serenità senza pensare a tutte le cose che ancora non mi convincono.

 

“Se non ci sono altre interruzioni… stavo dicendo, Sly e Harriett prenderanno le due chiavi gemelle dalle guardie personali di Tsao, in modo da aprire i lucchetti ed accedere alla sua base, così da poter avere più informazioni su questo tipo. Per ultimo… Murray e Penelope indagheranno su delle insolite perturbazioni radio che l’aereo radiocomandato di Penelope ha rilevato in acqua sotto al ponte principale della città. Ci sono domande?” dice Bentley chiudendo il discorso trionfante.

 

La voglia di chiedere come mai abbiamo deciso di aiutare questo tizio invece di cercare un altro candidato è forte, ma voglio godere di questi attimi sereni ancora per un po’. È Sly a prendere la parola.

 

“Ci godremo una cena sulla muraglia cinese una volta finito tutto?” dice sbadigliando e stiracchiandosi. È la prima volta che si lascia andare da quando siamo arrivati in Cina. Che si stia piano piano abituando all’idea di avere Panda King all’interno della banda? Che, dopo avergli parlato, si stia convincendo che lui sia cambiato veramente?

Conosco Sly, in questo momento la sua mente è in bilico tra il non fidarsi ancora di Panda King e la voglia di entrare nel Caveau di famiglia per scoprirne tutti i segreti. Ma sono quasi certa che, da ladro d’onore qual è, sarà disposto a dare una seconda possibilità a questo tizio, se solo egli dimostrerà di essere cambiato veramente. Dopotutto l’onore è il suo punto forte.

 

“Sento già in bocca il sapore di quei famosi ravioli al vapore…” dice Murray con la bocca ancora piena di pop corn. La sua ingordigia mi stupisce ogni volta. È come un pozzo che non ha mai fine.

“Io vorrei assaggiare i famosi Involtini Primavera” dico assecondandolo con aria trasognante. Tutta questa storia continua a non convincermi, ma è inutile farsi il sangue amaro. Vedremo con l’andare del tempo come stanno veramente le cose.

 

“Ragazzi!” urla Bentley cercando di richiamare l’attenzione, andando avanti e indietro con la sua sedia a rotelle.
“Non mi sembra questo il momento adatto per parlare di cibo. Mettiamoci all’opera, prima iniziamo, prima potremo pensare a tutto il resto.” dice con tono squillante. Poi senza aggiungere altro esce dal covo, pronto per la sua missione da Wedding Planner.

 

Subito dopo, Sly con un gesto veloce recupera il suo bastone uncinato e con un cenno mi invita a seguirlo fuori dal covo. Mi alzo dal davanzale lanciando la coperta in aria, lasciando la tazza con ancora metà cioccolata e lo raggiungo entusiasta.


Appena usciti, l’aria frizzantina mi pizzica il naso, ma è una cosa che trovo piacevole.

Amo la neve. Mi ricorda i natali passati, quelli felici.

Chiudo gli occhi e inspiro l’aria intorno a me. Sly però mi riporta alla realtà subito schioccando le dita di fronte a me.

 

“Bentley mi ha mandato sul binocom le coordinate precise delle due guardie, che sto passando anche nel tuo. Una a Est a 500 metri da qui e l’altra a Nord a 340 metri distante da noi. Nord o Est?” mi chiede appoggiandosi al suo bastone come se fosse un lord inglese mentre osserva il paesaggio di fronte a se. Non gli rispondo e mi incammino ad est, verso la meta più lontana.

"Ehi signorina, devi rispondere quando un tuo superiore ti fa una domanda!" dice divertito alzando leggermente la voce. Se riusciamo a non farci scoprire dalle guardie che controllano la zona, lo preferirei.

“Se non ti sbrighi, ruberò anche la tua chiave!” dico in risposta, facendogli una linguaccia.

“Che la sfida abbia inizio allora!” risponde secco. Si arrampica su un tetto e sparisce silenzioso a Nord.

Ci sfidiamo proprio come quando eravamo bambini, quando papà si divertiva a lasciare dei regalini per noi nei posti più strani e noi dovevamo mettere in pratica tutte le abilità che ci insegnava per trovarli. Ricaccio questo ricordo indietro nei meandri più nascosti della mia mente per evitare distrazioni e mi arrampico silenziosamente su un tetto per evitare una guardia che sta arrivando a passo svelto. Sicuramente attirata dal rumore che abbiamo fatto.

Prendo in mano in mio binocom e lo guardo per diversi minuti rigirandolo in mano.
Bentley è molto esigente a volte, ma riesce a inventare delle cose geniali dal niente. Mi ricordo ancora quando, anni fa, è tornato al covo con in mano quattro binocoli normali dicendo di avere un’idea grandiosa. Ci ha lavorato per giorni e notti interminabili, ma alla fine la sua idea ha funzionato alla grande.
Ora non sono solo dei binocoli normali, ma con essi riusciamo tranquillamente a tenerci in contatto tra di noi tra una missione e l’altra e fungono benissimo da gps quando dobbiamo dirigerci in un punto preciso della città.

Grazie al mio binocom intercetto la posizione della guardia e mi concentro. Decido di raggiungerla passando di tetto in tetto e aiutandomi con le liane della luce che attraversano tutta la città.

La guardia in questione si trova di fronte al palazzo di Tsao e cammina avanti e indietro costantemente sul chi va la. La osservo meglio. Ha un borsello legato attorno alla vita, dove sicuramente terrà anche la chiave. La sua posizione è completamente esposta, non ci sono posti dove nascondersi ne modi per passare inosservata. Scendo dal tetto e rifletto sul modo più consono per avvicinarmi.

Quando passo davanti alla finestra di una casa, qualcuno all’interno chiude le persiane con troppa violenza e questo gesto mi distrae. Alzo gli occhi al cielo in cerca di ispirazione e l’ispirazione arriva subito. 
Sul tetto della casa di fronte c'è un filo con stesa una coperta dall’aspetto vecchio. La raggiungo e decido di dare sfogo a tutto il mio talento recitativo.

Prendo la vecchia coperta, la metto sulla testa e mi copro bene, come a sembrare un vecchio mendicante morto di freddo e mi avvicino alla guardia barcollante.

La guardia, dal canto suo, mi punta per qualche secondo la torcia addosso, poi mugugna qualcosa e continua ad ignorarmi. Proseguendo col suo camminare avanti e indietro nella più totale indifferenza.

Decido che quello è il momento adatto per andare all’azione. Mi avvicino ancora un pochino e, facendolo sembrare più naturale possibile, gli sbatto addosso fingendo un attimo di impacciataggine.

“E stai attento, stupido barbone!” urla guardandomi con le narici completamente dilatate e gli occhi spiritati.

Mi allontano il più in fretta possibile da lui, sogghignando mentre mi rigiro la chiave nella tasca della felpa. Certo che queste guardie non brillano proprio per intelligenza.

   
 
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