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Autore: niallsblast    17/05/2021    0 recensioni
Louis ha 22 anni e è alla disperata ricerca di un cuore nuovo prima che sia troppo tardi.
Harry ha 25 anni e si sente vuoto dentro. Harry capita anche di essere un dottore. Il dottore di Louis.
Ma cosa succede quando le emozioni prendono il sopravvento sul lavoro?
Con gli Ziam come romance, migliori amici di Louis, e Niall, migliore amico di Harry, riuscirà Louis Tomlinson a salvarsi? O Harry dovrà dirgli addio per sempre?
oppure dove Harry!dottore e Louis!paziente
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=3kUGCAuDQis
Genere: Angst, Fluff, Hurt/Comfort | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Harry's POV

Misi piede nel mio appartamento sospirando. Finalmente ero a casa e potevo riposarmi. Era stata una giornata lunga e stressante, la cena con mia mamma aveva solo peggiorato le cose. Aveva passato la serata a parlarmi della piccola festa che ci sarebbe stata dopo pochi giorni per celebrare quello che una volta era il compleanno di mia sorella.

Buttai il mio cappotto alla rinfusa sullo schienale del divano e mi tolsi velocemente gli stivaletti di cuoio prima di ritrovarmi Judy a leccarmi i calzini.

Appoggiai una mano sulla sua testolina, sorridendo al mio Boxer di pochi mesi, adottato dopo l’incidente che mi aveva tolto una parte importante della mia vita.

La accarezzai per qualche secondo, prima di procedere sbadigliando lungo il corridoio fino alla mia camera da letto, con lei che zampettava scoordinatamente attaccata alle mie caviglie.

Mi buttai a peso morto sul letto non appena fui libero dei miei vestiti, poi presi Judy e la appoggiai accanto a me.

- Buona notte piccolina. – mi fermai un attimo a guardarla mentre stava seduta accanto a me in quel modo disordinato che hanno solo i cuccioli.

Spensi la luce e mi misi a fissare il soffitto tentando di addormentarmi, ma tutto quello che avevo per la testa era LouisLouisLouis.

Lo conoscevo da nemmeno un giorno eppure avevo la mente piena di questi due occhioni azzurri appartenenti a questo ragazzo, all’apparenza menefreghista. Forse era proprio quello il punto. Volevo conoscere il vero Louis, vederlo oltre i muri che si era creato attorno.

Ero fottutamente curioso.

Louis' POV

Quando la luce del primo sole della giornata penetrò attraverso le tende della mia stanza, stavo ancora ranicchiato immobile nel letto, la mia mano destra appoggiata sul cuore, di tanto in tanto a massaggiare il punto dolente.

Avevo passato la notte a pensare a Liam e Zayn, se avessi dovuto chiamarli. Probabilmente non era il caso, li avevo fatti preoccupare tante di quelle volte che mi avevano obbligato a trasferirmi nel loro appartamento condiviso, cosa che mi faceva solo sentire un peso in più.

Mi rigirai nel letto attento a non togliermi i vari tubi che tenevano sotto controllo il mio battito e tutte quelle cose che in due anni di entrata/uscita dagli ospedali non avevo ancora capito.

Un’infermiera entrò cercando di fare silenzio, cosa fallita nel momento in cui sbattè contro la sedia di plastica che avevo comunque chiesto di far togliere, siccome avevo deciso nessuno mi sarebbe stato accanto, e che era solo di impiccio.

- Louis sei sveglio? – sussurrò Lucy entrando nella mia visuale.

La guardai. Sembrava una di quelle donne che non invecchiano mai. Mi affascinava come quelle persone sembravano sempre rimanere bambine nonostante il loro fisico invecchiasse.

- Direi proprio di sì. – mi sorrise dolcemente lei. Sospirai e portai il lenzuolo sul mio viso.

Ero stanco morto, eppure non ero riuscito a chiudere occhio.

- Giuro che ti lascio in pace, ma prima devo prelevarti del sangue caro. Faccio in fretta. – continuò lei togliendomi gentilmente la coperta di dosso.

Mi ricordava un po’ mia mamma, quando andavo a scuola e la mattina mi veniva a svegliare con quel modo gentile e premuroso che hanno solo le madri.

- Se fossi stato nudo? – le dissi seccamente mentre lei si metteva i guanti.

- Dammi il braccio e non dire cavolate, dai. – mi riprese lei con un sorriso.

Le porsi il mio braccio, a cui mise un laccio all’altezza del mio bicipite, sospirando, poi prese la siringa e me l’avvicinò alla vena. Chiusi gli occhi. Avevo sempre avuto paura degli aghi.

- Il dottor Styles sarà qua nel giro di qualche ora. Come ti senti stamattina? Hai dormito? - . Sussultai quando l’ago mi penetrò.

- Non ho dormito. E la mia gola è in fiamme, per non parlare del mio petto. – risposi mentre la sentii appoggiare un batuffolo di cotone sul mio braccio.

- Ieri l’hai combinata davvero grossa. Comunque posso darti qualcosa, così dormi un po’ prima che arrivi il dottore. - . Aprii gli occhi per vederla annotare qualcosa sulla mia cartella medica e annuii ringraziandola con un debole sorriso.

La vidi trafficare per qualche secondo con la mia flebo mentre un attacco di tosse prendeva il sopravvento su di me. Era talmente forte che dovetti stringere gli occhi per sentire meno dolore all’altezza del petto. Lucy mi mise una mano sulla spalla prima di sorridermi simpaticamente ed uscire.

Le medicine non ci misero molto a fare effetto e prima che me ne accorgessi stavo scivolando nel sonno.

Non sapevo che, però, al risveglio, avrei ritrovato quell’ammasso di ricci e fossette ad aspettarmi.

  
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