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Autore: Lita_85    19/05/2021    4 recensioni
Dario fisioterapista casanova incallito. Anita pubblicitaria ironica e intraprendente. Due persone così diverse ma così simili. Le loro vite verranno stravolte dal loro primo incontro, che li porterà loro malgrado in situazioni divertenti e passionali. Sapranno resistersi l'un l'altro? Buona lettura! ❤️ Opera registrata su Patamu, qualsiasi riproduzione anche parziale dell'opera senza cconsenso sarà perseguibile per legge.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Guardavo il soffitto non so da quando tempo. Quel soffitto pieno di stucchi fioriti avevano accompagnato i miei pensieri deliranti. Portai il polso destro sopra la fronte muovendo le dita ritmicamente cercando di fare chiarezza dentro di me. Mi ero perso in lei, ero consapevole di esserlo stato. Era entrata nelle mie vene, in un modo così silenzioso e naturale da farmi tornare quella fottuta paura. Io non ero quel tipo di ragazzo che si innamora, che si innamora perdutamente di una bella sconosciuta. Poi quando avevo incrociato il suo sguardo qualcosa si era fatto spazio dentro il mio cuore. Avevo sentito, guardandola negli occhi un brivido, un qualcosa che anche volerlo spiegare non sarei riuscito. Mi voltai verso di lei sorridendo respirando piano. Il suo corpo in posizione supina riposava e i suoi capelli mossi sparsi in po' ovunque sul suo viso le davano quell'aria beata e innocente. La sua pelle candida brillava alla luce del sole, e le sue labbra carnose appoggiate sul cuscino rievocavano in me quei baci infuocati da sogno, lei era un sogno ad occhi aperti. Avrei tanto voluto svegliarla  accarezzando la sua pelle di seta, scendere lungo la schiena e soffermarmi sulla zona lombare baciandola. I miei pensieri da perfetto romeo furono interrotti dai i suoi meravigliosi occhi che si aprirono al mio cospetto.

- Buongiorno Lady Macbeth... - dissi sorridendole appoggiando il capo sulla mano destra riferendomi alla sua performance canora della notte appena passata

- Oddio! Ma che ci faccio ancora qui con te?! - Chiese alzandosi si fretta tirandosi un po' di lenzuolo coprendosi il seno

- In realtà non ti sei fatta pregare poi tanto ieri sera...diciamo che mi sei saltata nuovamente addosso!  - 

< È stata colpa tua! >

< Colpa mia? E perché di grazia? > chiesi divertito  incrociando le braccia al petto ancora sul letto

< Hai tirato fuori la storia della nonna premurosa! > 

< Cosa? >

< Si, ed io sono molto sensibile al discorso nonne! > Rispose prendendo il suo pigiama a terra ed indossandolo completamente nuda. Una visione celestiale.

Sicuramente a lei non passò inosservato questo mio soffermarmi sulle sue nudità e prontamente disse

< Cosa guardi? Girati! O vai a fare la doccia siamo già in ritardo! Oddio Claudia darà di matto! > 

Io ancora più divertito mi alzai da letto e mi avvicinai al bagno

< Adesso cosa fai? > 

< Seguo il consiglio di una lady, vado a fare la doccia... >

< Ma sei completamente nudo! >

< Però stanotte non hai fatto molto caso a questa cosa Suor Maria... > risposi appoggiamdomi allo stipite della porta del bagno

< Sei un'idiota! > E così dicendo scomparve dietro la porta lasciandomi come un salame. Sorriso nuovamente scuotendo la testa. Mi faceva impazzire, e aimé c'era poco da fare.


Uscita fuori dalla porta mi guardai intorno furtivamente. Dovevo scendere al piano di sotto senza farmi notare da nessuno. Scesi piano le scale tenendomi al corrimano e arrivata al corridoio del primo piano lo imboccai, quando mi accorsi che Claudia stava uscendo lo stesso momento dalla sua stanza. Ormai in trappola cercai di tornare indietro nella vana speranza che non si fosse accorta di me

< Anita?! > 

< Claudia!! >

< Si può sapere cosa stai facendo ancora in...pigiama? >

< Io...io...io volevo andare a fare colazione! >

< In pigiama?! >

< Beh...io pensavo...che magari potevo prendere qualcosa e portarla in camera...> 

< Ma cosa stai dicendo? Ne abbiamo parlato ieri sera...sicura di stare bene? >

< No, cioè si! Sto benissimo! >

< Ma non si direbbe...hai una faccia...>

< Lo sai che quando cambio materasso non dormo bene! > 

< Ok, va bene! Adesso sbrigati ti aspettiamo di sotto! >

Annuì senza aggiungere altro lanciandomi letteralmente dentro la doccia. L'acqua scendeva veloce sul mio corpo inodandomi con il suo calore, nel torpore della cabina iniziai a ricordare la notte appena passata. Nonostante sapessi che quella passata con lui era stata un'altra notte di solo sesso, non riuscivo a togliermi quel sorriso da ebete. Le mie labbra bruciavano ancora, dopo essere state baciate e morsichiate da lui. Sorrisi, sorrisi a dispetto di tutto e tutti, a dispetto mio e suo. A dispetto di quella consapevolezza che bussava dentro di me e che mi chiedeva di stargli lontano, quando il mio cuore non voleva farlo.

Scesi giù per le scale con la consapevolezza che lui era lì, e magari mi avrebbe osservata da capo a piedi. Quindi scelsi un outfit non troppo appariscente ma ugualmente comodo: Maglia a barchetta rigata blu e bianca, gonna a pantaloncino e sneakers capelli tirati su da uno chignon di fortuna che lasciava cadere delle ciocche lateralmente. Arrivai al tavolo dopo aver preso dal buffet cornetto con la marmellata e un cappuccino decaffeinato, la caffeina mi rendeva nervosa, e quella mattina avevo bisogno di tutto il mio essere zen. I nostri posti erano esattamente quelli della sera prima, quindi mi ritrovai seduta vicina a Dario. Lui dopo avermi dato un'occhiata fugace torno al suo latte con broche, stava recitando bene la parte " noi non ci siano visti", ed era sempre ben vestito: maglione in cachemire blu scuro e jeans dello stesso colore. 

< Dario...caro amico mio..mi dici con chi eri stanotte?! > Chiese Saverio bevendo il suo caffè macchiato

Quella domanda a bruciapelo destò tutti facendomi rovesciare l'acqua minerale che stavo per bere sul tavolo

< Scusate! > Gridai alzandomi goffamente recuperando il tovagliolo di stoffa che avevo sulle ginocchia.
 Iniziai a tamponare il suddetto tavolo come se avessi preso la scossa.

Tutti iniziarono a guardarmi strano, compreso Dario che se la rideva sotto i baffi

< Allora? Mi dici con chi eri?! > Continuò incalzante Saverio poggiando la tazza sul piattino

< Con nessuno! >

< Dario, ti ho sentito...anzi, l'ho sentita...>

< Non ero io! >

< Avanti! Vi ho sentiti anche io!  > Disse Ginevra prendendo la parola e guardandolo maliziosa

< E tu cosa c'entri?! > Chiese Claudia quasi con un tono preoccupato

< Oh mamma quando la fai lunga! Ho fatto sesso con Saverio sei contenta?! >
< Oddio io mi sento male! > Esclamò Claudia appoggiandosi allo schienale della sedia

< Claudia, forse ancora non ti è chiaro che sono maggiorenne ormai e faccio quello che voglio! >

< Ok, ok, adesso basta! Qui stiamo perdendo di vista la domanda principale! Allora è una della villa? O sei uscito fuori? > Incalzò Saverio guardandolo con curiosità

< È una ragazza della villa... > 

< Cazzo! Quante probabilità avevi di trovare un'altra che urla in quel modo?!! >

< Più di quelle che tu creda...> Rispose con voce sensuale guardandomi di sfuggita

< Cioè ma avete tutti gli ormoni a palla?! > Chiese esterrefatto Mirko guardando verso i suoi due compari

< Quindi fatemi capire, tutti a questo tavolo hanno scopato ieri tranne Anita? > Continuò Saverio guardandomi divertito  e addentando un biscotto 

< Ok, io vado al campo di minigolf ci si becca più tardi!  > Affermai alzandomi in piedi e dirigendomi verso il giardino

Presi lo zainetto di fretta e furia ed uscì velocemente verso il patio. Uscita fuori mi guardai un po' intorno e affidandomi al mio senso dell'orientamento imboccai la prima strada disponibile. Mi sentivo tremendamente in imbarazzo. Ci Mancava veramente poco e il mio viso avrebbe tradito il mio cuore. E questo non doveva succedere, lui non doveva capire che in realtà  mi stava incominciando a piacere veramente. Mi avvicinai ad una delle postazioni di gioco e agguantai la mazza da golf cercando di concentrarmi, anche se era la prima volta che lo facevo. Volevo scaricare tutta la frustrazione del momento in quella pallina.

< Guarda che non si impugna così la mazza... >

< Disse il campione mondiale di golf! >

< Non sono un campione, ma potrei farti vedere così si fa'. . > Così dicendo si avvicinò lentamente, posizionandosi dietro di me stringendo tra le sue mani le mie e la mazza

< Ecco, così va bene...> Disse piano avvicinandosi al mio orecchio destro < Adesso devi guardare l'obiettivo e colpire...>

Quel contatto, quella vicinanza mi stordi del tutto. E quel profumo, quel maledetto profumo di bergamotto mi faceva impazzire. Il calore del suo respiro passò attraverso i capelli sfiorandomi la guancia. 

< Potrei abituarmi a questa posizione... >
< Idiota! > Dissi strattonandolo colpendo involontariamente anche i suoi gioielli di famiglia

Dario coprendosi gli attributi cadde a terra dolorante sedendosi sul prato. Mi precipitai subito su di lui prendendo il suo viso tra le mie mani.

< Oddio scusami! Non era mia intenzione! Io...io sono mortificata! Dario! Per favore dimmi qualcosa! >

< Sei bellissima...anche quando vuoi castrarmi... > Rispose accarezzandomi il viso con le nocche portando una ciocca ribelle dietro l'orecchio sinistro

Rimasi immobile. Non riuscivo a muovere un muscolo. I suoi occhi azzurri brillavano con i raggi solari rendendolo irresistibile. Ed io bramavo un suo bacio, volevo proprio che mi baciasse con tutta me stessa. Lui, come se avesse sentito ogni mio singolo pensiero si avvicinò a me accentuando quelle fossette che mi facevano impazzire. Era quasi giunto alla meta quando sentimmo la voce di Mirko in lontananza.

< Che succede qui?  > Domandò avvicinandosi a noi interrogativo

< Niente! Proprio niente!  > Affermai imbarazzata sistemandomi la maglietta nervosamente < Claudia io dovrei andare in bagno, mi accompagni? >

< Certo... > Rispose Claudia interrogativo seguendomi velocemente


Così dicendo si allontanarono tutte due a passo veloce ed io aiutato da Mirko mi alzai massaggiando ancora le parti intime indolenzite

< Ma si può sapere cosa stai combinando?! >

< Mi, se ti racconto questa cosa mi giuri che non ti fai venire un aneurisma? >

< Oddio...ho paura a chiedertelo... >

< Anita è l'urlatrice seriale del pub...e ieri sera ero con lei...>

< Cosa?! No! Non è vero! Non ci credo!>

< Invece devi crederci...>

< Ma è una santarellina...a detta di Claudia è una monaca mancata... >

< Beh, posso dirti con tutta sincerità che ha ben poco di monacale...e posso dirti con certezza che tra poco avrò bisogno di un otorino! >

< Cazzo Claudia darà di matto! >

< Mirko non devi dire niente a nessuno! Soprattutto a Saverio! >

< Cazzo, ma lo sai che non so tenere i segreti! E poi non potete dirlo e basta come hanno fatto quei due?! >

< No... > Risposi impugnando nuovamente la mazza cercando di fare buca

< E perché mai? > 

< Lei non mi vuole perché mi considera uno sciupafemmine...e io non voglio impegnarmi... Non ne sono capace... >

< Cos'è ti è venuta la strizza? > Chiese posizionandosi anch'essi davanti alla sua pallina prima di lanciarla lontano

< Ho una fottuta paura... > 

< Dario Manici che ha paura di una donna? Ora sì che mi preoccupo davvero! >

< Mirko, io non so farlo...>

< Ma se sei quello più profondo di noi tre...anche più di me...ed è tutto dire...>

< Non so cosa ti sei mangiato stamattina, ma tu non stai bene! >

< Dico solo, che invece di fare sempre il coglione potresti anche tu mettere la testa a posto! > 

< Non fa per me! Non sono quel tipo di ragazzo...non sono come te...>

< Io dico, che sei anche migliore di me...> Affermò lanciando nuovamente lontano la sua pallina e sorridendomi complice


Sinceramente non sapevo se Mirko stava delirando o se la colazione gli era andata di traverso ma io sapevo qualera la verità. Io non sapevo amare. Lo sapevo, ed era un dato di fatto, e sicuramente Anita non sarebbe stata la mia cavia per scoprilo. Era troppo perfetta per un'idiota da una botta e via come me, e adesso più che mai presi consapevolezza. Dovevo cercare di starle lontano, dovevo stringere i denti per ventiquattrore. E poi ognuno di noi sarebbe tornato alla sua vita di sempre . Sarei tornato alla mia vita senza di lei.


Note: Capitolo Sei. Ed eccomi di nuovo qui con questo sesto capitolo! La situazione tra Anita e Dario si sta facendo veramente incasinata, e nessuno dei due vuole cedere, nessuno dei due vuole innamorarsi. Ma riusciranno nell'impresa? Nel prossimo capitolo vedremo finalmente la serata dell'assaggio e chissà cosa combineranno i nostri piccioncini ♥️ riusciranno a stare lontani? Grazie sempre a chi mi segue ❤️ e alla prossima ♥️
   
 
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