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Autore: Meramadia94    18/05/2021    3 recensioni
[Scuola di Polizia]
Harris desidera diventare comandante. Per farlo deve togliere di mezzo sia Lassard che l'odiato Mahoney. Per farlo organizza un piano per far passare il primo un pessimo comandante ed il secondo un incapace. Purtroppo, a causa di questo piano, durante una retata, Mahoney rimane ferito e dovrà lottare contro la morte. Harris, pur facendo finta di niente, rimane sconvolto per l'accaduto ed inizia a provare un serio rimorso di coscienza. Quando la sua responsabilità viene a galla, viene cacciato dalla polizia. Riuscirà il capitano a riscattare il suo nome e dimostrare il suo sincero pentimento?
Scritta in società con Marlena-Libby
Genere: Angst, Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Capitano scusi...- fece Proctor entrando nell'ufficio di Mahoney con una cartellina - Ci sono dei documenti che dovrebbe...- 
S'interruppe quando  vide che l'ufficio era vuoto. 
In quel momento vide passare Jones, e si informò presso di lui.
- Dov'è Mahoney?- chiese Proctor.
- Aveva un appuntamento.- fece Jones - dovrebbe tornare tra un paio d'ore.- 
- Con chi? Qualche bella donna?- fece Proctor curioso per poi beccarsi un'occhiataccia da Jones. 
- Ascoltami bene Proctor.- fece Jones - Noi... apprezziamo che tu ci abbia riferito cosa quella carogna autorizzata di Harris avesse combinato ai danni di Mahoney... ma avremmo gradito che ce lo avessi detto subito. Prima cosa.
Seconda cosa, meglio che tu non ti allarghi troppo.- 
Proctor alzò le mani in segno di resa - Va bene,va bene,  santo cielo, sembri una moglie gelosa.- 
- E' quello che si fa quando si vuole bene a qualcuno.- fece Jones - Ci si preoccupa che sia al sicuro. Che niente e nessuno possa fargli del male, se potessi impediresti persino che prendesse l'influenza di stagione.- 
Jones non riusciva a superare il fatto che Mahoney fosse stato ferito mentre si trovavano assieme. Harris o non Harris, erano colleghi di pattuglia. Ed essere partner significava molto di più che uscire di pattuglia assieme e fare qualche scherzo e battuta per alleggerire il carico di lavoro. Significava mettere la propria vita nelle mani dell'altro, fidarsi cecamente l'uno dell'altro... Mahoney non aveva mai tradito quella fiducia. Ne la sua ne quella degli altri... solo che lui non era riuscito a proteggerlo. L'aveva lasciato da solo contro dei delinquenti armati. Non sarebbe mai riuscito a dimenticare il volto pallido dell'amico e tutto quel sangue. Continuava a vedere e rivedere quella scena ogni volta che chiudeva gli occhi. 
Non avrebbe più permesso che fosse solo Mahoney ad occuparsi di loro. 
In quel momento il telefono sulla scrivania squillò.
- Ufficio del capitano Mahoney.- fece Jones prendendo il telefono. 
'' Buongiorno agente, sono il dottor Sullivan, il terapeuta del capitano...''- fece lo psicologo -'' Quando vede il suo superiore può dirgli che l'appuntamento per la seduta settimanale è per le sedici di domani?''
Jones era confuso - Ma... non vi siete appena visti...?- 
'' No. Mi ha chiamato un quarto d'ora fa per un consulto, ma oggi non avevamo alcun appuntamento...'' 
- Per favore, passi al distretto.- fece Jones - C'è una cosa che deve aiutarci a chiarire...- fece il poliziotto mettendo giù la cornetta del telefono. 
- Che succede?- fece Proctor. 
- Mahoney. Ha detto che doveva vedere una persona... solo che questa persona dice che oggi non si sono proprio visti.- fece il poliziotto preoccupato. Il suo collega non gli aveva mai mentito su dove sarebbe andato o cosa avrebbe fatto da che lo conosceva. 
- Non è da lui...- fece Proctor. 
- Prendi qualcuno della squadra e andate a dare un'occhiata in giro. Controllate bene tutti i posti in cui va di solito. Magari voleva prendere solo una boccata d'aria, ma è meglio non correre rischi.- fece Jones. 
- Ok...- fece Proctor poco convinto. 
...
...
...
Jones avvisò subito i ragazzi e Callahan uscì con Proctor per verificare la situazione. Inizialmente, Hightower e gli altri cercarono di tranquillizzarlo, ricordandogli che Mahoney non era tipo da fare colpi di testa, ma il fatto che avesse detto una cosa per un'altra non faceva star tranquillo nessuno di loro.
Quando il suo terapeuta arrivò, gli illustrarono la situazione.
- Non so cosa dirle...- fece lo psicologo - E' vero che oggi ho parlato con il sergente Mahoney ma ad onor del vero, abbiamo avuto una breve conversazione per telefono.- 
- Di che avete parlato?- fece Hightower. 
- Mi dispiace, non posso dirvelo.- fece l'uomo - Vede agente, il segreto professionale mi vieta di parlare di quello che i pazienti mi dicono in confidenza, a meno che non sia il paziente stesso a darmi il permesso.- 
- Si ma la legge le impone anche di ignorare il segreto professionale, se viene commesso un crimine, nel caso che un suo paziente si riveli pericoloso sia per sè stesso che per gli altri...- fece Tack - O nel caso questi sia in pericolo.- 
Nessuno di loro voleva prendere in considerazione l'idea che Mahoney si potesse trovare in qualche guaio, specie dopo il calvario che aveva vissuto già di per sè, ma il fatto che l'amico avesse mentito loro su dove fosse andato e che non avesse ancora fatto ritorno, ne si fosse messo in contatto con loro nonostante avesse con sè il walkie-talkie  non li faceva stare affatto tranquilli. 
- Ci dia una mano, per favore.- fece Hooks. 
- Ok va bene.- fece lo psicologo - Il sergente Mahoney durante le sedute aveva dato segno di essere deluso e provato dal comportamento del vostro ex superiore, e ho notato di come questo avrebbe potuto influire negativamente su di lui. Così gli ho consigliato di parlargli direttamente e di chiarire le loro divergenze.- 
- Chiarire le divergenze?- fece House - Con Harris?- 
- E' più facile che l'acqua vada in salita.- fece Zed. 
- Mi scusi... Mahoney era sotto shock per essere stato quasi ammazzato da Harris e lei come consiglio non trova di meglio che rimandarlo da lui?- fece Jones sconvolto da quella rivelazione.
Lo aveva sempre sostenuto che non capiva davvero come essere pagati per ascoltare i problemi degli altri potesse essere considerato un lavoro, ora ne aveva la certezza. Consigliare a qualunque essere umano di sedersi ed affrontare i problemi con Thaddeus Harris, era come consigliare a quel qualcuno di spegnere un incendio soffiandoci sopra.
- Agente mi rendo conto che lei si senta in dovere di proteggere Mahoney più di chiunque altro...- fece lo psicologo - ma bisogna accettare il proprio passato, anche quello più doloroso, se si vuole avere la speranza di un futuro migliore. Ed è difficile accettare qualcosa che è accaduto, senza conoscerne i motivi.- 
In quel momento tornarono Proctor e Callahan fecero ritorno. 
- Allora?- fece Jones speranzoso. 
- A casa non c'è.- fece Proctor - non risponde al telefono e la sua ricetrasmittente sembra morta. Nemmeno Lassard sa dove si sia cacciato.- 
- Abbiamo girato tutti i posti in cui è solito andare, incluso il reparto di abbigliamento femminile al centro commerciale.- fece Callahan - non compare nei nastri di sorveglianza, nessuno ricorda di averlo visto... è come se si fosse dissolto in una nuvola di fumo.- 
- Ok, ora sono ufficialmente preoccupato.- fece Hightower. 
- Giuro che se Harris gli ha fatto qualcosa...- fece Jones con uno sguardo che prometteva fuoco e fulmini. 
E tutti furono d'accordo con lui. 
...
...
...
- No.- fece Jones davanti alla casa di Harris vedendo che Hightower stava scendendo dalla macchina - Vado da solo.- 
- Jones... non fare pazzie.- si raccomandò il gigante buono. 
- Dipende da lui.- fece il poliziotto uscendo dall'auto per poi dirigersi verso la casa di Harris.
L'ex capitano era sorpreso di vedere due sue ex subalterni fargli visita lo stesso giorno, a due ore di distanza l'uno dall'altro.
- Che posso fare per te, Jones?- fece Harris.
Il poliziotto rispose con un tono insolitamente calmo mentre chiudeva la porta facendo scattare la chiusura - Niente. Un chiarimento.- 
- Se ti stai riferendo a Mahoney....- 
- Ah ma allora sai di cosa stiamo parlando...- fece Jones lasciandosi prendere dalla collera. Gli diede uno spintone, facendolo cadere in mezzo agli scatoloni del trasloco, ed afferrò l'arma d'ordinanza. 
- MA SEI IMPAZZITO? STAI CALMO!!!- urlò Harris in preda al terrore. 
- Tu adesso mi ridai il mio collega.- fece Jones - Tu adesso mi ridai il mio amico!!- 
- Ma di che stai parlando si può sapere?- fece Harris iniziando a pensare che Jones oltre che impazzito lo avesse scambiato per un altro.
- Sai benissimo di cosa sto parlando.- fece il poliziotto - Mahoney è venuto qui, non ha più fatto ritorno, nessuno lo vede ne lo sente. Che gli hai fatto? Cosa gli hai detto?- 
Harris si alzò piano piano. 
- Niente. Non gli ho fatto niente.- fece Harris - E' passato a trovarmi, abbiamo preso un caffè assieme, abbiamo scambiato qualche parola e poi se ne è andato. Gli ho offerto di accompagnarlo, di chiamargli un taxi, ma ha detto che preferiva andare a piedi... aspetta, che significa che non ha mai fatto ritorno?!?- 
- Esattamente quel che ho detto.- fece Jones - L'ultimo ad averlo visto sei tu.- 
- E pensi che gli avrei fatto del male, ma sei impazzito?-
- E mi dai torto? Tu gliene hai già fatto.- fece Jones - che è successo, lui è venuto a chiederti il motivo del perchè non potevi nemmeno sopportare la sua vista, tu lo hai accusato di averti fatto licenziare, avete litigato...-
- NO!- fece Harris - Abbiamo parlato e lui se n'è andato. Con le sue gambe!- 
Jones lo guardò. Poi si convinse. Harris non c'entrava nulla con la scomparsa del suo amico, e ripose la pistola. 
- E' l'ultima persona ad averla vista...-
- Si ma ti dico che...- 
- E questo significa che dovrà passare in centrale a rilasciare una deposizione.- fece Jones per poi guardarlo male - Ma io le giuro... se scopro che gli ha fatto qualcosa, qualunque cosa, stavolta non c'è niente a  trattenermi.- fece andando verso l'uscita.
Harris si versò un bicchiere d'acqua per calmarsi. 
'' I miei nervi salteranno presto.''- pensò l'ex poliziotto. Inizialmente pensò di farsi una doccia fredda per calmarsi prima di andare al distretto a rilasciare la deposizione... poi ci ripensò. 
Da quando Mahoney aveva rischiato di morire a causa sua era stato malissimo... peggio di quanto avrebbe mai potuto pensare di stare per chiunque, amico o nemico che fosse. Si era chiesto per giorni ed intere notti cosa avrebbe potuto fare per rimediare... o almeno per far capire ai suoi ex subalterni che non era il mostro senza cuore che aveva sempre dato l'impressione di essere. In quel momento pensò che il destino gli stesse dando l'ultima chance per dimostrare di essere un buon poliziotto. Di dimostrare a sè stesso che non era quel rifiuto avariato della società che tutti credevano. 
Aveva una pistola in casa. La prese per potersi difendere nel caso le cose si fossero messe male. Gli serviva solo una traccia, un indizio per trovare Mahoney.
...
...
...
Quando Mahoney aprì gli occhi gli sembrò che degli elefanti avessero usato la sua testa per ballarci sopra. Tentò di far diradare la nebbia nel suo cervello per ricordare cosa gli era accaduto.
'' Dunque... sono uscito da casa di Harris, stavo tornando al distretto e ho incontrato una bella donna...che mi ha messo a stare con un sonnifero... si, ma perchè? Oddio, forse era una che non ho richiamato dopo un appuntamento...'' 
Tentò di muoversi, ma non gli riuscì. Quando l'intontimento causato dal farmaco iniziò a passare si rese conto di essere steso su un lettino, e di avere polsi e caviglie legate con delle cinghie. Non gli avevano messo un bavaglio sulla bocca... ma ciò non era strano, considerato che le pareti di quella stanza erano rivestite di spugna, per insonorizzare la stanza. 
- Ok... ora le parli, le chiedi scusa, la inviti a cena e risolvete la faccenda...- fece sperando ancora che dietro a quello scherzo ( di pessimo gusto) ci fosse un ex fiamma arrabbiata con lui.
Solo che quando la porta dello stanzino si aprì, le sue speranze si dissolsero come neve al sole. 
Davanti a lui c'era lo Sciccoso. E non aveva l'aria di uno che stava per costituirsi spontaneamente alla polizia o che volesse offrirgli una tazza di tè.
- Bene. Vedo che il bello addormentato è riemerso dal mondo dei sogni.- fece il criminale - Spero vivamente che tu sia pronto.- 
Mahoney iniziò a sudare freddo e a chiedersi se per caso il suo oroscopo non gli avesse consigliato di non muoversi dal letto quella mattina.
  
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